Emergenza acqua

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(richard)
00giovedì 21 agosto 2008 15:21
Emergenza per il consumo d'acqua:
la maggior parte rimane «nascosto»
Una grande quota delle risorse idriche viene utilizzata per processi produttivi di cui non si ha consapevolezza

I problemi relativi all'mergenza acqua nel mondo sono oeggetto di discussione alla Settimana Internazionale dell'Acqua organizzata a Stoccolma (Ansa)

Che l’acqua sia ormai divenuta una sorta di oro blu è risaputo da tempo, ma nel corso del World Water Week organizzato dall’Istituto Internazionale dell’Acqua di Stoccolma sono emersi particolari inquietanti sul suo spreco e l’attenzione si è focalizzata in particolare su due aspetti: da una parte sul consumo di acqua «nascosta» e dall’altra parte sull’aspetto igienico-sanitario della scarsità idrica, causa dell’88 per cento delle malattie mondiali.

Non a caso il tema dell’iniziativa di quest’anno è stato: «Progressi e prospettive sul tema dell’acqua: per un mondo pulito e in salute con particolare attenzione all’accesso ai servizi igienici».

Secondo le stime ogni giorno muoiono 7.500 persone proprio per questo negato accesso ai servizi igienici e, particolare ancor più sconcertante, la situazione è esattamente la stessa di sette anni fa.

ACQUA VIRTUALE – Tra le tante informazioni e riflessioni emerse dal convegno la più importante riguarda il concetto di acqua virtuale, intuizione rivoluzionaria del professore inglese Anthony Allan, del King's College London e School of Oriental and African Studies, che gli è valsa il prestigioso premio annuale Stockholm Water Prize 2008, una sorta di Nobel della ricerca in materia.

In sostanza, sostiene Allan, il consumo idrico non si limita all’acqua che si vede, ma anche a tutta quell’acqua virtuale e in qualche modo nascosta, necessaria alla produzione e al commercio di cibo e merci.

Il professore britannico si è divertito a calcolare il consumo di acqua virtuale che c’è dietro un caffé, un hamburger e altri tipici cibi (o bevande) di consumo quotidiano.

I maggiori importatori idrici di acqua virtuale al mondo sono Brasile, Messico, Giappone, Cina, Italia e Inghilterra. Tanto per avere un ordine di grandezza e di proporzione in Italia si consumano 215 litri di acqua al giorno a testa e in Gran Bretagna 150 litri, contro i 2,5 litri che rappresentano la stima del fabbisogno per le esigenze di vita.

Ma se si conteggia anche l’acqua virtuale la cifra aumenta mediamente di trenta volte. Infine, nel corso della settimana dell’acqua si sono tenuti interessanti dibattiti sulle nuove tecnologie di depurazione e sulla gestione delle risorse idriche.Corriere della sera
Demirel81
00giovedì 21 agosto 2008 18:52
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