Sto seguendo dall'inizio la situazione irachena.
L'ISIS di al Baghdadi agisce come un'esercito conquistatore: avanza, conquista territori, uccide tutti coloro che non la pensano come lui e sfrutta le risorse dei terreni conquistati per finanziarsi e continuare l'avanzata.
I combattenti dell'ISIS sono ben pagati, più dei guerriglieri di al Qaida e dei soldati regolari iracheni. Per di più sono spietati: uccidono cristiani, musulmani moderati e musulmani sciiti. Nessuno è al sicuro quando ci sono loro.
Hanno un solo obiettivo: creare uno stato sunnita, il Califfato, dove la vita viene regolata dalla sharia.
Come ha detto Universalman l'Unione Europea deve essere più determinata in questi casi.
Anche se il caos è in Iraq, il pericolo per l'Europa è alto.
Il primo ad aiutare l'Iraq è stato l'Iran inviando caccia e soldati. Questo perchè l'Iran teme che l'ISIS possa entrare entro i suoi confini. Poi è stata la Russia a mandare caccia ed armi.
Ora sono scesi in campo gli americani con le incursioni aeree dei caccia e droni.
La Francia è l'unica nazione europea che si è detta disposta ad intervenire con raid aerei.
Ricordiamo che la Francia è sempre più attiva nel combattere il terrorismo nel mondo, basta ricordare il suo intervento nel Mali.
Dovremo badare meno alla questione palestinese che per noi è molto lontana (lasciamo che ci pensi Israele che sa badare a se stesso), e stare più attenti alle questioni libiche ed irachene.
Ma in tutto questo l'Italia cosa fa
Niente...
Si limita a dire che appoggia l'azione degli USA. Sono tutti bravi a parlare lasciando agire gli altri