Ma stiamo impazzendo??

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uando
00lunedì 27 ottobre 2014 19:11
Apro questa discussione per fare una riflessione.
Qualche giorno fa una mia amica si è gettata dalla finestra 4 giorni dopo il parto, e lo stesso giorno in un pese a me vicino una mamma di una bimba di 4 anni si è gettata da un ponte.
Oggi apprendo dai media che una donna marocchina ha accoltellato il marito, ucciso i suoi figli e poi si è impiccata.
Notizie del genere le apprendiamo tutti i giorni dai media, sono diventate routine e non ci si fa piu neanche caso, ma cosa puo' scatenare questi gesti folli nelle menti umane?
Che la vita che conduciamo è lontana dalla nostra natura è un dato di fatto ma che altro c'è che non va? Chi e la sente di dire la sua?
IRONMAN.75
00lunedì 27 ottobre 2014 20:23
Uando innanzitutto mi dispiace per la tua amica e per il piccolo\a che e' rimasto senza mamma .
Sicuramente sono gesti di una persona debole, che invece di non darla vinta a tutte la cose brutte che ci sono nel mondo create da un'economia che pensa solo a sfruttare e non a fare progredire la nostra civiltà sia nel senso umano che in quello tecnologico.
Non riesco a decifrare altrimenti un simile gesto [SM=g1950679]

Dis.Pater
00lunedì 27 ottobre 2014 20:43
Mi dispiace per la tua amica [SM=g1950679] non so cosa ci sta succedendo, forse ci stiamo abituando perché siamo continuamente tempestati di notizie tragiche e non ci facciamo più caso. La gente è sempre nervosa, io lo vedo quando cammino per strada, nessuno saluta, sguardi bassi, non trovi un'anima che dice buongiorno. Io ritrovo la genuinità quando torno dove sono cresciuto, ma in città non fa, senti un senso di oppressione che alla lunga logora. Non arrivo ad affermare che siamo tutti possibili violenti ma quasi [SM=g2806964] ..Dietro questi gesti spesso c'è uno stress con lunghi periodi di malessere che sfocciano in gesti i provvisi, ma la causa non è mai una sola.
T.Sawyer
00lunedì 27 ottobre 2014 21:55
La violenza e il suicidio sono fenomeni diversi che non credo siano confrontabili.

La violenza è sempre esistita, nel medioevo era la regola del più forte, oggi gestisce i rapporti di comando e subordinazione all'interno e all'esterno della società, anche la più piccola come una famiglia. Penso che sia sintomo di perdita di autocontrollo in una situazione permanente di tensione e pressione.

Nella arti marziali ti insegnano come primo comandamento che prima ti difendi poi attacchi ma sempre per autodifesa. Nella vita le relazioni funzionano più o meno così. Quando l'equilibrio si rompe succedono le tragedie.

Comunque la società di oggi non è più violenta di quelle del 900 o delle società vittoriane o medioevali. Prima non venivi a saperlo, oggi internet ci informa di ogni accoltellamento in tutte le parti del mondo, è una questione di accessibilità alle informazioni, non di quantità. Spero di averti dato un'opinione utile !
EVE.K
00martedì 28 ottobre 2014 10:53
Re:
uando, 27/10/2014 19:11:

Apro questa discussione per fare una riflessione.
Qualche giorno fa una mia amica si è gettata dalla finestra 4 giorni dopo il parto, e lo stesso giorno in un pese a me vicino una mamma di una bimba di 4 anni si è gettata da un ponte.
Oggi apprendo dai media che una donna marocchina ha accoltellato il marito, ucciso i suoi figli e poi si è impiccata.
Notizie del genere le apprendiamo tutti i giorni dai media, sono diventate routine e non ci si fa piu neanche caso, ma cosa puo' scatenare questi gesti folli nelle menti umane?
Che la vita che conduciamo è lontana dalla nostra natura è un dato di fatto ma che altro c'è che non va? Chi e la sente di dire la sua?




Leggendo la tua discussione non posso fare a meno di unirmi alla tua riflessione, in primis perché quelli che hai fatto sono esempi che toccano in prima persona delle donne e poi sono fatti che comunque viviamo ogni giorno tutti quanti…
Non conosco la tua amica,la sua storia specifica e non voglio dare pareri che non mi competono, ma forse nel suo caso è subentrato quello che chiamano “baby blues” o più chiaramente “depressione post parto”,purtroppo è una cosa che colpisce tantissime neo-mamme proprio nel momento in cui si dovrebbe essere più felici…per la maggior parte un sogno che si avvera e poi improvvisamente non è più così, solo brutti pensieri…
le cause? Ormonali, psicologiche….forse un mix, potrei linkarti mille articoli, ma non servono…

per il resto anche se sono notizie di ogni giorno, non credo si possa restare insensibili, ma non è facile dare risposte, ognuno è un caso a se…
Sicuramente viviamo tempi molto difficili in cui aumentano le esigenze e diminuiscono le risorse, l’essere umano è sempre più debole…spesso non si riesce a trovare la soluzione alle mille difficoltà che ci si presentano ogni giorno.
Una volta si viveva in dei “clan”, dove non arrivava uno arrivava l’altro, adesso siamo sempre più soli e ognuno preso dalle sue cose…forse nei piccoli centri ancora si riesce a vivere bene, ma nelle città è sempre più difficile

In questi casi non centra la violenza di cui purtroppo siamo testimoni ogni giorno, quello è un altro grosso problema…

Non sarà la soluzione, ma quello che penso è che dovremmo fermarci tutti un attimo, guardare chi ci sta accanto, fare un sorriso a chi incrociamo per strada, ascoltare un po’ di più l’amico o anche un semplice sconosciuto, forse ritroveremo un po’ di umanità…

@Uando, se posso permettermi, ci sono un bimbo, o una bimba, e un padre per cui adesso anche un piccolo gesto che potrai fare sarà importante…
[SM=g1950677]
Koalafoil
00martedì 28 ottobre 2014 11:08
La mamma che ha appena partorito vive una situazione psicologica impossibile da capire per chi non l ha vissuta. La famiglia patriarcale si occupava del neonato e della neo mamma in maniera totale, l assistenza continua e le attenzioni di nonni, suoceri e parenti oggi non esiste piu, la puerpera si ritrova sola di fronte alle proprie enormi responsabilità. Ogni mamma si sente inadeguata, ma chi e piu debole o si sente sola davvero puo crollare sotto questa pressione. Purtroppo la famiglia di oggi, pur nel benessere fisico, spesso dimentica il benessere dell animo.
Fonte: sono una neo mamma (per la seconda volta) non esente da qualche fisiologico momento di crisi
uando
00martedì 28 ottobre 2014 12:57
Grazie a tutti, ho elencato questi fatti perchè come dicevo uno in particolare ha toccato una mia amica o meglio la moglie di un mio caro amico d'infanzia, io non lo so, quando si entrano in certi discorsi c'è il rischio di ingarbugliarsi quindi perdonatemi se faccio un po di confusione
E' vero che ogni caso è a se, però siamo sicuri che non ci possa essere una causa comune? Si può definire malato chi appare normale o magari da anche qualche segno di depressione poi all'improvviso sfocia in un gesto come gli esempi che ho portato?
Al giorno d'oggi tutti possiamo avere dei periodi negativi e essere un pò più depressi, ma per fortuna non tutti reagiamo così.

Eve.K la depressione post partum l'ho presa in considerazione ma secondo me non c'entra, di solito quella viene fuori col tempo, quando si ritorna a casa e tutto torna alla normalità, si spengono i riflettori e l'euforia iniziale passa e la mamma si trova a dover tirare su un bimbo che magari non dorme, piange, il marito non c'è perchè lavora o è fuori e tutti i vari problemi che non sto ad elencare ma quando ancora sei in ospedale con tutto il tran tran degli amici che ti vengono a trovare, i regali, la voglia di tornare a casa, lo stato di felicità e di euforia per la nascita di un bimbo tanto atteso, non so, mi sembra strano.
Ovviamente dico questo da uomo e mi posso anche sbagliare.. [SM=g1420769]

Koala sei neomamma per la seconda volta? Auguri e mi raccomando, forza e coraggio!
Ticino.
00martedì 28 ottobre 2014 14:23
La depressione non può essere sempre la causa di tutto, appena succede una tragedia, se avete notato, tutti danno sempre la colpa alla depressione..come se la tristezza e lo sconforto giustificano per forza reazioni violente e pazzoidi.. [SM=g1950693]

Le donne nella nostra società sono sempre più lontane dalla maternità come missione e sono spaventate dalla crescita di un figlio. Se non sono pronte e si sentono abbandonate fuggono, i padri non hanno il legame del cordone ombellicale e soffrono di meno se non sono preparati..la donna non ha il tempo di metabolizzare la sua nuova vita...in questi casi è la famiglia che fa la differenza.
EVE.K
00martedì 28 ottobre 2014 15:50
@Uando Come ho già detto non voglio entrare nello specifico, non sono né un medico né una psicologa, ma credo che non sia facile riconoscere certe cose, io ho generalizzato, ma ad esempio la fase detta “baby blues” è proprio tipica dei primi giorni, poi eventualmente insorge la depressione vera e propria.
Tieni presente che per una donna tra gravidanza, parto etc fisicamente e psicologicamente è un trauma è come se ti scoppiasse dentro una bomba…
comunque non voglio dire che sia questo il motivo

@Ticino forse è vero che si abusa un po’ troppo del termine, ma ormai la depressione è il male del secolo, anche se certo non giustifica tutto, per fortuna c'è anche chi reagisce e supera il momento, ma non siamo tutti uguali...

Io penso che ci sono madri che fuggono, anche se è difficile che una madre fugga dai propri figli, e padri che soffrono più di certe madri, purtroppo vivere la responsabilità di essere genitori oggi non è per niente facile…

@Koalafoil tantissimi auguri [SM=g1420767] , vedrai sarai una brava mamma anche per questo secondo arrivo, poi quattro chiacchiere, anche qui, fanno sempre bene [SM=g1950677]
uando
00martedì 28 ottobre 2014 16:31
La depressione è sicuramente un termine di cui si abusa, ma perchè ci sono così tanti depressi? Forse perchè siamo cresciuti in un mondo troppo ovattato e lontano da cio che dovrebbe essere la vera natura umana, spesso pensiamo troppo a cose futili anzi che fare qualcosa di utile.Bisogna badare di piu alle cose concrete ( senza trascurare la spiritualità, per chi ci crede come me ) e evitare troppi dettagli e puntigli, come dire, badare più alla sostanza che alla forma, cose concrete e semplici.
Koalafoil
00martedì 28 ottobre 2014 17:09
Grazie ragazzi per gli auguri. Io, come buona parte delle mamme, spesso mi sento inadeguata e sola, immagino sia uno stato d animo fisiologico da gestire con la famiglia e gli amici e, perché no, anche con quattro chiacchiere qui con voi. Molto piu profondo rimane il disagio di chi arriva a commettere gesti estremi, quanta sofferenza in quella che chiamiamo superficialmente "depressione", senza domandarci cosa davvero significa. La spiritualità diventa una dimensione sconosciuta e a cui ci rivolgiamo sempre piu raramente, la famiglia viene considerata come nucleo di consumatori da educare ai valori materiali, nessuno spazio alla riflessione, all osservazione e all ascolto di chi abbiamo vicino. Che sia questa una delle cause comuni? Cosa ne pensate?
uando
00martedì 28 ottobre 2014 18:40
Re:
Koalafoil, 28/10/2014 17:09:

Grazie ragazzi per gli auguri. Io, come buona parte delle mamme, spesso mi sento inadeguata e sola, immagino sia uno stato d animo fisiologico da gestire con la famiglia e gli amici e, perché no, anche con quattro chiacchiere qui con voi. Molto piu profondo rimane il disagio di chi arriva a commettere gesti estremi, quanta sofferenza in quella che chiamiamo superficialmente "depressione", senza domandarci cosa davvero significa. La spiritualità diventa una dimensione sconosciuta e a cui ci rivolgiamo sempre piu raramente, la famiglia viene considerata come nucleo di consumatori da educare ai valori materiali, nessuno spazio alla riflessione, all osservazione e all ascolto di chi abbiamo vicino. Che sia questa una delle cause comuni? Cosa ne pensate?



Concordo in pieno, hai espresso perfettamente quello che avrei voluto dire io nel mio messaggio precedente, si pensa a tutto tranne che alle cose importanti come il dialogo, la spiritualità e i sani principi, questa potrebbe essere una causa.

Dis.Pater
00mercoledì 29 ottobre 2014 08:28
Re:
Koalafoil, 28/10/2014 17:09:

Grazie ragazzi per gli auguri. Io, come buona parte delle mamme, spesso mi sento inadeguata e sola, immagino sia uno stato d animo fisiologico da gestire con la famiglia e gli amici e, perché no, anche con quattro chiacchiere qui con voi. Molto piu profondo rimane il disagio di chi arriva a commettere gesti estremi, quanta sofferenza in quella che chiamiamo superficialmente "depressione", senza domandarci cosa davvero significa. La spiritualità diventa una dimensione sconosciuta e a cui ci rivolgiamo sempre piu raramente, la famiglia viene considerata come nucleo di consumatori da educare ai valori materiali, nessuno spazio alla riflessione, all osservazione e all ascolto di chi abbiamo vicino. Che sia questa una delle cause comuni? Cosa ne pensate?




Nessuno ci obbliga alla superficialità, io mi domanderei piuttosto perchè lo facciamo.
Perchè diamo poco spazio alla riflessione, al nostro lato interiore e tralasciamo le cose veramente importanti? Siamo noi per primi che stiliamo una lista delle priorità ma allo stesso tempo ci lamentiamo che non abbiamo mai tempo per riflettere, per onorare le cose belle della vita e coltivare i veri valori.
Mi ricorda tanto quella storia che tutti parlano di quanto è genuina una bella insalata con olio d'oliva poi mangiano le patatine fritte tutti i giorni. Forse questi valori li riscopriamo solo quando siamo in difficoltà per semplice opportunismo.
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