Israele attacca, e' strage: 19 morti, shock nel mondo

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_Thomas88_
00lunedì 31 maggio 2010 15:40
Tel Aviv - E' finito in un bagno di sangue, con almeno 19 morti, l'assalto condotto stanotte dalle forze israeliane contro la flottiglia multinazionale di attivisti filo-palestinesi in navigazione verso la Striscia di Gaza con un carico di aiuti umanitari.






Dura e immediata la protesta del governo turco che ha richiamato il proprio ambasciatore in Israele, mentre dalle capitali europee e' stato espresso lo shock dei governi per la strage. Gli attivisti, guidati dalla ong Free Gaza, volevano forzare il blocco imposto attorno alla Striscia dall'avvento al potere degli islamici di Hamas, nel 2007. Lo scontro e' avvenuto sulla nave di una ong turca che guidava la spedizione di sei imbarcazioni, in acque internazionali, a qualche decina di miglia dalla costa. I commando israeliani, saliti a bordo da imbarcazioni ed elicotteri, hanno aperto a un certo punto il fuoco, uccidendo 19 persone, secondo l'ultimo bilancio della tv di Israele Canale 10. Per un portavoce militare dello Stato ebraico, a innescare il caos sarebbe stato il tentativo di alcuni attivisti di resistere all'abbordaggio con bastoni, coltelli e almeno un'arma da fuoco, sottratta - pare - a un soldato. Ventisei attivisti sono rimasti feriti (uno e' in fin di vita). Fra questi, anche un leader radicale degli arabi di Israele, lo sceicco Raed Sallah. Feriti anche dieci soldati israeliani, due in modo grave. Il portavoce militare israeliano ha accusato i promotori della flottiglia di aver organizzato una ''provocazione violenta''. La prima delle navi e' gia' giunta al porto di Ashdod (sud di Israele), chiuso ai media. Nessuna conseguenza e' segnalata per i sei attivisti italiani chi si trovavano a bordo, fra i quali la giornalista torinese Angela Lano, 47 anni, direttrice dell'agenzia di stampa Infopal, che si occupa di Palestina. Israele ha elevato il livello di allerta sul fronte nord (con il Libano) e su quello sud (con la Striscia di Gaza). Il presidente palestinese, Abu Mazen (Mahmud Abbas), ha denunciato l'accaduto come ''un massacro'', dichiarando tre giorni di lutto nazionale. Da Gaza i dirigenti di Hamas hanno parlato di ''crimine'' commesso da Israele. Un esponente islamico, Ahmed Yusef, ha invocato ''un'intifada'' di popolo dinanzi alle ambasciate d'Israele nel mondo. Gli arabi israeliani hanno indetto per domani uno sciopero generale. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, si è detto "scioccato" per l'attacco di Israele alla flotta degli attivisti pro-palestinesi e cosi' anche l'alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani, Navi Pillay. Grande preoccupazione e dolore sono stati espressi anche dal Vaticano. La Lega araba ha convocato per domani al Cairo una riunione urgente dei suoi ministri degli Esteri. Turchia, Grecia, Spagna, Svezia, Danimarca e Irlanda hanno convocato i rispettivi ambasciatori di Israele, l'Unione europea ha chiesto allo stato ebraico di aprire un'inchiesta. La continua politica di chiusura dei varchi verso Gaza e' inaccettabile e la Ue chiede l'immediata riapertura dei passaggi per far entrare gli aiuti, ha detto un portavoce della commissione europea per conto dell'Alto rappresentante della politica estera Ue, Catherine Ashton. .Pesanti critiche sono venute dai governi di Francia e Germania e il ministro degli esteri italiano Franco Frattini parlando di un ''fatto assolutamente grave'', ha ''deplorato'' l'uccisione di civili. Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in visita in Canada, e' stato sollecitato a rientrare in patria. La tensione e' salita alle stelle con la Turchia, gia' alleato strategico di Gerusalemme ma ultimamente molto critico con lo stato ebraico. Ankara ha richiamato l'ambasciatore a Gerusalemme, ha parlato di un rischio di ''conseguenze irreparabili'' nelle relazioni bilaterali e ha chiesto la convocazione del consiglio di sicurezza dell'Onu. Centinaia di persone hanno manifestato a Istanbul e nella capitale. Israele ha invitato i suoi cittadini a non andare in Turchia.
Ira palestinese a Gaza e CisGiordania - Piazze palestinesi in ebollizione, oggi, sia in Cisgiordania sia nella Striscia di Gaza sull'onda dell'assalto israeliano contro la flottiglia di 'Free Gaza' conclusosi con l'uccisione di numerosi attivisti. A Gaza City la gente che attendeva l'arrivo del convoglio al porto e' passata dalla speranza alla rabbia. Gruppi di manifestanti via via piu' numerosi hanno cominciato piu' tardi a radunarsi nel centro della citta', dopo l'appello alla protesta della leadership di Hamas e l'invito del capo del governo di fatto di Gaza, Ismail Hanyeh, a dar vita a una ''giornata della collera'' contro ''i crimini sionisti''. Il movimento islamico-radicale al potere nella Striscia ha colto l'occasione per chiedere l'intervento della comunita' internazionale e auspicare che questo episodio segni la fine del blocco imposto alla Striscia da Israele dal 2007. Hanyeh e' tornato inoltre a far pressione sull'Autorita' nazionale palestinese (Anp) del presidente moderato Abu Mazen (Mahmud Abbas), affinche' si ritiri immediatamente dai negoziati indiretti (proximity talks) con Israele, faticosamente avviati dagli Usa nelle ultime settimane per provare a rianimare il processo di pace in Medio Oriente. Dalla Cisgiordania, la parte di territorio palestinese che resta sotto il controllo di Abu Mazen, l'Anp ha evitato di rispondere su questo punto. Ma ha usato toni ugualmente forti contro l'assalto alla flottiglia, definito ''un massacro'' dal presidente dell'Anp e ''un crimine contro l'umanita''' dal suo portavoce Nabil Abu Rudeinah. Abu Mazen ha anche indetto tre giorni di lutto, mentre il suo partito - Al Fatah - sta promuovendo, da Ramallah a Nablus, raduni di protesta contro l'azione israeliana e di solidarieta' alla Turchia, in prima fila nell'organizzazione della flottiglia. ''I turchi - si legge in uno striscione - sono nostri fratelli''.
Netanyahu, pieno appoggio azione militare - Il premier israeliano Benyamin Netanyhau in visita a Ottawa ha espresso ''pieno appoggio'' all'azione dei militari contro una flottiglia filopalestinese.
Frattini, Israele deve dare spiegazioni - ''Israele deve dare spiegazioni alla comunita' internazionale''. E' quanto sottolineato dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, parlando - ai microfoni del Gr1 - sull'assalto della marina militare israeliana ala flottiglia di Ong diretta a Gaza. Lo dice ''l'Italia che e' amica di Israele'' ha proseguito il ministro ribadendo che l'uccisione di civili e' ''grave e inaccettabile in senso assoluto, al di la' delle motivazioni della flottiglia''. ''Abbiamo appreso con sconcerto dell'azione militare'', ha proseguito Frattini ribadendo che l'uccisione di civili ''e' sempre un atto grave ed ingiustificabile''. Un atto grave - ha aggiunto - ''indipendentemente dalle finalita''' della flottiglia. Un episodio che ''lascia troppi interrogativi'', ha detto il ministro, precisando tuttavia che sarebbe una tragedia se israeliani e palestinesi abbandonassero il tavolo negoziale per la pace. ''Una cosa che non si deve fare - ha detto il titolare della Farnesina - e' lasciarsi prendere dalla tentazione di far saltare il tavolo negoziale. E' chiaro che questo sarebbe una tragedia egualmente grave rispetto alla morte di civili: il dialogo deve continuare, la pace in Medio Oriente si deve fare''.
''Credo che che questo fatto, pur nella sua assoluta' gravita', non debba pregiudicare l'andamento dei negoziati di pace e della soluzione finale per il Medio Oriente'', ha aggiunto Frattini incontrando i giornalisti alla Farnesina dopo l'assalto israeliano alla flottiglia di Ong diretta verso Gaza. ''Ho espresso anche al collega turco questa mattina - ha riferito ancora Frattini - l'auspicio che cio' non pregiudichi i processi che si sono avviati per arrivare finalmente alla cessazione delle violenze ed alla pace in Medio Oriente''.
USA, profondo rincrescimento per le vittime - La Casa Bianca ha espresso il profondo rincrescimento per la perdite di vite umane a bordo della flttiglia filopalestinese attaccata nella notte dall'esercito israeliano. ''Washington sta lavorando per capire le circostanze che circondano questa tragedia'', ha detto il portavoce della Casa Bianca Bill Burton.

Fonte: Ansa.It
(richard)
00lunedì 31 maggio 2010 16:08
Tutte chiacchere e frasi di circostanza quelle degli americani.Gli israeliani sono il braccio violento USA nel medio oriente e questa è la riprova.Il "frattino" alza solo polvere diplomatica "ufficiale",ma alla fine va bene cosi'! [SM=g2201342]
filovirus59
00martedì 1 giugno 2010 11:36
i servizi segreti israeliani sono i più efficienti che si conoscano, meglio degli americani.....sicuramente c'è qualcosa che non quadra. non so se questo potesse giustificare un attacco, ma farlo in acque internazionali è stato un grosso errore.
(richard)
00martedì 1 giugno 2010 12:17
Re:
filovirus59, 01/06/2010 11.36:

i servizi segreti israeliani sono i più efficienti che si conoscano, meglio degli americani.....sicuramente c'è qualcosa che non quadra. non so se questo potesse giustificare un attacco, ma farlo in acque internazionali è stato un grosso errore.




.....infatti,la gravita' del fatto è proprio quella!!!
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