Stravaganze americane: una gara tra aerei su un "circuito" virtuale nei cieli del deserto. In palio, il solito super premio da un milione di dollari.
Dopo la MotoGP e la Formula1 potrebbe rappresentare una nuova sfida per Valentino The Doctor Rossi: si chiama Rocket Racing League e altro non è se non il primo campionato al mondo di corse aeronautiche su circuito. Organizzata dalla X-Prize Foundation, questa singolare competizione è riservata a particolari aerei chiamati Mark1 X-Racers. Si tratta di velivoli spinti da un motore a razzo progettati dalla XCOR Aerospace di Mojave (California), in grado di raggiungere una velocità di circa 520 km/h.
Sosta ai box. Le gare si svolgeranno su un circuito lungo 3,2 km e largo uno e mezzo, che si estende per circa 1500 metri nell'atmosfera. I piloti potranno vedere il tracciato del circuito durante il volo grazie a uno speciale visore che ne proietterà l'immagine davanti ai loro occhi.
Le regole della competizione saranno assai simili a quelle della Formula Indy: la partenza sarà data in movimento, quando tutti gli aerei saranno già sul circuito. Sono previsti anche i pit-stop per il rifornimento di carburante: inizialmente ogni sosta ai box durerà tra i 5 e 10 minuti, ma ogni team potrà sviluppare materiali e tecnologie per ridurre al massimo i tempi.
Occhio ai consumi. Con un pieno ogni aereo potrà percorrere circa 4 giri del tracciato, e ogni Gran Premio del cielo durerà 90 minuti. I piloti conquisteranno punti in base allo stile di volo e alla parsimonia nel consumo di carburante. Il team che vincerà il campionato si aggiudicherà il superpremio da un milione di dollari.
I bolidi saranno alimentati con una speciale miscela di ossigeno liquido e cherosene che garantirà una spettacolare coreografia di fiammate lunghe fino a 20 metri in uscita dai propulsori.
Riprese da brivido. Il pubblico potrà seguire i Gran Premi da terra grazie a un complesso sistema di telecamere montate sui velivoli e su palloni aerostatici sospesi lungo il circuito.
Che bellezza potervi partecipare!
Peccato che i rischi di collisioni ed incidenti siano molto alti.
Fonte:focus.it
AURORA PILOT