Il potere della preghiera

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Lorenzolabile
00martedì 5 febbraio 2008 17:17
Tutti pregano, invocano, e si rivolgono a qualcuni di più in altro di noi. A cosa porta la preghiera?Intendo dire.. se andiamo a leggere tutti i messaggi lasciati dalla Madonna ai vari veggenti prescelti, questi chiedono quasi ossessivamente di pregare pregare pregare.
Anche i non credenti nel bisogno pregano.

Credete nel potere della preghiera?Voi pregate?
(richard)
00martedì 5 febbraio 2008 18:32
Il discorso è molto piu'grande di cio' che puo' racchiudere la domanda in se nuda e cruda,dipende da molteplici fattori l'atto del pregare e a chi indirizzare la prece seguendo vari metodi tutti piu' o meno finalizzati alla richiesta di un qualcosa che puo' essere adempiuto solamente da colui che governa il mondo dello spirito e del soprannaturale al quale tutti siamo piu' o meno inconsciamente soggetti nel corso della nostra vita.
Ritornando alla semplice domanda ,la fede ed il credo che ci è stato insegnato da piccoli nel corso del nostro crescere si rafforza in rapporto alle condizioni di vita sociale e dell'eta'modificando continuamente il tipo di approccio che si puo' avere tramite la preghiera con il mondo superiore e colui che lo governa.
Personalmente credo in un entita'superiore ( DIO )ed il mio pensiero e sempre piu' spesso rivolto a Lui in special modo nei momenti di
paura e difficolta'e penso che la preghiera sia un potentissimo viatico tramite cui abbiamo la possibilita' di rivolgerGli le nostre suppliche . [SM=x708812]


+maranatha+
00martedì 5 febbraio 2008 18:42
Credete nel potere della preghiera?Voi pregate?

Non abbastanza...la preghiera non è solo recitare il Padre Nostro e similari ma fare comunione con il prossimo è già pregare.
Yoko Dark
00martedì 5 febbraio 2008 19:02
Tralascio il discorso religioso, in quanto varia a seconda delle religioni, sia per scopo che per modalità.
Tuttavia, è scientificamente risaputo, che la preghiera -sopratutto quella profonda- inducono la mente in uno stato alterato dalla norma ( e ciò lo si ricava da esperimenti)...la nostra mente è facilmente suscettibile ed ingannevole, perciò autoconvincerci o cmq concentrarci su certe cose o aspetti aiuta noi stessi...rilassandoci mentalmente, alle volte spronandoci ecc...
Il perchè la Madonna o chi per essa richiede preghiera ai fedeli, a me è ignoto, forse perchè vede che l'umanità sta perdendo la speranza in sè stessa...
cri-alien
00martedì 5 febbraio 2008 19:24
non credo nel potere delle preghiere!!!

non credo che delle frasette imparate a memoria possano farti comunicare con dio!!!
la preghiera è un aiuto psicologico non da aiuti divini a chi prega!!! certo che se credi realmente che ti possa aiutare è normale che prima o poi ti aiuta!!! sempre a livello psicologico! ti da una speranza!!!
Apophis99942
00martedì 5 febbraio 2008 21:03
In realtà la preghiera è un rito magico, come qualsiasi altro rito paranormale, qualsiasi stregoneria. Infatti si compone di un rituale preciso, di parole chiave e di invocazioni.
Quindi se crediamo al potere divino della preghiera dovremmo credere anche ai riti magici, al malocchio, alle fatture e ai riti divinatori.
Demirel81
00martedì 5 febbraio 2008 21:25
Sapete il detto: non ti resta che pregare...
Spiega tutto, la preghiera è l'amissione dell'impotenza degli esseri umani di fronte a quello che è più grande di loro.
Però c'è anche una grande dignità nella preghiera, io rispetto chi prega e penso che sia impossibile che nessuno ascolti i nostri lamenti. Non so se sia Dio, se sia qualche altre cosa, ma mi piace pensare che non si prega invano.
Certo io sono ateo, però confesso che qualche volta ho pregato anche io, e mi sono sentito meglio.
(richard)
00martedì 5 febbraio 2008 21:32
Fin dai tempi piu' antichi quando gli uomini non avevano raggiunto uno stato di conoscienza spirituale come quello attuale,comunque avevano percepito la necessita' del soprannaturale identificandolo in oggetti, animali ed effigi alle quali rivolgere la propria supplica.
E queste preghiere potevano essere rappresentate sotto forma di riti magici e divinatori indirizzati a entita' malefiche o benefiche.

[SM=x708805] [SM=x708812] [SM=x708808]
Demirel81
00martedì 5 febbraio 2008 21:34
Re:
(richard), 05/02/2008 21.32:

Fin dai tempi piu' antichi quando gli uomini non avevano raggiunto uno stato di conoscienza spirituale come quello attuale,comunque avevano percepito la necessita' del soprannaturale identificandolo in oggetti, animali ed effigi alle quali rivolgere la propria supplica.
E queste preghiere potevano essere rappresentate sotto forma riti magici e divinatori indirizzati a entita' malefiche o benefiche.




Tutto giusto ecco perchè non capisco come la chiesa che attua principi divinatori paranoramali, demonizzi tutte le altre forme di adorazione chiamandole stregonerie. Mi riferisco ad ogni tipo di attività vagamente paranormale.
(richard)
00martedì 5 febbraio 2008 21:47
Se per paranormali ti riferisci ai sacramenti come la comunione e la cresima credo,forse perche'la chiesa cattolica ha una visione ristretta e limitata alla conoscienza che da il Vecchio ed il Nuovo testamento sulla spiritualita' tutta "sui generis" in quanto cristiana, ovvero seguace di Cristo. [SM=x708812]
Matteo Milan
00martedì 5 febbraio 2008 22:03
La preghiera è un diritto naturale di ogni persona. Bisogna vedere poi se funziona, io su questo ho i miei dubbi, però se avessi un figlio gli direi di pregare, perchè male non le può fare.
(richard)
00martedì 5 febbraio 2008 22:16
Re:
Demirel81, 05/02/2008 21.25:

Sapete il detto: non ti resta che pregare...
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Certo io sono ateo, però confesso che qualche volta ho pregato anche io, e mi sono sentito meglio.


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Questo che affermi è una rivelazione molto importante perche' dimostra che il tuo ego, che in condizioni normali rifiuta la spiritualita'e l'esistenza di un Dio,sottoposto a determinate pressioni ed incertezze che fanno comunque parte dell'esistenza dell'uomo,ha sentito l'irrefrenabile esigenza e necessita' di rivolgere una supplica a quello stesso spirito superiore(vogliamo chiamarlo DIO)sempre rifiutato e disconosciuto.
Da tutto cio',secondo il mio modestissimo parere, se ne deduce che l'uomo in quanto essere umano con le sue certezze ed i suoi dubbi ha necessita'assoluta di credere in qualcosa (o qualcuno) di spirituale e superiore per poter dare una risposta a tutti quei quesiti come l'esistenza,la vita e la morte ai quali da sempre non riesce a dare una spiegazione. [SM=x708812]

L'unico rifugio dunque resta la fede che porta a credere nella forza della preghiera come unico ed ultimo appiglio per la propria salvezza materiale e spirituale. [SM=x708812]



Legion1
00mercoledì 6 febbraio 2008 00:21
Il cugino di Darwin, Francis Galton, fu il primo a cercare di accertare con metodi scientifici se pregare serva a qualcosa. Egli osservò che la Domenica nelle chiese di tutta la Gran Bretagna, gruppi di fedeli pregavano pubblicamente per la salute della famiglia reale. I componenti della famiglia reale, non dovevano dunque essere più sani dei comuni mortali, per i quali pregavano solo i parenti più stretti? Galton indagò e non trvò differenze statistiche. Certo, è possibile che il suo intento fosse di mettere alla berlina la credenza, come quando pregava nei campi per vedere se le piante crescevano più in fretta(non crescevano).
Poco tempo fa il fisico Russell Stannard (scienziato credente) ha appoggiato un'iniziativa finanziata, tanto per cambiare, dalla Templeton Foundation e volta a verificare sperimentalmente l'ipotesi che pregare per i malati serva a migliorare la loro salute.
Per essere seri, esperimenti del genere devono essere condotti in doppio cieco e tale parametro è stato rigorosamente rispettato. I pazienti sono stati divisi in gruppo sperimentale (che riceveva preghiere) e gruppo di controllo (che non le riceveva). Malati, medici, infermieri e ricercatori non sapevano per quali persone si pregasse e per quali no. Chi pregava conosceva il nome dei pazienti per cui pregava, altrimenti in che senso avrebbe pregato per loro e per nessun altro? Però sapeva solo il nome di battesimo e la lettera iniziale del cognome. Pare che a Dio basti questo per individuare il letto giusto d'ospedale.
Anche solo pensare un esperimento del genere espone a una generosa dose di ridicolo e il progetto l'ha puntualmente ricevuta.

Immagino un dialo tra un paziente e Dio:
"Come dici, Signore? Non puoi guarirmi perche sono nel gruppo di controllo? Ah, capisco, le preghiere di mia zia non bastano. ma, Dio misericordioso, il signor Evans nella stanza accanto....Come, Signore?
Il signor Evans ha ricevuto mille preghiere al giorno? Ma Signore, Evans non conosce mille persone! Ah, ha pregato per lui molta gente che non lo conosceva, ma sapeva di dover pregare per Jghn E.? Però tu come facevi a sapere che non intendevano Jhon Ellsworty? Ah, giusto, hai usato la tua onniscenza per capire a quale Jhon E. si riferivano. Ma Signore..."


Con audace sprezzo del ridicolo, l'équipe di ricercatori, guidata dal dottor Herbert Benson, cardiologo del Mind/Body Medical Institute, vicino a Boston, ha cominciato a spendere i 2,4 milioni di dollari stanziati dalla Templeton Fondation. Il dottor Benson era già stato citato in un comunicato stampa della Templeton in quanto "convinto che sempre più prove dimostrano come l'intercessione delle preghiere sia efficace in ambito medico". Rassicura dunque sapere che la ricerca era in buone mani, non viziata da fibrillazioni scettiche. Benson e la sua équipe hanno monitorato 1802 persone operate di bypass coronarico in sei distinti ospedali. I pazienti sono stati divisi in tre gruppi. Il gruppo 1 riceveva preghiere e non lo sapeva; il gruppo 2 (quello di controllo) non riceveva preghiere e non lo sapeva; il gruppo 3 riceveva preghiere e lo sapeva. Il confronto tra i gruppi 1 e 2 doveva servire a verificare se la preghiera aiuta i malati a riprendersi, mentre il gruppo 3 serviva a verificare quali effetti psicosomatici produce, se ne produce, sapere di essere oggetto di preghiere.
Le preghiere erano recitate dai fedeli di una chiesa del Minesota, una chiesa del Massachusetts e una chiesa del Missouri, tutte località lontane dagli ospedali scelti. Come ho già detto, i fedeli conoscevano solo il nome e l'iniziale del cognome delle persone per cui pregavano. E' buona pratica sperimentale standardizzare il più possibile e quindi a tutti i fedeli è stato detto di includere nelle preghiere la frase "per il buon esito dell'intervento e per una ripresa rapida, completa e senza complicazioni".
I risultati ha scritto l'"American Heart Journal" nell'aprile del 2006, sono stati molto chiari. Non si è notata nessuna differenza tra i pazienti per i quali si è pregato e quelli per i quali non si è pregato. Ma che strano! Si è rilevata una differenza tra quelli che sapevano che qualcuno pregava per loro e quelli che non sapevano se qualcuno pregava o non pregava per loro; ma la differenza è risultata negativa anziché positiva. Chi sapeva di essere beneficiario di preghiere ha accusato molte più complicazioni di chi era ignaro. Dio lo aveva forse punito per dimostrare quanto disapprovasse l'intero, balordo esperimento?
E' più probabile che i pazienti consapevoli delle preghiere siano stati sottoposti proprio per questo a un ulteriore stres: "ansia di prestazione", l'hanno definita i ricercatori. Uno di loro, Charles Betha, ha detto: "Forse si sono sentiti più insicuri e si sono chiesti: "Mi giudicano così malato da richiedere che si preghi per me?"".
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Felisianos
00mercoledì 6 febbraio 2008 03:35
La fede e la pratica religiosa potrebbero favorire, secondo alcuni, una migliore condizione di salute; la morbilità e la mortalità sarebbero quindi minori nelle persone religiose e in particolare fra preti, monaci e suore. Questi sono dati che ci portano a riflettere sul ruolo della religione nella nostra vita.
In particolare sulla preghiera. Chi prega in realtà non lo fa tanto per ottenere aiuto quanto per una propria redenzione personale. Secondo me potrebbe portare una specie di effetto placebo.
Non potremmo mai dimostrare che le preghiere servono a ottenere le grazie che chiediamo, però posso dire per certo che molte persone in difficoltà dopo aver pregato si sentomo meglio. E' una realtà.
Questo non vuol dire credereo avere fede, ma è una terapia contro dolore e insicurezza secondo me.
(richard)
00mercoledì 6 febbraio 2008 13:57
La preghiera è comunione e comunione con Dio significa entrare in contatto col Supremo e tramite questo binomio che ognuno puo' chiedere intercessione per se e per gli altri.Gesu' disse:- chiedi e ti sara' dato-,credo che questa concessione possa dipendere da quanta fede,devozione e convinzione sia stata pronunciata e sentita l'invocazione.Guardiamo sempre l'esempio di uno dei ladroni crocifisso con Gesu' che confido' in lui tanto da guadagnarsi il regno dei cieli.Credere è l'unica cosa che fa la differenza!
Piccolopopolo
00mercoledì 6 febbraio 2008 14:38
Cosa mi tocca sentire [SM=g1420770]
La preghiera sarà anche terapeutica ma il suo effetto sugli eventi è zero assoluto. Onestamente, chi può dire che pregando ha influenzato il suo destino o migliorato la sua situazione? [SM=x708814]
(richard)
00mercoledì 6 febbraio 2008 16:45
Non per nulla ogni anno ci sono migliaia di persone in pellegrinaggio a Lourdes per chiedere una grazia alla Madonna e ci sono altrettanti ex-voto di persone guarite da mali incurabili,questa mi sembra pura realta' e non facezie!Poi se non si crede anche alle guarigioni da mali incurabili ognuno è libero di pensarla come vuole!
Takenspace
00mercoledì 6 febbraio 2008 17:00
E' statisticamente irrilevante il numero di guarigioni di Lourdes o di Fatima. Sia se rapportato al numero di persona che ci vanno sia confrontato alle guarigioni che avvengono pur non andando da nessuna parte ma restando dentro casa.
E' come la storia di avere la sensazione che il telefono squilli e dopo squilla... ci ricordiamo solo le volte che è successo, ma tutte le altre volte in cui la sensazione era sbagliata non ne teniamo contro. Spero di aver reso l'idea [SM=g27822]
(richard)
00mercoledì 6 febbraio 2008 19:09
Chiarissimo! [SM=g27822]
panzergt6
00giovedì 7 febbraio 2008 14:29
Io credo che pregare sia un modo di rendere grazie e riappacificarsi con Dio, e basta! Se poi le preghiere hanno effetto o no è irrilevante, perchè secondo me Dio ha per TUTTI noi un piano preciso da portare a termine nella propria vita! Se sta scritto in cielo che Panzergt6 deve soffrire affinchè altri possano trarre qualcosa di positivo, il sottoscritto continuerà a soffrire fino a che LUI lo vorrà! Non saranno le preghiere a cambiare il senso della mia vita, anche perchè Gesù non ha forse detto che il premio finale non sta su questa terra? Questa è la fede, ma è soggettiva...
Legion1
00giovedì 7 febbraio 2008 15:07
Re:
panzergt6, 07/02/2008 14.29:

Io credo che pregare sia un modo di rendere grazie e riappacificarsi con Dio, e basta! Se poi le preghiere hanno effetto o no è irrilevante, perchè secondo me Dio ha per TUTTI noi un piano preciso da portare a termine nella propria vita! Se sta scritto in cielo che Panzergt6 deve soffrire affinchè altri possano trarre qualcosa di positivo, il sottoscritto continuerà a soffrire fino a che LUI lo vorrà! Non saranno le preghiere a cambiare il senso della mia vita, anche perchè Gesù non ha forse detto che il premio finale non sta su questa terra? Questa è la fede, ma è soggettiva...



Se il tuo dio ha già un piano per tutti noi, allora non serve curarsi quando si è malati, non serve darsi da fare per cambiare le cose, non serve scegliere tra il bene e il male, non serve lavorare ecc...
Tutti gli sforzi che possiamo fare per vivere in un certo modo sono inutili tanto c'è un dio che ha già progettato la nostra vita.

Mi dispiace ma secondo me la tua teoria non sta in piedi
ciao [SM=g27822]
AlienoGrigio
00giovedì 7 febbraio 2008 17:40
Re:
panzergt6, 07/02/2008 14.29:

Io credo che pregare sia un modo di rendere grazie e riappacificarsi con Dio, e basta! Se poi le preghiere hanno effetto o no è irrilevante, perchè secondo me Dio ha per TUTTI noi un piano preciso da portare a termine nella propria vita! Se sta scritto in cielo che Panzergt6 deve soffrire affinchè altri possano trarre qualcosa di positivo, il sottoscritto continuerà a soffrire fino a che LUI lo vorrà! Non saranno le preghiere a cambiare il senso della mia vita, anche perchè Gesù non ha forse detto che il premio finale non sta su questa terra? Questa è la fede, ma è soggettiva...




Scusa Panzergt ma con tutto il rispetto.. se Dio ha un piano per tutto perchè 25.000 bambini muoiono ogni giorni di malnutrizione in africa? lo scopo che Dio ha per questi poveri bimbi mi spieghi qual'è ? Inoltre se tutto è già deciso che fine fa il libero arbitrio e la capacità di cambiare le cose? La preghiera serve a parlare con Dio, ma se esistono invocazioni ma queste non vengono ascoltate perchè tutto è già deciso che preghiamo a fare?
Se mi puoi rispondere te ne sarei grato [SM=g27822]
Matteo Milan
00giovedì 7 febbraio 2008 17:59
Cosa centra alieno grigio ?
Parliamo di preghiera, uno prega oltre i risultati, prega perchè si sente meglio, perchè la coscienza è più pulita, prega per sperare, prega per un sacco di motivi. Chi sei tu o chi sono io per dire che non serve a nulla ? Puoi dire non ci credo, come ho detto io, non che non serve. Se uno si sente meglio è un fatto soggettivo, che gli vuoi dire..? [SM=g27833]
panzergt6
00giovedì 7 febbraio 2008 20:08
Caro Alieno Grigio, ti sei risposto da solo mi pare! Innanzitutto, quando affermo SECONDO ME, non sto facendo il rappresentante di Dio sulla terra mi sembra, solo un mio pensiero,neanche una teoria da dover dimostrare. Secondo, lo hai detto tu no, no? Credi che siano in pochi a pregare per la pace nel mondo, contro la fame nel mondo e altre catastrofi? Io quando prego lo faccio perchè sento di dover avere un contatto con Dio, la Madonna, chi vuoi, e spesso prego non per me ma per tutto il mondo che sta andando a rotoli. Ma esiste pur certo una sorta di destino che, pur non provato, esiste. Esiste quando muore un bambino quando nasce, come esiste quando gente che cade dal 5' piano non si fa niente e gente che inciampa sul tappetino di casa ci rimane secca! Per me questo è destino, forse Tu lo chiamerai casualità, ma sei io ne percepisco un alone di ineluttabilità divina, puoi smentirmi? Sapessi quante volte ho pregato ma... niente avviene di quanto invochi, ma ciò non significa che pregare non serve: è un fatto puramente personale, solleva l'anima mia! Per tutte le miserie umane caro Alieno, c'è un ostacolo grosso al comandamento Divino: il LIBERO ARBITRIO. Abbiamo il piu' bel dono del creato, ma non sappiamo usarlo! Non ci resta che... pregare, no?
jakDarkLight
00giovedì 7 febbraio 2008 23:58
La preghiera non è magia è un impegno personale...un uomo passò tutta la vita a pregare...all'inizio chiedeva di poter cambiare il mondo...trascorse del tempo diventò grande ebbe una famiglia...e pregava di cambiare almeno le persone più vicine a lui: Figli, Moglie, parenti, per migliorare il mondo...quando ormai era molto vecchio e ormai gli mancavo poco da vivere....capi!, che doveva pregare di cambiare se stesso e dova iniziare lui stesso...se avesse fatto cosi ora avrebbe migliorato il mondo, o almeno cambiarlo...cambiamo prima noi stessi! iniziando a fare noi il primo passo, la preghiera è la nostra fede che ci da forza e speranza, è inutile pregare e aspettare un aiuto, Dio ci aiuta solo quando ne abbiamo bisogno e solo quando non possiamo fare nulla...
Bolshoi
00venerdì 8 febbraio 2008 05:28
jakDarkLight veramente delle belle parole. Le condivido.
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