Le Sacre Energie Del Cosmo

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Lachaise-L-N-
00lunedì 3 agosto 2009 21:27
Dobbiamo imparare a vedere, a sapere ascoltare
LE SACRE ENERGIE DEL COSMO

di Enzo Braschi (Bisonte che Corre)




A proposito dei cerchi nel grano, il vecchio nativo americano Sun Bear si espresse con queste parole: "Quando nel 1979 ebbi la visione della Ruota di Medicina... lo Spirito mi disse che se gli uomini non avessero ascoltato me, avrebbero dovuto ascoltare "Loro". Io allora non sapevo cosa intendesse dirmi, poi però appresi di questi cerchi nel grano che si formano in ogni parte del mondo e che su di essi appaiono simboli uguali ai cerchi sacri dei nostri antenati. Allora ho capito che i cerchi vogliono dire agli uomini le stesse cose che dico io: devono tornare indietro e rientrare nel cerchio sacro per imparare che tutte le cose create hanno lo stesso diritto alla vita che hanno loro, gli uomini. Dobbiamo cominciare a onorare di nuovo le energie della Terra, celebrando riti sacri in suo onore. Dapprima la gente credeva che i cerchi nel grano non fossero che un fenomeno naturale, ma poi i disegni si fecero sempre più articolati e complessi e questa spiegazione diventò inverosimile e inaccettabile. Ora nessuno può negare che stia succedendo qualcosa. Ma cosa? Sono gli spiriti del cielo che ci ammoniscono e ci esortano a tornare alle sacre tradizioni. I cerchi nel grano sono simboli come i cerchi rituali dei nostri antenati o come i cerchi sacri che si trovano dipinti o graffiti sulle pareti delle caverne e sulle tombe preistoriche in Europa e nel resto del mondo. Sono i cerchi dell'antica religione materna, in cui la Terra veniva venerata come una madre divina. Dobbiamo tornare a onorare e rispettare la Terra. La colpa delle desolate condizioni in cui essa versa sta anche nelle prediche dei vostri sacerdoti, per i quali la durata di una vita umana è poca cosa in confronto all'eternità. Essi dicono: "Preoccupatevi di salvarvi l'anima e non curatevi delle cose di questo mondo", come dire che nei pochi anni della sua esistenza un uomo può sfruttare la terra come gli pare e piace: tanto la sua anima è destinata al cielo. A loro non importa che la Terra venga distrutta: non se ne curano."
Luglio 2009. E prima ancora: giugno, maggio, aprile...
Un continuo intensificarsi di comunicazioni tra il Basso e l'Alto? O tra l'Alto e il Basso? Ma non c'è alcuna differenza, trattandosi di una mai ininterrotta comunicazione, da sempre, di un continuo intensificarsi di scambi, appelli, suggerimenti... al solo fine di farci sentire correlati gli uni agli altri, o meglio, molto semplicemente, a noi stessi, al cielo, alla terra, alla vita ovunque, al nostro DNA, alla sorgente di ogni voce che altro non è se non la memoria universale, la linfa che tutto tiene unito, la colla della vita.

Crop circle di Martinsell Hill, 20 luglio 2009



Un frattale-stella a sei raggi. L'Uomo di Vitruvio di leonardesca memoria... il fiore della vita? Di notevoli dimensioni, che si interrompe a fine del campo. I falsari l'avrebbero fatto perfetto. Per logica vanità. Ma il crop circle è in un certo senso (il nostro) incompleto, volutamente incompleto. Perché noi siamo incompleti. Si potrebbe pensare a un astro sorgente. La stella è il simbolo che gli uomini arcaici davano alla rinascita, all'annunciazione di un Nuovo Mondo portatore di nuova luce. Allorché Quetzalcoatl, l'Avatar, il Maestro dei Maya Galattici se ne andò dalla loro terra, recitail Popol Vuh che egli salì al cielo prendendo la forma del pianeta Venere, per l'appunto il Portatore di Luce. L'ultimo transito di Venere nel nostro sistema solare è previsto per il 2012, dopodichè Venere-Quetzalocatl si ripresenterà fra più di un secolo. Un annuncio? Un monito? Un avviso?
Il crop circle di Martinsell Hill, come detto, non è completo. Un cerchio, dei sei, non è stato disegnato, un altro cerchio è stato tracciato a metà. Il consiglio, forse, di affrettare i tempi, visto che i tempi sono molto stretti, affinché il previsto cambiamento delle nostre coscienze, del nostro modo di vivere e intendere la vita possa attuarsi prima che sia troppo tardi.
Vecchi simboli, simboli ancestrali, conoscenze dimenticate e neglette, benché personalmente ritenga che conoscere sia ricordare e che stia a noi ricordare quel che c'è da ricordare, e al più presto.



Nel crop circle del 24 luglio, a Smeathe's Plantation, osserviamo un fiore-stella a 12 punte. Primo riferimento: tipì, la tenda conica degli indiani delle Grandi Pianure del Nord America. L'impalcatura del tipì è costituita da dodici pali, dodici come i mesi dell'anno, le costellazioni. I primi tre pali formano un triangolo, simbolo di una stella, Alti sette pali rappresentano le direzioni: est, sud, ovest, nord, alto, basso, centro (il nosrto cuore, l'uomo leonardesco inscritto nel cerchio, la totalità). Questi dieci pali sono le leggi dell'Universo. Altri due pali, le "orecchie" del tipì che consentono alla tenda di essere arieggiata, di ben essere veicolata dalle energie della Creazione. Ma i dodici pali rappresentano pure dodici stelle: la stella del mattino e quella della sera, le sette stelle dell'Orsa Maggiore, le tre stelle della cintura di Orione, il luogo da cui ebbe origine la Creazione.
Secondo riferimento: la tradizione degli indiani Hopi del Sudovest degli Stati Uniti. Una stella simbolo del Sole, formata da 12 punte, 12 raggi, stilizzazione anche di una formica. Gli Hopi narrano che il nostro sia il Quarto Mondo e ve ne siano stati altri tre precedenti, e che a ogni caduta l'umanità sia sopravvissuta rifugiandosi sotto terra, e che il nostro mondo crollerà nel 2012. Inoltre, anche in accordo alla tradizione degli indiani Navajo, prima di emergere all'attuale Quarto Mondo l'umanità sarebbe vissuta insieme al Popolo delle Formiche, Esseri a forma di Insetto.
Gli Hopi parlano di Maestri, i Kachinas, i Messaggeri del Popolo delle Nuvole che all'inizio del tempo ci trasmisero le sacre Leggi e il vero modo di vivere, e che stanno tornando proprio ora, alla vigilia dell'emersione dal Quarto al Quinto Mondo, un mondo governato finalmente dalla vera spiritualità (in proposito, gli Hopi affermano che l'umanità sia composta di sei razze: i Neri, i Gialli, i Rossi, i Bianchi, i Misti, i Grigi).
Cito quanto detto a suo tempo dal nativo americano Robert Ghost Wolf: "Nei giorni finali guarderemo su nei nostri cieli e vedremo il ritorno dei due fratelli che hanno iniziato a creare questo mondo nel tempo della nascita. Poganghoya è il guardiano del nostro Polo Nord e suo fratello Palongawhoya è il guardiano del Polo Sud. Nei giorni finali la Stella Blu Kachina verrà coi suoi nipoti e faranno tornare la Terra alla sua rotazione naturale, che è antioraria. Il ritorno di Stella Blu Kachina, conosciuta anche come Nan Ga Soho, sarà la sveglia che ci dirà del nuovo giorno e nuovo mondo di viver, un nuovo mondo che sta arrivando. Loro inizieranno come fuochi che bruciano dentro di noi, e bruceremo tra desideri e conflitti se non ricordiamo gli insegnamenti originali e ritorniamo al pacifico modo di vita. Non molto tempo dopo le gemelle arriverà il Purificatore Rosso Kachina che porterà il Giorno della Purificazione. In questo giorno la Terra, le sue creature e tutta la vita come la conosciamo cambierà per sempre. Ci saranno messaggeri che precederanno questa venuta del Purificatore. Loro lasceranno messaggi a quelli che sulla Terra ricordano le vecchie vie. I messaggi saranno trovati nella pietra vivente, nei sacri campi di grano, e persino nelle acque (sono stati trovai crop circle nel ghiaccio). Dal Purificatore verrà rilasciata la grande Luce Rossa. Tutte le cose cambieranno nel loro modo di essere. A ogni cosa vivente sarà data la possibilità di cambiare dalla più grande alla più piccola. Quelli che tornano alle vie che ci sono state date negli insegnamenti originali e vivono una via naturale di vita non saranno toccati dalla venuta del Purificatore. Sopravvivranno e costruiranno il nuovo mondo. Solo negli insegnamenti antichi ci sarà la possibilità di capire dove trovare il messaggio... Dopo un certo tempo cammineremo di nuovo con i nostri fratelli delle Stelle e ricostruiremo questa Terra. Ma non prima che il Purificatore abbia lasciato il suo marchio sull'universo.".
Antiche profezie, segni, simboli, messaggi... Il tempo sempre più pare assumere la forma di un imbuto attraverso il quale sta precipitando vorticosamente. Antiche profezie, segni, simboli, messaggi... e poco tempo a disposizione, benché il tempo sia solo un'astrazione, una metafora. Attendo i prossimi cerchi nel grano, che di sicuro appariranno molto presto e ancora più chiaramente ci indicheranno la giusta strada da seguire.

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fonte: Segnidalcielo.it
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