La Microsoft vuole parlare agli alieni

Notiziola interessante

PARMA, 12 SETTEMBRE - La comunicazione con gli extraterrestri è lo scopo delle 42 enormi antenne paraboliche fatte costruire dalla Microsoft in California.

Secondo il sito web www.space.com la costruzione sarebbe stata finanziata per circa 35 milioni di dollari da Paul Allen, fondatore della Microsoft insieme a Bill Gates.

Il prgetto, di portata più ampia, prevede la costruzione di altre 311 antenne entro il 2012, ognuna di 6 metri di diametro.

Le antenne sono di propietà dell'istituo di ricerca privato Seti (search for Extra Terestrial Intelligence) che già da quasi 50 anni cerca di individuare segnali radio intenzionalmente inviati nello spazio da civiltà aliene.

Secondo me arriva prima google

Ancora con queste antenne,ma non è il caso di farla finita prendendo per i fondelli la gente!

Ormai i segnali radio sono antichi, gli alieni comunicheranno in altre forme come la luce. bisogna svegliarsi.....

E' un modo come un altro per giustificare l'uso indiscriminato di ingenti somme di denaro a favore dei soliti "magnamagna".....

Ma si! E' come se volessimo parlare con l'america facendo segnali di fumo!!! Cosa vogliono dirci i cervelloni? Che aspettano una risposta che arriverà in caso fra qualche secolo??? La smettessero di prendersi gioco della gente credulona!

Secondo me fanno prima con le frecce a questo punto

Sembra che non siano bastati tutti i milioni di dollari spesi inutilmente per anni col SETI anche se ultimamente il progetto è stato molto ridimensionato negli investimenti.

Ho scritto un articolo interessante sull'argomento, se vi va di leggerlo è ancora attuale:

ufoonline.altervista.org/agg15.htm

Forse non riceveremo o scopriremo mai un segnale che sia esso radio,laser o di qualunque altro genere per effetto delle distanze inimmaginabili da coprire.
Proprio per questo motivo (distanza)che si manifestano direttamente da sempre provenendo anche da altre dimensioni parallele(stargate-varchi spazio-tempo) e non con segnali artificiali.