Con gli ioni via traumi e lesioni

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(richard)
00sabato 3 maggio 2008 20:37
MEDICINA NATURALE
3/5/2008

Con gli ioni via il dolore da traumi e lesioni





Meno antidolorifici, almeno per i problemi che portano dritti nello studio del fisioterapista. Un team di ricercatori della cattedra di medicina sportiva dell’Università di Palermo ha infatti messo a punto una tecnica elettromedicale, l’elettroionoterapia, in grado di scalzare il dolore provocato, ad esempio, da tendiniti, borsiti, traumi accidentali e sportivi con lesioni cutanee e muscolari, osteoartriti, rachide cervico-dorso-lombare ed ernia del disco. «A volte anche una sola seduta è sufficiente per mandare via il dolore - assicura Gilberto Di Benedetto, presidente dell’Associazione fisioterapisti e pazienti italiani -. In media, comunque, sono sufficienti da una a sei sedute per risolvere il problema».


L’elettroionoterapia dimostrata con sperimentazioni in tutt’Europa
«L’Elettroionoterapia - spiega il gruppo di ricercatori dell’Università di Palermo e dell’Associazione fisioterapisti e pazienti coordinati dal professore Giuseppe Francavilla e da Gilberto Di Benedetto, presidente dell’associazione - è una terapia a scambi ionici la cui efficacia clinica è stata ampiamente dimostrata in trials clinici effettuati sia in Italia sia in Europa e che ha messo in evidenza una stretta interazione tra correnti ioniche, membrana cellulare e cellule. Il nostro organismo è un complicato sistema di cariche elettriche: anche l’aria che respiriamo e l’ambiente in cui viviamo sono caratterizzati dalla presenza, in diversa percentuale, di ioni positivi e negativi (molecole di gas atmosferici che hanno perso o acquistato una o più cariche elettriche elementari dette elettroni). Ne consegue che una variazione nella quantità di cariche possedute dall’atmosfera in cui siamo immersi determina una variazione nella composizione delle cariche elettriche del nostro organismo».


Vengono stimolati i processi di riparazione dei tessuti
«Il dispositivo medico per l’Elettroionoterapia è in grado di creare una ionizzazione dell’aria attraverso l’impiego di un emettitore con punta di carbonio. Orientando l’emettitore verso la cute del paziente, la microcorrente che viene generata attraversa i tessuti biologici, senza che avvenga nessun contatto diretto con la pelle: per questo parliamo di terapia assolutamente non invasiva. Il flusso di ioni prodotto dall’apparecchio, favorisce numerose modificazioni elettrochimiche. È la membrana cellulare (sottile involucro che delimita la cellula e la separa dall’ambiente esterno) ad essere maggiomente stimolata in modo da favorire la migrazione intra-extra cellulare di tutti gli elementi, ed in particolare del calcio, in grado di produrre una stimolazione di processi di rigenerazione e riparazione dei danni cellulari e tissutali».


Tempi di guarigione abbreviati contro le infiammazioni
Questo sistema terapeutico viene perciò impiegato nella cura di tutte quelle patologie per le quali è necessaria una riparazione cutanea (ulcere venose, ulcerazioni cutanee, erosioni cutanee, ferite infette, piaghe da decubito, psoriasi) e per quelle legate all’apparato osteomuscolare e ortopedia traumatologica (traumi accidentali e sportivi con lesioni cutanee e muscolari, tendiniti, borsiti, ernia del disco, osteoartrosi e osteoartriti, rachide cervico-dorso-lombare).
«I tempi di guarigione - concludono i medici - risultano sensibilmente abbreviati se confrontati con quelli necessari alle terapie farmacologiche o con l’impiego di altri mezzi fisici. La stimolazione degli ioni negativi esplica un’attività proliferativa delle cellule epidermiche, incrementa la velocità del flusso ematico, riduce l’edema infiammatorio».la stampa.it


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