La Russia ricorda Bielka e Strielka, cani-astronauti

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_Thomas88_
00venerdì 20 agosto 2010 15:41
Primi animali a sopravvivere dopo lancio in orbita, nel '60.

Uno Sputnik.

La Russia ricorda oggi su stampa e tv i 50 anni dell'impresa spaziale di Bielka e Strielka, le due cagnette randagie che a bordo dello Sputnik 5 furono i primi animali ad essere lanciati in orbita e a tornare sani e salvi sulla terra, diventando subito delle star. Un'avventura immortalata quest'anno anche al cinema in versione 3D, con un divertentissimo cartoon intitolato 'Bielka & Strielka, star dogs'. Pure Google Russia ha reso omaggio all'anniversario, usando come icona del giorno i due cani con la testa dentro un casco spaziale sullo sfondo di una navicella rossa.
Prima che la coppia diventasse famosa, altri cani furono sacrificati sull'altare tecnologico della corsa allo spazio, nella sfida - poi vinta - con gli Usa: molti morirono nei precedenti 29 viaggi suborbitali, compreso il loro pioniere Dezik nel 1951. Del resto era da decenni che gli scienziati russi usavano i cani per i loro esami di laboratorio: tutti conoscono l'espressione popolare 'il cane di Pavlov', dall'esperimento che all'inizio del Novecento consenti' al futuro premio Nobel russo di scoprire il riflesso condizionato. Nel 1957 fu il turno di Laika, la prima cagnetta a volare in orbita sperimentando l'assenza di gravita': per giorni i media sovietici furono sommersi dalle richieste sulla sorte dell'animale, fornendo notizie rassicuranti sulla sua salute, ma in realta' era morta poche ore dopo il lancio. Il suo ritorno non era stato nemmeno preso in considerazione e la sua storia divenne tra gli episodi piu' tragici dell'esplorazione spaziale: un obelisco alto tre metri la ricorda ancora a nord di Mosca.
Dopo tre anni arrivo' il successo con Bielka (Bianca) e Strielka (Freccia). Erano state selezionate tra i cani randagi della capitale, ritenuti i piu' adatti grazie alla loro sopravvivenza nel duro ambiente della strada. Dovevano essere calmi, amichevoli e sufficientemente industriosi per superare test severi. E dovevano essere bianchi, per essere visti bene al telemetro sullo sfondo scuro della capsula. La coppia giro' intorno alla terra per 17 volte, per oltre 24 ore, insieme ad altri animali come 2 topi e 40 gatti, tutti sopravvissuti. Bielka gioco' un sacco con l'assenza di gravita' e abbaio' a lungo. Strielka rimase calma. In seguito uno dei suoi cuccioli, Pushinka, fu regalato da Nikita Krushov alla figlia di John Kennedy, Caroline, e si accoppio' con il suo cane, Charlie, dando inizio ad una stirpe di 'cani spaziali' tuttora esistente.
Era il 1961, l'anno dell'impresa spaziale di Iuri Gagarin, che dopo l'atterraggio, con la sua ironia, disse di non sapere se era ''il primo uomo'' o ''l'ultimo cane'' nello spazio.

Fonte: Ansa.It
(richard)
00venerdì 20 agosto 2010 20:35
Dovrebbero pure ricordare anche i fallimenti umani che non furono mai ammessi ufficialmente dalle autorita' sovietiche....ma questa è una vecchia storia che deve rimanere sconosciuta ai piu'.....
_Thomas88_
00sabato 21 agosto 2010 14:59
Re:
(richard), 20/08/2010 20.35:

Dovrebbero pure ricordare anche i fallimenti umani che non furono mai ammessi ufficialmente dalle autorita' sovietiche....ma questa è una vecchia storia che deve rimanere sconosciuta ai piu'.....




...Purtroppo è proprio come hai detto tu... [SM=g1950688]
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