Credo che il mio credere, per quanto profondo e puro io lo possa ritenere, sia nato, cresciuto ed indirizzato, dalla società che mi circonda.
Credo che ogni tipo di percorso indirizzato ad avere delle risposte, debba fare tesoro di un'infinità di esperienze, per poter essere esauriente.
Credo che sia difficile per ognuno di noi avere esattamente l'idea di ciò che è sicuramente bene, o sicuramente male.
La "storia umana" è nata da troppo tempo, per poter essere presa come oro colato. In ogni verità apparente, scavando, si possono trovare delle "devianze" storiche. La rationis vias dei primi uomini, è lontanissima, nei tempi e nei modi, da quella attuale. Ne ha perso quasi tutta la sua "purezza".
Si dice "ragiono spesso con l'istinto".
Ed anche in questo, non ci si rende conto che quell'istinto, non è altro che un insieme di fattori di adattamento, e non più istinto.
Forse, quello che l'umanità intera sarebbe auspicabile che recuperasse, è proprio l'istinto.
"Per come stavamo riuscendo a costruire questo mondo, per il benessere comune che sembrava affermarsi sempre più...sembrava si andasse verso un futuro più roseo."
Niente di più errato, eppure...percezione comune.
L'errato concetto di base è "stavamo costruendo bene questo mondo".
"Bene" in base a che cosa?
Siamo molto distanti anche solo dal costruire la nostra individualità.
Perchè pensiamo di conoscerci...ma mai ci preoccupiamo di capire veramente da dove veniamo. E per "da dove veniamo", intendo semplicemente da dove deriva il nostro carattere, le nostre azioni, la nostra etica e la nostra logica.
Non certo "puramente da noi".
Di conseguenza anche il nostro istinto è deviato.
Come la nostra conoscenza.
La nostra fede religiosa, politica, etica...tutto il nostro modello di pensiero, è contaminato da quell'organismo monosistemico che si chiama "società". Quella che ci circonda geograficamente più da vicino, in genere.
E la società si è evoluta sul "possesso".
Finchè l'avere sarà al centro degl'interessi della comune mente umana, la vita difficilmente cambierà.
Una società del pieno condividere, quindi il nostro auspicabile prossimo passo evolutivo, sembre essere sempre più "sfuggitaci di mano" come possibilità.
Qui si ride e si scherza, ma intanto, ci si stà sputtanado il giardino di casa. E si pensa invece a tutt'altro.
Ahhh...essere umano. Cacchio di coso cresciuto troppo in fretta.....
Ecco...un pezzettino del Rigel-pensiero