Gli elefanti marini sentinelle dei cambiamenti climatici

Nuotano sotto la calotta polare dell’Antartico, dotati di speciali sensori che forniscono agli studiosi dati preziosi sulla formazione del ghiaccio, sulle correnti oceaniche e sugli effetti del riscaldamento globale. E’ l’ultima frontiera della ricerca scientifica, come emerge da uno studio, appena pubblicato, al quale hanno collaborato scienziati francesi, australiani, americani e inglesi. Gli animali hanno avuto il ruolo importantissimo di coprire un “punto cieco”: il monitoraggio oceanografico tradizionale fatto dalle navi e dai satelliti non consentiva osservazioni sotto il ghiaccio.

“Gli elefanti marini”, ha dichiarato Steve Rintoul, uno degli autori dello studio, che lavora per l’australiana Commonwealth Scientific and Industrual Research Organization (CSIRO), “ci hanno per la prima volta reso possibile l’osservazione di vaste aree dell’oceano coperte dal ghiaccio durante l’inverno”.

Le regioni polari giocano un ruolo importante nel sistema climatico della terra e stanno cambiano più rapidamente di qualunque altra parte del mondo. Nell’emisfero sud, le osservazioni disponibili suggeriscono che l’Oceano Meridionale circumpolare si sia scaldato più velocemente rispetto alla media globale degli oceani. I poli costituiscono perciò un punto di osservazione cruciale per monitorare l’evoluzione dei cambiamenti climatici sul pianeta. Grazie agli elefanti marini, ora gli scienziati possono disporre di una mole di dati 30 volte superiore a quella ottenibile con i sistemi convenzionali.

Quindi gli elefanti marini come i delfini ,a fianco dell'uomo nella ricerca per la salvaguardia dell'ambiente sempre piu' in pericolo.