Emilia Romagna, il terremoto continua spostarsi verso ovest.

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papero16
00sabato 2 giugno 2012 16:36
Quest’oggi 31 maggio, alle ore 17 ed alle ore 21, due nuove scosse di terremoto decisamente intense fanno tremare nuovamente molte regioni del Nord Italia. La magnitudo stimata dall’INGV è stata ufficializzata come 4,0 e 4,2 ad una profondità di 5km e 8km. L’epicentro è stato fissato poco a Nord di Carpi e molto più ad ovest di Mirandola. Chiariamo, si tratta di distanze relativamente brevi in termini pratici, ma non sotto il profilo geologico. Come ormai noto, dal momento in cui si parla di sistema di faglie, anche pochi chilometri possono fare la differenza.

Il caso della sequenza Emiliana ne è un esempio obiettivamente diretto in tal senso. Se prendiamo infatti la sommatoria degli epicentri di tutte le scosse di terremoto registrate dalla notte di Domenica 20 fino ad arrivare a quella di oggi, lo spostamento verso ovest di un determinato spazio “s”, ha destato non poca curiosità ed oggetto di studio alle maggiori autorità sismologiche che confermano come dato di fatto l’effettiva migrazione analizzata.

D’altro canto anche noi abbiamo cominciato a paventare l’ipotesi sin da Domenica 27 Maggio, ossia due giorni prima rispetto alla violentissima scossa di M5.8 registrata lo scorso martedì. Abbiamo emesso in seguito un ulteriore analisi lo stesso giorno del sisma, focalizzando ancora di più l’attenzione sui forti eventi che risultavano avere l’epicentro migrato ancora più a ovest.

Instaurando un ulteriore approfondimento riguardo gli accadimenti sismici e soprattutto sulle M4.2 e M4.0, ci salta all’occhio un altro passo verso ovest nord ovest dell’intera sequenza sismica. Gli eventi principali si trovano proprio all’estremità occidentale del sistema di faglie.

Di per sé lo spostamento del baricentro di terremoti è da ricondurre con ogni probabilità alla spinta esercitata dalla zolla Africana direttamente sulla Pianura Padana, con una forza esercitata in direttrice E-O. (FIGURA )

La struttura di faglie soggetta a continuo stress, come detto, appare maggiormente approfondita in termini di eventi sul suo bordo nord occidentale.

Ancora ignota invece l’eventuale presenza di una nuova faglia che ha generato gli importanti rilasci di energia avvenuti in sequenza 2 soli giorni fa. Per cui ora sarà fondamentale continuare ad effettuare il monitoraggio a livello di mappa dell’intera sequenza, non trascurando che nel famoso punto iniziale “p” ( zona Finale Emilia ) di cui vi abbiamo parlato nella prima analisi, continuano ad essere registrati movimenti tellurici nell’ordine 2<M<2.5 anche se non sembra attualmente quella la zona in cui può essere nuovamente liberata energia, nonostante la distanza temporale da Domenica 20 sia ancora brevissima.

Risulta tedioso quanto inopportuno andare nuovamente a specificare che le conseguenze dello spostamento del baricentro di una tale sequenza sismica sono del tutto imprevedibili e che ci limitiamo attraverso questa analisi, ad effettuare la segnalazione dei “movimenti” che avvengono sull’asse NO-SE del sistema di faglie citato in apertura

Vi mostriamo ora a grandi linee la spinta effettuata dalla zolla africana direttamente sul sistema di faglie analizzato da tutti da ormai più di 11 giorni.



Di Brando trionfera

Fonte: www.meteoportaleitalia.it/monitoraggio-a-analisi-modelli/monitoraggio-a-analisi-modelli/monitoraggio-terremoti/3623-emilia-il-terremoto-continua-a-camminar...


UniversalMan
00sabato 2 giugno 2012 19:09
Papero è già aperta una discussione di questo argomento, tra l'altro da te.
Continuiamo li.

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

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