Ghedi: U.F.O. sull’Aerobase

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ufologo 555
00mercoledì 28 dicembre 2011 20:30
Inchiesta: Massimo Staccioli (U 555)


Il 5 Maggio,1995, alle ore 04.15, durate il regolare servizio di ronda notturna all’interno del perimetro dell’Aeroporto, due militari, il Serg.Magg. M.N. e l’aviere di leva di Brescia, M.R., a bordo di una “campagnola”, mezzo militare usato per il pattugliamento, notarono simultaneamente nel cielo ancora notturno e stellato una luce di color giallognolo opaco, più grande delle stelle, che si avvicinava da lontano verso la testata Nord della pista dell’Aeroporto come se fosse il faro di un normale aereo in fase di atterraggio; al contrario però la luce degli aerei è bianchissima ed abbagliante.
Poi veniva spostato rispetto l’asse-pista dell’Aeroporto; in più dalla direzione opposta del normale “sentiero di avvicinamento” alla pista, salvo in caso di vento contrario. Ma quella notte era tranquilla e con un leggero strato di umidità sui campi, proprio per l’assenza di qualsiasi brezza. Né poi vi era “traffico”aereo previsto, anzi, come si dice tra gli addetti ai lavori, l’Aeroporto era praticamente “chiuso”.
La velocità di quella luce,ormai diventata grande come il disco lunare visto ad occhio nudo, poteva aggirarsi in torno ai 200/300 Km/h, mentre il suo colore, ora che era più vicina, era di un arancio pallido prodotto evidentemente da ciò che stava dietro quella Luce opaca. La Sfera luminosa (poiché tale si mostrava, avendo ormai scartato qualsiasi tipo di faro) si … fermò in aria a bassa quota, a circa 100/150 m.
Non conoscendo l’effettivo diametro di questa strana Sfera, non erano in grado perciò di stabilire obiettivamente se si fosse fermata in corrispondenza della testata-pista Nord o appena al di fuori della recinzione dell’Aeroporto (dato che loro poi percorrevano il perimetro aeroportuale interno, seppur dirigendo casualmente verso la Sfera, o quello che fosse, distavano da Essa un chilometro circa).
Dopo una dozzina di secondi in cui la Sfera luminosa si mantenne perfettamente immobile, improvvisamente “schizzò via” tornando alta in cielo, andando in un’altra direzione rispetto alla sua provenienza.
Intanto i due testimoni,alquanto perplessi, proseguivano lentamente a bordo del mezzo militare il loro giro programmato di ronda, pensando a varie ipotesi ma senza arrivare a delle conclusioni.
Quand’ecco che dopo circa 5 minuti la vedono tornare da lontano, come all’inizio, ma da una nuova direzione.
Giunta, si ferma di nuovo allo stesso punto ed alla stessa quota di prima; ma improvvisamente, dopo solo qualche secondo, invece di vola via, comincia a muoversi rapidamente a scatti lateralmente, prima da una parte poi dall’altra. Questo per tre/quattro volte poi, a velocità incredibile, scompare verso una nuova direzione in cielo verso i monti della vicina città di Brescia. Queste manovre si ripeterono altre quattro volte ma variando gli scatti:ora verso l’alto ora verso il basso, quando si fermava…
Nel frattempo i due testimoni che si stavano avvicinando progressivamente verso la zona interessata dal “fenomeno”, cominciavano a dar segni di nervosismo e ad allarmarsi!
Parlando eccitati tra loro della Cosa, continuavano a fare ipotesi, ma tutte cadevano. Per prima quella dell’elicottero, subito scartata viste le manovre, la mancanza di rumore e l’ora della notte. In più nessuno poteva avvicinarsi all’Aerobase Militare senza preavviso o autorizzazione anche se in emergenza. Poi qualsiasi faro avrebbe evidenziato il suo fascio di luce, specie per l’umidità nell’aria in quella notte così tranquilla. Insomma, un faro è pur sempre un faro! E chi poteva fare poi quelle strane rapide e silenziose manovre?
La pazzesca velocità di allontanamento, mi dissero i due testimoni, era paragonabile all’apparente scia prodotta da un movimento brusco effettuato con una sigaretta accesa, al buio!
Quindi aerei, niente da fare; satelliti, palloni sonda, fulmine globulare, ancora meno… La vedevano lì, davanti a loro, reale. Praticamente veniva scartata qualsiasi cosa conosciuta… Perciò un U.F.O. ! Non identificato…
Ma dalle manovre intelligenti e ripetute…
Anche eventuali fari di discoteche furono immediatamente esclusi, anche se sapevo che sarebbe stata una domanda a dir poco stupida, visto il tipo di avvistamento…però anch’io ho cercato di giustificare in ogni modo (come da abitudine) l’avvistamento prima di farmi un’idea. Poi l’aviere mi disse che da civile lavorava in discoteca e conosceva bene il funzionamento delle luci laser…
Prima di continuare, facendo diversi rilevamenti di giorno, sul posto con i due testimoni, ed osservando dai quattro punti del loro avvistamento, potemmo osservare bene come i caccia “Tornado” viravano e “riattaccavano” (come si dice in gergo) per ripetere il circuito d’atterraggio (per addestramento o per completare il carburante rimasto eventualmente, al ritorno delle “missioni”) e viravano per tornare all’asse opposto della pista per atterrare (o riattaccare di nuovo). Il Serg. Magg. Mi confermò che nel punto dove il “Tornado” virava, cioè a circa un chilometro a fine pista, la Cosa aveva dimensioni doppie del caccia! Quindi concludemmo chela Cosa doveva avere un diametro di circa 40 m. di diametro, se si trovava fuori della testata pista, oppure in prospettiva, se era in testata-pista, dai 7 ai 10 m. (dato che ripetevano che doveva essere proprio vicina…).
Ma arriviamo alla conclusione dell’avvistamento; così, proseguendo in macchina il giro di ronda previsto e discutendo nel frattempo il da farsi, riguardo i precedenti quattro avvistamenti, i due imboccarono un raccordo interno della pista principale dell’Aeroporto. Non sapendo cosa fare, l’aviere disse risolutamente al Serg, magg. M.N. che per lui era un UFO , intendendo dire quello che tutti identificano per un Oggetto Volante Non Terrestre (ormai è questo l’uso comune dell’acronimo), ma non trovavano la “strategia” di allertare qualcuno o la “Torre di Controllo”. Il fatto si presentava loro in questi termini, come mi dissero: …”se ci sbagliavamo e dicevamo che c’era un UFO, ci potevano prendere per matti e non ci avrebbero creduto, poi in effetti, ci vergognavamo di dire la cosa in questi termini - (eccoci qua: è sempre così!) - poi l’avvistamento durava ogni volta un minuto/due e poi spariva, e se non tornava più….? L’indomani saremmo stati i “matti di turno!”
Mentre facevano questi ragionamenti e prendevano sempre più coscienza che avevano assistito a qualcosa d’insolito che faceva salire loro la tensione, il Serg.magg. fu attirato da una luce arancione riflessa dallo specchietto retrovisore esterno della “campagnola”: era di nuovo la Sfera di luce! Erano passati circa dieci minuti dall’ultimo avvistamento.
La Luce, dapprima lontana, si avvicinò rapidamente da dietro la vettura riempiendo con la sua forma tutto lo specchietto verticale del mezzo militare. L’aviere che non era al volante, si voltò sentendo i commenti del Serg. Magg., ed osservò la Sfera a circa 150 m. da loro e, quasi gridando, disse: “adesso atterra…adesso atterra…!”
Il Serg. Magg. negando per scaramanzia, perché ormai era tale la paura, sterzò improvvisamente verso il limitare del raccordo verso il prato adiacente, istintivamente, con l’intento di togliersi dalla traiettoria e fermarsi, poiché nel frattempo l’Oggetto si avvicinò a loro a circa una ventina di metri…
Solo che, scesi dall’autovettura, non videro altro che…il cielo stellato! L’UFO era sparito! Non c’era più nulla… Era risalito in verticale? Non hanno saputo dirlo. Nell’attimo in cui aprirono le portiere per scendere, era sparito…
Completato poi il giro della Base, incontrarono l’Ufficiale d’Ispezione, questi chiese loro se fosse tutto a posto, ma i due testimoni si guardarono in faccia simultaneamente, al che, l’ufficiale, cogliendo la volo i loro sguardi, si rese conto che qualche novità in effetti doveva esserci…
Così, quasi timidamente, i due testimoni, dissero ciò che avevano osservato, l’UFO ed i loro pareri…
Qualche battuta da parte dell’Ufficiale e come tante volte…finì tutto lì!
Il giorno dopo, incontrando l’Ufficiale, che conoscevo bene, mi disse che rimase colpito dalle facce e dal tono di voce dei due testimoni.
Da parte mia, non mollando facilmente l’inchiesta ( ero per di più ancora in servizio), sono tornato ripetutamente sull’argomento con il Serg. Magg. (ora Maresciallo); feci ulteriori ricerche e approfondimenti anche tra altri colleghi, ma restarono gli unici testimoni.
In tutto, l’avvistamento durò circa 40 minuti, mentre tra un avvistamento e l’altro passavano tra i 6 e i 13 minuti di… calma. Il Maresciallo mi ripete sempre le stesse cose: niente scintille, niente colori, niente rumori, solo questa enorme Sfera arancione di circa sette metri di diametro. Niente riflessi sul cemento, quando si avvicinò loro; sbucò praticamente già basso dalla curva del raccordo per “presentarsi” a loro. Il motore dell’automezzo, comunque non si spense.
Il testimone è persona seria, riservata e qualificata; è un avionico, lavora nel settore dei pannelli elettronici del caccia “Tornado”. Non era a conoscenza più di tanto riguardo agli UFO, anzi, era alquanto scettico. Più che altro lo misi al corrente io del Problema, come molti altri colleghi e piloti, dai quali riuscii a tirar fuori altri fatti…
Ricorda tutto molto bene ed è rimasto colpito.
Questo è stato solo l’ultimo avvistamento avvenuto all’Aeroporto di Ghedi; ve ne sono stati precedentemente almeno una dozzina, sia dalla “Torre” che inseguimenti da parte di caccia durante esercitazioni di voli notturni…


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