Fu El Nino a spingere il grande navigatore Magellano

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
(richard)
00venerdì 16 maggio 2008 19:59
Secondo uno studio il fenomeno climatico fu decisivo nella prima circumnavigazione del globo

La prima circumnavigazione della Terra compiuta nel Cinquecento da Magellano? Tutto merito di El Nino, la ricorrente anomalia climatica che riscalda le acque del Pacifico, sconvolgendo i normali regimi dei venti e delle correnti marine. Lo sostiene l'archeologo Scott Fitzpatrick della North Carolina State University che, in collaborazione con altri esperti paleoclimatologi, ha appena pubblicato uno studio in cui evidenzia il ruolo degli inusuali fattori meteorologici nella strardinaria ma sfortunata impresa del grande navigatore.

MODELLI MATEMATICI - Utilizzando dei modelli matematici computerizzati in grado di ricostruire gli eventi del Nino verificatisi nei primi decenni del Cinquecento, Fitzpatrick ha scoperto che uno di questi coincide proprio con il 1520, l'anno in cui Magellano, dopo avere fortunosamente raggiunto e doppiato Capo Horn, l'estrema punta meridionale del Sudamerica, volse a Settentrione, con l'obiettivo di raggiungere le mitiche Isole delle Spezie o Molucche, nell'Arcipelago Indonesiano.

SPINTO FINO ALLE FILIPPINE - Il navigatore portoghese al servizio del re di Spagna era partito l'anno precedente da Siviglia, con ben cinque navi, con l'intento di dimostrare che le lontane isole del Pacifico potevano essere raggiunte trovando un passaggio verso Ovest, invece che procedendo verso Est, attraverso il consueto aggiramento dell'Africa. Ma difficoltà di navigazione e ammutinamenti avevano fatto sì che, giunto a Capo Horn, Magellano si ritrovasse solo con due navi, una delle quali tornò indietro. A questo punto Magellano avrebbe potuto decidere di risalire il Pacifico costeggiando il Sudamerica, invece, una volta doppiato il Capo Horn, si tuffò nel vasto oceano, incoraggiato dalle favorevoli condizioni meteorologiche e, come sostiene Fitzpatrick, praticamente trascinato dalle correnti marine.

Così, grazie al Nino, fu risparmiato il duro lavoro dei marinai addetti a dispiegare le vele, decimati e stremati per la fame e le malattie. Ma quelle stesse correnti propizie portarono Magellano ben più a nord del previsto, fino Cebu, nelle Filippine, dove il navigatore perse la vita in uno scontro con gli indigeni. Il compito di completare la circumnavigazione del globo e tornare in Spagna con l'unica nave superstite, la Victoria, toccò al capitano Juan Sebastian Elcano. Secondo gli autori di questo studio il diario di Antonio Pigafetta, l'aiutante vicentino di Magellano, fra i pochi sopravvissuti della spedizione, contine in maniera inconsapevole la prima testimonianza storica degli effetti del Nino sulla navigazione
da :Corriere della sera


AURORA PILOT
00venerdì 16 maggio 2008 23:41
Un grande navigatore e una natura benevola hanno permesso una della più grandi iprese della storia dell'uomo!
Certo che tutte le volte che penso a queste aventure di quei tempi, dove non sapevi mai se saresti ritornato indietro, mi fanno veramente riflettere sulla grandezza della razza umana!

AURORA PILOT
(richard)
00venerdì 16 maggio 2008 23:58
Lo spirito d'avventura e di scoperta dei grandi navigatori credo che rimane insuperabile ed insuperato ancora oggi!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:17.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com