Re:
Ulisse-77, 22/04/2013 13:23:
Mi sembra di capire quindi che questi pianeti non siano reali al 100%. Quanti di quelli individuati esistono veramente allora?
Tutti quelli confermati sono
SICURAMENTE oggetti in orbita attorno alla stella osservata.
Questa è la realtà dei fatti.
I dati dedotti e che possono essere contestabili, non sono la loro effettiva presenza o meno, ma la loro rocciosità ed abitabilità.
Il problema è che si è speculato (come al solito) ognuno secondo la propria ragione.
Kepler osserva
DIRETTAMENTE la diminuzione di magnitudine della stella al passaggio di un corpo davanti ad essa, e tutti i grafici relativi alla risultanza cromatica ricevuta, e le sue variazioni in frequenza.
Ne misura la ripetitività, e ne determina l'ampiezza orbitale e la velocità di rivoluzione.
Gli altri metodi osservativi non sono quelli che Kepler utilizza, quindi non ne ha nemmeno i "difetti" osservativi.
Kepler è un telescopio di tale potenza focale, da poter
VEDERE le stelle fino a circa 9000 A.L. da noi con un'accuratezza osservativa che non necessita più dei metodi obsoleti indiretti che si continuano a tirare dentro in questo argomento.
Noto tanta disinformazione. E qualche picco di saccenza male esibita. Non qui, dove si sta cercando di fare chiarezza su un argomento tecnico che non tutti maneggiano in scioltezza.
Quanto invece in giro sul web, dove leggo sentenze di scettici vari, che argomentano con
tavanate ipergalattiche.[cit.]
Se può interessarvi, qui sotto potete leggere come
ESATTAMENTE il Kepler Telescope abbia osservato i vari (alcune migliaia) di sistemi stellari, e come siano stati estrapolati i dati, in particolare sui pianeti Kepler 62-c 62-f e 69d "
confermati e definiti nelle loro posizioni" in questi giorni.
Perchè ci sarebbe da dire pure su questo.
Sul fatto che si parla di "scoperta", quando la scoperta è frutto di anni di osservazione, affinata nel tempo, e definita con più transiti e relative raccolte di dati.
Il link:
kepler.nasa.gov/files/mws/Kepler-62-69slides_2013Apr18.zip
EDIT: Aggiungerei un 'estratto dal link a wikipedia fornito da Reinstein,
per evidenziare come chi continua a parlare di "rumore di fondo" e "velocità radiali", stia parlando di altro, e non di questi pianeti...
Da:
it.wikipedia.org/wiki/Metodi_di_individuazione_di_pianeti_extrasolari#...
Il metodo più recente e più promettente è quello detto del transito. Esso consiste nella rilevazione della diminuzione di luminosità della curva di luce di una stella quando un pianeta transita di fronte alla stella madre. La diminuzione è correlata alla dimensione relativa della stella madre, del pianeta e della sua orbita. Ad esempio nel caso di HD 209458, la diminuzione di luce è dell'ordine dell' 1,7%.
Si tratta di un metodo fotometrico che funziona solo per la piccola percentuale di pianeti la cui orbita è perfettamente allineata col nostro punto di vista, però può essere utilizzato fino a grandi distanze. Il satellite francese COROT (lanciato il 26 dicembre 2006) e il Kepler della NASA (lanciato il 7 marzo 2009) svolgono osservazioni di questo tipo al di fuori dell'atmosfera terrestre, in quanto tutto il rumore fotonico indotto dall'atmosfera è eliminato e si possono ottenere curve di luce con precisione dell'ordine di 1 mmag, sufficiente in linea teorica per osservare pianeti come la Terra.