Ebbene si l'Italia ha raggiunto il limite...
Le coltivazioni domestiche di marijuana sono lecite finché le piantine non maturano.
E' quanto, in sostanza, si evince dalla sentenza della Cassazione che ha annullato la condanna nei confronti di un "piccolo coltivatore diretto" di cannabis sottolineando che "finché le piante non sono mature non contengono alcun principio attivo" e dunque non possono essere classificate tra gli stupefacenti.
Gli investigatori devono scegliere il momento giusto per sequestrare le piantagioni di cannabis "fai da te".
Se arrivano troppo presto le trovano acerbe e il reato non c'è, se arrivano troppo tardi rischiano invece di non trovare più nulla e di non poter, di conseguenza, contestare alcuna accusa.
La sentenza è soltanto apparentemente in contrasto con alcune precedenti pronunce della stessa Suprema Corte, che hanno affermato che è sempre reato coltivare marijuana anche se si tratta di "piccole produzioni domestiche".
Il punto che i magistrati sottolineano, in questo caso, è la quantità di principio attivo. Secondo la legge infatti la pena, per quanto riguarda gli stupefacenti, è "agganciata" alla quantità di sostanza contenuta. E le piante di marijuana acerbe, osserva la Cassazione, non ne contengono nemmeno un po'.
Fonte:Ansa.it
Complimenti alla cassazione
, mi sa che la sanno lunga...bischeriiii!
E io che pensavo che la mariuana fosse una droga... beh nell'arco di un mese passi da spacciatore a contadino!
Voglio vedere chi è che coltiva la mariuana solo per il gusto di vedere dei fiori...mahhh...
Cosa ne pensate?!