Le luci fantasma di Marfa

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papero16
00lunedì 16 luglio 2012 12:52
Le luci di Marfa (in inglese Marfa lights), note anche come le luci fantasma di Marfa sono fenomeni luminosi che sono stati osservati vicino alla U.S. Route 67 sul Mitchell Flat a est di Marfa, Texas, negli Stati Uniti d’America. Hanno acquisito notorietà grazie a osservatori che le hanno classificate come fenomeni paranormali, quali fantasmi, UFO, fuochi fatui, ecc.. Comunque, le ricerche suggeriscono che nella maggior parte dei casi, se non nella totalità, si tratti di riflessi atmosferici di luci abbaglianti di automobili e fuochi di accampamenti.

[IMG]http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/12/TXMap-doton-Marfa.PNG[/IMG





La scritta “luci di Marfa” all’interno di questa immagine mostra l’area in cui i fari delle automobili (non le luci di Marfa) possono essere visti sulla Highway 67. Aneddoti riportano che le luci di Marfa sono tipicamente osservate a ovest, a sud e a sudest del Parco di Osservazione piuttosto che a sudovest come mostrato in questa foto.

Storia
Il primo resoconto pubblicato delle luci apparve nel numero del luglio 1957 del Coronet Magazine, l’unica fonte che riporta che la prima osservazione delle luci dati al XIX secolo. I rapporti spesso descrivono sfere di luce brillante della dimensione di una palla da basket che fluttuano sopra il terreno, o a volte alte nell’aria. Solitamente, sono descritte di colore bianco, giallo, arancione o rosso, ma talvolta anche verde e blu. Si dice che le sfere restino all’incirca all’altezza della spalla o che si muovano lateralmente a basse velocità. Talvolta, si muovono rapidamente in ogni direzione, con cambi repentini. Appaiono spesso in coppie o gruppi, per dividersi a coppie o riunirsi, per sparire e poi riapparire e, a volte, muoversi in formazioni regolari. Le loro dimensioni sono tipicamente quelle di un pallone da calcio o una palla da basket.

Gli avvistamenti possono essere occasionali e impredicibili, forse intorno ai 10-20 all’anno. Non esistono rapporti affidabili su avvistamenti diurni.

Secondo le persone che affermano di aver visto le luci, esse possono apparire in ogni momento della notte, solitamente a sud dellaU.S. Route 90 e a est della U.S. Route 67, da cinque a quindici migli a sudest di Marfa, in direzioni non predicibili e apparentemente distanti. Possono persistere da una frazione di secondo a parecchie ore. Sembra che non vi sia alcunché correlabile con le apparizioni delle luci di Marfa a parte il fatto che avvengano in ore notturne. Compaiono in tutte le stagioni dell’anno e con ogni condizione meteorologica, in apparenza senza che questi fattori le influenzino. Talvolta sono state osservate durante il tardo crepuscolo e l’aurora, quando il paesaggio è scarsamente illuminato. Si dice che siano visibili durante tutto l’anno.

E’ estremamente difficile avvicinarsi ai punti di comparsa delle luci di Marfa, principalmente a causa del terreno pericoloso di Mitchell Flat. Inoltre, tutto il territorio dove si osservano le luci di Marfa è proprietà privata e l’accesso è proibito senza permesso esplicito dei proprietari.

Lo stato annota le luci sulle cartine stradali, la città ha edificato una piattaforma di osservazione e la Camera di Commercio di Marfa promuove le luci[1]. Il Marfa Lights Festival, che dura una settimana, si tiene ogni anno nel centro cittadino.

Rapporti su avvistamenti di luci notturne similari
Le manifestazioni di luci apparentemente simili sono state registrate in tutto il mondo, come il fenomeno naturale dei fuochi fatui.

I fuochi fatui sono piccole fiammelle solitamente di colore blu che si manifestano a livello del terreno in particolari luoghi come i cimiteri, le paludi e gli stagni nelle brughiere. Il periodo migliore per osservarli è nelle fredde sere d’autunno.

Si tratta di fiammelle derivate dalla combustione del metano e delfosfano dovuta alla decomposizione di resti organici.

Le leggende sui fuochi fatui sono moltissime. Nell’antichità si ritenevano la dimostrazione dell’esistenza dell’anima.

Origine
L’ossidazione del fosfano e metano, prodotto dalla decomposizione anaerobica del carbonio organico, può provocare una luce splendente dovuta a chemiluminescenza. I chimici italiani Luigi Garlaschelli e Paolo Boschetti dell’Università di Pavia hanno replicato le luci con l’aggiunta di alcune sostanze chimiche di gas prodotto dalla fermentazione dei composti.




Le ricerche degli studenti della Society of Physics del 2004



Nel maggio 2004, un gruppo di sudenti della Society of Physics presso la University of Texas at Dallas trascorsero quattro giorni ricercando e registrando le luci osservate a sudoveast del parco di osservazione, utilizzando apparecchiature per il monitoraggio del volume di traffico, videocamere, binocoli e auto da inseguimento. Il loro rapporto portò alle seguenti conclusioni:[2]

la U.S. Highway 67 è visibile dal punto di osservazione delle luci di Marfa.
La frequenza delle luci a sudovest del parco di osservazione si correla alla frequenza del traffico veicolare sulla U.S. 67.
Il moto delle luci osservate avveniva in linea retta, corrispondenso alla U.S. 67.
Quando il gruppo parcheggiò un veicolo sulla U.S. 67 e lampeggiò, la luce fu visibile dal punto di osservazione e sembrava essere una luce di Marfa.
Un’auto che sorpassava il veicolo parcheggiato apparve al punto di osservazione come una luce di Marfa che oltrepassava un’altra.
Essi conclusero che tutte le luci osservate nel corso delle quattro notti a sudovest del punto di osservazione potevano essere attendibilmente attribuite ai fari abbaglianti di automobili che percorrevano la U.S. 67 tra Marfa e Presidio (Texas).

Studi spettroscopici
Per 20 notti, nel maggio 2008, scienziati della Università del Texas usarono apparecchiature spettroscopiche per osservare le luci dalla stazione di osservazione. Essi registrarono un certo numero di luci che “potevano essere erroneamente classificate come luci di origine sconosciuta”, ma in ogni caso i movimenti delle luci e i dati strumentali poterono essere facilmente spiegati come fari abbaglianti di automobili o piccoli fuochi.




Fonte: it.wikipedia.org/wiki/Luci_di_Marfa#Rapporti_su_avvistamenti_di_luci_notturne_...
Trigomo
00lunedì 16 luglio 2012 17:56
Ne parlammo qualche giorno fa' con Eone, e' stato lui che mi ha fatto conoscere questo fenomeno! Lui sicuramente sapra' darti qualche notizia in piu' sull'origine di questi avvistamenti! [SM=g1950677]
eone nero
00lunedì 16 luglio 2012 20:24
Papero hai dimenticato di citare la fonte dell'articolo [SM=g10034]

pianetablunews.wordpress.com/2012/07/16/le-luci-fantasma-di-marfa/#m...

Parlavamo l'altro giorno di queste luci che qualcuno ha definito l'hard discount di delle Luci di Hessdalen, logicamente si è pensato bene di spettacolarizzare e sfruttare un fenomeno che capita nella zona di Marfa, si è costruita anche un'aerea di parcheggio, e la cittadina prospera a vedere un documentario trasmesso recentemente su Class TV.

Riguardo cosa si tratti come detto anche nell'articolo di Pianeta Blu dovrebbero essere fari di automobile, anche se un 3% non è spiegabile e quindi la ricerca strumentale prosegue.

Riporto gli atti del convegno di Fornovo 2010 dove James Bunnel ingegnere aerospaziale ha ricordato che:

"le luci di Marfa possono essere confuse con diverse fenomenologie conosciute dagli esperti che sono fonte di molteplici errori di percezione (ad es. in certi casi anche Miraggi Notturni).

Resta un residuo di casistica, circa un 3%, che si ritiene possa essere sintomatico di un fenomeno sconosciuto e che Bunnell studia da tempo con una serie di strumenti (attraverso i quali ultimamente è riuscito anche a catturare dei TLE Sprite)."


ATTI DEL CONVEGNO DI FORNOVO- 2010. “FENOMENI LUMINOSI IN ATMOSFERA E PRECURSORI SISMICI”


il-laboratorio-delle-anomalie.blogspot.it/2012/02/atti-del-convegno-di-fornovo-2...

Un articolo sulle Earth Lights del dott. Giuseppe Stilo del 2001

EARTH LIGHTS, LUCI TELLURICHE

www.itacomm.net/EL/stiloel.htm


Miro.72
00lunedì 16 luglio 2012 20:46
Riporto il sito di James Bunnel,ingegnere aerospaziale che ha svolto ricerca strumentale in loco.Il ricercatore,come già anticipato da Eone,si è prodigato nel ricercare quel 3% di avvistamenti che non si spiegano con il fenomeno dei miraggi. www.nightorbs.net/ Riporto inoltre lo studio del ricercatore Edson Hendriks che monitorando i segnali "whistlers" ,che normalmente vengono prodotti dai fulmini,si accorse che tendevano ad aumentare in concomitanza con l'apparizione del fenomeno pur non essendoci tempeste in prossimità di Marfa. www.astronomycafe.net/weird/lights/marfa38.htm
KOSLINE
00lunedì 16 luglio 2012 21:04
Re:
eone nero, 16/07/2012 20.24:

Papero hai dimenticato di citare la fonte dell'articolo [SM=g10034]

pianetablunews.wordpress.com/2012/07/16/le-luci-fantasma-di-marfa/#m...

Parlavamo l'altro giorno di queste luci che qualcuno ha definito l'hard discount di delle Luci di Hessdalen, logicamente si è pensato bene di spettacolarizzare e sfruttare un fenomeno che capita nella zona di Marfa, si è costruita anche un'aerea di parcheggio, e la cittadina prospera a vedere un documentario trasmesso recentemente su Class TV.

Riguardo cosa si tratti come detto anche nell'articolo di Pianeta Blu dovrebbero essere fari di automobile, anche se un 3% non è spiegabile e quindi la ricerca strumentale prosegue.




Si ho visto il programma su Class TV poche settimane fa [SM=g2806959]


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