La Russia interromperà la collaborazione spaziale con l’occidente

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KOSLINE
00mercoledì 14 maggio 2014 14:19
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Il Vice Primo Ministro russo Dimitry Rogozin ha annunciato oggi che il suo paese vieterà l’impiego dei motori RD-180 per il lancio di satelliti militari americani. Pertanto dovrebbero cessare le esportazioni verso United Launch Alliance, che li impiega sui vettori Atlas V.

Rogozin ha anche aggiunto che la Russia terminerà la propria partecipazione al programma ISS nel 2020, respingendo l’offerta NASA di proseguire sino al 2024.
Inoltre, a far data dal 1 giugno, la Russia disattiverà le 11 stazioni GPS presenti sul proprio territorio.

ULA dispone in magazzino di motori sufficienti per circa 24-30 mesi di operazioni. La sospensione delle forniture di motori obbligherà la difesa USA e la NASA ad utilizzare altri vettori , tra cui il più grande e costoso Delta IV, sempre di ULA.
Probabilmente l’Air Force dovrà riaprire il bando per l’assegnazione di 36 vettori che era stato aggiudicato ad ULA e che era recentemente stato oggetto di una causa intentata dalla SpaceX di Elon Musk.

Le ripercussioni della decisione russa non finiscono qui: due dei tre partecipanti alla competizione per il veicolo commerciale con equipaggio (segnatamente Boeing e Sierra Nevada Corporation) prevedevano di usare come vettore l’Atlas V, mentre SpaceX fa affidamento sul Falcon di produzione autarchica.

Articolo di: PAOLO ACTIS

Fonte dati: www.astronautinews.it/2014/05/13/la-russia-interrompera-la-collaborazione-spaziale-con-loc...

Se le dichiarazioni si trasformeranno realmente in fatti, sarà un bel colpo per l'industria Russa non da poco, e altri si sfregheranno le mani per la torta servita su un piatto d'argento...

Poi senza la ISS i Russi non vedo cosa potranno fare nel prossimo futuro (tengono solo quello ultimamente), ma qui magari sta lo zampino Cinese, e potrebbero a breve dichiarare una collaborazione con loro per le futura stazione spaziale Cinese.

Vedremo, cmq sembra di tornare indietro di 30 anni, speriamo che sia solo una mossa politica di breve durata...

[SM=g8278]
Ulisse-77
00mercoledì 14 maggio 2014 15:11
La Russia sta tornando ad essere una potenza come ai tempi dell'unione sovietica che guarda solo all'influenza nel proprio territorio vicino senza una visione del suo futuro. Non solo la stazione spaziale proprio tutto lo sviluppo Russo è merito di una sua vicinanza all'Europa degli ultimi anni...adesso dove pensano di andare hanno bisogno dei dollari americani e degli euro. Con la Cina finiranno male mia previsione [SM=g2854183]
F.Pernigotti
00mercoledì 14 maggio 2014 17:27
Questo vice ministro solo tre giorni fa ha affermato che la prossima volta che andava a Bucarest lo avrebbe fatto a bordo di un bombardiere supersonico russo Tu-160 [SM=g9761]
Adreno-cromo
00mercoledì 14 maggio 2014 18:01
Penso che non stia scherzando...
Stavolta l'abbiamo fatta troppo grossa. Gia il blocco atlantico ha strappato numerosi territori al patto di varsavia ma ora pensare che la russia sia disposta a cedere territori ove sorgono I loro porti militari principali è troppo... nei trattati di fine guerra fredda c'era il patto di non accettare in nato gli ex patto di varsavia ma il blocco occidentale sfruttando la debolezza momentanea della russia ha fatto di tutto e di piu fino ad arrivare in afghanistan... per non contare che stiamo appoggiando un governo filonazista in ucraina... e mettiamoci pure l'autodeterminazione dei popoli della quali spesso ci siamo riempiti la bocca ma che in crimea sembra non valere.... stiamo tirando troppo la corda
_Thomas88_
00mercoledì 14 maggio 2014 18:35
Se quello che dice il vice primo ministro russo si realizzerà, sarà un duro colpo per la NASA e la United Launch Alliance.
Ma è una lama a doppio taglio. Anche la Russia ne uscirà molto danneggiata da questa decisione.

E non sono affatto sicuro che i cinesi accetterebbero subito una richiesta di collaborazione russa. Io la mano sul fuoco non ce la metterei.
Das1o
00mercoledì 14 maggio 2014 19:30
Re:
Adreno-cromo, 14/05/2014 18:01:

Penso che non stia scherzando...
Stavolta l'abbiamo fatta troppo grossa. Gia il blocco atlantico ha strappato numerosi territori al patto di varsavia ma ora pensare che la russia sia disposta a cedere territori ove sorgono I loro porti militari principali è troppo... nei trattati di fine guerra fredda c'era il patto di non accettare in nato gli ex patto di varsavia ma il blocco occidentale sfruttando la debolezza momentanea della russia ha fatto di tutto e di piu fino ad arrivare in afghanistan... per non contare che stiamo appoggiando un governo filonazista in ucraina... e mettiamoci pure l'autodeterminazione dei popoli della quali spesso ci siamo riempiti la bocca ma che in crimea sembra non valere.... stiamo tirando troppo la corda



Logicamente hai ragione il punto è strettamente militare. Con la minaccia di portare l'Ucraina vicino alla NATO rischiavano di vedersi l'odiato nemico in casa e hanno rovesciato il tavolo. Il referendum è stato un colpo orchestrato molto bene sulla base dell'autodeterminazione dei popoli, hanno ottenuto un risultato strategico intelligente senza l'uso della forza. Venendo a mancare la potenza degli Stati Uniti che stanno pensando sempre di più a loro stessi abbandonando il ruolo di gendarme della Terra la Russia si è fatta forza riconquistando quel ruolo che aveva avuto fino agli anni 80. Questo percorso si vedrà in ambito civile e scientifico. Adesso la Russia guarda alle potenze emergenti, ai nuovi mercati, gli Stati Uniti non sono determinanti anzi ostacolano con il veto continuo la crescita dell'ex unione sovietica. Putin è molto intelligente...un uomo senza scrupoli ma efficace.
Takenspace
00mercoledì 14 maggio 2014 20:13
Re:
F.Pernigotti, 14/05/2014 17:27:

Questo vice ministro solo tre giorni fa ha affermato che la prossima volta che andava a Bucarest lo avrebbe fatto a bordo di un bombardiere supersonico russo Tu-160 [SM=g9761]



Ne dice assai [SM=g3061075]


Oggi la Russia, dopo la vittoria di Conchita, lancia dure critiche sul web attraverso il suo vice premier Dmitri Rogozin . "Il risultato di Eurovision - scrive Rogozin su Twitter - ha mostrato ai sostenitori dell'integrazione europea il loro futuro europeo: una donna barbuta". Più pesante il commento del tribuno nazionalista russo Vladimir Zhirinovski, che in un'intervista tv dichiara: "E' la fine dell'Europa. Loro non hanno più uomini e donne, hanno "questo" ".

E' riferito alla vittoria della donna barbuta Conchita Wurst all'Eurovision.


Solo per farti capire che è meglio concentrarsi sul succo del discorso [SM=g8320]

Non è un'iniziativa personale del vice ministro, parla a nome della Russia, non si sveglia un giorno qualcuno e annulla i programmi spaziali o manda a monte i contratti e le collaborazioni.
Adreno-cromo
00lunedì 19 maggio 2014 23:21
Piccola marcia indietro almeno sulla iss.. segnali di disgelo? Speriamo...
www.meteoweb.eu/2014/05/spazio-contrasti-usa-russia-non-comprometteranno-progetto-iss-scienza-pace...
KOSLINE
00martedì 20 maggio 2014 13:26
Re:
Adreno-cromo, 19/05/2014 23:21:

Piccola marcia indietro almeno sulla iss.. segnali di disgelo? Speriamo...
www.meteoweb.eu/2014/05/spazio-contrasti-usa-russia-non-comprometteranno-progetto-iss-scienza-pace...




Ieri leggevo anche questo:



La società aerospaziale United Launch Alliance (ULA) e la NASA hanno rilasciato il 13 maggio delle dichiarazioni ufficiali dopo che il Vice Primo Ministro russo, Dimitry Rogozin, aveva annunciato l’intenzione del suo paese di sospendere la fornitura dei motori a razzo impiegati dal lanciatore Atlas V di ULA, e la conclusione anticipata della partecipazione al programma della Stazione Spaziale Internazionale. L’annuncio russo è una conseguenza delle tensioni fra i due paesi in seguito alla crisi in Ucraina.

ULA informa che né la società né NPO Energomash, il produttore russo dei motori RD-180 per l’Atlas V, sono al corrente di restrizioni nella fornitura dei componenti. ULA si augura che la Russia e gli USA riprendano presto colloqui produttivi per risolvere la questione, ma ricorda che ha da tempo predisposto piani per far fronte a un’interruzione della fornitura, e che dispone di scorte sufficienti per due anni.

ULA punta inoltre il dito contro la società spaziale privata SpaceX di Elon Musk, che ha recentemente intrapreso un’azione legale nei confronti dell’USAF per accedere al contratto EELV per la fornitura di servizi di lancio all’aeronautica americana, riservato al momento solo a ULA.

ULA ritiene che l’azione di SpaceX sia irresponsabile perché, oltre a causare ritardi, mette a rischio le operazioni dei satelliti militari americani e la cooperazione spaziale internazionale. I vettori Atlas V di ULA sono infatti prevalentemente impiegati per lanci governativi e militari.

Nella sua breve dichiarazione, la NASA ricorda che la lunga collaborazione spaziale con la Russia ha rappresentato un caposaldo dei rapporti fra i due paesi. È iniziata negli anni ‘70, nel corso della guerra fredda, ed è stata particolarmente significativa nei 13 anni consecutivi di presenza umana sulla Stazione Spaziale Internazionale.

La NASA informa che le operazioni della ISS procedono regolarmente come pianificato, con il rientro di un equipaggio e l’imminente lancio di un altro, L’agenzia spaziale aggiunge di non avere ricevuto fino a questo momento alcuna comunicazione dalle autorità russe su cambiamenti nella cooperazione spaziale fra i due paesi.

Articolo di: PAOLO AMOROSO

Fonte dati: www.astronautinews.it/2014/05/15/le-reazioni-di-ula-e-nasa-allintenzione-russa-di-interrompere-la-cooperazione-s...

Vedremo, ma di solito i Russi stanno molto attenti al profitto, quindi secondo me e' un fuoco di paglia la storia di non vendere più i motori, poi diverso il discorso ISS.

[SM=g8320]

KOSLINE
00sabato 24 maggio 2014 12:46


La società di Colorado Springs, in seguito alla non ancora confermata decisione russa di sospendere le forniture dei propulsori RD-180 per il vettori Atlas V, ha deciso comunque di concentrare la propria produzione sul suo altro lanciatore Delta IV per garantire agli Stati Uniti la continuità dei lanci strategici per la sicurezza nazionale.

Michael Gass, chief executive di ULA, ha riferito ad inizio settimana che questa decisione non è niente di straordinario in quanto parte di un piano di emergenza, previsto già dagli anni ’90 dal Dipartimento della Difesa, che in concreto ha portato alla creazione delle due famiglie di lanciatori gestiti dalla United Launch Alliance.
ULA infatti nacque a metà degli anni 2000 come joint venture tra il programma Atlas V di Lockheed Martin e Delta IV di Boeing.

A differenza dell’Atlas V, che come già detto utiliza i propulsori russi, il Delta IV è interamente progettato e costruito negli USA ma a suo svantaggio ha, secondo l’attuale limitata produzione, un maggior costo di lancio. Costo che però, secondo ULA, dovrebbe calare con l’aumentare delle unità prodotte, infatti attualmente viene lanciato un Delta ogni due Atlas.

Ricordiamo che a metà maggio il vice primo ministro russo Rogozin aveva annunciato che la Russia avrebbe intenzione di limitare l’esportazione degli RD-180 ai soli lanci civili, bloccando quelle previste per i carichi militari.

Gass ha dichiarato di non essere a conoscenza di nessun ordine governativo russo che impedisca all’azienda costruttrite NPO Energomash di vendere ed esportare negli USA gli RD-180.

“Abbiamo comunque a stock una certa quantità di propulsori che ci garantiscono di onorare gli impegni presi, questo ci aiuterà anche a rendere più agevole il passaggio di alcuni lanci al Delta IV.
Certamente alcune missioni che risultano ottimamente configurate per gli Atlas V non subiranno varianzioni, ma altre, quali per esempio quelle a doppio payload risultano più facili da spostare sul Delta IV.
Abbiamo inoltre già richiesto ai nostri fornitori di accelerare le consegne e con i componenti già in ordine aumenteremo la produzione dei vettori.”

Niente è stato infine detto a riguardo di chi si accollerà i maggiori costi eventualmente da sostenere.

Dei prossimi lanci ULA, 28 saranno per conto dell’USAF, di cui 20 con l’Atlas V e 16 con il Delta IV, 4 di questi ultimi saranno con il Delta IV Heavy (vedi foto sopra).

Articolo di: SIMONE MONTRASIO

Fonte dati: www.astronautinews.it/2014/05/23/crisi-usa-russia-ula-accelera-la-produzione-dei-d...

[SM=g8278]
Das1o
00sabato 24 maggio 2014 18:31
Arrivano i primi problemi reali, e gli aumenti economici per la riorganizzazione. Fanno bene gli americani a premunirsi i russi non torneranno indietro.
IRONMAN.75
00domenica 25 maggio 2014 10:38
Da quello che ho capito questa sarebbe una delle prime mosse di interruzione economica verso la Russia che aveva già' annunciato Obama.
Sempre che la Russia non si dia una calmata in Ucraina...speriamo.. [SM=g3061173]
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