Energia fotovoltaica dallo spazio

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Legion1
00lunedì 20 aprile 2009 11:02
E’ la nuova, futuribile, frontiera dell’energia alternativa. L’idea è del 2003, quando il Pentagono mise a punto un progetto per produrre energia da una fonte alternativa al petrolio. Il progetto si chiamava SBSP cioè Space Based Solar Power o Centrale Solare Spaziale. Viene annunciato oggi che la società Space Energy ha in programma di implementare quel progetto lanciando nello spazio satelliti che funzionino come centrali fotovoltaiche.

Il progetto è ambizioso avendo come finalità la vendita di energia elettrica a prezzi di mercato competitivi e si basa su due vantaggi chiave:

* la capacità dell’impianto solare di rimanere sotto irraggiamento solare 24 ore al giorn;
* la possibilità di consegnare energia su richiesta, senza necessità di operazioni complesse o di grandi infrastrutture terrestri.

Il meccanismo previsto è quello di sviluppare satelliti SBSP per generare e trasmettere energia elettrica ai ricevitori sulla superficie della terra.

Il concetto del SBSP è stato teorizzato oltre 40 anni fa dal famoso scienziato Peter Glaser. Finora gli studi avevano concluso che per la sua implementazione non esistevano difficoltà tecniche e che il principale ostacolo era solo un fattore di convenienza economica e di competitività dei costi dell’energia prodotta. Oggi il progetto verrebbe rivalutato anche da questo punto di vista

I satelliti SBSP sono grandi impianti fotovoltaici in orbita che usano onde radio a bassissima frequenza per trasmettere l’energia prodotta a grandi antenne riceventi sulla terra. Il vantaggio di avere impianti fotovoltaici in orbita geostazionaria, cioè sempre sullo stesso punto rispetto alla terra, è che questi possono usufruire di una radiazione solare costante e senza ostacoli, non influenzata dal ciclo giorno/notte.Al contrario gli impianti solari a terra sono limitati da fattori come:

* Condizioni meteorologiche
* Variabilità stagionale
* Assorbimento da parte dell’atmosfera di parte della radiazione solare
* Scarsità di luce diretta del sole a latitudini più alte e più basse
* Limitata e costosa capacità di stoccaggio dell’energia prodotta

Poiché nessuno di questi fattori si applica a SBSP, ne consegue che questo è in grado di fornire un quantitativo stimato di 6-8 volte maggiore energia rispetto ad una cella solare sulla superficie terrestre. Si calcola infatti che la radiazione solare al di fuori dell’atmosfera è di circa 1.366 W/mq, mentre al suolo questa si riduce a 250 W/mq, ed ancora di più al mattino e al tramonto. Solo nelle ore centrali della giornata e nelle aree equatoriali è possibile raggiungere i 1.000 W/mq.

Per quanto riguarda la fattibilità tecnica della trasmissione di energia su distanze così lunghe tramite micro-onde va detto che questa è stata già dimostrata nella seconda metà del 2008 con un test di trasmissione tra due isole delle Hawaii lontane 148 km, quindi molto più della distanza tra la terra e l’orbita satellitare.

Va sottolineato poi che la frequenza delle onde radio inviate da un satellite SBSP sarebbe paragonabile a quelle usate per un cellulare, per internet wireless o per un telefono cordless.
Le antenne riceventi possono essere collocate vicino alle principali reti di distribuzione ed immettere direttamente una notevole quantità di energia.

Rimane da considerare che recentemente, mentre da un lato l'efficienza delle celle fotovoltaiche ed altri sistemi di base è aumentata, dall’altro lato, crisi economica attuale a parte, è da registrare una tendenza in crescita della domanda e del prezzo dell’energia. Paesi emergenti come Cina ed India hanno già sperimentato grossi deficit di energia che ne condizionano la sviluppo e sono impegnati in grandi sforzi per l’elettrificazione di grandi aree urbane e delle zone rurali.

SBSP offre la soluzione per la sua capacità di distribuire energia pulita dovunque nel mondo. Piazzando delle semplici antenne nelle aree rurali si potranno evitare molti dei costi e dei problemi associati alla distribuzione tradizionale di energia.
Ne consegue che il sistema SBSP è valutato oggi commercialmente redditizio da Space Energy, la società americana che vuole realizzare il progetto che spera anche in un aiuto da parte del nuovo presidente Obama che ha promesso in campagna elettorale di sostenere lo sviluppo delle energie alternative.
(richard)
00lunedì 20 aprile 2009 12:57
Mi sembra un'ottima iniziativa basta che poi, come al solito accade dove si crea business, non ci si speculi troppo sopra e che l'energia ricavata con questo sistema non venga a costare come o di piu' di quella che si ricava da altre fonti tradizionali ed in via di inesorabile esaurimento.
UniversalMan
00lunedì 20 aprile 2009 17:40
Tutte le energie che vadano in direzione di eleminare la nostro dipendenza da carbone e petrolio vanno nella direzione giusta.
Peccato che noi come italia andiamo sempre controcorrente...
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