L'Italia sta vendendo le riserve d'oro, siamo sempre più vicini alla Grecia

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AlessandroCacciatore
00venerdì 13 aprile 2012 22:58
L'ITALIA STA VENDENDO LE RISERVE D'ORO, SIAMO SEMPRE PIU' VICINI ALLA GRECIA!

Le riserve auree diminuite in valore di 5,669 miliardi a 98,123 miliardi al 31 marzo 2012. Si vendono l’oro e senza dire niente ai cittadini! Dov’è finito quell’oro: venduto ai russi o ai cinesi, avidi compratori di riserve auree in questo momento? Oppure è andato in pegno alla Bce come collaterale di qualcosa, su richiesta della Bundesbank sempre più terrorizzata dalle perdite potenziale del programma Target 2? Una cosa è certa, l’operazione non nasce dall’emergenza. Lo scorso novembre, infatti, fecero scalpore per qualche ora le dichiarazioni del presidente della Commissione parlamentare per l’Europa del Parlamento tedesco, Gunther Krichbaum, in un’intervista al quotidiano “Rheinischen Post”: per ridurre il debito pubblico, l’Italia deve mettere in vendita una parte delle riserve auree.

La singolare proposta giunse dopo il netto no della Germania alla richiesta di vari Stati europei di un utilizzare le riserve auree della Banca centrale tedesca a ulteriore garanzia del cosiddetto Fondo salva Stati (Efsf) nel caso in cui la situazione economico-finanziaria peggiorasse. Pochi giorni dopo, si unì a questo coro anche Michael Fuchs, vicecapogruppo della Cdu, il partito di Angela Merkel, che al Bundestag tuonò: «Gli italiani devono mettere a posto i conti, quindi o portano a termine le privatizzazioni oppure vendono le loro riserve di oro». Un’opinione sottoscritta anche da Frank Schaeffler, dell’Fdp, che considerava «necessario» che gli Stati indebitati «vendano parte del loro oro o lo depositino a garanzia presso la Banca centrale europea». E l’Italia può in effetti contare su quasi 2.500 tonnellate di oro, la quarta riserva al mondo dopo Usa, Germania e il Fondo monetario internazionale, per un valore stimato intorno ai 102 miliardi di euro. In questo senso, la vendita del 20% del totale detenuto coprirebbe l’esborso richiesto dagli accordi internazionali.

Peccato che questo sarebbe un segnale di decadenza che avrebbe pesanti conseguenze sull’economia, sugli equilibri dei mercati e sulle valutazioni delle agenzie di rating: insomma, il governo dei tecnici bocconiani pare che abbia fatto come le famiglie indebite che portano catenine e fedi nuziali ai “Compro oro” per pagare le bollette scadute! E senza dire nulla a nessuno, ma soltanto seguendo pedissequamente le richieste tedesche. Il fatto è che quell’oro non è proprietà dello Stato italiano ma del popolo italiano, tanto che lo stesso Giulio Tremonti, quando nel 2009 voleva tassare le plusvalenze generate dalle riserve di Bankitalia, fu bloccato dal governatore della Bce, Jean-Claude Trichet, che disse in Parlamento «Siamo sicuri che l’oro sia della Banca d’Italia e non del popolo italiano?» e dallo stesso Mario Draghi, all’epoca a capo di Palazzo Koch, secondo cui «le riserve auree appartengono agli italiani e non a via Nazionale».

E queste pratiche non sono una novità nel nostro Paese. Nella primavera del 1976 a Palazzo Chigi c’era Aldo Moro e il Tesoro era nelle mani di Emilio Colombo. La crisi valutaria imperversava e fu inevitabile ricorrere all’aiuto del governo tedesco di Helmut Schmidt che concesse un prestito di due miliardi di dollari, chiedendo però in garanzia 540 tonnellate d’oro, che traslocarono contabilmente dai libri della Banca d’Italia di Paolo Baffi a quelli dell’Ufficio italiano cambi. Fino al 1997, quando il passaggio inverso determinò una gigantesca plusvalenza sulla quale Palazzo Koch pagò 3.400 miliardi di lire di imposte: una manna per il governo di Romano Prodi, impegnato nel tentativo di riportare il disavanzo pubblico sotto il 3% del Pil per poter agganciare l’ euro, visto che l’incasso imprevisto avrebbe contribuito ad abbattere di un altro 0,18% il rapporto fra deficit e Pil. Peccato che Bruxelles, dove già avevano detto no alla rivalutazione delle riserve auree tedesche e alla vendita dell’oro della Banca centrale del Belgio, non diede il proprio consenso. Come siamo entrati nell’euro, poi, è cosa nota a tutti.

Com’è, come non è, a febbraio di quest’anno il quotidiano britannico “The Independent” rilanciava la conferma di una forte pressione tedesca fin dall’inizio del 2012 affinché Roma mettesse mano alle sue riserve per incidere sullo stock di debito: insomma, dove non arrivò il governo Prodi – che propose inoltre la vendita di piccole quantità delle nostre riserve per incentivare lo sviluppo dell’economia nazionale – potrebbero essere arrivati i professori, i tecnici. Tanto che il 19 gennaio scorso i deputati Fabio Rampelli e Marco Marsilio presentarono un’interrogazione parlamentare (con richiesta di risposta scritta) indirizzata al ministro dell’Economia e delle Finanze – leggi Mario Monti – per chiedere lumi al riguardo. A tutt’oggi, che io sappia, si attende risposta.

Signore e signori, questi si vendono l’oro (può essere un’alternativa, ma è sempre l’ultima e comunque andrebbe quantomeno annunciata e discussa in Parlamento) mentre le banche incassano e gioiscono (e non pagano nemmeno l’Imu per le sedi delle Fondazioni, il vero cancro politico-economico del sistema): attenzione, la strada che abbiamo intrapreso è decisamente greca. E con la Spagna destinata a ristrutturare in parte il debito entro l’autunno, rischiamo davvero grosso.

Mauro Bottarelli
Fonte: www.rischiocalcolato.it - Tratto da: Terrarealtime

www.frontediliberazionedaibanchieri.it/article-l-italia-sta-vendendo-le-riserve-d-oro-siamo-sempre-piu-vicini-alla-grecia-103349...
Delta.Force
00sabato 14 aprile 2012 09:15
Inquietante,fa venire la voglia di trasferirisi in Australia.
AlessandroCacciatore
00sabato 14 aprile 2012 11:56
O magari in Islanda :D

A me la cosa che più fa paura sai cos'è? Che nessun telegiornale ne sta parlando. Mai più di ora si può notare che i media sono sotto l'assoluto controllo dei poteri forti. La democrazia è ufficialmente crollata, ripeto, è così. Questi vogliono modificare anche l'articolo 81 della Costituzione, che introdurrà il cosiddetto pareggio di bilancio, e cioè l’obbligo per lo Stato di pareggiare costi e ricavi. In questo modo noi daremo la nostra vita alle banche. L'Islanda ad esempio ha mandato a fanculo l'FMI.

Ecco un video che fa capire bene cosa accadde in Islanda, e cosa fecero giustamente i cittadini per riprendere la sovranità.



E' quello che dovrebbe fare l'Italia, dato che si trova nella stessa situazione. Ma il popolino preferisce pagarsi ancora la vasellina. Poveri noi.
AlessandroCacciatore
00domenica 15 aprile 2012 21:01
Aggiornamento

Quello che Nigel Farage aveva previsto in questa intervista che ci ha rilasciato il 13 Febbraio (pubblicata il 14/02/2012) sta accadendo puntualmente in questi giorni, a distanza di 2 mesi. Le riserve auree italiane infatti sono diminuite (in valore) di 5,669 miliardi SENZA DIRE NIENTE AI CITTADINI! Vedi l'articolo: "E' UFFICIALE: STANNO DEPREDANDO LA NOSTRA RISERVA AUREA"

A distanza di quasi due mesi dalla precedente intervista, abbiamo rivolto nuovamente alcune domande all'eurodeputato inglese Nigel Farage che come al solito si distingue per l'assoluta schiettezza e sincerità delle risposte; nessuna "frase di rito", nessun "convenevole" ma risposte ben circostanziate, pronunciate da un profondo conoscitore della realtà "euro-cratica".

a cura di Alessandro Raffa per nocensura.com

- Gli italiani guardano con apprensione gli accadimenti che stanno sconvolgendo il popolo greco: tagli al sociale, tasse, riduzione di stipendi e pensioni... misure molto più pesanti di quelle assunte fino ad ora in Italia dal governo BCE-Monti: SECONDO LEI ESISTE IL RISCHIO CONCRETO CHE UNO SCENARIO SIMILE AVVENGA ANCHE IN ITALIA?

- Si. Probabilmente la prossima nazione a dover assumere forti misure di austerity sarà il Portogallo, e forse anche Spagna e Irlanda; ma l'Italia, nonostante le sue immense riserve auree, (o forse per preservare la riserva aurea) diventerà certamente l'obbiettivo di un "attacco" della Troika. Questo se non succederà "molto presto", succederà "abbastanza presto".

- Monti si è presentato agli italiani con una manovra finanziaria "lacrime e sangue" dal valore di circa 60 milioni di Euro che si è sommata a quelle varate pochi mesi prima dal governo Berlusconi. Nonostante le rassicurazioni, noi sospettiamo che quando si saranno "calmate le acque" il governo interverrà nuovamente, mettendo di nuovo le mani "nelle tasche" degli italiani, magari con una campagna mediatica creata ad arte e con "l'arma dello spread" che manovrano a loro uso e consumo. COSA NE PENSA? SECONDO LEI GLI ITALIANI SARANNO VESSATI ULTERIORMENTE?

- Si. L'unica soluzione offerta da parte dell' UE per il debito pubblico è l'aumento delle tasse e la riduzione della spesa pubblica, senza alcun riguardo per promuovere la crescita economica, che è l'unica soluzione a lungo termine, e che le politiche dell'UE non solo hanno distrutto, ma cercano di eliminare in modo permanente. Possiamo valutare questo modo di operare in buona fede, come "panico ignorante" da parte della UE, oppure in modo più cupo, come l'intensificazione delle politiche destinate al drenaggio della periferia della UE, sia in termini economici che di risorse umane, in modo che tutti i paesi periferici diventino provincie sottomesse.

- L'Italia è scesa dal 50° al 61° posto nella classifica della "libertà di stampa" di "Reporter senza Frontiere": la situazione, che erà già grave quando governava Berlusconi, da quando ci è stato imposto Monti è ulteriormente peggiorata, in quanto egli ha il sostegno di "PD" e "PDL" i principali partiti italiani di "centrodestra" e "centrosinistra", che controllano il 90% dei mass media: fino ad oggi gli italiani si sono "difesi" con i blog liberi come il nostro, ma su internet aleggia lo spettro dell'ACTA: I BLOG LIBERI COME IL NOSTRO SONO DESTINATI A CHIUDERE?

- Il potere politico dell'UE e dei suoi sostenitori a livello mondiale, ovvero gli organi che fanno capo al "Council on foreign relations" (CFR) di New York dipende dal controllo di giornali e televisioni, utilizzati per controllare la popolazione e la politica nazionale. La contrazione della varietà di opinioni disponibili sui mass media non è certamente casuale, come non lo è che giornali e TV sono esclusi dalle pressioni che l'UE ed i suoi compagni di congiura intendono esercitare su internet tramite l'ACTA e con altre misure, mascherate come "protezione della privacy" che UE e soci stanno portando avanti.

-Il governo italiano, che ha ripetuto fino alla nausea su tutti i mass media di regime che "è necessario fare dei sacrifici per salvare il paese" sta spendendo circa 15-16 miliardi di euro per acquistare 131 cacciabombardieri d'attacco F35; non contenti hanno acquistato anche altri cannoni semoventi, nonostante ne avessero a disposizione 70 che non sono mai stati utilizzati. Inoltre Monti nel silenzio assoluto, con il "silenzio-assenso" dei partiti di centrosinistra e di centrodestra, dopo aver partecipato attivamente ai bombardamenti in Libia, ha modificato le regole d'ingaggio del contingente italiano in Afganistan, autorizzando di fatto i bombardamenti. Siamo propensi a pensare che la militarizzazione in atto in Europa (non solo in Italia) sia dovuta alla volontà di avere, nel prossimo futuro, un ruolo più attivo nelle guerre che gli "esportatori di democrazia" USA hanno intenzione di combattere: questo permetterà agli USA di combattere su più fronti contemporaneamente. QUESTA "CHIAVE DI LETTURA" SECONDO LEI E' GIUSTA? QUALE CREDE POSSANO ESSERE I PROSSIMI OBIETTIVI MILITARI?

- Penso che queste osservazioni siano giuste. Attraverso il controllo dei media riescono a fare accettare le guerre al pubblico, e credo che il prossimo obiettivo sia forse l'Iran, che rappresenta un territorio strategico; oltre a far arricchire i produttori di armi e dare accesso a enormi risorse naturali, la guerra consentirebbe di accelerare l'assorbimento dei territori soggetti all'UE in un impero sotto il controllo centrale dell'UE, senza lasciare loro alcuna funzione se non quella di vacanza-resort e di base militare.

Alessandro Raffa per nocensura.com

Il documento ACTA: www.nocensura.com/2012/02/acta-documento-cura-dellufficio...

Presto sarà tradotto in italiano.
Trigomo
00domenica 15 aprile 2012 21:43
A me queste discussioni fanno veramente paura, non so' proprio dove finiremo. Il bello e' che mi sento totalmente impotente, potessi fare qualcosa la farei, ma cosa??
AlessandroCacciatore
00domenica 15 aprile 2012 22:04
Dobbiamo riprenderci la nostra sovranità, perché non abbiamo solo perso quella monetaria ma tutto ormai. Martedi questi forse modificheranno l'articolo 81 non solo il 18, e non dicono niente a nessuno tramite i media. Bella roba sì, censura ai massimi livelli. Scendere in piazza e far casino, ecco cosa bisognerebbe fare. Abbiamo il bellissimo esempio dell'Islanda, che ha fatto arrestare anche un paio di corrotti banchieri, e non ha cacciato un soldo alla crisi che gli aveva colpiti nel 2008, e ha vinto. L'Italia rischia assai, come la Spagna e la Francia, è questione di tempo. Modificano le leggi, mettono a capo uno come Monti, i mass-media non fanno informazione, fanno suicidare la gente, si vendono l'oro, ci vendono la dignità, il futuro, tasse al massimo, stipendi al minimo, benzina alle stelle, fanno pagare l'IMU agli ospizi e non alle banche, che gli vengono pure regalati miliardi di uero, eliminano i posti di lavori, licenziano tantissime persone anche senza motivo, ect ect. Quindi o si scende in piazza e si fa casino, oppure toh, si va via dall'Italia, perché tutto questo non è più sostenibile.
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