E' in carcere perché sospettata di aver stragolato la piccola e da lì ha fatto le prime ammissioni sulle torture che le infliggeva: chiudendola nella lavatrice con i piedi e le mani legati e la bocca tappata o lasciandola appesa per ore.
E' finita in carcere il mese scorso perché è sospettata di aver soffocato la figlia di 5 anni, così una donna giapponese ha confessato che infliggeva delle incredibili torture alla bambina.
È la storia della 34enne Junko Egashira, riferita dal quotidiano Asahi Shimbun, che ha ammesso di aver punito più di una volta la piccola Mone chiudendola nella lavatrice con i piedi e le mani legati e la bocca tappata con nastro adesivo.
Secondo il quotidiano nipponico che cita fonti della polizia, la madre metteva poi in funzione la centrifuga della lavatrice. Altra tortura per la piccola era rimanere appesa per ore a dei ripiani con dei secchi pieni d’acqua assicurati al collo.
Dopo aver divorziato nel 2008, la donna avrebbe iniziato a seviziare la figlia dal maggio scorso, quando le due si erano trasferite in un nuovo appartamento.
Fonte: Quotidiano.Net
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