Credo proprio che nasca una bella discussione su un argomento del genere Jole88!
L'embrione per me è qualcosa di vivo perchè cerca di crescere ecc..., ma non riesco a riconoscere un'esistenza umana in quella cosa né tanto meno una persona, anche se mi rendo conto che da quella cosa dipende il genere umano.
Lo stadio embrionale da cui si ottengono queste particolari cellule staminali e' quello di blastocisti. A questo stadio l'embrione umano e' una sferetta di un decimo di millimetro, contentente poco piu' di 100 cellule e del tutto incapace di avvertire ogni tipo di sensazione (il sistema nervoso inizia a formasi molto piu' tardi). Per ottenere le cellule staminali embrionali e' di norma necessario sacrificare l'embrione.
Il problema principale legato alle cellule staminali embrionali non e' pero' di natura scientifica (d'altronde, come detto, tutti gli addetti ai lavori sono d'accordo sul fatto che lo studio delle cellule staminali embrionali presenti comunque aspetti di grandissimo interesse scientifico). Il problema e' invece di natura metafisica ed e' legato al concetto di inizio della vita umana. Molte persone ritengono non sia "etico" sacrificare un embrione perche' (per loro) l'embrione e' una entita' equivalente a quella di un essere umano gia' nato o quanto meno una entita' meritevole di tutela.
Per altre persone l'embrione non possiede alcuno status metafisico o possiede uno status metafisico ma inferiore a quello di un essere umano gia' nato.
Spesso alla base dei differenti modi di vedere sta il concetto di inizio della vita.
Faccio pero' notare che parlare di "vita" per argomentare le proprie scelte etiche non ha tecnicamente molto senso.
Vita e' infatti sicuramente anche quella della cellula fecondata (zigote).
Vita e' pero' anche quella dei gameti prima della fecondazione.
Vita e' quella delle cellule del nostro corpo (quando devitalizziamo un dente o ci strappiamo dei peli uccidiamo intenzionalmente cellule vive del nostro corpo).
Vita e' anche quella dei numerosissimi microorganismi che popolano simbioticamente il nostro corpo.
Vita e' anche quella dei batteri che uccidiamo ogni volta che puliamo casa.
Parlare di vita non ha quindi molto senso. Ha semmai senso parlare di "vita umana" e questo e' un concetto del tutto metafisico. Ognuno di noi ha una propria idea di inizio della vita umana e ognuno di noi colloca questo inizio in un qualche momento dello sviluppo embrionale (prime otto settimane di sviluppo) o fetale (dalla ottava settimana alla nascita). Ci sono ad esempio persone per cui la vita umana inizia allo stadio di una cellula (zigote). Per altre persone invece la vita umana inizia solo alla nascita. In mezzo a questi due estremi esiste una ampia gamma di vedute.
Non ha nemmeno molto senso tentare di dare all'inizio della vita una giustificazione scientifica. E' inutile, ad esempio, parlare di corredo cromosomico unico (come alcuni fanno).
E' inutile perche' non sta scritto da nessuna parte che il corredo cromosomico sia il criterio con cui stabilire l'inizio della vita umana (tra l'altro, piccolissime modificazioni del DNA avvengono in continuazione e quindi il nostro patrimonio genetico si modifica in continuazione). Alcuni usano come criterio quello di "potenzialita' futura". Di nuovo, non sta scritto da nessuna parte che la vita umana inizia quando inizia la potenzialita' di un futuro essere umano. Oltretutto il potenziale di futuro essere umano e' un concetto vago e potrebbe essere anche condiviso, ad esempio, dagli spermatozoi (gli spermatozoi se inseriti in utero hanno la capacita' di fecondare). Alcuni usano invece come criterio quello dell'inizio delle sensazioni dolorose. Di nuovo, non sta scritto da nessuna parte che questo debba essere il criterio e, tra l'altro, nessuno sa di preciso quando collocare questo momento durante lo sviluppo (quello che si puo invece dire e' che questo momento e' sicuramente successivo allo stadio da cui sono derivate le cellule staminali embrionali).
Esiste poi una scuola di pensiero per cui la vita umana non inizia in un momento ben preciso e per cui lo status di persona viene acquisito progressivamente durante il corso dello sviluppo fetale. Per queste persone un embrione e' sicuramente una cosa molto diversa da un essere umano gia' nato.
Alcune notizie le ho prese da un testo di un prof univerasitario di Bologna.
Se la vogliamo anche vedere da un punto di vista religioso la chiesa, in passato, ha "fissato" momenti arbitrari di inizio della vita diversi dal concepimento. In particolare l'anima sarebbe entrata nell'embrione solo quaranta giorni dopo il concepimento....
AURORA PILOT