I ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston in Texas hanno sottoposto alcuni volontari per verificare se in situazioni di forte stress e paura il tempo possa rallentare od è una semplice impressione dovuta appunto ai pochi attimi di forte paura vissuti dall'interessato.
Si è giunti ad risultato controllato tramite un "cronometro della percezione" legato al braccio del volontario che il tempo non subisca alcuna modificazione nel suo scorrere ma che il cervello ed in particolare l'amigdala aumenta la propria attivita'producendo gruppi di ricordi che si aggiungono a quelli normalmente depositati provenienti da altre aree del cervello facendo in modo che gli eventi piu' stressanti siano associati a ricordi piu' densi contribuendo ad una percezione piu' articolata e lunga nel tempo.
fonte:www.alice .it -focus .it-