Immaginario alieno: una spiegazione psicologica

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00sabato 17 dicembre 2005 13:44
Notizia freca fresca, del filone abduction [SM=g27829]

Immaginario alieno: una spiegazione psicologica

Uno psicologo americano ha avanzato una suggestiva ipotesi scientifica per spiegare la ragione per cui, nella quasi totalità dei casi degli avvistamenti alieni, i testimoni riferiscono per gli extraterrestri sempre gli stessi tratti somatici distintivi.

E' un alieno o... è la mamma?!Se vi chiedo di pensare a un alieno è molto probabile che voi sarete tentati di immaginarlo nella migliore tradizione di X-Files o di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo: grandi occhi scuri ovali, pelle grigia, testa grande, naso piccolo appena abbozzato, labbra inesistenti, eccetera. E questo senza, naturalmente, che voi ne abbiate mai visto uno. E' abbastanza curioso altresì rendersi conto che, nella pressoché totalità dei casi di fenomeni di rapimenti alieni o comunque di incontri ravvicinati, coloro che si professano vittime o testimoni, affermano le stesse cose. Anche per i testimoni, veri o presunti essi siano, gli alieni hanno grandi occhi scuri ovali, pelle grigia, testa grande, naso piccolo appena abbozzata, labbra inesistenti, eccetera. Qual è il motivo? Da dove nasce questa immagine? Naturalmente non è facile risalire alle radici della rappresentazione mentale figurativa che abbiamo dell'alieno. L'immaginario letterario, televisivo e cinematografico è stato alimentato dalla realtà di immagini avvistate oggettivamente oppure è accaduto il contrario? I testimoni potrebbero raccontare di avere visto negli alieni le medesime caratteristiche fisiche solo perché ormai, riguardo la figura dell'alieno, siamo tutti imbevuti di un cliché collettivo più o meno consapevole dal quale è difficile scostarsi. Ebbene per Frederick Malmstrom la spiegazione è un'altra. Lo psicologo americano ritiene infatti che l'immagine tipica dell'alieno non sia altro che la reminiscenza ancestrale di un volto femminile come rimane fissato nel cervello di un bimbo appena nato. Per provare la sua tesi, Malmstrom ha fatto un esercizio molto semplice. Ha preso l'immagine di una donna e l'ha distorta secondo la visione caratteristica di un neonato, ovvero una vista fortemente astigmatica con un piano focale poco profondo. Il risultato è stato molto simile all'immagine classica di un alieno dai grandi occhi.

FONTE: Fantascienza.com
Takenspace
00domenica 18 dicembre 2005 07:55
Arideje come dicono a Roma [SM=g27821]
Leggeremo sempre queste notizie, ogni settimana usciranno degli studi che diranno che le abduction sono forme di malattia mentale o disturbi cognitivi, e la settimana dopo invece un professore citerà una sua ricerca dove dirà che invece sono fenomeni di sonnambulismo vigile, poi un altro giorno uno dirà che invece sono state le fate di cenerentola [SM=g27828]

Secondo me dobbiamo dare importanza solo a dati oggettivi non ricerche che si basano su considerazioni personali che poi possono essere smentite o obbiettate facilmente.
E poi ragazzi.... ormai è detto e ridetto che ci sono fenomeni nelle abduction come gli impianti sottopelle o le cicatrici che non possono quindi essere spiegati con semplici teorie come quella a cui si fa riferimento. E' un peccato che i media diano tanto peso a queste cose poi quando arriva uno con un impianto sottopelle ed i medici dicono che è inspiegabilmente finito in quel corpo, tutti stanno zitti. Scusate lo sfogo ma è una cosa intollerabile.
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