Le lobby del gioco d'azzardo evadono 98 miliardi e ricevono sconto del 96%

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AlessandroCacciatore
00sabato 2 giugno 2012 13:53
Le lobby del gioco d'azzardo evadono 98 miliardi e ricevono sconto del 96%

Umberto Rapetto non è più un colonnello della Guardia di Finanza. Ufficialmente e formalmente si è trattato di dimissioni. In verità, pare che desse parecchio fastidio ai “poteri forti”, alla politica e alla criminalità organizzata. Per questo è stato “gentilmente invitato” a farsi da parte.
“Chiedo scusa a tutti quelli che mi hanno dato fiducia, ma sono stato costretto a dare le dimissioni“, ha scritto su Twitter l’ex colonnello. ”Qualche modulo e una dozzina di firme sono bastati per cancellare 37 anni di sacrifici e di soddisfazioni”, ha aggiunto il militare qualche ora dopo. Parole più che eloquenti. Ma chi è Umberto Rapetto? Per i più si tratta di un nome insignificante. Eppure siamo di fronte a un super esperto di informatica e lotta alle frodi. Autore di numerose pubblicazioni, è anche docente universitario. Gli Stati Uniti ce lo invidiano. Le sue competenze e la sua intensissima attività hanno consentito al nostro Stato di individuare migliaia di evasori fiscali. Peccato che poi le somme concretamente recuperate sono minime.
Per cinque anni, Rapetto ha seguito tutti i componenti delle organizzazioni che gestivano il gioco d’azzardo in Italia senza pagare le imposte. Finchè un giorno, ha chiuso il dossier, facendolo arrivare ai carabinieri: ha fatto arrestare quindici persone. Rapetto si è presentato in giudizio con migliaia di pagine di prove e con conti precisi: le società dei videopoker sotto accusa devono allo Stato di 98 miliardi, 456 milioni, 756 mila euro. Cifra mostruosa, superiore persino alle ultime quattro manovre finanziarie messe assieme. Gli imputati che sono stati tutti condannati penalmente hanno patteggiato, anche se Rapetto era contrario: il colonnello sosteneva che dovevano restituire fino all’ultimo centesimo di euro.
Alla fine i giudici si sono rivolti alla Corte dei Conti la quale ha preso atto della condanna penale della Cassazione e ha imposto agli imputati il pagamento di appena 2,5 miliardi di euro. Lo sconto è di quelli che nemmeno nel più pazzo dei supermercati: 96,5%! Qualcuno ne ha parlato in tv? Ovvio che no
, la farfallina di Belen, i dettagli delle cenette simpatiche di Arcore o il sole in Primavera sono argomenti ben più importanti. Non è così?
In sintesi, l’attività del colonnello Rapetto consente di accertare 98 miliardi e mezzo di evasione fiscale da parte delle società che operano nel gioco d’azzardo. E che fa lo Stato? Concede uno sconto del 96,5%! Già, perché se a non pagare le imposte è un piccolo imprenditore o un normale cittadino, si interviene con i carri armati. Se a evadere sono le grandi società, si va coi guanti, c’è il super premio. Quel premio che non c’è stato per Rapetto. Costretto a dimettersi perché faceva fin troppo bene il proprio mestiere. Proprio sicuri che una Repubblica in cui l’immoralità è la norma debba essere festeggiata? Fate voi.

www.nocensura.com/2012/06/le-lobby-del-gioco-dazzardo-evadono...
papero16
00sabato 2 giugno 2012 16:28
Ma poi perchè fare questo? [SM=g2201356]
RigelDi Orione
00domenica 3 giugno 2012 00:03
Re:
AlessandroCacciatore, 02/06/2012 13.53:

Le lobby del gioco d'azzardo evadono 98 miliardi e ricevono sconto del 96%

Umberto Rapetto non è più un colonnello della Guardia di Finanza. Ufficialmente e formalmente si è trattato di dimissioni. In verità...
.....................................................................
...Peccato che poi le somme concretamente recuperate sono minime.



Fin qui, tutto ok.

Ma da qui in poi sembra intervenuta una Pieragostini, a metterci DEL SUO in brutta maniera.

AlessandroCacciatore, 02/06/2012 13.53:

Per cinque anni, Rapetto ha seguito tutti i componenti delle organizzazioni che gestivano il gioco d’azzardo in Italia senza pagare le imposte.....
...Fate voi.



Io faccio che raccolgo info.
E a breve argomento il perché ci vorrei sputazzare a questo/a "giornalista".




AlessandroCacciatore
00domenica 3 giugno 2012 13:39
Sicuramente Rigel, comunque il 96% di sconto è tutt'altro che ok...
RigelDi Orione
00domenica 3 giugno 2012 17:18
Premetto:

Il settore del gioco d'azzardo, esiste in "sacche controllate", nella totalità dei paesi economicamente avanzati.

Le associazioni criminali di tutto il mondo sono solitamente infiltrate in maniera pesante in questo settore.

Secondo recenti dati, l'Italia è il paese dove si scommette maggiormente.
La somma pro-capite, rispetto al reddito, è la più elevata al mondo.

Questo, non da molto tempo.
Prima che lo Stato Italiano decidesse di legalizzare il VERO gioco d'azzardo, su tutto il territorio, non era così.

Ciò premesso...

Un po' di storia recente del coin in-coin out. Soldi dentro-soldi fuori...
Le slot machine da bar e le nuove Sale Vlt(Videolottery):


Prima del 2002 le slot machine, che allora venivano chiamate videopoker, erano illegali. Essendo uno dei business più lucrosi per la criminalità organizzata, venne lasciato nel limbo, per svariati anni.
Illegale, ma poco combattuto.

Poi lo Stato decise di regolamentare il settore.

http://www.aams.gov.it/?id=2010

Con una prescrizione categorica: ogni singola macchinetta doveva essere collegata al sistema telematico di controllo della Sogei. Perché neanche una giocata sfuggisse al controllo e soprattutto alle tasse, il Preu.

A questo scopo fu indetto un bando, al fine di individuare i soggetti (10 in tutto) che avrebbero creato la rete telematica di controllo remoto.

Un dispositivo satellitare, applicato ad ogni slot machine, in grado di interrogare la macchina, e stabilirne gli esatti importi giocati.
Questo, ai fini di una determinazione esatta delle tasse (preu-Prelievo erariale unico).

Quindi la filiera veniva così determinata.

A)AAMS-Monopolio di Stato-Sogei

Il quale riceve i dati sulle tasse dovute dagli operatori finali (raccoglitori) dai dieci soggetti vincenti la gara d'assegnazione (Concessionari).

B)I concessionari selezionati dal bando.

1) Lottomatica

2) Sisal

3) Snai

4) Cirsa

5) Hbg

6) Cogetech

7) Atlantis World( In seguito BPlus)

8) Rete Franco(Poi rinunciataria, a favore di Codere, entrambe spagnole come Cirsa)

9) Gmatica

10) Gamenet

Che, appunto, controllano e prelevano tramite R.I.D., la quota-tasse ai "noleggiatori di videoapparecchi". Che sono coloro che materialmente installano le macchinette nei locali.

Questi ultimi, solitamente, società familiari o poco più...

In alcuni casi, parte dei tentacoli di qualche famiglia della 'ndrangheta (che sembra avere sulla camorra un discreto vantaggio in questo settore).

C) I raccoglitori ( Le medio-piccole società appena citate)
I quali COMPRANO le macchine, ne assistono la manutenzione, oltre che reperirne i luoghi dove collocarle, spesso dovendo pagare varie mazzette.
Ne prelevano gli incassi, che metteranno a disposizione del concessionario, per la quota relativa alle tasse alla fonte (Il Preu...circa il 65 per cento dell'utile)
Il restante 35% lo spartiranno con il proprietario del locale dove sono posizionate le slot machine.
E ci pagheranno, entrambi, le tasse sul reddito.

Questo il dettaglio su una singola slot machine, secondo la legge in vigore, se volete annoiarvi:



Esempio:
Entrata lorda 1000€
Vincite erogate 750€ (Le slot pagano il 75%. E questo è un dato inopinabile. Non esistono trucchi "sul giocatore". La truffa si sviluppa in seguito.)

Utile lordo 250€
Di cui:
Preu+quota aams+contratto rete telematica 150€
Dividendo raccoglitore-barista 100 € (Mediamente 60% barista, 40% al raccoglitore...entrambi con le spese e il rischio d'impresa derivante)OVVIAMENTE tassate come reddito, e quindi ulteriormente dimezzate...50 euro da dividere.



Cosa è successo esattamente?

A questo indirizzo, troverete l'interrogazione del Sen. Lannutti al Ministro dell'Economia e della Finaze, che ha dato il via alla diffusione mediatica della notizia. Che sarebbe altrimenti passata in sordina.

http://www.eliolannutti.it/blog/2011/12/concessionarie-slot-machine-devono-98-miliardi-di-euro-allo-stato/

In buona sostanza:
Le società raccoglitrici hanno avuto modo di approfittare di un paio d'anni di "messa in opera della rete telematica", per poter intascare quello che volevano, dato il sistema di controllo, ancora in fase di costruzione. Non pagando cosi quel 150 euro ogni mille di entrata lorda.

Una società di media grandezza, dispone di un "Coin -In" per una trentina di milioni mensili, sul totale delle sue slot.
Sono utili lordi per la società di circa 600 mila euro.
Che al netto (tasse, investimenti) diventano 150.Mila euri.
Non pochi.
Pochissimi.

Le tasse sono 4 milioni e mezzo.
Nello stesso mese.

Questa "l'entità del mezzo evasivo".


L'inchiesta verte sui capitali evasi da queste "realtà malavitose" e sugli ingenti introiti incamerati soprattutto da Atlantis World (Uno dei dieci concessionari).

Per l'esattezza, il gruppo Atlantis, è controllato da società offshore delle Antille Olandesi riconducibili a Francesco Corallo, figlio di Gaetano, pregiudicato per criminalità organizzata, in quanto ritenuto in affari con il clan catanese dei Santapaola.

Sui 98 miliardi totali, ad Atlantis ne vengono imputati più della metà.

In questa parte dell'inchiesta, iniziano a rivelarsi una piccola parte dei mille intrecci che esistoni in settori come quello dell'azzardo:

http://www.linkiesta.it/ponzellini-indagato-svolta-nell-affare-atlantis#ixzz1wjocXxhx

Questa è l'evasione di 98 miliardi in cui si parla nell'articolo.

Ma se vi sembrano tanti, questi 98 Miliardi in quasi tre anni...
C'è di peggio.



Il punto più grave è questo:


Dal 2006, ad oggi, quando (e se) si deciderà di far luce, si scoprirà un buco da qualche centinaio di miliardi.

Questo perchè:

I Concessionari, nel frattempo, hanno individuato le piccole società coi movimenti di danaro più elevati, e sono intervenuti, entrando in società con le stesse.

Alla reale entrata a regime del sistema di controllo, si sono così ritrovati ad essere controllori di se stessi.
Lottomatica, Sisal, Cirsa, Cogetech...
Sono ora, oltre che rete di controllo, anche soci nelle aziende di installazione e raccolta.

Provate ad indovinare cosa succede...

( Fonte Il Sole 24 ore)

"Il settore del gioco d'azzardo, oggi in Italia, risulta essere controllato in maniera vaga e tendenzialmente sospetta. I dati sui sequestri di apparecchi illegali, e le evasioni totali accertate, danno numeri sconvolgenti.
Nonostante una legge severa, il 70 per cento delle somme scommesse in Italia, risulta NON essere sotto il controllo diretto della legge..."


In definitiva, il malloppo si aggira sui 300 miliardi di euro annui.
Dei quali ne vengono dichiarati una cinquantina. Forse.



Io dico che le cose non cambieranno.
I soldi, più son sporchi, e più finiscono solo e sempre nelle medesime tasche.

Per far collassare il sistema Italico, un metodo probabilmente funzionante, sarebbe che nessuno scommettesse un euro per qualche tempo.
RigelDi Orione
00martedì 5 giugno 2012 13:45
Aggiungerò a breve altre " chicche" di vuoti legislativi creati ad hoc per il settore VLT (Videolottery)
fabik
00martedì 5 giugno 2012 13:58
Bravo Alessandro, aggiungici anche che dal Barista, passando per il Distributore fino ad arrivare al grande gruppo, sono tutti indebitati ed il sistema non gli permette di rientrare delle spese, Anche lo stato stesso sta vedendo calare l'utile netto in maniera preoccupante.
Alcuni analisti ritengono che la prossima bolla potrebbe riguardare proprio questo settore.
AlessandroCacciatore
00martedì 5 giugno 2012 14:02
Grazie Rigel, molto interessante!
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