I sogni misteriosi degli astronauti russi in orbita

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werde2000
00lunedì 16 gennaio 2012 23:50
Vi racconti di alcuni episodi misteriosi accaduti agli astronauti russi che mi hanno molto incuriosito. Ne ho letto da poco tempo ma vorrei anche una vostra opinione.
Nei primi anni '90 la redazione del giornale "Cudesa i prikljucenja" commissionò un'intervista con un astronauta con l'anonimato chiamandolo semplicemente Vladimir. Il giornalista chiese se durante i voli lui e i suoi colleghi avevano avvistato degli UFO e in generale se nello spazio aperto si fosse verificato qualche fatto insolito. Vladimir disse che non era mai successo di imbattersi nei "dischi volanti".
Per quanto riguarda certi fatti strani che si verificano nello spazio confidò un episodio inspiegabile che gli era capitato. "Questo però non deve pubblicarlo", - disse al giornalista. Ma ora che gli eventi enigmatici capitati agli astronauti non sono più un segreto, alcuni anni fa il racconto divenne pubblico

Ecco il racconto dell'astronauta:

«Durante il volo di avvicinamento alla stazione orbitante il comandante che pilotava la navicella non riusciva in alcun modo ad immettersi nella traiettoria prevista per effettuare l'aggancio. La riserva di carburante per le manovre della navicella era limitata. Gli restava, come si suoI dire, meno che niente. Se la correzione successiva non fosse andata a buon fine, avremmo oltrepassato la stazione e saremmo tornati sulla Terra senza aver portato a termine i nostri compiti. lo ero impossibilitato a prestare qualsivoglia aiuto poiché il comando della navicella è prerogativa esclusiva del comandante. Come ingegnere di bordo potevo soltanto stare seduto nella poltrona accanto e preoccuparmi in silenzio. Ad un certo momento all'improvviso ho sentito un ordine nella mente: "Prendi il comando!". Più tardi analizzando ciò che era successo non sono riuscito a capire se si fosse trattato della voce di qualcuno o no. So soltanto che ho ricevuto un ordine mentale altrui e che non potevo evitare di eseguirlo.
Quello che sorprende ancor più è che il comandante non obiettò nulla e mi passò il comando della navicella. In seguito mi ha detto di non aver ricevuto alcun ordine, semplicemente all'improvviso aveva saputo che doveva fare proprio così, anche se ciò andava contro tutte le nostre "ferree" disposizioni.
Non ho perso conoscenza, ma mi trovavo come in trance ed ho eseguito docilmente i comandi che mi venivano in mente. Solo grazie ad essi è stato possibile eseguire l'aggancio con successo.
Una volta sulla Terra durante il rapporto di volo il comandante si beccò "una strigliata", e me la beccai anch'io, anche se in misura minore. Ma entrambi evitammo di menzionare i comandi "soprannaturali".»


Da allora questi episodi sono chiamati Stati di sogno fantastici
Il primo episodio inspiegabile verificatosi nello spazio fu riferito dall'astronauta Sergej Kricevskij nell'ottobre del 1995.
Sergej Kricevskij è assistente scientifico superiore del Centro di preparazione degli astronauti Jurij Gagarin e dell'Istituto di Storia delle scienze naturali e della tecnica RAN, nonché dottore in Scienze tecniche e membro effettivo dell'Accademia di astronautica K.E. Ziolkovskij.
Ciò che riferì il candidato astronauta presso l'Istituto Internazionale di antropologia spaziale di Novosibirsk ha un importanza enorme per la comprensione dei misteri nascosti nello spazio. Ecco alcuni estratti del suo rapporto:

«Nel 1989 ho iniziato a prepararmi al volo nello spazio e ho avuto contatti sia informali che di lavoro con i miei colleghi. Fra questi c'erano anche gli astronauti che erano stati nello spazio. Tuttavia le informazioni sulle visioni - denominate stati di sogni fantastici (FSS) - le ho ricevute soltanto nella seconda metà del 1994, cosa legata più che altro all'approssimarsi della scadenza del volo imminente... Tutte le testimonianze delle visioni nello spazio sono nelle mani di una cerchia di persone estremamente ristretta...
Le testimonianze di queste visioni sono state e sono trasmesse esclusivamente dall'uno all'altro, condividendo le informazioni con coloro che si apprestano a compiere il volo...
Le visioni fantastiche che si manifestano in volo costituiscono un fenomeno nuovo, prima sconosciuto, riconducibile alla nota tipologia degli stati alterati di coscienza... Pensate un po': improvvisamente l'astronauta oltrepassa in un attimo i limiti della propria normale autopercezione di partenza di essere dall'aspetto umano per trasformarsi in un animale e muoversi nell'ambiente in questa nuova forma. E può continuare a percepirsi nell'aspetto trasformato o sentire di immedesimarsi in un'altra entità soprannaturale.
Diciamo che un collega mi ha confidato la sua permanenza nella "pelle" di un dinosauro. Pensate che sentiva di essere un animale che si muoveva sulla superficie di un pianeta sconosciuto, mentre camminava oltrepassando burroni e precipizi, e ostacoli fisici di un qualche tipo.
L'astronauta ha descritto in modo abbastanza preciso il "suo" aspetto: le zampe, le scaglie, le membrane fra le dita, il colore della pelle, gli artigli enormi e altri particolari. La fusione del suo "io" con l'essenza biologica dell'antico sauro era talmente completa da consentirgli di percepire come proprie tutte le sensazioni di questo organismo estraneo. Sentiva di avere delle placche cornee che si rizzavano sulla pelle della schiena in corrispondenza della colonna vertebrale. Del grido penetrante che si sprigionava dalle fauci disse addirittura: "Era il mio grido...".
Di più: la catena di eventi relativa ad ogni trasformazione e le trasformazioni dell'ambiente stesso si avvicendavano contemporaneamente. Inoltre non solo succedeva che l'astronauta avesse la sensazione di trovarsi nella "pelle" di questo o quell'altro organismo vissuto in epoche remote, ma accadeva anche che la persona sentisse di assumere un'altra personalità che poteva anche rivelarsi appartenente ad un'entità umanoide extraterrestre.
L'aspetto interessante è che le immagini delle visioni osservate appaiono insolitamente vivide e colorate.
Sono stati uditi diversi suoni, qualcuno ha persino percepito il linguaggio di altre entità che si è rivelato comprensibile come se fosse stato assimilato senza bisogno di alcun insegnamento. Era come se l'astronauta fosse stato catapultato in un altro continuum spazio-temporale e su altri corpi celesti sconosciuti, e pur trovandosi in un mondo per lui assolutamente nuovo lo percepisse tuttavia come qualcosa di normale e familiare.
Un tratto caratteristico delle visioni fantastiche è costituito dalla variazione istantanea della percezione del tempo e del relativo flusso di informazioni... L'astronauta comincia ad avere la sensazione di percepire un flusso di informazioni proveniente da un qualche luogo esterno. Vale a dire che l'individuo ha la sensazione che una sorta di entità grande e potente gli trasmetta dall'esterno delle informazioni per lui assolutamente nuove ed insolite.
Si sono anche verificati episodi - e con pronostici estremamente precisi - di anticipazioni di eventi futuri con "dimostrazioni" dettagliate di situazioni o momenti critici incombenti come se fossero stati individuati e commentati da una voce interna. E in questi casi "si sentiva": tutto si sistemerà, andrà tutto bene... In tal modo sarebbero stati previsti in anticipo i momenti più complessi e pericolosi del programma di volo. E si è addirittura verificato un caso in cui se non fosse stato per questo "sogno premonitore" gli astronauti avrebbero anche potuto morire.
È sorprendente anche notare quanto la descrizione dei momenti critici fosse precisa e circostanziata. Evidentemente la "voce" aveva previsto un pericolo mortale che attendeva gli astronauti al momento dell'uscita nello spazio aperto. Questo pericolo era già stato segnalato qualche volta nei sogni premonitori con il commento della "voce". E al momento della reale escursione nello spazio aperto durante il lavoro all'esterno della stazione la previsione si avverò in tutto e per tutto: l'astronauta si dimostrò preparato e si salvò la vita (in caso contrario, si sarebbe irrimediabilmente allontanato dalla stazione).
Agli astronauti non era mai successo niente di simile prima (al di fuori del volo)... Il problema delle visioni degli astronauti viene occultato tenacemente dalla comunità scientifica. Non se ne parla, è come se non esistessero. Nessuno degli astronauti ha mai menzionato ufficialmente le visioni fantastiche e gli equipaggi non hanno mai incluso informazioni di questa natura nei loro rapporti ufficiali. Perché? La risposta è evidente: gli astronauti temono conseguenze negative, come la squalifica medica e la diffusione di queste informazioni interpretate come sintomi di malattia psichica e così via.
Uno degli astronauti ha tenuto degli appunti giornalieri nei quali ha descritto le sue visioni. Un documento unico! Tuttavia in risposta alle mie proposte e alle preghiere di pubblicarlo, o almeno di farmi parlare con gli scienziati che studiano il problema dal vivo, l'astronauta ha opposto un rifiuto categorico spiegando che sarebbe stato prematuro e perciò pericoloso per la sua carriera. È per questo che non posso, non ho il diritto morale, di fare né il suo nome né quello della navicella.»
IRONMAN.75
00martedì 17 gennaio 2012 00:08
Quella del sogno del dinosauro la trovo piuttosto normale come storia, invece le voci chissà...in teoria sarebbe un sintomo di schizzofrenia.
Ma se poi quello che diceva la voce è servito per sarvare la missione o la vita nel caso dell'ultima storia; allora è proprio un mistero questa cosa.
KOSLINE
00martedì 17 gennaio 2012 00:38
hola Werde bel 3ad complimenti [SM=g8320]


be possono essere tante le cause secondo me' , pero' , partiamo da una cosa importante , siamo nati per vivere con la gravita' della nostra terra , vivere a gravità 0 ci distrugge a certi livelli , in più non siamo schermati dalla nostra madre terra che tanto ci aiuta , insomma trovarsi di colpo a gravità zero nello spazio può fare brutti scherzetti , specie se tesi per ovvi motivi , in realtà le anomalie sono tante , ma spesso non si dicono , tipo ci sono degli studi su gli occhi di astronauti Americani che si sono irrimediabilmente compromessi , no che sono diventati ciechi , ma hanno fastidi anche nel tempo , quindi ormai una patologia costante ,che si stà studiando . e poi gli astronauti al pari dei piloti di aereo hanno paura di perdere l'inidoneità al volo quindi difficilmente dichiarano queste cose ...

basta vedere gli astronauti quando tornano dalla Iss dopo sei mesi che li trasportano in barella e rimangono una settimana in ospedale per riprendersi , poi gli studi sono pochi su queste cose ultimamente per fortuna si sta studiando di più , il nostro Nespoli sull ultima missione fatta sulla Iss si e' sobbarcato sei mesi di esperimenti a mo di cavia umana , primo uomo a fare questo in determinati esperimenti particolari , i dati sono in fase di studio fra un po si sapranno i risultati .

e poi si sa' chi va nello spazio accetta immensi rischi ma il fascino di viaggiare nello spazio li fa passare in secondo piano , grande rispetto e ammirazione a questi uomini [SM=g2201355]
_Thomas88_
00martedì 17 gennaio 2012 14:06
Concordo con Kosline.

Comunque molto interessanti e particolari questi fenomeni apparentemente paranormali vissuti dagli astronauti.
Devo dire che secondo me queste visioni e il fatto di sentire voci esterne siano riconducibili alle particolari condizioni in cui viene a trovarsi in cervello umano quando il corpo che lo ospita si trova nello spazio e a gravità 0.
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