La chiave dell'eterna giovinezza e nel cervello.Dei vermi

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(richard)
00sabato 3 maggio 2008 17:55
Una dieta ipocalorica allunga la vita, questo l'abbiamo imparato. La novità è che ci sono delle sostanze capaci di ingannare il cervello, addirittura facendogli credere di essere a dieta. E, cosa ancora più sorprendente, il grande inganno attiva un meccanismo che, di fatto, allunga la vita di almeno un terzo. È un peccato che tutto ciò, per adesso, funzioni solo con i vermi.

Caenorhabditis elegans: questo piccolo verme, lungo appena 1 mm, ci aiuterà a scoprire come allontanare gli effetti dell'invecchiamento.

Vivere a lungo e in buona salute: un obiettivo a portata di mano (o dell'equivalente della "mano") per un certo tipo di vermi, e a cui forse potremo aspirare anche noi umani. Secondo i ricercatori della Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle (Usa) i risultati di un loro studio rappresentano una nuova base per le ricerche sui farmaci che rallentano gli effetti dell'età e, in particolare, l'insorgenza di patologie senili. Il gruppo di scienziati guidato da Linda Buck, biologa molecolare e premio Nobel nel 1994 per i suoi studi sulle percezioni olfattive, ha ottenuto dati sorprendenti sui caenorhabditis elegans, un tipo di verme nematode usato da decenni negli studi sull'invecchiamento.

Basta il pensiero
La scoperta del team di Seattle è che una sostanza, utilizzata come antidepressivo per l'uomo, è in grado di ingannare il cervello dei vermi facendo loro credere che stanno introducendo poche calorie. Il farmaco, che nell'uomo blocca alcune risposte cerebrali alla serotonina, un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell'umore e in quella dell'appetito, sembra attivare nei vermi un meccanismo che rallenta l'invecchiamento. Ma il rapporto tra questa prolungata giovinezza e l'apparenza di un'alimentazione povera di calorie è ancora tutto da esplorare: perché, sottolinea Linda Buck, in realtà i vermi non mangiavano meno del solito e neppure sono effettivamente sottoposti a dieta ipocalorica.

È tutto nella mente
Una seconda popolazione di vermi, tenuti invece a dieta rigorosa, non ha infatti ottenuto gli stessi risultati - in "giovinezza" e longevità - del gruppo trattato col farmaco. E un terzo gruppo, un ceppo mancante dei geni noti per essere coinvolti nell'effetto della limitazione calorica, ha ottenuto benefici limitati dal farmaco in questione. È come dire che tutto quello che serve è convincere il cervello che è in corso una dieta...

Umani e vermi: qualche differenza c'è!
Oggi la ricerca di sostanze in grado di rallentare l'invecchiamento è solo agli inizi. E sebbene diversi studi abbiano indicato che c'è un rapporto tra alimentazione ipocalorica e rallentamento dei processi di invecchiamento, i meccanismi che nei vermi - e nell'uomo, soprattutto - controllano questo rapporto sono ancora tutti da scoprire. focus.it

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