Marte, parte il primo viaggio simulato

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_Thomas88_
00martedì 1 giugno 2010 12:44
Nella camera d'isolamento è tutto pronto: modulo abitativo, provviste, ambulatorio medico, navicella per l'atterraggio e 1.200 metri cubi di "suolo marziano". Il 3 giugno inizia il viaggio per Marte. Il bello, però, è che nessuno muoverà un passo da Terra: per 520 lunghi giorni, sei prescelti dalle agenzie spaziali europea e russa resteranno chiusi in un'astronave-bunker poco lontano dal centro di Mosca. L'esperimento, denominato "Mars 500", sarà la più lunga simulazione di viaggio spaziale mai realizzata fino ad ora.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra il Russian Institute for Biomedical Problems (Ibmp), la Russian Federal Space Agency (Roscosmos) e la European Space Agency (Esa). Lo scopo principale è studiare le reazioni fisiche e mentali che si innescano in condizioni di isolamento forzato, quando per circa 18 mesi si è costretti a vivere in spazi ristretti e senza contatti con il mondo esterno. Una sorta di Grande Fratello dello spazio, a cui parteciperà anche un italo-colombiano: Diego Urbina, 27 anni e un curriculum a metà strada tra l'ingegnere e l'esploratore. Tra la miriade di esperimenti a cui i sei verranno sottoposti, alcuni saranno realizzati da ricercatori italiani dell'Università della Tuscia, dell'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, dell'Università di Milano e del Centro Extreme
Mars 500: lo studio. La missione, la cui fase-pilota di 105 giorni si è conclusa con successo nel 2009, si svolgerà in tre fasi: 250 giorni per arrivare al Pianeta Rosso, 30 giorni per esplorarlo, e altri 240 per tornare a casa. Si tratta del tempo più lungo mai passato a bordo di un'astronave, per quanto ferma. Finora il primato "di resistenza" spetta al russo Valery V. Polyakov che tra il 1994 e il 1995 ha soggiornato nella stazione russa Mir per oltre 14 mesi, godendo però delle visite di altri astronauti e delle video-comunicazioni con la Terra. Questa volta a complicare le cose sarà il binomio gruppo-isolamento: i sei partecipanti, infatti, dovranno resistere tra di loro senza vedere né sentire nessuno per tutta la parte centrale dell'esperimento. La comunicazione con il centro di controllo - ironia della sorte, situato nello stesso edificio - avverrà solo tramite messaggi scritti che accumuleranno un ritardo crescente. Nel momento di massima distanza simulata dalla Terra, ad esempio, i messaggi arriveranno con venti minuti di ritardo, dilatando a un'ora una conversazione di quattro battute. L'unico "sconto" che verrà fatto ai membri dell'equipaggio sarà la presenza della forza di gravità: per il resto tutto, dal cibo alla qualità dell'ossigeno, ricalcherà le condizioni di una vera missione su Marte.
I moduli spaziali. La camera d'isolamento è composta da quattro moduli, più un simulatore della superficie marziana. La vita quotidiana si svolgerà soprattutto nel modulo abitativo: uno spazio stretto e relativamente lungo (3,6 per 20 metri) in cui si trovano le camere da letto (mini cuccette fatte di letto e scrivania), la cucina, il soggiorno, il centro di controllo e un bagnetto. Altro luogo clou sarà il modulo medico, dove gli astronauti si recheranno per gli accertamenti quotidiani o verranno internati in caso di malanni (se tutti dovessero godere di una salute di ferro, il protocollo è aperto anche a malattie simulate). Poi ci sono il magazzino, che oltre alle scorte di cibo ospiterà una piccola palestra, una sauna e persino una micro-serra sperimentale, e il modulo di atterraggio, un quadrato di 6 metri per 6 che porterà tre membri dell'equipaggio sulla pseudo-superficie di Marte.
L'equipaggio e il training. La scelta della formazione è stata lunga e difficile. Tra i criteri di selezione la robustezza, la stabilità emotiva, la propensione al lavoro di gruppo, l'apertura alle altre culture e la capacità di adattamento in un ambiente spartano. Alla fine sono stati scelti sei uomini: tre russi, un cinese, un francese e un italo-colombiano. Tutti hanno un profilo e competenze diverse, dalla biologia all'ingegneria, dalla chirurgia all'informatica, così da comporre un team potenzialmente autosufficiente. Prima di essere arruolati in via definitiva, hanno dovuto intraprendere un training fatto di sedute psicologiche e prove di resistenza. La più dura è consistita in un test di sopravvivenza tra le foreste russe, in pieno inverno e con la sfida di accendere un fuoco e costruire una capanna.
Diego Urbina, da Torino al Pianeta "Russo". Classe 1983, Diego Urbina ha la doppia cittadinanza italiana e colombiana, si è laureato in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino e poi in Studi dello Spazio all'International Space University di Strasburgo. Prima di entrare in Mars 500 ha lavorato presso la Mars Desert Research Station nello Utah (Stati Uniti), il Politecnico di Torino e l'European Astronaut Centre di Colonia (Germania). Come riferisce il rapporto dell'Esa, è stato scelto per aver fatto ricerca in campi diversi, dalla botanica al comfort delle tute spaziali.
Gli esperimenti. Oltre alle relazioni tra i partecipanti, lo studio si soffermerà su una serie di aspetti fisiologici e psicologici. Innanzitutto verranno analizzati gli umori e le condizioni di stress durante le varie fasi della missione. Saranno poi monitorati l'apparato circolatorio, il sistema immunitario, i livelli ormonali e i ritmi di sonno e veglia. Dal punto di vista energetico, i ricercatori cercheranno di individuare la giusta combinazione tra esercizio motorio e alimentazione supportata da integratori. Ci sarà tempo anche per un'analisi della popolazione microbica all'interno della camera d'isolamento, per vedere come cambia l'ecologia batterica in uno spazio limitato e quali sono le sue ripercussioni sull'uomo. Come indicatore di una dieta equilibrata, infine, sarà osservata la concentrazione di omega-3 nel sangue. Il tutto per arrivare preparati al vero viaggio verso il Pianeta Rosso.

Fonte: Ufoonline.It
bambino_69
00domenica 23 gennaio 2011 20:26
mars 500
mars 500 è arrivato a 250 [SM=g8320]

non è un gioco di parole: i sei astronauti rinchiusi nella finta astronave nei pressi di Mosca, sono arrivati in orbita marziana. e il 12 febbraio è previsto il loro landing sulla superficie del pianeta rosso, dove faranno alcuni esperimenti.

poi ricomincerà il lungo viaggio di ristorno sulla terra

Boris Morukov, ex astronauta e direttore di missione, dice ai giornalisti, che gli astronauti sono ancora motivati, ma cominciano a sentire un po' di fatica, dovuta allo stress della lunga tratta di andata.

i sei astronauti sono stati scelti da una lista di 6000 persone che avevano chiesto di partecipare, di cui 20% donne. poi la lista si è ristretta a 15, soli uomini, per poi arrivare ai sei partiti.

l'esclusione delle donne da questa missione, racconta Morukov, è dovuta " ad una certa barriera psicologica. E' più difficile per loro lasciare l'ambiente che generalmente usano"

fonte: NZ herald

Drake76
00lunedì 24 gennaio 2011 13:42
Cacchio, 250 giorni senza ricambio d'aria! [SM=g8180]

Allora... si... può... FAREEE!!!!

IRONMAN.75
00lunedì 24 gennaio 2011 14:36
giusto drake!chissa' se resisteranno allo stress emotivo della solitudine?praticamente mi pare di capire che saranno isolati dal resto del mondo?un bell'esercizio nella prospettiva di un atterraggio su marte russo. [SM=g2201354]
bambino_69
00domenica 13 febbraio 2011 18:49
l'uomo è arrivato su marte

L'uomo è arrivato su Marte, almeno virtualmente.
Sul suolo del pianeta rosso si è posata la navetta della missione Mars 500, organizzata dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per simulare il lungo viaggio verso Marte e le conseguenze che l'isolamento potrebbe avere sugli astronauti.
L'equipaggio di sei uomini, fra i quali l'italo-colombiano Diego Urbina, si trova da otto mesi all'interno di un simulatore all'Istituto di Biomedica (Ibmp) di Mosca.
Sabato è stato chiuso il portello fra il modulo Eu-50, che simula la navetta di atterraggio, e il modulo Eu-150, che simula l'astronave che continua ad orbitare attorno a Marte.


L'equipaggio si è quindi diviso in due parti. La squadra di atterraggio è composta dal russo Alexandr Smoleevskiy, comandante e pilota del modulo di atterraggio, Urbina e il cinese Wang Yue.
La squadra di supporto che seguirà le operazioni dall'orbita marziana è composta dal comandante Alexey Sitev e dal medico Sukhrob Kamolov, entrambi russi, e dall'ingegnere di volo francese Romain Charles.

La missione Mars 500 (cominciata a giugno) è così arrivata al culmine e il prossimo grande appuntamento è per lunedì 14, quando i tre uomini all'interno del modulo di atterraggio indosseranno le tute pressurizzate simili a quelle utilizzate per le passeggiate spaziali e cammineranno sul suolo di Marte ricostruito nell'area scoperta del simulatore.
L'obiettivo: studiare i problemi che in futuro potrebbe affrontare un equipaggio umano in viaggio verso il pianeta rosso.

nella foto, uno dei simulatori dei moduli spaziali della missione


fonte: corriere.it

bambino_69
00domenica 13 febbraio 2011 18:51
Re: l'uomo è arrivato su marte


nella foto, uno dei simulatori dei moduli spaziali della missione

Legion37
00domenica 13 febbraio 2011 19:57
Cavoli se per il viaggio ci vogliono circa 18 mesi su di un'astronave, soli soletti nello spazio,io impazzirei al solo pensiero anche se fosse un'esperienza unica.
_Thomas88_
00lunedì 14 febbraio 2011 11:29
Re:
Legion37, 13/02/2011 19.57:

Cavoli se per il viaggio ci vogliono circa 18 mesi su di un'astronave, soli soletti nello spazio,io impazzirei al solo pensiero anche se fosse un'esperienza unica.




Uno degli obiettivi del test è proprio questo! Capire se è possibile un viaggio del genere dal punto di vista psico-fisico.
bambino_69
00sabato 19 febbraio 2011 18:05
mars 500 atterra su marte
venerdi 18 feb 2011 2 astronauti di mars 500 hanno toccato, virtualmente, il suolo marziano.

con una tuta spaziale del peso di 32 KG, l'astronauta cinese Wang Yue e quello russo Alexander Smoleyevsky sono usciti dal modulo di atterraggio e hanno mosso i primi passi su marte [SM=g8320]

bandiere di Russia, China e Europian Space Agency ESA sono state piantate sul suolo marziano.

Mercoledi 23 feb 2011, il modulo di atterraggio lascerà il suolo marziano per ricongiungersi all'astronave madre rimasta in orbita del pianeta rosso.

il rientro sulla Terra è previsto per novembre [SM=g10034]

fonte: china daily news

Legion37
00sabato 19 febbraio 2011 18:21
Peccato che la passeggiata (virtuale) marziana dura cosi poco.[SM=g1950687]
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