La Regione Piemonte investe su Phylla.

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(richard)
00martedì 8 luglio 2008 19:15
Si chiama Phylla, dal greco "foglia", ed è un'auto "made in Piemonte" che farà parlare di sé. Si tratta di un concept di veicolo urbano sostenibile (per quattro persone) che costerà appena un euro ogni cento chilometri di percorrenza, ossia dieci volte in meno rispetto a una normale city car alimentata a benzina.

La vettura, presentata nell'ambito della rassegna torinese "Uniamo le energie", è nata grazie a un investimento di 1,2 milioni di euro stanziato dalla Regione Piemonte, che è riuscita a coinvolgere nel progetto il meglio dell'industria, della ricerca e del design locali. Costruita con materiali totalmente riciclabili, Phylla non emette anidride carbonica e ha un impatto ambientale pari a zero: ad alimentarla, infatti, sono un motore elettrico e cellule fotovoltaiche.

I pannelli solari di cui è dotata le consentiranno di percorrere fino a 18 chilometri al giorno, ma in caso di carica integrale della batteria (e per farlo ci vorranno, a seconda della portata della rete, da quattro a cinque ore) la sua autonomia arriverà a superare i 200 chilometri.

Lunga poco meno di tre metri e larga 1,60, Phylla pesa 750 chilogrammi, è in grado di passare da zero a cinquanta chilometri all'ora in sei secondi e può toccare i 130 chilometri all'ora. "L'impegno che abbiamo preso un anno fa - ha detto la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso - si è concretizzato con questo concept di veicolo urbano multiecologico, sostenibile e totalmente riciclabile.

L'idea è stata quella di realizzare un'auto che non abbia bisogno di rifornirsi ai distributori e che sia dotata di soluzione tecnologiche avanzate. E l'obiettivo, ovviamente, è quello di migliorare la qualità dell'ambiente e della vita delle persone".

Il primo prototipo di Phylla sarà pronto in luglio, mentre entro il 2010 la flotta della Regione Piemonte ne riceverà alcune decine di esemplari. Realizzata dal Centro ricerche Fiat e dal Politecnico di Torino, questa nuova auto ecologica è nata grazie al contributo di diversi istituti di ricerca e aziende del territorio piemontese.

Le sue linee sono state modellate dall´Istituto europeo per il design e dall´Istituto di arte applicata design, mentre il brevetto dei pannelli solari flessibili è di Enecom, una società di recente nascita che produce moduli fotovoltaici a San Mauro Torinese.

Se poi i materiali bioplastici con cui verrà costruita provengono dal consorzio Proplast, i pneumatici - completamente biodegradabili - sono stati progettati da Novamont, che li ottiene da derivati dell'amido di mais.da:Quattroruote



BCTTI
00giovedì 10 luglio 2008 01:37
Alt!
Se è vero che è biodegradabile ,se è vero che ha un impatto ambientale a zero se è vero tutto quello che è scritto quest'auto è una svolta reale! ed una dimostrazione ,forse la prima che trovo,del fatto che l'uomo può

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concludo ho sbagliato a cliccare mi scuso ..
decidere una volta non a favore del denaro ma del buon senso!:)

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Ho piu' di qualche dubbio sul buon senso dell'essere umano tecnologico a danno del dio danaro!

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anche io (richard) sinceramente per questo mi sembra straordinaria questa notizia..in buona sostanza a parere tuo dove sta la fregatura? [SM=x708806]
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