Evoluzione del cervello umano

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KOSLINE
00martedì 22 novembre 2011 20:55
Sessanta geni, molti dei quali attivi nella corteccia cerebrale, hanno avuto origine da tratti quiescenti di DNA dopo la separazione filogenetica degli esseri umani dagli scimpanzé, avvenuta più di cinque milioni di anni fa di Charles Q. Choi

Miliardi di anni fa, sostanze chimiche organiche nella zuppa primordiale si organizzarono in qualche modo nei primi organismi. Alcuni anni fa, alcuni scienziati hanno scoperto che qualcosa di simile accade ogni tanto nelle cellule di tutti gli organismi viventi: frammenti di sequenze di DNA una volta quiescenti talvolta si assemblano a formare dei geni. Questi geni, che i genetisti chiamano de novo, possono continuare a rivestire un ruolo significativo nell'evoluzione dei singoli organismi, anche degli esseri umani.

Ma quanti sono? Più di quanto ritenuto finora.

La fonte più copiosa di nuovi geni negli animali, nelle piante, nei funghi e in altre forme di vita le cui cellule sono dotate di nucleo, coinvolgono il rimescolamento o la duplicazione di frammenti di DNA che provengono da geni già esistenti. Finora, era opinione diffusa che l'evoluzione de novo di geni fosse assai rara, poiché le proteine per cui codificano sono spesso grandi e complesse, e la maggior parte di esse non riesce a funzionare correttamente se una singola componente chiave è fuori posto: perciò l'evoluzione casuale di un gene funzionante sembrava improbabile.

Tuttavia, quando un gruppo internazionale di ricercatori ha condotto un'analisi del genoma umano alla ricerca di geni de novo, ne ha scoperti ben 60: tre volte di più di quanto stimato in precedenza. Inoltre, e ancora più sorprendente, molti di questi geni sono attivi nella corteccia cerebrale, il che fa ipotizzare che i geni de novo possano rivestire un ruolo cruciale nell'evoluzione del cervello umano.

“La corteccia cerebrale ha un ruolo chiave nell'apprendimento, nella memoria, nel linguaggio, nel pensiero, nell'emozione nell'attenzione percettiva e nella coscienza” ha spiegato Dong-Dong Wu, genetista del Kunming Institute of Zoology dell'Accademia delle scienze cinese, coautore

del rapporto pubblicato sulla rivista "PLoS Genetics". “I nostri risultati suggeriscono che i geni originati de novo possano essere responsabili di alcune di queste caratteristiche”.

Negli ultimi cinque anni, varie ricerche avevano suggerito che l'evoluzione recente dei geni non è impossibile. I geni de novo sono stati scoperti per la prima volta nei moscerini della frutta, e da allora sono stati osservati nei lieviti, nel riso, nei topi e nei primati, e la prima osservazione nell'uomo è del 2009.

Per trovare geni umani de novo, Wu e il suo gruppo hanno cominciato con i geni umani noti e hanno eliminato quelli che somigliano a geni presenti in altre linee filogenetiche di primati. Poi sono stati esclusi i geni che si ritrovano anche nei primati non umani, ma sono spenti. I risultanti 60 geni de novo sono corti e relativamente semplici; inoltre, sono attivi in diversi tessuti: adiposo, polmonare, intestinale, epatico, muscolare, del seno e dei linfonodi. Il massimo dell'attività, tuttavia, è stato osservato nella corteccia cerebrale.

potrebbe non sembrare un numero enorme, tenuto conto che il genoma umano è costituito da 20.000-25.000 geni, ma “eravamo abituati a pensare che non ce ne fossero affatto”, ha dichiarato Aoife McLysaght genetista del Trinity College di Dublino, che non ha preso parte allo studio. Dato questo numero, e dato il tempo trascorso da quando si separarono le linee filogenetiche degli esseri umani e degli scimpanzé, tra cinque e sei milioni di anni fa, il tasso di origine di geni de novo sembra essere approssimativamente di 10-12 geni per milione di anni, ovvero tre volte maggiore rispetto alle stime precedenti.

D'altra parte, tutti i geni de novo osservati nei tessuti analizzati sono risultati attivi solo a livelli relativamente bassi, “per cui, si potrebbe concludere che rivestono solo ruoli biologici secondari”, sottolinea Wu. Non è chiaro quali funzioni possano avere: per esempio, i ricercatori non hanno ancora collegato le mutazioni di questi geni a una qualunque patologia nota.

Identificare il ruolo dei geni de novo probabilmente non sarà cosa facile. Manipolare questi geni in cellule in coltura potrebbe far luce sulla loro attività, ma gli effetti potrebbero essere lievi e forse osservabili solo alle scale più grandi di tessuti e organi.

I ricercatori, ovviamente, non possono condurre esperimenti su persone, e potrebbe rivelarsi impossibile effettuare analisi su animali da laboratorio in cui sono stati introdotti questi geni umani. Tuttavia, suggerisce McLysaght, poiché per funzionare correttamente, i geni de novo potrebbero aver bisogno di interagire con altri geni, si potrebbe cercare di identificare questi ultimi, e così risalire alle funzioni dei geni de novo. [SM=g1950684]

fonte dati : www.lescienze.it/news/2011/11/22/news/evoluzione_del_cervello_umano_un_ruolo_cruciale_per_i_nuovi_geni...
Andrea.ufoonline
00giovedì 24 novembre 2011 15:57
Da quello che so Kos, gli scienziati non hanno ancora capito bene come abbia fatto il cervello umano a trasformarsi così tanto. Hanno addirittura ipotizzato dei virus cerebrali in grado di causare mutazioni nei geni del cervello, tali da alterarne lo sviluppo e aumentarne le potenzialità...
Come mai l'uomo non è rimasto scimmia? Questa domanda secondo me potrebbe portare anche ad altre ipotesi... Manipolazioni genetiche da parte di "qualcuno"?
Chi lo sa... E' tutto una grande incognita.
Attualmente però la scienza riconduce tutto al fatto che l'uomo passò da quadrupede a bipede e iniziò ad usare le mani per altre attività...
Ma ci sono anche altri animali che utilizzano le mani quanto l'uomo eppure non mi sembrano molto evoluti...
E' un grande mistero [SM=g6811]
Andrea.ufoonline
00giovedì 24 novembre 2011 19:33
Re:
Andrea.ufoonline, 24/11/2011 15.57:

Da quello che so Kos, gli scienziati non hanno ancora capito bene come abbia fatto il cervello umano a trasformarsi così tanto. Hanno addirittura ipotizzato dei virus cerebrali in grado di causare mutazioni nei geni del cervello, tali da alterarne lo sviluppo e aumentarne le potenzialità...
Come mai l'uomo non è rimasto scimmia? Questa domanda secondo me potrebbe portare anche ad altre ipotesi... Manipolazioni genetiche da parte di "qualcuno"?
Chi lo sa... E' tutto una grande incognita.
Attualmente però la scienza riconduce tutto al fatto che l'uomo passò da quadrupede a bipede e iniziò ad usare le mani per altre attività...
Ma ci sono anche altri animali che utilizzano le mani quanto l'uomo eppure non mi sembrano molto evoluti...
E' un grande mistero [SM=g6811]




Ti posto un link sulla teoria del virus cerebrale:

www.pikaia.eu/easyne2/LYT.aspx?Code=Pikaia&IDLYT=425&ST=SQL&SQL=ID_Docume...
KOSLINE
00giovedì 24 novembre 2011 22:40
Re: Re:
Andrea.ufoonline, 24/11/2011 19.33:




Ti posto un link sulla teoria del virus cerebrale:

www.pikaia.eu/easyne2/LYT.aspx?Code=Pikaia&IDLYT=425&ST=SQL&SQL=ID_Docume...



grazie Andrea interessante non conoscevo questa notizia . [SM=g8320]
Andrea.ufoonline
00giovedì 24 novembre 2011 22:55
Re: Re: Re:
KOSLINE, 24/11/2011 22.40:



grazie Andrea interessante non conoscevo questa notizia . [SM=g8320]




Figurati Kos, bellissimo l'articolo che hai presentato [SM=g8320], complimenti!
Altre teorie dicono che il cervello umano si è sviluppato così tanto per lo sviluppo del linguaggio.
Ma allora come si spiegano che usiamo solo l'1 per cento del cervello? Non ti sembra strano? Dovremo avere solo quello che ci serve non di più...
KOSLINE
00giovedì 24 novembre 2011 23:03
Re: Re: Re: Re:
Andrea.ufoonline, 24/11/2011 22.55:





Altre teorie dicono che il cervello umano si è sviluppato così tanto per lo sviluppo del linguaggio.
Ma allora come si spiegano che usiamo solo l'1 per cento del cervello? Non ti sembra strano? Dovremo avere solo quello che ci serve non di più...



onestamente Andrea non conosco bene la tematica ,1% solo sfruttiamo ? azzo non sapevo questa cosa mi sembra un po' pochino come % pero'cosi' abbiamo tante possibilita' di sviluppo [SM=j2201351] , l'unica cosa che ricordo era che da quando l'uomo ha incominciato a mangiare la carne ha' sviluppato enormemente le sue capacita',altro onestamente non so' [SM=g8320]




Andrea.ufoonline
00venerdì 25 novembre 2011 00:37
Re: Re: Re: Re: Re:
KOSLINE, 24/11/2011 23.03:



onestamente Andrea non conosco bene la tematica ,1% solo sfruttiamo ? azzo non sapevo questa cosa mi sembra un po' pochino come % pero'cosi' abbiamo tante possibilita' di sviluppo [SM=j2201351] , l'unica cosa che ricordo era che da quando l'uomo ha incominciato a mangiare la carne ha' sviluppato enormemente le sue capacita',altro onestamente non so' [SM=g8320]








Scusami Kos, ti ho detto una stupidaggine [SM=g1950691] ...
Io sapevo così, ma a quanto pare dopo che mi sono informato sembra un'idea scientificamente superata, lo usiamo tutto, non al 10 per cento!

ecco ti posto questo:

www.ditadifulmine.com/2009/12/usiamo-davvero-solo-il-10-del-nos...


Però senti cosa dice: "E' vero però che le potenzialità di sviluppo del cervello umano non hanno limiti ben precisi, questa è un'affermazione che può essere data per veritiera. Ciò però non implica che ci siano delle zone del nostro cervello che non sono utilizzate, ma che il nostro cervello possa crescere ed evolversi in maniera pressochè infinita".

Quindi alla fine ammette che ha potenzialità pazzesche che non usiamo [SM=g8320]

Poi dice anche che in realtà la parte conscia usa il 10 per cento, mentre la parte subconscia il 90 per cento...

Quindi alla fine ammette anche che la parte conscia è solo il 10 per cento del totale
filovirus59
00venerdì 25 novembre 2011 09:53
vorrei sapere il cervello di una donna come funziona......
IvanPsy
00lunedì 28 novembre 2011 17:59
Le donne? Credo molto dipenda dal loro numero di scarpe... :-/

Ok per evitare di venire bannato a vita dalle femminucce del forum, diventiamo seri... ;-)

Non ho ancora letto bene l'articolo, ma per rispondere ad alcuni thread, in realtà noi il cervello lo usiamo già tutto (ok: alcune persone ne usano ben poco, ma in linea di massima lo usiamo tutto... :-) ).

Il fatto che lo utilizzeremmo solamente per il 10% nasce da una distorsione dell'informazione, in alcuni casi ingenua, da persone poco preparate sull'argomento, in altri interessata, ossia persone che poi ti vendono i loro metodi per sfruttare la rimanente parte.

Il fatto che consciamente utilizziamo solamente quella percentuale non toglie il fatto che tutta la rimanente viene utilizzata ad esempio per tutte le operazioni automatizzate, come il funzionamento degli organi, ad esempio, ma non solo.

Anche a livello inconscio lo utilizziamo tutto, solo che solamente una piccola percentuale emerge ala coscienza...e per fortuna!

Come disse Jung, l'inconscio percepisce molto più di ciò che noi consciamente avvertiamo...quindi possiamo concludere che alla fine questa parte la utilizziamo.

Se prendiamo per buona un evoluzione come ce la insegnano a scuola, vediamo che inizialmente c'è stato un boom di espansione del volume cerebrale, ad un certo punto la crescita si è fermata.
Da questo punto di vista il nostro cervello non è molto più grande di 40000 anni fa'.

Quello che invece ha fatto la differenza è stata l'organizzazione delle sue funzioni, e come le rispettive parti vengono messe in collegamento l'una con l'altra.

In altre parole: una sorta di 'centro di elaborazione e coordinamento' delle funzioni già esistenti, identificato nella corteccia pre-frontale, che a quanto pare ha un ruolo fondamentale nel problem solving, giusto per citarne uno...

Saluti!

***Moderazione***
Tolto un indirizzo mail privato
eone nero
00lunedì 28 novembre 2011 18:36
Ivan come spieghi determinati geni matematici o in altri campi sin da tenera età?

Altra cosa è vero che le donne usano di più l'emisfero destro al contrario degli uomini?

Grazie anticipate. :)
IvanPsy
00martedì 29 novembre 2011 22:43
Rispondo appena posso, ma adesso ho un'emergenza: nel mio precedente thread mi compare una delle mie mail professionali!

Non che la mia identità sia in segreto, ma così spudoratamente… :-)

Non riesco nemmeno ad immaginare come abbia potuto finirci dentro: il mio iPhone deve avere combinato un pasticcio.

Come faccio a toglierla? HELP!!!

(comunque prometto che appena posso rispondo… ;-) )
eone nero
00martedì 29 novembre 2011 23:07
Ti ringrazio anticipatamente, gentilissimo :)
Andrea.ufoonline
00mercoledì 30 novembre 2011 00:45
Provo a rispondere io, Hola [SM=g1950677] !

Il cervello umano è immensamente complesso...tanto che siamo ben lontani dalla comprensione totale di questo organo. Formato da miliardi di neuroni (cellule nervose) e cellule gliali ( cellule che accompagnano i neuroni nelle loro funzioni). I neuroni (formati da corpo cellulare, dendriti e assone) sono responsabili della trasmissione dell'impulso nervoso che da elettrico nell'assone, diventa chimico nelle sinapsi (zone di collegamento tra due o più neuroni).

Nel corso dell'evoluzione il cervello si è evoluto passando dal piccolo cervello rettiliano, a quello tipico dei mammiferi per finire al voluminoso cervello umano caratterizzato dalla corteccia cerebreale e contiene sia il cervello rettiliano che quello mammaliano.

E' proprio la corteccia cerebrale che caratterizza la specie umana: comprensione fine, linguaggio, arte, area associativa eccettera... Tutti gli altri animali ne sono fondamentalmente sprovvisti.

ecco un link affidabile ho visto,che spiega come è fatto il cervello:

www.angelini.it/areatematica-file/9720_Principali-strutture-del-cerv...

Pare che non sia importante solo (per quanto riguarda l'intelligienza geniale, Einstein per esempio aveva una massa cerebrale sotto la norma) la massa totale del cervello, ma quanto i neuroni sono collegati tra loro. Più i neuroni sono collegati tra loro da dendriti e sinapsi, più il cervello sarà efficiente.
Quindi non è detto che una persona sia più intelligiente rispetto ad un'altra solo perchè presenta una capacità cranica superiore, ma perchè i collegamenti tra i neuroni funzionano meglio.

Nel caso dei bambini prodigio è possibile che vi sia uno sviluppo precoce del cervello, oppure effettivamente una straordinaria efficienza nel collegamento tra i neuroni come ho detto prima.

Le donne producono estrogeni, ormoni che influenzano il cervello e predispongono al parto e alla cura dei figli.

Gli uomini producono testosterone che invece predispone alla caccia, alla guerra e alla lotta.

Non credo che le donne usino di più l'emisfero destro!

IvanPsy
00sabato 3 dicembre 2011 15:08
Forse finalmente ce la faccio... :-)

Ciò che caratterizza gli esseri umani non è precisamente la corteccia cerebrale, peraltro presente anche negli altri animali, ma la presenza di alcune strutture quali, come ho già accennato nel mio post precedente, la corteccia pre-frontale.

Per ciò che riguarda gli esseri umani, il cervello ha dapprima avuto un'espansione incredibile in termini di volume, poi ad un certo punto questa espansione ha iniziato a rallentare, fino a divenire quasi impercettibile.
Ciò che da lì in poi è notevolmente cambiato è stata l'organizzazione dei neuroni, e di conseguenza di come questi interagiscono tra loro.

In due parole: prima è migliorata la quantità, poi la qualità...

Questione dei bambini prodigio: su questo non sono tanto informato.
Quello che so è che questi bambini solitamente sviluppano enormemente una capacità a scapito di altre: secondo questo modello quindi in questi bambini l'area cerebrale deputata a quella capacità di sviluppa enormemente, lasciando però meno spazio allo sviluppo di altre.
Inizialmente queste persone presero il nome di 'idiots savants', proprio per indicare questa condizione molto particolare.

Le donne usano di più l'emisfero destro?
Su questo non so dirti nulla di approfondito.

A parte il fatto che man mano si sta scoprendo che la mente non è così strettamente modulare come si credeva prima, l'emisfero destro rimane ancora l'emosfero delle emozioni.

Le donne hanno comunque un maggiore accesso alle emozioni, vuoi anche per questioni culturali.
Infatti non è un caso che gli ambiti della vita in cui è richiesta intuizione, empatia, siano preferiti dalle donne o comunque da chi ha una componente femminile particolarmente prominente.
Basta dare un'occhiata a materie come la psicologia, i lavori creativi, oppure ad ingegneria, meccanica...

Personalmente non saprei dire se questa attitudine è da mettere in collegamento con un utilizzo maggiore dell'emisfero destro.

So invece che comunque le donne tendenzialmente presentano un corpo calloso più sviluppato, ossia quel fascio che mette in collegamento i due emisferi.
Una maggiore capacità di mettere in collegamento i dati digitali con i dati analogici potrebbe essere la base della maggiore propensione all'empatia e all'emotività, all'intuizione.

Ho usato il condizionale perché su questo non posso dire molto di più...
eone nero
00sabato 3 dicembre 2011 16:28
Grazie Ivan gentilissimo e grazie Andrea altrettanto [SM=g8320]

Posso chiedere cosa pensate delle ricerche di Karl Pribram?

"Karl Pribram in collaborazione con il fisico David Bohm, del cosiddetto "modello cerebrale olografico della funzione cognitiva", da lui chiamato "modello olonomico del cervello" e noto anche come "modello olografico di Pribram e Bohm" o come "paradigma olografico". [1]


"Lavorando nel campo della ricerca sulle funzioni cerebrali, anche il neurofisiologo Karl Pribram, dell'Università di Stanford, si è convinto della natura olografica della realtà. Numerosi studi, condotti sui ratti negli anni '20, avevano dimostrato che i ricordi non risultano confinati in determinate zone del cervello: dagli esperimenti nessuno però riusciva a spiegare quale meccanismo consentisse al cervello di conservare i ricordi, fin quando Pribram non applicò a questo campo i concetti dell'olografia. Egli ritiene che i ricordi non siano immagazzinati nei neuroni o in piccoli gruppi di neuroni, ma negli schemi degli impulsi nervosi che si intersecano attraverso tutto il cervello, proprio come gli schemi dei raggi laser che si intersecano su tutta l'area del frammento di pellicola che contiene l'immagine olografica.

Quindi il cervello stesso funziona come un ologramma e la teoria di Pribram spiegherebbe come il cervello riesca a contenere una tale quantità di ricordi in uno spazio così limitato. Quello umano può immagazzinare circa 10 miliardi di informazioni, durante la durata media di vita (approssimativamente l'equivalente di cinque edizioni dell'Enciclopedia Treccani!). Di converso, si è scoperto che gli ologrammi possiedono una sorprendente possibilità di memorizzazione, infatti semplicemente cambiando l'angolazione con cui due raggi laser colpiscono una pellicola fotografica, si possono accumulare miliardi di informazioni in un solo centimetro cubico di spazio. "" [2]



Note:

[1] it.wikipedia.org/wiki/Karl_Pribram

[2] sites.google.com/site/revolution0022/home/temi/universo-ol...

Grazie anticipate [SM=g8320]
Andrea.ufoonline
00domenica 4 dicembre 2011 07:09
Re:
IvanPsy, 03/12/2011 15.08:

Forse finalmente ce la faccio... :-)

Ciò che caratterizza gli esseri umani non è precisamente la corteccia cerebrale, peraltro presente anche negli altri animali, ma la presenza di alcune strutture quali, come ho già accennato nel mio post precedente, la corteccia pre-frontale.


Le donne hanno comunque un maggiore accesso alle emozioni, vuoi anche per questioni culturali.
Infatti non è un caso che gli ambiti della vita in cui è richiesta intuizione, empatia, siano preferiti dalle donne o comunque da chi ha una componente femminile particolarmente prominente.
Basta dare un'occhiata a materie come la psicologia, i lavori creativi, oppure ad ingegneria, meccanica...

..



Ivan devo contraddirti... Le scimmie più evolute come gli scimpanzè, hanno una capacità cranica di 500 centimetri cubi al massimo. L'uomo invece come capacità massima può sfiorare i 1900 centimetri cubi e questo aumento di materia cerebrale rispetto alle scimmie antropomorfe(animali considerati secondi all'uomo come evoluzione cerebrale), è proprio dovuto alla corteccia cerebrale. La corteccia cerebrale è presente nei mammiferi, ma nell'uomo è estremamente più sviluppata. Quindi come ho detto prima fondamentale assenza intesa come carenza limitante rispetto all'uomo di: comprensione fine, linguaggio, arte, area associativa eccettera...

Le donne producono ormoni quali gli estrogeni(estradiolo e progesterone) che ne modificano il comportamento, inducendo sia un indole dolce e comprensiva adatta all'allevamento e istruzione dei figli sia la trasformazione di alcune aree cerebrali.
Andrea.ufoonline
00domenica 4 dicembre 2011 07:17
Re:
eone nero, 03/12/2011 16.28:

Grazie Ivan gentilissimo e grazie Andrea altrettanto [SM=g8320]

Posso chiedere cosa pensate delle ricerche di Karl Pribram?

"Karl Pribram in collaborazione con il fisico David Bohm, del cosiddetto "modello cerebrale olografico della funzione cognitiva", da lui chiamato "modello olonomico del cervello" e noto anche come "modello olografico di Pribram e Bohm" o come "paradigma olografico". [1]


"Lavorando nel campo della ricerca sulle funzioni cerebrali, anche il neurofisiologo Karl Pribram, dell'Università di Stanford, si è convinto della natura olografica della realtà. Numerosi studi, condotti sui ratti negli anni '20, avevano dimostrato che i ricordi non risultano confinati in determinate zone del cervello: dagli esperimenti nessuno però riusciva a spiegare quale meccanismo consentisse al cervello di conservare i ricordi, fin quando Pribram non applicò a questo campo i concetti dell'olografia. Egli ritiene che i ricordi non siano immagazzinati nei neuroni o in piccoli gruppi di neuroni, ma negli schemi degli impulsi nervosi che si intersecano attraverso tutto il cervello, proprio come gli schemi dei raggi laser che si intersecano su tutta l'area del frammento di pellicola che contiene l'immagine olografica.

Quindi il cervello stesso funziona come un ologramma e la teoria di Pribram spiegherebbe come il cervello riesca a contenere una tale quantità di ricordi in uno spazio così limitato. Quello umano può immagazzinare circa 10 miliardi di informazioni, durante la durata media di vita (approssimativamente l'equivalente di cinque edizioni dell'Enciclopedia Treccani!). Di converso, si è scoperto che gli ologrammi possiedono una sorprendente possibilità di memorizzazione, infatti semplicemente cambiando l'angolazione con cui due raggi laser colpiscono una pellicola fotografica, si possono accumulare miliardi di informazioni in un solo centimetro cubico di spazio. "" [2]



Note:

[1] it.wikipedia.org/wiki/Karl_Pribram

[2] sites.google.com/site/revolution0022/home/temi/universo-ol...

Grazie anticipate [SM=g8320]




Figurati Eone [SM=g8320] , sono ben felice di chiarire qualche dubbio, nei miei limiti e sono molti [SM=j1950678] !

Hai toccato un tasto dolente [SM=g6811] ... Posso solo risponderti con quello che avevo detto in precedenza: "Il cervello umano è immensamente complesso...tanto che siamo ben lontani dalla comprensione totale di questo organo"
Conosciamo bene come funziona la trasmissione degli impulsi nervosi.. Ma molto poco di come i ricordi e altri dati vengano conservati e utilizzati.

Il cervello è un meraviglioso mistero e resterà tale per molto tempo secondo me [SM=g1950679]

IvanPsy
00domenica 4 dicembre 2011 13:10
Re: Re:
Andrea.ufoonline, 04/12/2011 07.09:



Ivan devo contraddirti... Le scimmie più evolute come gli scimpanzè, hanno una capacità cranica di 500 centimetri cubi al massimo. L'uomo invece come capacità massima può sfiorare i 1900 centimetri cubi e questo aumento di materia cerebrale rispetto alle scimmie antropomorfe(animali considerati secondi all'uomo come evoluzione cerebrale), è proprio dovuto alla corteccia cerebrale. La corteccia cerebrale è presente nei mammiferi, ma nell'uomo è estremamente più sviluppata. Quindi come ho detto prima fondamentale assenza intesa come carenza limitante rispetto all'uomo di: comprensione fine, linguaggio, arte, area associativa eccettera...

Le donne producono ormoni quali gli estrogeni(estradiolo e progesterone) che ne modificano il comportamento, inducendo sia un indole dolce e comprensiva adatta all'allevamento e istruzione dei figli sia la trasformazione di alcune aree cerebrali.



Sì Andrea è esattamente come ho detto io.
Ho solamente voluto fare una precisazione, perché da come avevi scritto prima mi era sembrato che solamente l'uomo possedesse questa corteccia cerebrale.
Certamente, come ho spiegato subito dopo, nell'essere umano questa corteccia è enormemente sviluppata rispetto agli altri mammiferi, con tanto di strutture che negli altri animali sono assenti.
Le scimmie più evolute presentano una bozza (possiamo definirlo così, per rimanere nel semplice) di alcune di queste aree.

Questione donne...anche qui hai detto esattamente le stesse cose mie: ormoni, sviluppo cerebrale, psiche sono strettamente collegati, tanto che oramai si parla tranquillamente di psico-neuro-endocrinologia, proprio ad indicare come sia impossibile comprendere uno di questi aspetti senza considerare gli altri.
In molti casi queste divisioni servono solamente per comodità di studio.

Peace and Love!!! [SM=g1950677]
IvanPsy
00domenica 4 dicembre 2011 13:25
Re:
eone nero, 03/12/2011 16.28:

Grazie Ivan gentilissimo e grazie Andrea altrettanto [SM=g8320]

Posso chiedere cosa pensate delle ricerche di Karl Pribram?

"Karl Pribram in collaborazione con il fisico David Bohm, del cosiddetto "modello cerebrale olografico della funzione cognitiva", da lui chiamato "modello olonomico del cervello" e noto anche come "modello olografico di Pribram e Bohm" o come "paradigma olografico". [1]


"Lavorando nel campo della ricerca sulle funzioni cerebrali, anche il neurofisiologo Karl Pribram, dell'Università di Stanford, si è convinto della natura olografica della realtà. Numerosi studi, condotti sui ratti negli anni '20, avevano dimostrato che i ricordi non risultano confinati in determinate zone del cervello: dagli esperimenti nessuno però riusciva a spiegare quale meccanismo consentisse al cervello di conservare i ricordi, fin quando Pribram non applicò a questo campo i concetti dell'olografia. Egli ritiene che i ricordi non siano immagazzinati nei neuroni o in piccoli gruppi di neuroni, ma negli schemi degli impulsi nervosi che si intersecano attraverso tutto il cervello, proprio come gli schemi dei raggi laser che si intersecano su tutta l'area del frammento di pellicola che contiene l'immagine olografica.

Quindi il cervello stesso funziona come un ologramma e la teoria di Pribram spiegherebbe come il cervello riesca a contenere una tale quantità di ricordi in uno spazio così limitato. Quello umano può immagazzinare circa 10 miliardi di informazioni, durante la durata media di vita (approssimativamente l'equivalente di cinque edizioni dell'Enciclopedia Treccani!). Di converso, si è scoperto che gli ologrammi possiedono una sorprendente possibilità di memorizzazione, infatti semplicemente cambiando l'angolazione con cui due raggi laser colpiscono una pellicola fotografica, si possono accumulare miliardi di informazioni in un solo centimetro cubico di spazio. "" [2]



Note:

[1] it.wikipedia.org/wiki/Karl_Pribram

[2] sites.google.com/site/revolution0022/home/temi/universo-ol...

Grazie anticipate [SM=g8320]



Personalmente è una concezione che adoro, ma credo che in ambito accademico abbia ancora le sue molte difficoltà ad entrare.

Uscendo quindi dall'ambito accademico, personalmente propendo più per questa teoria.

Del resto, come disse W Reich (cito quasi testualmente), il malato mentale è una persona che ha visto cosa c'è oltre il velo della nostra realtà, ma non ha retto a questa visione.

Ossia, da questo punto di vista: ben vengano le nostre difese che ci permettono di ridurre tutto ciò che percepiamo ad un Sistema ordinato, coerente, ma soprattutto chiaro, certo, con un certo grado di prevedibilità…

Del resto i malati psichiatrici (soprattutto alcune patologie) talvolta riescono a sconcertare per la loro precisione di descrizioni che la fisica quantistica solamente ora sta iniziando a concepire, così come certe "uscite" che rasentano la telepatia.

Come mi si disse tempo fa', hanno le antenne…

Saluti!!!
Andrea.ufoonline
00domenica 4 dicembre 2011 13:38
Re: Re: Re:
IvanPsy, 04/12/2011 13.10:



Sì Andrea è esattamente come ho detto io.
Ho solamente voluto fare una precisazione, perché da come avevi scritto prima mi era sembrato che solamente l'uomo possedesse questa corteccia cerebrale.
Certamente, come ho spiegato subito dopo, nell'essere umano questa corteccia è enormemente sviluppata rispetto agli altri mammiferi, con tanto di strutture che negli altri animali sono assenti.
Le scimmie più evolute presentano una bozza (possiamo definirlo così, per rimanere nel semplice) di alcune di queste aree.

Questione donne...anche qui hai detto esattamente le stesse cose mie: ormoni, sviluppo cerebrale, psiche sono strettamente collegati, tanto che oramai si parla tranquillamente di psico-neuro-endocrinologia, proprio ad indicare come sia impossibile comprendere uno di questi aspetti senza considerare gli altri.
In molti casi queste divisioni servono solamente per comodità di studio.

Peace and Love!!! [SM=g1950677]




Capito [SM=g8320], non è molto semplice spiegarsi bene per iscritto in questi argomenti, sono molto complessi...

Io invece da quello che avevi scritto tu avevo capito che gli animali hanno un cervello quasi uguale a quello umano... Probabilmente ho capito male

Volevo dire che nell'uomo la corteccia cerebrale è estremamente più estesa rispetto alle altre specie animali e proprio grazie a questo fatto che parliamo, pensiamo, scriviamo eccettera in maniera così elaborata...
Gli altri animali non hanno queste capacità, a parte nei cartoni animati Disney!

Non preoccuparti, sono tranquillissimo [SM=g6794]

Hai sentito che più grande di così il cervello umano non potrebbe essere? Per una questione energetica mi pare di aver capito [SM=g8909]
eone nero
00domenica 4 dicembre 2011 14:14
Grazie [SM=g8320] , come mai il mondo accademico è stato sempre riluttante verso queste visioni? Ne ho viste accettate di ben peggiori vedasi quelle di un cocainomane, ogni riferimento a Fred è puramente casuale [SM=g6794] , posso capire che Reiche per certi versi era molto visionario ma i suoi studi si sposano con antiche e millenarie tradizioni, ma la sua fine di certo non ha fatto onore alla scienza, poveraccio. [SM=g8142]


Perdonatemi se aggiungo altra carne al fuoco ma il tutto mi è prezioso per nuovi spunti per una ricerca che sto ultimando e che a brevissimo inizio a postare.

Mi è capitato per le mani il libro del biologo Rick Strassman, The Spirit Molecule, dove ipotizza ed avalla con diversi dati il fatto che il DMT abbia una funzione particolare in determinate visioni e percezioni chiamiamole di frontiera, nel seguente articolo un raffronto tra le cronache di addotti e quelle di utenti sotto DMT di cui alcuni "matti".





Abduction e Mondi Invisibili

www.automiribelli.org/?p=54

Il sito del Dott. Strassman

www.rickstrassman.com/

Un documentario





Andrea.ufoonline
00domenica 4 dicembre 2011 16:10
Eone gli scettici ti direbbero che gli allucinogeni non hanno in se nessuna capacità di condurre il cervello umano in altre dimensioni o tantomeno avere un contatto con entità aliene. Semplicemente gli allucinogeni causano disforia e allucinazioni, quindi impediscono al cervello di percepire correttamente la realtà che ci circonda e quindi si percepiscono visioni mostruose o mistiche totalmente inventate.

Gli accademici sono scienziati e se un ipotesi non è sostenuta da alcuna prova tangibile viene sempilcemente accantonata, eliminata o relegata alla pseudoscienza...

Personalmente non ne ho idea [SM=j1950678]

Anche perchè dopo tutte le esperienze che ho avuto non so più cosa pensare
IvanPsy
00lunedì 5 dicembre 2011 01:32
Andrea: sulla questione energetica del cervello non ti so dire.
Ora che me ne parli potrebbe anche avere un senso: forse un maggiore volume comporterebbe un inutile dispendio di energia, e noi sappiamo bene come invece la natura tenda a minimizzare gli sprechi...
Ma ti ripeto: non sono informato su questo.

Eone: il mondo accademico è scettico su questi concetti perché:
1) ai grandi Baroni non piace che si mini il loro territorio: essere esperti di una conoscenza significa anche avere potere e peso nell'ambito accademico: cosa a cadrebbe se una nuova teoria minasse dalle fondamenta la tua area di conoscenza per la quale hai speso un'intera via e che ti ha fatto arrivare così in alto?
2) agli assistenti non conviene mettersi contro i Baroni, pena la fine della propria carriera accademica
3) il metodo scientifico, che può facilmente venire strumentalizzato per castrare le teorie 'scomode'

Le teorie di Freud e Jung, per citarne alcuni, avevano una base evidence based, ossia seguivano un metodo induttivo, del tipo 'se è andato bene a 100 persone, sicuramente andrà bene al 101esimo'.

È un approccio che al giorno d'oggi viene distrutto dall'ambiente accademico, tanto che sono molte le tecniche (anche molto efficaci) di psicoterapia che non vengono riconosciute dal MIUR proprio per questi motivi.

...però da altre parti del mondo sono riconosciute, e qui si rasenta il demenziale: forse la psiche degli italiani è diversa da quella degli inglesi? o_O

Perché a Freud e Jung lo si ha permesso?
A parte che anche loro hanno avuto il loro bel daffare, m è anche vero che sono stati loro i fondatori, per cui nessuno osa dirgli nulla...

Comunque anche la psicoanalisi sta soffrendo di quello che io chiamo senso di inferiorità scientifica, per cui parte di essi hanno dato il via alla neuro-psicoanalisi, che ricerca proprio le basi neurologiche delle loro teorie: una sorta di riscatto e richiesta di riconoscimento.
Ogni tanto qualche prova riescono anche a portarla a casa...

Reich è stato semplicemente un genio, ed i suoi libri sono tutt'altro che visionari.
È sicuramente un ultore molto difficile e duro da leggere, non ti fa passare nulla, quello che deve dirti te lo dice, in alcuni suoi libri ti punta il dito contro e ti sbatte in faccia una realtà a volte molto dura da reggere,e allora ecco che lo si critica.

Inoltre lui era molto scientifico, e tutto ciò che scrive deriva da deduzioni verificate poi con esperimenti.

Riguardo alla sua fine, sono molte le ombre, a partire dalle accuse.

Personalmente raramente ho trovato un ricercatore che è riuscito ad arrivare ai livelli così primordiali della vita e del suo funzionamento.

Non so se le teorie sull'orgone potranno mai garantirci energia elettrica gratuita, ma a livello dell'essere umano posso assicurare sulla loro validità, accompagnata appunto da osservazioni e deduzioni di una lucidità incredibile.

Un saluto!!!

Ps: ma perché non mi invia la notifica delle risposte?
Eppure ho selezionato al casella! Boh?
eone nero
00martedì 6 dicembre 2011 01:07
Grazie :)

Conosco molto bene l'opera di Reich, peccato che poi sia stato tutto messo a tacere e che si sia speculato tantissimo sul suo Orgone, che altro non ricordava che il Prana della filosofia induista, ed ancora Scienza e Coscienza che cercavano di andare assieme.
IvanPsy
00martedì 6 dicembre 2011 23:16
Re:
eone nero, 06/12/2011 01.07:

Grazie :)

Conosco molto bene l'opera di Reich, peccato che poi sia stato tutto messo a tacere e che si sia speculato tantissimo sul suo Orgone, che altro non ricordava che il Prana della filosofia induista, ed ancora Scienza e Coscienza che cercavano di andare assieme.



Da quando Reich ha iniziato i suoi studi sull'Orgone ha sempre ricercato i fattori primordiali della Vita stessa e dell'Universo.

Arrivò così all'Orgone, che non è solamente "Energia", ma molto di più.

Basti vedere non solo la sua Biopatia del Cancro, ma anche la Superimposizione Cosmica, ad esempio…

Molto della sua opera è stato denigrato, facendo passare Reich per pazzo.

A me ricorda molto la fine di Tesla, ad esempio, ed altri...
IvanPsy
00martedì 6 dicembre 2011 23:16
PS: ho trovato un video molto interessante a tal proposito:

www.youtube.com/playlist?list=PL36CEA410C41F609F&feature...
eone nero
00mercoledì 7 dicembre 2011 21:08
Ivan nel canale ci sono diversi video, di quale si tratta?

Grazie :)

KOSLINE
00mercoledì 7 dicembre 2011 22:06
ragazzi i miei complimenti avete postato cose veramente interessanti [SM=g8320]
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