Il mistero sulla scomparsa dell'aereo ...

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naramon
00domenica 10 febbraio 2008 12:11
Il mistero sulla scomparsa dell'aereo venezuelano
Il mistero sulla scomparsa dell'aereo venezuelano lungo la rotta per Los Roques resta fitto. Ieri si è conclusa la missione della delegazione guidata dai responsabili dell'Unità di crisi della Farnesina che per qualche giorno ha indagato a Caracas sulla vicenda del bimotore della compagnia venezuelana Transaven, caduto in mare lo scorso 4 gennaio, mentre si avvicinava all'arcipelago di Los Roques con 14 persone a bordo, fra cui 8 italiani.

Il vice capo dell'Unità di crisi e responsabile della delegazione, Maurizio Canfora, ha assicurato di aver raccolto «elementi importanti» che dovranno essere valutati dalle autorità italiane e dagli esperti, ma, a ben oltre un mese dall'incidente, non è stata trovata ancora alcuna traccia dell'aereo, mentre è stato recuperato, il 12 gennaio, solo il corpo del copilota Osmel Avila, alla deriva al largo della costa dello Stato di Falcon. Canfora ha sottolineato che il comportamento degli organismi locali che si stanno occupando di chiarire il caso «è adeguato agli standard internazionali per questo tipo di situazioni» ma Riccardo Trupiano, marito di Debora e cognato di Fabiola e Stefano, fra i giovani dispersi nell'incidente, è scettico su «come un intero aereo possa scomparire nel nulla». Osmel Avila, copilota del bimotore il cui cadavere è stato trovato il 12 gennaio su una spiaggia dello Stato di Falcon, è morto lo stesso giorno dell'incidente: lo ha confermato a Caracas il dott. Boris Bossio, coordinatore in Venezuela delle attività di patologia forense.
«Ci sarebbe da obiettare - spiega Riccardo - che il riconoscimento del corpo del copilota non è stato fatto in base al dna e che un amico di Annalisa Montanari ha provato a chiamare il suo cellulare 24 ore dopo e che risultava libero».



Trupiano che è avvocato. «Sospettiamo che non si siano valutate tutte le ipotesi.




(richard)
00domenica 10 febbraio 2008 15:00
Il caso invece di arrivare ad una conclusione con delle risposte esaustive per tutti e in special modo per i parenti delle vittime
che giustamente vogliono conoscere tutti i particolari ma soprattutto riavere i corpi dei loro cari o quanto meno quello che ne rimane,diventa sempre piu' misterioso e sospetto anche per l'atteggiamento delle autorita' venezuelane.Curioso il fatto che un telefonino squilli "libero" il giorno dopo essere andato presumibilmente in fondo all'oceano con il suo proprietario.
Penso che la vicenda nasconda aspetti che le autorita' vogliono tenere celate almeno per il momento.
Non dimentichiamo che l'aereo è scomparso nella dona del cosidetto triangolo maledetto anche se verso uno dei suoi lati piu' estremi.
Aspettiamo dunque nuovi riscontri e valutazioni sul caso. [SM=x708804]
AURORA PILOT
00venerdì 15 febbraio 2008 08:29
Ragazzi da quello che ho letto sull'argomento risulta che il bimotore, un LET-410, abbia avuto un arresto dei due motori in volo, fatto che accade assai di rado, e può essere quasi sicuramente addebitato ad acqua contenuta nei serbatoi di benzina. Quindi il pilota ha tentato un ammaraggio di fortuna, ma le cose non sono andate per il meglio.
Può essere che la violenza dell'impatto abbia fatto cadere oggetti davanti all'uscita di emergenza, se così si può chiamare su quel tipo di aereo, e che quindi l'aereo si sia inabissato con tutte le persone a bordo, senza che queste abbiano trovato una via d'uscita.
Sicuramente questa è solo una mia valutazione da pilota, poi chissà cosa sia realmente accaduto...
Questa è la foto del modello dell'areo in questione.




AURORA PILOT
Lord Karandras
00sabato 16 febbraio 2008 08:53
Scusate ma a me hanno insegnato che i cellulari in aereo devono stare spenti..........................
(richard)
00sabato 16 febbraio 2008 12:51
Questo e' cio' a cui vengono invitati a fare i passeggeri durante il volo,anche se non credo che un cellulare acCeso possa causare danni di sorta al funzionamento dell'aeromobile.
AURORA PILOT
00sabato 16 febbraio 2008 21:01
Il cellulare deve SEMPRE essere spento a bordo degli aeromobili che usano una strumentazione per il volo strumentale.
Per esempio sugli aerei di linea il cellulare deve sempre essere spento, perchè può causare interferenze con i sistemi elettronici di bordo, e siccome la strumentazione e quasi tutta digitale si corre più pericolo di interferenze.
Il caso in cui il telefono può essere acceso ed anche usato all'occorrenza è nei voli a vista, cioè senza paticolare uso degli strumenti di navigazione. Sicuramente l'aereo in questione era in volo a vista e quindi i cellulari potevano essere tranquillamente lasciati accesi.

AURORA PILOT
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