Gb, via libera a embrioni umani-animali

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
AURORA PILOT
00lunedì 19 maggio 2008 23:34
E' una vittoria per il primo ministro britannico Gordon Brown e per la comunità scientifica, che per questo si era fortemente mobilitata: la camera dei Comuni britannica ha respinto un emendamento che avrebbe impedito agli scienziati di creare embrioni umani con parti di dna animale a fini di ricerca. L'emendamento che proponeva il divieto per questi esperimenti, parte della più ampia legge sulla fertilità in discussione, è stato respinto con 336 voti contro 176. Il premier Brown aveva lasciato libertà di coscienza su questo punto, ma aveva chiesto di dare via libera ai cosiddetti embrioni-chimera, affermando che questi embrioni contribuiranno alla ricerca sulle cellule staminali. Anche un secondo emendamento, che vietava 'veri embrioni ibridi' (uova umane fertilizzate con sperma animale o viceversa), è stato bocciato subito dopo. Il dibattito è stato molto vivace con i favorevoli agli embrioni-ibridi che hanno sostenuto la causa della ricerca sulle staminali tratte da questi embrioni, che potrebbe portare a cure per malattie al momento incurabili. I contrari - che avevano avuto il forte appoggio della chiesa cattolica - hanno sottolineato le implicazioni etiche di quella che chiamano "scienza degna di Frankenstein".

L'embrione ibrido è un mix di tessuto animale ed umano, e gli scienziati britannici stanno lavorando soprattutto su un tipo specifico di embrione del genere. Il dna viene trasferito da cellule umane (come quelle della pelle), in ovuli di animale che sono stati svuotati di tutte le loro informazioni genetiche. L'embrione che ne risulta è oltre il 99% umano, con la componente animale dello 0,1%. Verrà fatto crescere in laboratorio per pochi giorni, fino a quando verranno prelevate le cellule staminali. Nessun embrione vivrà più di 14 giorni. Due permessi per creare questo tipo di ibrido sono già stati concessi dalla Human Fertilisation and Embryology Authority, e scienziati a Newcastle l'hanno già prodotto. I due maggiori partiti, Laburista e Conservatore, hanno dato libertà di coscienza sulle quattro parti più delicate della legge che aggiorna la materia della fertilità umana allo stato attuale della scienza. Si tratta, a parte della creazione degli embrioni-chimera votata stasera, della creazione di bambini da embrioni selezionati, così da avere tessuti che possano essere usati per curare un fratello malato (anche su questo punto si vota oggi, attorno alle 23 ora italiana).

Controverso anche il ruolo dei padri nei trattamenti per fecondazione artificiale: la legge cancellerebbe l'obbligo per le cliniche di considerare il benessere del bambino, in termini di presenza o meno di un padre (i sostenitori dicono che così si metterebbe fine alla discriminazione verso le coppie lesbiche che vogliono un figlio con la fiv. Il voto è domani). Infine, il limite temporale per l'aborto, forse il punto più discusso: abbassare l'attuale limite da 24 a 22 settimane. Chi lo propone dice che grazie alla scienza, oggi bambini nati così prematuri possono sopravvivere. Chi si oppone dice che non è assolutamente provato. Su questo punto il voto è previsto per domani.

Fonte:focus.it

Per come la vedo io credo sia giusto riuscire a curare malattie o seguire il progresso scientifico anche con queste cose.
Secondo me se blocchiamo queste ricerche rischiamo un duro stop per la scienza moderna.
Non si tratta di usare umani vivi come pezzi di ricambio, ma solo embrioni e cellule staminali, quindi elementi biologici ancora non dotati di vita propria.

AURORA PILOT
jole88
00martedì 20 maggio 2008 00:30
alcuni problemi:
e cosa significa "vita"?!
e chi ti dice che non vengano rispettati i 14 giorni?!
sono d'accordo con te che la scienza deve essere libera, ma si rischia troppo, quando le vie della stessa scienza sono comunque infinite!!! Perchè non scegliere qualche altro metodo allora!?
saluti
AURORA PILOT
00martedì 20 maggio 2008 01:22
Credo proprio che nasca una bella discussione su un argomento del genere Jole88! [SM=g27822]

L'embrione per me è qualcosa di vivo perchè cerca di crescere ecc..., ma non riesco a riconoscere un'esistenza umana in quella cosa né tanto meno una persona, anche se mi rendo conto che da quella cosa dipende il genere umano.
Lo stadio embrionale da cui si ottengono queste particolari cellule staminali e' quello di blastocisti. A questo stadio l'embrione umano e' una sferetta di un decimo di millimetro, contentente poco piu' di 100 cellule e del tutto incapace di avvertire ogni tipo di sensazione (il sistema nervoso inizia a formasi molto piu' tardi). Per ottenere le cellule staminali embrionali e' di norma necessario sacrificare l'embrione.

Il problema principale legato alle cellule staminali embrionali non e' pero' di natura scientifica (d'altronde, come detto, tutti gli addetti ai lavori sono d'accordo sul fatto che lo studio delle cellule staminali embrionali presenti comunque aspetti di grandissimo interesse scientifico). Il problema e' invece di natura metafisica ed e' legato al concetto di inizio della vita umana. Molte persone ritengono non sia "etico" sacrificare un embrione perche' (per loro) l'embrione e' una entita' equivalente a quella di un essere umano gia' nato o quanto meno una entita' meritevole di tutela.
Per altre persone l'embrione non possiede alcuno status metafisico o possiede uno status metafisico ma inferiore a quello di un essere umano gia' nato.
Spesso alla base dei differenti modi di vedere sta il concetto di inizio della vita.
Faccio pero' notare che parlare di "vita" per argomentare le proprie scelte etiche non ha tecnicamente molto senso.
Vita e' infatti sicuramente anche quella della cellula fecondata (zigote).
Vita e' pero' anche quella dei gameti prima della fecondazione.
Vita e' quella delle cellule del nostro corpo (quando devitalizziamo un dente o ci strappiamo dei peli uccidiamo intenzionalmente cellule vive del nostro corpo).
Vita e' anche quella dei numerosissimi microorganismi che popolano simbioticamente il nostro corpo.
Vita e' anche quella dei batteri che uccidiamo ogni volta che puliamo casa.
Parlare di vita non ha quindi molto senso. Ha semmai senso parlare di "vita umana" e questo e' un concetto del tutto metafisico. Ognuno di noi ha una propria idea di inizio della vita umana e ognuno di noi colloca questo inizio in un qualche momento dello sviluppo embrionale (prime otto settimane di sviluppo) o fetale (dalla ottava settimana alla nascita). Ci sono ad esempio persone per cui la vita umana inizia allo stadio di una cellula (zigote). Per altre persone invece la vita umana inizia solo alla nascita. In mezzo a questi due estremi esiste una ampia gamma di vedute.
Non ha nemmeno molto senso tentare di dare all'inizio della vita una giustificazione scientifica. E' inutile, ad esempio, parlare di corredo cromosomico unico (come alcuni fanno).
E' inutile perche' non sta scritto da nessuna parte che il corredo cromosomico sia il criterio con cui stabilire l'inizio della vita umana (tra l'altro, piccolissime modificazioni del DNA avvengono in continuazione e quindi il nostro patrimonio genetico si modifica in continuazione). Alcuni usano come criterio quello di "potenzialita' futura". Di nuovo, non sta scritto da nessuna parte che la vita umana inizia quando inizia la potenzialita' di un futuro essere umano. Oltretutto il potenziale di futuro essere umano e' un concetto vago e potrebbe essere anche condiviso, ad esempio, dagli spermatozoi (gli spermatozoi se inseriti in utero hanno la capacita' di fecondare). Alcuni usano invece come criterio quello dell'inizio delle sensazioni dolorose. Di nuovo, non sta scritto da nessuna parte che questo debba essere il criterio e, tra l'altro, nessuno sa di preciso quando collocare questo momento durante lo sviluppo (quello che si puo invece dire e' che questo momento e' sicuramente successivo allo stadio da cui sono derivate le cellule staminali embrionali).
Esiste poi una scuola di pensiero per cui la vita umana non inizia in un momento ben preciso e per cui lo status di persona viene acquisito progressivamente durante il corso dello sviluppo fetale. Per queste persone un embrione e' sicuramente una cosa molto diversa da un essere umano gia' nato.

Alcune notizie le ho prese da un testo di un prof univerasitario di Bologna.

Se la vogliamo anche vedere da un punto di vista religioso la chiesa, in passato, ha "fissato" momenti arbitrari di inizio della vita diversi dal concepimento. In particolare l'anima sarebbe entrata nell'embrione solo quaranta giorni dopo il concepimento....

AURORA PILOT




jole88
00martedì 20 maggio 2008 14:46
progrediamo con la testa e non con le gambe!!
Eh si caro aurora! e Probabilmente sarà una discussione senza fine!

Eccovi riassunte nel link, forse troppo schematicamente le principali correnti di pensiero:

www.lions-pomigliano.it/Bioetica/Statutoembrione.htm

Come vedi definire il concetto di vita è difficile se non, per così dire troppo arbitrario o impossibile. Anche ogni nostra cellula è viva.

Ancora peggio se ci imbarchiamo nel concetto di "persona": due anni fa partecipai a una conferenza di tre giorni sulle relazioni tra scienza, filosofia, etica e il concetto di persona. Tra vari interventi di importanti esponenti del palcoscienico nazionale la conclusione, comunque ambigua, sembra essere stata quella dell'impossibilità di definire tale concetto (c'è chi perfino ne affermò l'inutilità). Quindi a riguardo non spenderò neanche una parola in seguito.

Riguardo al principio di potenzialità concordo con te..volendo potrebbe esserci potenzialità di vita umana pure nel singolo DNA di una singola cellula della pelle. Quindi non possiamo basarci sulla potenzialità per discutere.

Se, poi, non possiamo utilizzare il termine vita (per le troppe definizioni esistenti, basti pensare che su Le Scienze si è discusso pure se si può definire vivo un virus), e tanto meno quello di persona io affermerei:

1- facciamo valere il principio sacrosanto della cautela. (il dubbio socratico non è più onorato nella nostra società che cerca risposte facili e comode a tutti i costi e in poco tempo)

2a- basiamoci su quello di cui siamo sicuri grazie al lavoro di persone competenti (competenti, attenzione, non solo nel campo scientifico, ma anche in quello etico)(--->>io non disprezzo un viaggio del sapere verso una Conoscenza universale), e su cui vi sono poche opinioni contrastanti: ad esempio i tempi relativi alla nascita del sistema nervoso (tempi che secondo me, ma magari non secondo altri coincidono con la nascita della tanto discussa vita).

2b- Da notare che il sistema nervoso inizia la sua formazione dal già preso in considerazione 14simo giorno, per alcuni scienziati già dal sesto, quando le cellule cominciano a differenziarsi.

3- facciamo in modo che la scienza e la politica operino nel rispetto delle idee di tutti, cercando al limite strade alternative. La Scienza deve essere LIBERA ma nel concetto di libertà è intrinseco anche quello di rispetto, ricordiamocelo.
Se un principio rappresenta uno scoglio insormontabile, aggiriamolo in modo di non urtarci contro, altrimenti rimarremo sempre allo stesso punto senza progredire.

4- non è vero che per utilizzare, creare, ottenere qualsivoglia cellule staminali sia necessario sacrificare o utilizzare un embrione: esistono altri metodi : eccovene uno:

www.progettodiabete.org/indice_ie1000.html?news/n2000_...

(il link riguarda una cura del diabete attraverso la staminali)

Come evevo già detto, se non riusciamo a saltare l'ostacolo, aggiriamolo, ciò che conta è avanzare in "armonia universale"!

AURORA PILOT
00mercoledì 21 maggio 2008 00:22
Carissimo jole88,
certo ci sono nuovi metodi, ma anche questi metodi hanno delle potenzialità limitate!
Credo che siamo ancora lontani dalla "scienza etica", ma comunque questi link che hai messo sono la conferma che tutto è possibile, tempo permettendo!
Grazie per la bella discussione.

AURORA PILOT
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:46.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com