L'Olanda proporrà un referendum per tornare al fiorino

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AlessandroCacciatore
00sabato 21 aprile 2012 16:29
L'Olanda proporrà un referendum per tornare al fiorino

Anche i primi della classe, qualche volta, perdono la pazienza. Troppi i soldi buttati in quel pozzo senza fondo che rischia di diventare la Grecia. L’Olanda non ci sta più. È pronta a dire addio alla moneta unica e ai suoi guai.

Proporrà un referendum per tornare all’età del fiorino. E dopo l’autunno caldo delle politiche 2013 anche la Germania potrebbe seguirla, dicono gli esperti di mercato interpellati da Panorama.it. D’altra parte dalle sue colonne il Der Spiegel sbandiera un terzo piano di aiuti per Atene. Meglio quindi prendere contromisure.

È stato il leader di estrema destra olandese, Geert Wilders, che tiene sotto scacco il governo di Mark Rutte, a rompere gli indugi: proporrà un referendum. Obiettivo: reintrodurre il fiorino. Secondo uno studio commissionato alla società britannica Lombard Street Research, la moneta unica avrebbe significato un guadagno di circa 800 euro annui in più per gli olandesi, se l’economia europea fosse stata solida.

Con la crisi quel guadagno si è trasformato in una perdita di 2.700 euro. Così dire addio al sogno dorato dell’euro non è più un tabù. E non lo sarà neanche per Berlino dopo le elezioni 2013, anticipano gli analisti. Difficile trovare rimpianti d’altra parte anche perché il salvataggio di Grecia, Irlanda e Portogallo è costato solo ad Amsterdam 127 miliardi. E potrebbe non essere finita qui.
Atene potrebbe avere bisogno di un terzo piano di aiuti da 50 miliardi di euro nel 2015, ha scritto il settimanale Der Spiegel. È stato l’ultimo rapporto compilato dalla troika Ue-Bce-Fmi, riportato dal giornale, a tracciare un quadro netto. Non c’è nessuna certezza che la Grecia torni a rifinanziarsi sui mercati fra qualche anno. Anzi, tra il 2015 e il 2020 potrebbe avere bisogno di un nuovo assegno. Si tratta di una analisi amara volutamente rimossa dal rapporto finale consegnato ai ministri delle Finanze dell’Eurozona, per volontà del governo tedesco.

Evidentemente visto da Amsterdam il tempo dei ricatti però è finito. Meglio chiamarsi fuori, prima che sia troppo tardi.


www.nocensura.com/2012/04/lolanda-proporra-un-referendum-...
Legion37
00sabato 21 aprile 2012 21:00
Non sarebbe male se la pensasse così anche il governo Monti , tornare alla Lira sarebbe un suicidio, ma tanto nella m***a ci siam già quindi non farebbe nessuna differenza.
AlessandroCacciatore
00sabato 21 aprile 2012 21:13
Re:
Legion37, 21/04/2012 21.00:

Non sarebbe male se la pensasse così anche il governo Monti , tornare alla Lira sarebbe un suicidio, ma tanto nella m***a ci siam già quindi non farebbe nessuna differenza.



Concordo, ma purtroppo vedi, Monti ha ben altre cose in mente.
Legion37
00sabato 21 aprile 2012 21:26
Re: Re:
AlessandroCacciatore, 21/04/2012 21.13:



Concordo, ma purtroppo vedi, Monti ha ben altre cose in mente.




Verissimo! [SM=g2201336]
AlessandroCacciatore
00sabato 21 aprile 2012 21:30
Avrebbe molto più senso l'uscita dell'Italia dall'euro, ma prima bisogna occuparsi della Grecia, invece di mantenerla come sta ora, e continuano i poteri forti a prosciugarla. Fondamentalmente è quello che sta accadendo ora qui da noi, tasse su tasse fino a quando qualcosa non scoppierà. Abbiamo Spagna e Portogallo che tra poco cadranno ufficialmente e definitivamente, come la Grecia insomma, e questo potrebbe accadere tra non molti mesi. Si sa, la situazione di questi due paesi è drammatica, peggio che da noi. L'Italia è in forte pericolo, e rischia di cadere. Quello che fa paura è stata la modifica dell'art. 81, che fa ben comprendere dove vogliono portare l'Italia e dove voglia andare esattamente a parare il ragionier Monti.
Legion37
00sabato 21 aprile 2012 21:42
Son concorde con la tua riflessione, ma ciò che mi chiedo è che se fossimo ancora governati da quell'impiastro di Berlusconi le cose non sarebbero cambiate per nulla anzi saremmo in bancarotta da un bel pezzo forse ancor prima della Grecia.
Tanto vale tenerci Monti e l'Euro e sperar di uscire da quest crisi alla svelta.
AlessandroCacciatore
00sabato 21 aprile 2012 21:50
Tanto ci saranno sempre crisi fino a quando non cambia il sistema economico che è completamente sotto il controllo delle banche. E questo cambiamento deve essere voluto dalle persone, con una vera e propria rivoluzione civile. I politici sono solo dei galoppini, che si accontentano del loro piccolo posticino di potere.
papero16
00sabato 21 aprile 2012 22:05
Fanno bene, che si salvino finchè sono ancora in tempo....
AlessandroCacciatore
00sabato 21 aprile 2012 22:23
E noi? L'Italia è a rischio default come la Spagna e il Portogallo. Le banche americane, come la Morgan Stanley, non comprano più titoli di Stato (Btp) proprio per questo motivo, sanno che il rischio di crollo è alto e vicino. Il comportamento delle banche è sempre profetico, non sottovalutatelo che questi sanno mesi prima come andranno a finire le cose. Lo programmano loro del resto.
papero16
00sabato 21 aprile 2012 22:27
@Alessandro: secondo me tempo pochi anni e anche la Francia farà questa fine......
AlessandroCacciatore
00sabato 21 aprile 2012 22:30
In Francia hanno già quel criminale di Sarkozy, quindi altra croce la loro. Qui da noi abbiamo Monti, che è analogo, altro criminale. Qui il punto è di evitare il crollo finanziario imminente. Sono mesi che in molti sanno che faremo la fine della Grecia, non è mica un caso o una favoletta, ma la realtà dei fatti. I media ufficiali tendono a minimizzare ancora la situazione, ma è una realtà ovvia. Il tutto ha perfettamnte senso, soprattutto perché Monti vorrà far entrare l'Italia nel MES, e per fare questo prima è stato necessario modificare l'art. 81, e questo è stato fatto, mentre ora bisognerà attendere un crollo economico ancora più violento. Entro la fine dell'anno ne vedremo delle belle.
fabik
00sabato 21 aprile 2012 22:41
Davvero non avete idea di cosa volgia dire fare Deafult vero?
Vorrebbe dire guadagnare 2000000 di lire si e no e pagare la benza almeno 8/10000 al litro.
Vorrebbe dire bancomat bloccati.
Vorrebbe dire che tutte le famiglie che hanno acquistato titoli di stato potrebbero usarli per pulirsi il culetto.
Vorrebbe dire che le nostre aziende chiuderebbero tutto perchè nessuno gli farebbe più credito.
Ve la ricordate l'Argentina?
No?
Io si...
AlessandroCacciatore
00domenica 22 aprile 2012 00:10
Infatti è quello che rischia l'Italia, ed è quello che abbiamo detto e che si ipotizza fin dall'anno scorso. Non lo sapevi? La situazione argentina, cosa che ho già riportato, potrebbe avvenire qui da noi.

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

Wallstreetitalia, 20 aprile


New York - Il peggio deve ancora venire. E' l'allarme lanciato dagli analisti di Deutsche Bank, secondo cui l'effetto delle manovre della Banca Centrale che hanno mantenuto su livelli accettabli i tassi di interesse e il rischio di default sta per evaporare.

I prezzi dei Credit default swap, equivalenti al costo sborsato per assicurarsi contro l'eventualita' di un default del debito sovrano del paese di riferimento, implicano che quattro o piu' nazioni dell'Eurozona potrebbero subire un crack del credito o nella migliore delle ipotesi vedersi costrette a varare un piano di ristrutturazione dello stesso.

L'indice Markit iTraxx SovX dell'Europa Occidentale, che comprende i contratti su 15 governi del continente, tra cui Spagna e Italia, e' balzato del +26% nell'ultimo mese, con la crisi del debito sovrano dell'area euro che si e' infiammata nuovamente.

"Se si avvicina anche solo vagamente l'eventualita' che questi default si materializzino - avvisa il team di strategist londinesi guidato da Jim Reid e Nick Burns - allora i prossimi cinque anni di default aziendali e finanziari potrebbero essere peggiori degli ultimi cinque, che a quel punto diventerebbero con il senno di poi anni relativamente calmi". "Molto, conclude la nota, dipendera' da quanto denaro stampato da Draghi potra' essere tollerato, fiscalmente siamo al limite".

I tassi di probabilita' di un default sono rimasti in linea con gli standard storici tra il 2001 e il 2007, grazie all'"intervento senza precedenti" delle autorita' di politica monetaria in Europa e in Usa.

Ora i mercati del credito hanno bruciato i guadagni accumulati dopo le misure straordinarie della Bce, contestualmente operazioni di rifinanziamento per mille miliardi di euro, e dopo il cosiddetto "Operation Twist" della Fed, manovra di allentamento monetario che ha spinto in rialzo i prezzi dei bond governativi.

La ripresa non riesce perche' la spesa pubblica ha impedito ai paesi di crescere, secondo gli analisti di Deutsche Bank. Ora che l'effetto delle droghe iniettate nel sistema da Fed e Bce sta svanendo, servirebbe un po' di sana rivalsa dell'economica reale.



www.wallstreetitalia.com/article/1364270/alert-debito-deutsche-bank-il-peggio-deve-ancora-ven...

Sì è capito benissimo dove vogliono arrivare. Crisi economica ancora peggiore, in modo tale che si enterà una volta per tutte nel MES, un piano che, sulla carta oltre che essere pieno di punti oscuri e vaghi, dovrebbe permettere la salvezza per gli stati a rischio crollo finanziario. L'Italia c'è tutta.
fabik
00domenica 22 aprile 2012 03:34
Se tornassimo alla lira ti potresti risparmiare il condizionale Alessandro.
Abbiamo già un branco di politici prezzolati ed inetti che con un'informazione prona e vigliacca ci infarciscono di spot buoni solo a creare disinformazione ed a sfruttare la disperazione della gente.
Non c'è bisogno di fargli anche da cassa di risonanza...
UniversalMan
00domenica 22 aprile 2012 03:35
Re:
papero16, 21/04/2012 22.27:

@Alessandro: secondo me tempo pochi anni e anche la Francia farà questa fine......




Si salverà solo la nigeria [SM=g2201354]
fabik
00domenica 22 aprile 2012 04:44
Una cosa è indubbia, il sistema Capitalistico pseudodemocratico è al collasso.
Quello che non è facile capire è come finirà.
Io che sono un tradizionalista opto per una bella guerra dove alla fine chi raccoglierà i cocci si scriverà i libri di storia uscendo dall'olocausto oltre che vincitore anche campione di giustizia.

Tanto finisce sempre così
papero16
00domenica 22 aprile 2012 15:03
Ahahahaha, Il Giappone e la Cina sono il futuro [SM=g8284]
Legion37
00domenica 22 aprile 2012 16:51
Re:
papero16, 22/04/2012 15.03:

Ahahahaha, Il Giappone e la Cina sono il futuro [SM=g8284]



Mica c'è tanto da ridere sai!?
Futuro per loro... forse
Declino totale nostro!
fabik
00domenica 22 aprile 2012 17:13
Papero, le multinazionali del giappone sono al collasso.
Hanno un Pil ed una crescita che sono ridotti peggio di quelli Italiani ed una società completamente imbalsamata.
Se non avessero agganciato lo Yen al Dollaro adesso sarebbero con le pezze al c..o.
Se intendi che abbiamo un futuro comune hai ragione...
Delta.Force
00domenica 22 aprile 2012 17:29
Infatti un conto è la Cina,un altro è il Giappone,che ha un debito pubblico pari al 200%del pil,una società più vecchia della nostra,ed è in stagnazione da vent'anni.Però la Cina,se non abbandona subito l'assurda politica demografica del figlio unico,si troverà in guai seri,rischiando di essere surclassata dall'India.Ma alla fine c'è anche la possibilità che tutte le economie emergenti si rivelino un bluff.
fabik
00domenica 22 aprile 2012 17:55
La Cina negli ultimi 5 anni ha perso 8 punti di PIL. A parte la gente che vive nelle metropoli la maggioranza della popolazione è povera ed ignorante. Non esiste mercato interno, tutta la loro economia si regge sullo sfruttamento dei poveri per vendere in occidente i manufatti costruiti col loro sangue.
Adesso che l'occidente arranca che faranno?
AlessandroCacciatore
00martedì 24 aprile 2012 14:50
Aggiornamento

Nomura: Olanda prima pedina del domino

Report da non perdere per chi vuole schiarirsi le idee dopo gli eventi destabilizzanti degli ultimi giorni: il collasso del governo mettera' pressioni sulla Germania perche' rinunci a sostenere la periferia. In serio pericolo la ratifica del Fiscal Compact. Default disordinati e uscita dall'euro per chi non ce la fara' con i propri mezzi.

New York - Il collasso del governo olandese mettera' pressioni sulla Germania perche' rinunci a sostenere la periferia. Se Sarkozy perde le elezioni presidenziali in Francia, in seno all'area core aumentera' il numero di chi non intende continuare piu' a offrire piani di salvataggio ai paesi in difficolta' finanziarie.

Ad ogni modo, secondo gli analisti di Nomura, sara' Berlino a decidere la linea da seguire. Tuttavia, i rischi crescenti di uno sconvolgimento degli equilibri non possono essere ignorati.

"Visti i nuovi sviluppi politici in Olanda, la ratifica del patto fiscale (Fiscal Compact) nel paese e' in serio pericolo", dice l'ultimo rapporto della banca. Anche se questo evento da solo non impedira' al trattato fiscale di entrare in vigore in gennaio, danneggera' enormemente la credibilita' dello stesso e incoraggera' altri paesi membri a fare lo stesso.

In particolare in Irlanda, che ha gia' indetto un referndum il 31 maggio, e in Francia, dove il candidato socialista favorito per la vittoria al secondo e decisivo turno, François Hollande, ha gia' preso l'impegno con i suoi elettori per rinegoziare il patto fiscale e improntare le riforme piu' verso la crescita e meno verso l'austerita'. Un'idea che non e' piaciuta ai mercati.

Una vittoria del centro sinistra complicherebbe il processo di approvazione del trattato, facendo tornare lo spettro del 2005, quando Olanda e Francia si opposero al trattato costituente dell'Unione Europea del 2005. Con il trattato sotto minaccia, le sfide interne in materia di area euro del cancelliere tedesco Angela Mekel si complicheranno.

"Come suggerito gia' nel report del 13 aprile, Merkel potrebbe trovarsi circondata dalle pressioni in patria circa la rinuncia all'esborso di nuovi aiuti agli stati periferici in difficolta', nel caso in cui ne avessero bisogno in futuro, aprendo potenzialmente la porta a un default disordinato sui pagamenti del debito e a un'uscita dall'Eurozona di chi non ce la fara' da solo".

Il premier olandese Mark Rutte e' stato costretto a rassegnare le sue dimissioni ieri, dopo che il partito di estrema destra, che offriva un supporto esterno al governo, ha deciso di opporsi alle nuvoe misure di austerita' per 16 miliardi.

www.wallstreetitalia.com/article/1366355/preview/nomura-olanda-prima-pedina-del-dom...
Miro.72
00martedì 24 aprile 2012 15:12
Prima crolla questa buffonata dell'Europa e meglio è.Ci sara da sbattere e magari prenderle?Sempre meglio che sentirsi schiavi e rassegnati! .Quelli che hanno paura sono quelli che hanno qualcosa da perdere,il 50% + 1 gli è rimasto poco o niente,i conti sono presto fatti.
papero16
00martedì 24 aprile 2012 15:16
Ma cosa state dicendo?
Guardate che dopo gli stati uniti che sono la prima potenza economica mondiale, la Cina è secondo e il Giappone è terzo [SM=g2201354]

Un altro stato in via di sviluppo è l' India che tra qualche anno diventerà anche lei una delle grandi potenze economiche mondiali........meglio trasferirci lì finchè siamo in tempo [SM=g2806965]
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