Il caso Nash/Fortenberry

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Ale-95
00domenica 30 giugno 2013 16:35
La sera del 14 luglio 1952, un aereo DC-4 della compagnia Pan American World Airways, in un volo di routine, decollato da New York in volo verso Miami, con dieci passeggeri a bordo e un equipaggio di tre persone, incluso il capitano F.V. Koepke, il primo ufficiale e pilota, William B. Nash e il secondo ufficiale, il co-pilota William H. Fortenberry. Il cielo era chiaro e pulito, con un'ottima visibilità. L'aereo su pilota automatico, era a 2000km di quota sopra il Chesapeak Bay, avvicinandosi verso Norfolk, Virginia. Fu in quel momento che una brillantezza in cielo di color rosso-arancio apparve al di sotto del loro velivolo, nella parte est di Newport News. La brillantezza sembrava essere apparsa improvvisamente, ed entrambi i piloti rimasero sorpresi. Nella foga qualcuno sbottò, "che diavolo è questo?". Dalle parole dello stesso capitano Nash, a proposito delle osservazioni iniziali

"Quasi subito dopo, abbiamo percepito che consisteva in sei oggetti brillanti che si dirigevano verso di noi a velocità incredibile, e ovviamente, ben al di sotto di noi. Avevano l'aspetto di fuoco di carboni ardenti, ma con un bagliore ben più grande, forse venti volte più brillante di qualsiasi delle luci sparse a terra. La loro forma era delineata ed evidentemente circolare, i bordi erano ben definiti, non fosforescenti, e il colore rosso-arancio era uniforme sulla superficie di ognuno degli oggetti".

Il capitano continua

"Nei pochi secondi che hanno impiegato i sei oggetti a provenire verso di noi, a circa metà della distanza dal punto in cui li avevamo visti prima, abbiamo potuto osservare che stavano tenendo una formazione stretta, in formazione indiana. A circa metà percorso, il leader della formazione è apparso tentare un improvviso rallentamento. Abbiamo percepito questa impressione perché il secondo ed il terzo oggetto sembravano stessero per sorpassare il leader della formazione. Sembrava molto come se fosse stato indotto da un errore umano o di controllo intelligente, in quanto i due seguenti oggetti non hanno reagito abbastanza presto quando il "capo" ha cominciato a rallentare e in quel momento stavano quasi per sorpassarlo".

Quello che accadde successivamente stupì i piloti. La "processione" di UFO svoltarono come un flusso di proiettili traccianti, procedendo sopra la baia di Chesepeake. Gli oggetti svoltarono verso il lato sinistro, salendo di quota. La superficie di fondo degli oggetti non parve essere illuminata. I margini degli oggetti, erano spessi 4 metri, e la superficie superiore sembrava essere piatta. In forma e proporzione, il capitano Nash affermò essere come delle monete. I piloti, prima che questi virarono formando un angolo acuto, per poi allontanarsi, avevano una luminescenza più sbiadita. La virata brusca che fecero gli oggetti nell'atto di virare in formazione fu molto curiosa, poiché Nash spiegò quel tipo di manovra come una palla che rimbalza dal muro. Quando gli oggetti virarono in fila indiana, e si allontanarono, vennero persi di vista poco dopo dai piloti. Tuttavia, appena un istante dopo, altri due oggetti identici ai sei precedenti, furono visti comparire al di sotto dell'aereo, provenienti da destra alla stessa quota degli altri. Questi due UFO, furono descritti come avere una luminescenza notevolmente superiore ai precedenti, come se fossero al massimo della propulsione. Le luci degli UFO si spensero poco dopo, per poi riapparire poco dopo, mantenendo una quota bassa sopra la baia, appena a 10 miglia fuori Newport News, quando poi iniziarono a salire come fossero un arco, che li portò al di sopra della quota dell'aereo. A quel punto, gli oggetti si allontanarono, sparendo in cielo. Descrivendo la scomparsa degli UFO, Nash racconta:

"Appena iniziarono a salire di quota, iniziarono ad oscillare su e giù, in modo irregolare, come se fossero estremamente sensibili al controllo. Nel fare questo, si sono messi in verticale. Sembrava fosse un errore, come se avevano perso la formazione, e scomparvero poco dopo in ordine sparso e non definito".

Nash ricorda che continuarono ad osservare il cielo ma non li videro più. "Erano dischi volanti, e li abbiamo visti", disse Nash.
I piloti contattarono via radio Norfolk e diedero la loro posizione secondo programma, e dopo aver ricevuto conferma, riportarono il loro avvistamento da trasmettere ai militari: "due piloti di questo volo hanno osservato otto oggetti non identificati nelle vicinanze di Langley Field, velocità stimata di oltre 1.000 miglia orarie; altitudine 2.000 piedi".

Mentre il capitano Koepke prese il controllo del DC-4, Nash e Fortenberry iniziarono a lavorare per ricostruire l'avvistamento. Con un Dalton Mark 7, un computer, i due calcolarono l'angolo d'approccio degli oggetti, compreso l'angolo di partenza. La differenza tra i due era di circa 30 gradi, pertanto, gli oggetti avevano fatto un cambiamento di ben 150 gradi in modo istantaneo. Gli oggetti apparvero oltre la zona est di Newport News, e procedettero incontro al DC-4, cambiando poi direzione e procedendo in linea stretta verso ovest. I piloti determinarono che Newport News dista 25 miglia. Dal tempo che impiegarono gli UFO per raggiungere quella posizione, i due arrivarono alla conclusione che dovevano volare ad una velocità di 200 miglia al minuto o 12,000 miglia all'ora. Si è stimato che gli oggetti fossero poco più sotto di un miglio e mezzo dall'aereo, circa 2.000 piedi sopra il livello del suolo, e confrontando mentalmente l'aspetto di questi con un DC-3 a quella distanza, gli UFO vennero calcolati essere grandi sui 30 metri di diametro e sui 4 metri di spessore.

I piloti atterrarono all'aeroporto internazionale di Miami poco dopo la mezzanotte. Entrando all'ufficio operazioni, questi trovarono una copia del messaggio che questi inviarono ai militari, con un'aggiunta: "avviso, un equipaggio di cinque jet era nella zona al momento". Questo non spiega il fatto che loro videro otto oggetti e non cinque, e non erano comunque dei normali jet militari. Alle sette del mattino l'USAF fissa un appuntamento per un interrogatorio per quella stessa mattina. Il maggiore John H. Sharpe e quattro ufficiali del settimo ufficio distrettuale per le indagini speciali incontra Nash e Fortenberry all'aeroporto. In stanze separate, i due furono interrogati per un'ora e 45 minuti, più un'altra mezz'ora insieme. I piloti furono colpiti profondamente dalla bravura e dalla completezza dei loro interrogatori. Furono dati a loro anche una mappa e un bollettino meteo completo della zona, che coincideva con il piano di volo della notte precedente. Nessuna inversione termica, con visibilità insolitamente buona. Dopo il colloquio, gli investigatori fecero sapere ai due piloti di aver ricevuto altri sette rapporti da parte di diversi testimoni che riportarono incidenti analoghi ai loro nel giro di 30 minuti l'uno dall'altro, provenienti tutti dalla stessa zona. Il più significativo tra questi, fu l'avvistamento riportato da un tenente comandante e sua moglie, che descrissero una formazione di dischi rossi che viaggiavano ad alta velocità e fare cambi di direzione immediati.

Nessuno di questi rapporti appare nel Blue Book, anche se tre relazioni volute dall'ATIC nel mese di agosto del 1952, descrivono più oggetti che sorvolarono Washington DC, alle 09:00, la mattina dell'avvistamento. Fortunatamente il NICAP riuscì a conservare alcune copie di alcuni dei rapporti di conferma riguardo la sera del 14 luglio, che furono poi pubblicati sui giornali di Norfolk, Virginia. Anche se nessuno di questi avvistamenti sembrano descrivere manovre identiche che i due piloti riportarono, un paio di questi erano sufficientemente simili da essere presi come ragionevoli e collegabili. Per esempio, un testimone affermò che mentre due testi erano seduti su una panchina nei giardini di Stockley, osservarono dei dischi volanti che giravano per dirigersi verso nord. Riferirono essere sette o otto, il primo dei tre di colore bianco, gli altri di un colore giallo-rosso. In una lettera al direttore del Virginian-Pilot, l'ufficiale della marina, lo stesso che fu accennato a Nash e Fortenberry durante l'inchiesta dell'OSI, riferì di aver avvistato otto luci rosse in direzione di Point Comfort, che procedeva in linea retta per poi scomparire. L'avvistamento avvenne soli 15 minuti prima di quello dei due piloti della Pan American. Particolarmente interessante è che, in seguito alla stampa a proposito dell'avvistamento dei due piloti, un tecnico presso l'impianto NASA di Langley, Virginia, tale Paul. R. Hill, decise di fare alcune osservazioni del cielo per avvistare degli UFO, questo, la sera del 16 luglio. Hill riuscì ad avvistare due oggetti ambrati procedere da Sud e svoltare a ovest. Questi furono descritti eseguire manovre incredibili. Cominciarono a ruotare attorno ad un centro comune, e dopo pochi giri, si formarono in una formazione verticale. Pochi secondi dopo, altri due oggetti simili si unirono ai primi due, e in formazione, i quattro volarono via verso sud. Hill riportando il suo avvistamento ebbe a dire

"Fino a quel momento ero solo uno spettatore affascinato. Ora mi hanno convinto. In quel momento, ho compreso che erano visitatori da un altro mondo. C'è molto di vero nel vecchio detto, "è molto diverso quando ti capita a te". Sapevo che nessuna imbarcazione sulla terra potrebbe mai lontanamente avvicinarsi a quelle manovre".
Al tempo di tutti quegli avvistamenti di dischi volanti, il personale del Blue Book fu sommerso da molti rapporti d'avvistamento, molto di più di quanti potrebbero mai affrontare. Fu il periodo quello, dove gli UFO sorvolarono Washington DC e furono captati anche dai radar. Il caso Nash/Fortenberry venne archiviato come non identificato, lo stesso Blue Book stabilì rapidamente che i cinque jet che volarono in volo fuori Langley, non potevano essere i responsabili dell'avvistamento.

Il caso non venne riesaminato per dieci anni, fin quando, nel 1962, il direttore dell'Osservatorio di Harvard, l'astrofisico Donald H. Menzel, pubblicò un suo libro, "The World of Flying Saucers: A Scientific Examination of a Major Myth of the Space Age. In quel tempo infatti, il professo Charles A. Maney, un fisico del Defiance College, fu occupato in una lunga corrispondenza con Menzel, e quando venne fuori il caso dei due piloti, Menzel cercò di spiegare un caso inspiegabile. Menzel spiegò che il tutto poteva essere spiegato come un riflesso nelle finestre della cabina di pilotaggio. Menzel mise in discussione sia l'indagine dell'Air Force sia la credibilità dei testimoni. In una lettera piuttosto graffiante, Nash protestò contro Menzel:

"Dottor Menzel, indipendentemente dal fatto che l'orizzonte occidentale non fosse abbastanza luminoso, per quanto riguarda la "teoria del riflesso", in primo luogo gli oggetti erano tra noi e l'occidente. In secondo luogo, essi avrebbero dovuto essere riflessi persistenti, coerenti, ed era impossibile che si fossero manifestati in tutte e tre le finestre della cabina di guida nello stesso esatto momento e allo stesso modo. Li abbiamo osservati in primo luogo attraverso il finestrino anteriore. Tenni gli occhi sugli oggetti e li vidi attraverso la finestra curva del parabrezza, ed entrambi abbiamo terminato le nostre osservazioni attraverso il finestrino laterale destro. Questo è il motivo per cui non vi è alcuna prova, che i piloti abbiano visto un riflesso, e voi dite che eravamo troppo eccitati per aver visto fare dei test scientifici piuttosto elementari. Ancora una volta, dottore, i piloti non si eccitano facilmente o non sarebbero piloti di linea, per favore, un po' di rispetto nei nostri confronti?"
Eppure, Menzel ha concluso che le osservazioni di Nash furono frutto di immagini immateriale, fatte di luce. Menzel apparve molto poco obiettivo, poiché lui sapeva benissimo che il bollettino meteo confermava assoluta visibilità e assenza di inversione termiche. Menzel riuscì a costruire uno scenario in cui le inversioni avrebbero comunque potuto essere presenti anche se non rilevabili al servizio meteo. Domanda: come poteva Menzel basarsi su un fenomeno non misurabile e confermabile, ma farlo passare per verità assoluta?

Un ancora sveglio Nash, affermerà nel 2002, in un'intervista dello staff del Project Sign, quanto segue:

"Guardando quella cosa, ci scosse. Ci guardammo l'un l'altro, e tutto ad un tratto, non c'era alcun motivo per dubitare che il nostro mondo non è solo nell'universo. Poiché, nulla avrebbe potuto avanzare a quel grado di progresso scientifico senza che qualcosa non fosse venuto a conoscenza. Bill era appena uscito dalla Marina, ed era completamente a conoscenza dei più recenti sviluppi. Sapevamo solo che non erano di questo pianeta. So oggi, che non era niente di questo pianeta".

Il dottor James McDonald, illustrando il caso all'House Science & Astronautics Committee, nel 1968, conclude:

Il movimento rapido, brusco e il cambiamento da negativo a positivo degli angoli di elevazione, sembrano precludere qualsiasi spiegazione meteorologica, e non vi è alcuna possibilità di spiegare questo in termini di fulmini, meteore, palloni o molti altri fenomeni frequentemente addotte. Nash ha dichiarato che gli oggetti fossero "velivoli guidati da intelligenza". Questo caso è ufficialmente "non identificato".

www.nicap.org/520714norfolk_dir.htm
Regulus83
00domenica 30 giugno 2013 17:25
Letto tutto anche questo. Mi piacciono i casi irrisolti!!! [SM=g3061043]
Ale-95
00domenica 30 giugno 2013 18:57
Insieme al caso Baird, Gorman e Chiles/Whitted, furono i principali eventi - del periodo storico - dove gli UFO dimostrarono un chiaro controllo intelligente.

Leggi anche quest'altro caso se non l'hai ancora fatto, ci sono delle chiare analogie

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...
Regulus83
00domenica 30 giugno 2013 19:29
Si, vero. In effetti ci sono alcune analogie, nei due casi... [SM=g3061192]
Sparviero 555
00domenica 30 giugno 2013 19:33
(Era in ..."rubrica" da 5 anni; e molti altri. Era quella la mia intenzione ...)
Chiudo.






Ale-95
00domenica 30 giugno 2013 19:39
Si, un classico del genere è d'obbligo inserirlo :D
Regulus83
00domenica 30 giugno 2013 20:03
Si, ma sono belli i casi irrisolti... [SM=x2976641]
Trigomo
00domenica 30 giugno 2013 20:05
Re:
Sparviero 555, 30/06/2013 19:33:

(Era in ..."rubrica" da 5 anni; e molti altri. Era quella la mia intenzione ...)
Chiudo.




Non capisco perche' fai finta di non partecipare, e poi sei sempre qui' anche per puntualizzare fesserie. Tanto vale che partecipi come facevi prima.
Dai, tranquillo che ti lasciamo scrivere... [SM=g1950690]
Sparviero 555
00domenica 30 giugno 2013 20:10
Non mi occorre la tua autorizzazione; era solo per puntualizzare e valorizzare un lavoro durato cinque anni.
Riguardo alle fesserie .... ci pensi abbastanza tu.
Chiuso.

PS: Riguardo ai forum, li leggo tutti.











Ale-95
00domenica 30 giugno 2013 21:17
A proposito della rubrica e dei casi li inseriti...com'è che non riesco a trovare molte informazioni in merito al disco di Indianapolis?
eone nero
00lunedì 1 luglio 2013 01:20
Ale-95, 30/06/2013 21:17:

A proposito della rubrica e dei casi li inseriti...com'è che non riesco a trovare molte informazioni in merito al disco di Indianapolis?



Perdona ci sono stati diversi avvistamenti ad Indianapolis, puoi specificare per gentilezza a quale ti riferisci? Purtroppo la piattaforma FFZ che è in continua evoluzione soffre ancora dell'eterna fase "Beta", anche se non ci possiamo lamentare dato che è completamente gratuita. [SM=g3061178]





Ale-95
00lunedì 1 luglio 2013 13:30
Mi riferisco al caso del 13 luglio 1952, dove, in seguito all'avvistamento di un UFO ovale, vi fu un blackout, a quanto pare, provocato dall'oggetto.
eone nero
00lunedì 1 luglio 2013 13:48
Ale-95, 01/07/2013 13:30:

Mi riferisco al caso del 13 luglio 1952, dove, in seguito all'avvistamento di un UFO ovale, vi fu un blackout, a quanto pare, provocato dall'oggetto.



Grazie, qua un video che descrive l'accaduto. In questo caso ho mi hanno sempre colpito due aspetti che sono evidenziati anche nel video, l'isteria collettiva ed il dubbio che non possa essersi trattato di un esperimento di massa per vedere la reazione della popolazione.







Ale-95
00lunedì 1 luglio 2013 13:51
Esatto, ho pensato lo stesso, peraltro è avvenuta la stessa cosa con quello scherzetto di Orson Wells nel 1938. Qui...dipartimento di guerra psicologica ci cova ;)
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