Materiali autopulenti, le novità nelle applicazioni della nanotecnologia

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Legion37
00mercoledì 6 luglio 2011 22:07
Possibile rivoluzione nelle nostre abitudini quotidiane: le superfici autopulenti, realizzate grazie ai nuovi materiali creati grazie alla nanotecnologia.

Vetri sempre puliti, piastrelle del bagno libere dal calcare e dai residui di sapone, niente batteri sui tavoli e nel lavandino della cucina. Addirittura stanze più fresche grazie ad una nuova generazione di pitture murali che “rinfrescano” in senso letterale la casa.
Una piccola azienda greca sta mettendo a punto una serie di nuovi materiali dalle sorprendenti proprietà, grazie alla nanotecnologia.

La NanoPhos ha creato una serie di prodotti destinati a impermeabilizzare e proteggere le superfici: marmo, legno, ceramica, pietra, senza nessun cambiamento nell’aspetto esteriore, qualsiasi materiale diventa un “supermateriale”.
Sei anni dopo la fondazione della NanoPhos i ricercatori greci hanno messo a punto i nuovi prodotti tecnologici approfondendo della nanotecnologia l’aspetto legato alla chimica dei materiali. La NanoPhos ha scelto il settore in cui, secondo i ricercatori dell’azienda, la Grecia può essere più competitiva sul mercato.
Un primo riconoscimento dell’iniziativa della NanoPhos nel campo delle nanotecnologie, era arrivato nel 2008, da parte di Bill Gates. Il presidente della Microsoft consegnò il premio alla NanoPhos per l’innovazione, nell’ambito della mostra londinese “100% Details”
Quasi contemporaneamente venne il riconoscimento commerciale da parte del mercato internazionale con le grandi fabbriche di ceramica di Spagna e Portogallo, che hanno iniziato ad usare i nuovi materiali della nanotecnologia made in Geece per conservare e valorizzare i propri prodotti. A seguire è iniziata la diffusione dei prodotti nanotecnologici nelle catene di negozi che commercializzano prodotti isolanti e materiali protettivi, con un notevole riscontro da parte dei consumatori. Attualmente la NanoPhos esporta in 20 paesi di tutto il mondo, raggiungendo un fatturato di un milione di euro, di cui il 60% è legato proprio alle esportazioni dei nanomateriali.

Possibile rivoluzione nelle nostre abitudini quotidiane: le superfici autopulenti, realizzate grazie ai nuovi materiali creati grazie alla nanotecnologia.

Vetri sempre puliti, piastrelle del bagno libere dal calcare e dai residui di sapone, niente batteri sui tavoli e nel lavandino della cucina. Addirittura stanze più fresche grazie ad una nuova generazione di pitture murali che “rinfrescano” in senso letterale la casa.
Una piccola azienda greca sta mettendo a punto una serie di nuovi materiali dalle sorprendenti proprietà, grazie alla nanotecnologia.

La NanoPhos ha creato una serie di prodotti destinati a impermeabilizzare e proteggere le superfici: marmo, legno, ceramica, pietra, senza nessun cambiamento nell’aspetto esteriore, qualsiasi materiale diventa un “supermateriale”.
Sei anni dopo la fondazione della NanoPhos i ricercatori greci hanno messo a punto i nuovi prodotti tecnologici approfondendo della nanotecnologia l’aspetto legato alla chimica dei materiali. La NanoPhos ha scelto il settore in cui, secondo i ricercatori dell’azienda, la Grecia può essere più competitiva sul mercato.
Un primo riconoscimento dell’iniziativa della NanoPhos nel campo delle nanotecnologie, era arrivato nel 2008, da parte di Bill Gates. Il presidente della Microsoft consegnò il premio alla NanoPhos per l’innovazione, nell’ambito della mostra londinese “100% Details”
Quasi contemporaneamente venne il riconoscimento commerciale da parte del mercato internazionale con le grandi fabbriche di ceramica di Spagna e Portogallo, che hanno iniziato ad usare i nuovi materiali della nanotecnologia made in Geece per conservare e valorizzare i propri prodotti. A seguire è iniziata la diffusione dei prodotti nanotecnologici nelle catene di negozi che commercializzano prodotti isolanti e materiali protettivi, con un notevole riscontro da parte dei consumatori. Attualmente la NanoPhos esporta in 20 paesi di tutto il mondo, raggiungendo un fatturato di un milione di euro, di cui il 60% è legato proprio alle esportazioni dei nanomateriali.

Fra i più interessanti progetti per il futuro, la NanoPhos prevede l’utilizzo dei nuovi materiali della nanotecnologia per realizzare pannelli solari autopulenti che ne assicurino la stabilità delle prestazioni.

Fonte: notiziefresche.info
(richard)
00giovedì 7 luglio 2011 00:09
Immagino un'auto verniciata con vernici autopulenti....poveri autolavaggi!!!
Cova_minimale
00giovedì 7 luglio 2011 00:54
Beh comunque i pannelli solari autopulenti sono la normalità al giorno d'oggi=)
_Thomas88_
00giovedì 7 luglio 2011 11:36
Le nanotecnologie più passa il tempo e più saranno comuni negli oggetti, nei mobili, nelle case e nelle auto delle persone.
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