PABLO AYO
.:: Curatore delle sezioni "Eye in the Sky" e "ALIEN DREAM" ::.
Chi sono: sicuramente non un "ufologo" (termine che con il tempo personalmente ho imparato ad aborrire), probabilmente un ricercatore, nel senso più stretto del termine, mi interessa indagare sui misteri e cercare delle soluzioni, o formulare delle teorie (magari sbagliate) che possano in qualche modo aiutare a gettare un pò di luce su quel ginepraio senza inizio nè fine che è l'ufologia. Ho lavorato per anni con Maurizio Baiata alle riviste UFO Network, Dossier Alieni e Stargate, ho partecipato a qualche conferenza (non molte, comunque: ci sono troppi ufologi!) e ho svolto alcune ricerche assieme al professor Corrado Malanga, persona sempre cortese e disponibile con tutti. Il primo libro di ufo l'ho letto a 12 anni (credo fosse di Brinsley Le Poer Trench) e da allora ho sempre cercato di allargare la mia cultura su argomenti correlati agli ufo e alle civiltà scomparse.
Perchè mi interesso al problema ET? Forse sarebbe più corretto dire che è stato il problema ad interessarsi a me... Anche se ritengo che una certa dose di "informazioni oniriche" inerenti esseri esodimensionali o extrasistema o comunque a forme di vita differenti dalla nostra inizino ad essere un patrimonio comune dell'inconscio collettivo mondiale. Ma rendersi conto sul serio della portata e significato di questi "sogni" è tutt'altra cosa...
Se Matrix e Neo ci hanno insegnato qualcosa è la spietata differenza tra Percezione e Realtà, due cose ben diverse: ad ogni stato di percezione corrisponde una realtà, e sono tutte vere. Maggiore è la nostra gamma percettiva e più vasta sarà la schiera di mondi visitabili dalla nostra mente. E se qualcuno, o voi stessi, ritiene l'esperienza sogno, illusione o irrealtà, è solo perchè è abituato a vivere in un solo mondo, in fondo se andate in vacanza in Tibet o in Marocco, l'anno dopo ricorderete l'esperienza come qualcosa di lontano e "irreale" perchè distante dalla vostra vita quotidiana. Ma lo è davero? I mondi, gli universi, le dimensioni si sfiorano, viaggiano su binari invisibili, in una danza vorticosa di cui siamo inconsapevoli. Ed ogni tanto si toccano, collimano, spezzano quella sottile illusione di continuum spaziotemporale che chiamiamo "realtà". Vediamo luci nel cielo, monaci tibetani che levitano, angeli che ci soccorrono nel momento del pericolo, esseri così diversi da noi da spezzare il fiato, cose magnifiche e terrificanti, che annullano senza fatica quei limiti fisici che per noi pesano come piombo.
Ma come fare a varcare quel limite? Qual'è la strada per Shangri-La o per la mitica Atlantide? Dove troviamo la strada di mattoni gialli che ci porta nel mondo dove tutto è possibile, magari guidati da un coniglio sempre di fretta? Ebbene, quella porta è sempre di fronte a noi, aperta e brillante. Ma per varcarla occorre "a leap of faith", un salto di fede nelle Altre Realtà, nella percezione diversificata, una negazione dell'illusione che chiamiamo realtà concreta e ineluttabile, in definitiva una autentica "Tabula Rasa" percettiva del mondo esistente attorno a noi allo scopo di visualizzarne uno diverso. Come disse Amleto, "potrei chiudermi in un guscio di noce e dichiararmi Re dello spazio infinito", perchè la realtà cambia se cambia la banda di frequenza della nostra percezione. Non ho ricette miracolose, non posso giurarvi che accadrà di sicuro, nè so dirvi come fare o che mezzi usare, ma a volte la magia funziona. Provateci.
PABLO AYO
Vi chiedo informazioni,voi saprete sicuramente darmi delucidazioni sul personaggio.