Ha fatto clamore la notizia di un'auto ad acqua presentata lo scorso 12 giugno a Osaka, in Giappone. Dell'evento esiste anche il filmato che vi presentiamo.
Il tecnico nipponico della Genepax spiega che non è necessario rifornire l'auto con nessuna fonte esterna di energia e la commentatrice parla di un litro di acqua per fare 80 km in un'ora. Sarebbe bello, ma le cose non stanno come si vorrebbe far credere.
In realtà, non esiste nessuna macchina che può funzionare consumando soltanto acqua e aria. Neppure il cammello è un mezzo di trasporto che funziona soltanto con acqua e aria: pure lui ha bisogno di energia esterna, contenuta nel cibo (e immagazzinata nel grasso delle sue gobbe).
Il quadriciclo giapponese, infatti, come si può leggere nel sito
www.genepax.co.jp/en, utilizza una reazione chimica interna che si basa su un materiale contenuto nell'elettrodo e che è capace di scindere l'acqua in ossigeno e idrogeno con una reazione chimica.
L'idrogeno così ottenuto produce l'energia elettrica nella pila, che poi alimenta il motore. Nel filmato non si dice che questo elettrodo metallico si consuma e che per ripristinarlo occorre spendere energia. Quindi acqua e aria non bastano proprio.
Tutto il mondo è paese: anche in Giappone di preferisce presentare in modo sensazionalistico (e scorretto) un'invenzione che, al contrario, è seria ma non fa abbastanza notizia.
Il presidente della Genepax, Kiyoshi Hirasawa, spiega correttamente in una successiva intervista che è utilizzata una lega metallica che a contatto con l'acqua provoca una reazione d'ossidazione a temperatura ambiente: i metalli in questione possono essere litio, sodio, magnesio, potassio e calcio. Una volta finiti i metalli la reazione termina e con essa la produzione di energia.
E per produrre i metalli occorre energia… Tutt'altra cosa, dunque, rispetto all'auto che funziona ad acqua. Nel filmato vediamo in azione il sistema da 300 W (meno di mezzo cavallo di potenza) di un quadriciclo della Takeoka Mini Car.
In futuro la Genepax realizzerà una pila capace di fornire 1 kW, che però non intende utilizzare come fonte di energia diretta per il motore elettrico della vettura, bensì come generatore che alimenta la batteria dei servizi sulle auto elettriche.da:Quattroruote
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