Campionato mondiale di calcio 2010

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_Thomas88_
00martedì 8 giugno 2010 13:45
Per parlare di tutte le news, gli aggiornamenti e le partite del mondiale ormai alle porte
Apro questa discussione riportando l'articolo riguardante l'ultima amichevole disputata dal Brasile.

Brasile show, 5-1 in amichevole. A segno Kakà, doppiette di Robinho e Ramires.
DAR ES SALAAM, Tanzania - Quello che il Brasile più voleva nell'amichevole contro la Tanzania a Dar Es Salaam, era non perdere: non nel risultato, che contro la nazionale al 108/o posto nella graduatoria della Fifa poteva solo essere la vittoria, ma non perdere giocatori. Ha vinto 5-1, nessuno si e' infortunato e si e' rivisto Kaka' per 90 minuti. La preoccupazione per gli infortuni dell'ultimo minuto era palese: la Selecao ha giocato al risparmio, e i giocatori hanno evitato per quanto era possibile qualsiasi scontro.
Ma i tanzaniani, nonostante le avvertenze, non hanno collaborato: infervorati dall'importanza (per loro) della partita, si sono lasciati spesso prendere dall'entusiasmo, distribuendo fallacci tanto inutili quanto pericolosi: ne hanno fatto le spese in particolare Kaka' (lasciando con il fiato sospeso i tifosi brasiliani), Robinho e Daniel Alves, che ha reagito duramente dando un'energica sgridata al suo marcatore troppo irruento, entrato a piede teso.
Ma tutto si e' risolto senza danni, e il ct Dunga deve aver tirato un lungo sospiro di sollievo: adesso si tratterà solo di ricuperare il portiere titolare Julio Cesar dall'indolenzimento alla schiena e la rosa sarà completa, al contrario di molte altre squadre di punta. Kaka' e Juan hanno giocato normalmente: il fuoriclasse madridista ha fatto vedere qualche sprazzo della sua velocità e ha persino segnato una rete con il petto. Robinho ha segnato due gol, a riprova del momento di grande forma, mentre le altre due reti sono state segnate nel secondo tempo da Ramires, che parte quindi in vantaggio nella disputa per il posto in mediana con Felipe Melo, decisamente meno brillante nella prima meta' della gara, cosi' come con Daniel Alves ha dato più velocità e aggressività al centrocampo rispetto a Elano.
Più che lo Zimbabwe nell'amichevole di tre giorni fa, la Tanzania si e' mostrata buon sparring ed ha messo varie volte alla prova la difesa oroverde, che alla fine ha anche incassato un gol, dopo oltre nove ore a reti inviolate. Il Brasile si avvia così alla partita d'esordio contro la Corea del Nord con tutta la tranquillità possibile, tra i grandi favoriti, primo nel ranking mondiale e con una sfilza di buoni risultati che dura ormai da due anni e mezzo.

Fonte: Ansa.It
filovirus59
00martedì 8 giugno 2010 16:08
dalle partite disputate mi sembra che il gruppo sia un poco sotto tono. forse sarà pre tattica, ma non saprei se i nostri bravi "ingroppaveline" possano fare una bella figura. come sportivo prima e come italiano poi, mi auguro riescano a fare delle belle partite indipendentemente dal risultato.
_Thomas88_
00martedì 8 giugno 2010 16:24
Effettivamente, l'Italia delle due amichevoli, contro Messico e Svizzera, ha fatto un po' pena...
Secondo me quest'anno facciamo proprio una figuraccia da campioni del mondo in carica.
SGRdust
00martedì 8 giugno 2010 16:51
Sperem...ma mi sa tanto di Mexico'86! Ehehe...
Legion1
00martedì 8 giugno 2010 17:55
Su col morale,
almeno 3 partite le giocano di sicuro [SM=g1420769]
_Thomas88_
00martedì 8 giugno 2010 18:58
Re:
Legion1, 08/06/2010 17.55:

Su col morale,
almeno 3 partite le giocano di sicuro [SM=g1420769]




[SM=g1420771] Questo è vero...


Comunque, un consiglio sull'alimentazione da tenere durante le "maratone" davanti alla Tv per seguire le partite non può che farci bene.

Abbuffate? No, grazie. Certo il suggerimento di primo acchito potrebbe sembrare decisamente superfluo, visto che basterebbe attingere ad un minimo di buon senso per evitare eccessi ipercalorici prolungati.
Ma il discorso cambia in vista della lunga sequenza di partite che ci riserveranno i mondiali di calcio del Sudafrica, che cominceranno venerdi', dove, in quel caso, si presume che una parte considerevole di italiani fara' per lunghe ore tappa fissa di fronte alla Tv. Il rischio, avverte Giorgio Calabrese, nutrizionista e docente all'Universita' di Piacenza, ''e' che la tensione legata agli incontri e i convivi che normalmente in queste occasioni i nostri connazionali amano organizzare, possano far saltare equilibri alimentari spesso e volentieri assai precari''.
Negli incontri del pomeriggio, spiega Calabrese, ''non si mangera' per fame ma per tensione, diversamente da quanto accadra' per le partite in agenda alle 13,30 e alle 20,30''. Tra le 16 e le 18, suggerisce, ''e' fortemente consigliabile evitare le bevande alcoliche, come anche quelle con molto zucchero. Meglio invece consumare granite, magari alla menta, se si vuole con acqua gassata, che puo' contribuire meglio a 'spegnere' la sete; in questi casi e' bene consumare bibite al limone o all'arancia amara''. Inoltre, aggiunge, ''se si intende mangiare qualcosa la scelta piu' opportuna sarebbe una macedonia o un gelato alla frutta di stagione, evitando naturalmente la panna''. Per chi invece volesse mangiare qualcosa verso la fine delle partite, quindi verso le 18, ''consiglio, per quello che puo' essere definito il classico 'break' da happy hour, stuzzichini con sottaceti, se si vuole con mozzarelline e prosciutto; il tutto accompagnato da verdure di stagione, anche in questo caso evitando bevande alcoliche e puntando invece, su succhi d'arancia o di limone''.
Diverso il ragionamento per le partite delle 13,30 o delle 20,30. In quest'ultimo caso, e' consigliabile - afferma Calabrese - ''la classica spaghettata, un risotto, ma anche verdure alla griglia; se si vuole evitare il primo si puo' puntare invece su una grigliata di carne o pesce. Sarebbe quindi opportuno concludere il pasto con una classica macedonia o un gelato alla frutta''. Tuttavia, riconosce, ''una buona fetta di italiani mangera' decisamente male, lasciandosi trascinare dal clima festaiolo e conviviale. Tutto cio', mi piace ricordarlo, potrebbe tradursi assai negativamente sulla salute di molti, segnatamente degli ipertesi, che spesso e volentieri non dicono no neanche all'alcol fuori pasto''. E tra i tanti ''che inevitabilmente si alimenteranno in maniera sbagliata e disordinata - conclude - ci saranno anche tantissimi giovani e, purtroppo, bambini''.

Fonte: Ansa.It
_Thomas88_
00mercoledì 9 giugno 2010 09:43
Dai capelli alla tattoo-mania, le stravaganze mondiali.


C’è chi crede che siano di buon auspicio, chi se ne regala uno per rendere indelebile un nome, una data, un’occasione speciale e chi li considera un segno di gratitudine: tra i calciatori, da qualche anno, e’ tattoo mania. I soggetti disegnati? Di tutto: dal nome di una donna a quello dei figli, dalle icone politiche e religiose a personaggi simbolo, un gladiatore ad esempio. C’è poi chi, dopo il trionfo ai Mondiali nel 2006, ha scelto di ‘mettersi addosso’ in modo indelebile la Coppa del Mondo.
Gigi Buffon ha di recente dichiarato che lui e Alena Seredova sono forse l’unica coppia del pallone in Europa senza neanche un tatuaggio: una vera rarita’, in controtendenza con i colleghi italiani e stranieri. Se ai Mondiali 2006 l’azzurro piu’ ‘disegnato’ era decisamente Marco Materazzi, quest’anno la palma passa a Fabio Cannavaro, con le dovute differenze. Il capitano degli azzurri esibisce, tra gli altri, i tatuaggi con i nomi della moglie e dei figli ma le zone scoperte sono ancora molte. Gennaro Gattuso sfoggia invece una scritta inequivocabile, ‘’Champion’’, sperando di fare il bis in Sudafrica.
La febbre da tatuaggio ha contagiato anche molti tifosi. Dopo il trionfo degli azzurri ai Mondiali 2006, sono fioccate le richieste piu’ stravaganti ai tatuatori, tutte a sfondo patriottico-calcistico. A Napoli c’e’ chi ha chiesto un tatuaggio uguale a quello di un campione azzurro, chi si e’ fatto disegnare un tricolore o la data del 9 luglio 2006 in numeri romani, c’e’ poi chi ha scelto come soggetto il capitano Fabio Cannavaro o un altro campione azzurro che alza al cielo la Coppa del Mondo dopo il match finale. Ai Mondiali del 2006 c’e’ anche chi ha lasciato i capelli: e’ il caso di Mauro Camoranesi che come pegno dopo la vittoria dell’Italia si e' fatto tagliare la coda dal compagno di squadra Massimo Oddo. Oppure, ma questa volta si e' trattato degli Europei 2004, le treccine - mai piu' riproposte - di Francesco Totti.
Banditi piercing e orecchini, molto amati da Cristiano Ronaldo e colleghi, la sfida del look si giochera’ ai Mondiali a colpi di tatuaggi e hair styling. Se Roberto Baggio ha fatto scuola con i suoi ricci raccolti, tanto da essere ribattezzato ‘divin codino’, guardando al passato sono poche le stravaganze delle capigliature made in Italy. Su quel fronte i piu’ creativi sono africani e sudamericani. Il nigeriano Taribo West e’ uno di quelli che si sono divertiti di piu’ a giocare con forme e colori, tanto da mettersi in testa anche un verde fluorescente. La folta capigliatura ossigenata del colombiano ‘Pibe’ Valderrama e' una delle piu’ divertenti, mentre fanno tendenza i cambi di look di campioni come Ronaldo e David Backham.
In vista dei prossimi Mondiali, come portafortuna, un nuovo tatuaggio, il settimo, per Maradona. Il ct della nazionale argentina si è fatto incidere il nome del nipote Benjamin, a forma di braccialetto, intorno all’avambraccio destro, accanto a quello della figlia Giannina, la madre del bambino, avuto dal calciatore ‘Kun’ Aguero. Maradona ha colto l’occasione per farsi rimettere a nuovo anche il tatuaggio del ‘Che’ Guevara e aggiungere la scritta ‘’Sono la mia vita’’ sotto i nomi delle figlie Dalma e Giannina. Gli altri tatuaggi del ‘pibe de oro’ sono Fidel Castro, un drago e un sole.
In caso di vittoria dell'Italia ai Mondiali Vincenzo Iaquinta si regalera’ un tatuaggio, ha promesso. Intanto pensa a ‘’una frase a effetto da scrivere’’. Federico Marchetti, portiere del Cagliari e vice Buffon, si e’ spinto oltre: ‘'Se vinciamo i Mondiali – ha detto – mi faro’ il quarto tatuaggio e sposero' la mia fidanzata Rachele''.

Fonte: Ansa.It


Io sono fiero che i miei tatuaggi non riguardino il calcio e tutto il mondo che gira li intorno...
_Thomas88_
00mercoledì 9 giugno 2010 18:58
Top ten dei piu' sexy del Mondiale 2010, Gilardino da podio.


I fanatici del calcio si preparano a incollare gli occhi allo schermo televisivo per seguire le partite dei mondiali di calcio del Sud Africa. Mentre le donne, costrette o meno, si preparano a nominare e incollare gli sguardi ai giocatori piu' sexy, fra i quali - secondo la stampa newyorkese - figura l'italiano Alberto Gilardino.
Ecco, secondo Am New York, i dieci giocatori piu' sexy da seguire durante i mondiali.
Landon Donovan: 28enne americano dei Los Angeles Galaxy. Divorziato ha fra i suoi tratti caratteristici lo charme.
Didier Drogba: il 32enne dell Costa d'Avorio gioca nel Chelsea. Sposato e impegnato in diverse organizzazioni di beneficenza. E' ambasciatore dell'Onu e, fra i suoi tratti cartteristici, vanta tratti somatici pronunciati e una vistosa muscolatura. Potrebbe saltare il mondiale a causa di un infortunio al gomito.
Alberto Gilardino: Il 27enne italiano della Fiorentina, e' sposato e ha ''un corpo e un viso perfetti''. Rinomato per essere umile, di solito dopo un gol si inginocchia facendo finta di suonare il violino.
Oguchi Onyewu: americano 28enne gioca nella file del Milan, e' sposato e fra i suoi tratti caratteristici vanta un memorabile sorriso. E' dotato di uno spiccato senso dello humor. Oguchi significa ''Dio lotta per me''.
Kakà: brasiliano del Real Madrid, ha 28 anni ed e' sposato. Ambasciatore dell'Onu dal 2004 e' impegnato nella lotta contro la fame.
Fernando Torres: il 26enne spagnolo del Liverpool e' sposato e sembra destinato a essere uno dei protagonisti dei mondiali sud africani. Giocatore leale e' famoso per intrattenere buoni rapporti con i tifosi della squadra rivale per eccellenza del Liverpool, ovvero l'Everton.
Cristiano Ronaldo: portoghese 25enne del Real Madrid. Il suo nome completo e' Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro e suo padre nello scegliere il nome di sarebbe ispirato all'ex presidente americano Ronald Reagan, di cui era grande ammiratore. Rinomato per la sua bellezza, Cristiano Ronaldo e' anche balzato alle cronache per i suoi numerosi appuntamenti con bellezze mondiali, che gli sono valsi il titolo di 'serial-date'.
Robin Van Persie: l'olandese 26enne dell'Arsenal e' sposato e conosciuto per la sua lealta' e integrita'. Sua madre era una pittrice e suo padre uno scultore e avrebbero voluto che lui seguisse la carriera artistica.
Nicolas Lodeiro: conosciuto come 'Nico', l'uruguaiano 21enne dell'Ajax e' single. Nel suo passato vanta successi in molti altri sport come il nuoto, il triahtlon, la pallavolo e il basket.
Michael Bradley: l'americano 26enne del Borussia. Figlio dell'allenatore della nazionale di calcio statunitense, ha dimostrato il proprio talento sul campo.

Fonte: Ansa.It
(richard)
00mercoledì 9 giugno 2010 21:12
Farei anche una classifica delle piu' belle donne dei calciatori,foto accluse naturalmente,forza,vediamo come sono messe!!
Chi mette la prima foto?
_Thomas88_
00giovedì 10 giugno 2010 09:45
Mannaggia...devo andare proprio ora a fare un rilievo se no mi sbizzarrivo...Quando ritornerò inizierò a postare...
_Thomas88_
00giovedì 10 giugno 2010 12:05
"Non succede, ma se succede...stavolta sul carro non sale nessuno"


Non succede, ma se succede? Marcello Lippi fa suo lo slogan dei tifosi romanisti nel convulso testa a testa scudetto con l'Inter per mandare un avviso chiaro a ''tutti quelli che quando c'e' il mondiale vogliono parlare'': ''Stavolta sul carro dei vincitori non faccio salire nessuno?''.
A chi le da', a chi le promette il ct azzurro. Tanti saluti ai politici che hanno salutato la partenza della squadra campione del mondo con polemiche sui premi mentre''a Malpensa la gente normale, i tifosi, sono venuti in un migliaio a darci l'in bocca al lupo''. E un avvertimento mitigato col sorriso ai giornalisti: ''State tranquilli, rivivremo una serata come quella di quattro anni fa in Germania''. Quella degli insulti, per intendersi. E' un Lippi ''pimpante'' secondo autodefinizione quello che sbarca sul mondiale.
E' felice delle emozioni che prova, e'sicuro che la sua squadra (''non vecchia, ce ne sono tre-quattro che lo sono di piu' '') puo' andare avanti molto. ''Noi siamo un giusto mix: - spiega - 9 elementi del 2006, meno del 50 percento della rosa. Nessuno con il titolo vinto si e' mai presentato con 23 giocatori diversi la volta seguente. Abbiamo degli anziani, ma non hanno garretti consumati. Hanno carisma ed esperienza. Certo sono d'accordo con Abete, sono d'accordo su tutto con lui dal primo giorno che l'ho conosciuto. Favorita l'Italia non lo e', ma non lo e' mai stata neanche in passato, poi ha vinto quattro titoli e ne ha perso uno ai rigori a Pasadena. Favorite quest' anno sono Brasile e Spagna. Poi vengono Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Olanda e Argentina: sono squadre che non vanno al mondiale per giocare,vanno per vincere''.
Il suo buonumore si basa anche su un fatto: ''credo che lunedi' avremo tutti disponibili ad eccezione di Pirlo. In qualsiasi gruppo di persone ognuno fa suo programma: la cosa piu' importante e' che si possa seguire. E per noi e' andata cosi', 15 giorni in altura, poi le difficoltà contro una squadra rapidissima come il Messico. Oggi vedo tutti piu' brillanti e vivaci, abbiamo fatto il nostro programma''. Rispetto a quattro anni fa - racconta - ha una ''carica molto superiore''.
E rivendica anche idee chiarissime. ''Tu - dice a un cronista - pensi che non sia cosi', ma e' solo una tua convinzione. Errata''. Gia' che c'e' al cronista suddetto regala una primizia: ''la mia idea tattica e' di compattare la difesa per giocare a tre in attacco''. Nega che Pirlo abbia un'attenzione diversa dagli altri,''tutti per me sono importanti: lui lo sto aspettando perche' noi pensiamo di andare avanti''. Piuttosto, il mondiale perde star a grande ritmo: ''Cambia lo spettacolo, non le prospettive tecniche. Con Messi l'Argentina ha rischiato di non qualificarsi, Cristiano Ronaldo si e' qualificato allo spareggio, Ibrahimovic non c'e'. Non sono i singoli a vincere un mondiale. Di fuoriclasse in Italia, poi, in grado di cambiarci le sorti non ce ne sono rimasti, lo ammettete anche voi. Noi abbiamo costruito una formazione che avesse certe caratteristiche. Date retta a me - conclude - questa e' una squadra che puo' fare ancora qualcosa di importante. E poi magari scopriamo anche qui un Paolo Rossi?''. Insomma, non succede. Mase succede?.

Fonte: Ansa.It
_Thomas88_
00giovedì 10 giugno 2010 14:54
Richard volevi le ragazze dei calciatori? Eccoti accontentato... [SM=g27827]
La prima è la ragazza e futura moglie del centrocampista olandese dell'Inter Sneijder; lei si chiama Yolanthe Cabau van Kasbergen ed è un'attrice e presentatrice olandese.
Niente male è? [SM=g1420770]
_Thomas88_
00giovedì 10 giugno 2010 15:22
Alice Bregoli, moglie del calciatore della Nazionale Italiana Alberto Gilardino. [SM=g1420768]
_Thomas88_
00giovedì 10 giugno 2010 15:28
Questa è la moglie dell'attaccante del Manchester United e dell'Inghilterra Wayne Rooney. Lei si chiama Colleen McLoughlin.
[SM=g1420769] ...
_Thomas88_
00giovedì 10 giugno 2010 15:31
Questa è una doppietta. A destra Wahiba Ribery moglie di Franck Ribery ed a sinistra la moglie del giocatore Eric Abidal.
_Thomas88_
00giovedì 10 giugno 2010 18:00
Vanitosi o pii, vizi e virtu': dalle scappatelle di Ribery alla vocazione di Kaka', c'e' ne per tutti gusti.

Sono quasi un 'esercito' pronto alla carica, 736 in tutto e per tutti i gusti: sono i protagonisti del mondiale, quello che i calciatori , stelle di oggi e si spera anche di domani, gregari e protagonisti, rendono grande e indimenticabile. Una galassia da studiare e da spulciare come hanno fatto in tanti per scovare record e curiosita’, abitudini e inclinazioni, pregi e difetti, visi e virtu'.
Cristiano Ronaldo e’ certamente un asso: il Portogallo e la Spagna sono ai suoi piedi ma, oltre al pallone, novello Narciso usa molto lo specchio tanto da guadagnarsi lo scettro del piu’ vanitoso della pattuglia mondiale. Deve essere proprio il suo tallone d’Achille: Cristiano infatti se l’e’ presa con Vanity Fair che gli ha dedicato sì la copertina ma a meta’ con Didier Drogba.
Un affronto per il vanitoso Ronaldo che sembra abbia pure minacciato di querelare la rivista. Kaka’ e’ il piu’ ispirato a causa della sua incrollabile fede religiosa e accarezza il sogno di diventare un pastore evangelico a fine carriera. Ryan Babel, attaccante dell’Olanda, e’ patito di Twitter in modo maniacale, quasi un addicted.
Frank Ribery, valore aggiunto della Nazionale francese e del Bayern di Monaco, e’ stato il re del gossip: ‘Scarface’ ha dovuto affrontare lo scandalo delle baby escort proprio alla vigilia del Mondiale e della finalissima di Champions (saltata per squalifica). Una brutta battuta d’arresto per Ribery finito nella polvere e costretto a difendersi e ora orgogliosamente in cerca di un riscatto proprio in Sudafrica.
Altro personaggio, nuova storia: furbizia e scaltrezza sono le qualita’ attribuite a Gerard Piquet che e’ riuscito a trasformare una circostanza dai contorni ambigui in una formidabile arma di marketing. Chi non ricorda la foto scattata insieme al compagno di spogliatoio Zatlan Ibrahimovic, quasi uno scatto d’amore? I rumors sulla presunta omosessualità dei due campioni azulgrana hanno fatto il giro del mondo nella costernazione e incredulita’ collettiva ma Gerard ha trovato la quadra, spiegando che con Ibra parlava della sua fatica letteraria: ‘Viatge d’anada i tornada’ che, come per incanto, ‘vola’ in libreria.
Di Lionel Messi si parla sempre e comunque: e da un po’ di tempo, non solo perche’ potrebbe essere definitivamente consacrato come il goleader piu’ forte del mondo, ma perche’ nel frattempo e’ diventato il Paperon de Paperoni del calcio. Secondo l'indagine recentemente condotta da France Football, il calciatore attualmente più ricco del mondo è proprio il gioiello del Barcellona che, tra pubblicita' e introiti, batte sia Ronaldo (il piu' pagato dal suo club) e Beckham (il piu' pagato dagli sponsor). Il gruzzolo di Messi ammonta a circa 30 milioni di euro all'anno.
Non va molto bene a John Terry, ormai considerato ‘universalmente’ fedifrago e sleale dopo aver tradito la moglie con Vanessa Perroncel, ex fidanzata di Wayne Bridge, suo amico e compagno di squadra al Chelsea e in Nazionale. Immagine a pezzi, l’ira di Fabio Capello e restituzione della fascia di capitano.
Non e’ mai troppo tardi per affermarsi: e’ il caso di Carlos Pavon che, a 37 anni, gioca il suo primo mondiale con un primato: quello di essere il miglior goleador di tutti i tempi nella nazionale honduregna con 55 gol segnali. Il Sudafrica avra’ una nuova stella? Come si dice in questi casi mai dire mai.

Fonte: Ansa.It
AURORA PILOT
00giovedì 10 giugno 2010 18:04
Come siamo spettacolari noi uomini...si comincia a parlare di calcio e poi si passa alle bimbe in quattro e quattrotto!!!

(richard)
00giovedì 10 giugno 2010 20:57
.....ma non ce n'è qualcuna piu' prorompente fra le fortunate?? [SM=g2201341]
_Thomas88_
00venerdì 11 giugno 2010 09:58
Re:
(richard), 10/06/2010 20.57:

.....ma non ce n'è qualcuna piu' prorompente fra le fortunate?? [SM=g2201341]




Io non volevo mettere foto spinte [SM=g1950693] ... [SM=g2201337]Poi certamente ce ne sarà qualcuna come dici tu più prorompente ma...meglio lasciarla ad altri siti... [SM=g1950690]
_Thomas88_
00venerdì 11 giugno 2010 10:24
Festa di musica a Soweto, bandiere e colori salutano il Mondiale.


Tanti artisti una sola bandiera: il concerto di Soweto (Orlando Stadium) ha celebrato l'orgoglio di un popolo e di una nazione, il Sudafrica, mescolando musica ed emozioni. Ed è stata la serata di Nelson Mandela, al quale è andato il grazie del suo Paese per aver reso possibile il sogno di rendere il Sudafrica il palcoscenico dei Mondiali di calcio per la prima volta nella sua tormentata storia. Madiba non c'era, ci sarà domani, per non perdersi il 'fischio d'iniziò del 'suo' Mondiale, che cade praticamente a 46 anni dalla sua condanna all'ergastolo, il 12 giugno del 1964.
Il concerto è iniziato alle 20 tra l'entusiasmo di una folla imponente: colpo d'occhio straordinario. Hanno trionfato i colori del vessillo sudafricano scelti per la coreografia del palcoscenico che si è vestito di nero, giallo, verde, rosso, bianco e azzurro: oggi come ieri, la bandiera richiama l'unione delle varie etnie del Paese, ancora lontano dal trovare un reale equilibrio e una vera integrazione. Nuovamente lo sport e in questo caso il calcio, come già fu per gli Springboks del rugby, è chiamato a dare un contributo in favore del Paese e del suo futuro. "Siamo una nazione rock e cool", ha detto dal palco il presidente sudafricano Jacob Zuma con al collo la bandiera. Saluto anche di Joseph Blatter, presidente della Fifa. Ma a rendere l'atmosfera particolarmente evocativa è stato l'ex arcivescovo anglicano Desmond Tutu, premio Nobel per la pace nel 1984 per il proprio impegno contro l'apartheid, acclamato e applaudito lungamente.
La musica ha trasportato i sentimenti del popolo della Rainbow Nation e non c'é stato alcun contrasto tra il sound occidentale e i ritmi sudafricani che si sono fusi armoniosamente. Gli artisti si sono alternati sul palco in una partecipazione non formale: tra i primi ad andare in scena i Black Eyed Peas, gruppo pop del momento. Angélique Kidjo ha cantato il Sudafrica e ha poi duettato con John Legend. Tripudio per Hugh Masekela, orgoglio del Sudafrica e icona jazz, marito di Miriam Makeba dalla quale si separò nel 1966. E sono risuonate stasera le note di 'Pata Pata', successo planetario della Makeba. Bella e intensa l'esecuzione dei suoi grandi successi da parte di Alicia Keis che ha cantato - tra gli altri - due brani molto amati: You don't know my name e New York.
Altro momento topico, quello di K'Naan, autore di Wavin' Flag, canzone anch'essa inserita tra quelle ufficiali dei Mondiali. Lui - poeta e rapper politicamente impegnato - si è presentando impugnando la bandiera della sua terra, la Somalia: ex bambino soldato, è riuscito a fuggire e a rifugiarsi in Canada. Video commemorativi, testimonianze, presenze leggendarie come quella di Franz Beckenbauer sono stati gli ingredienti di una serata ad effetto fatta di magic moments con Amadou & Mariam, Juanes, The Parlotones e Vusi Mahlasela.
Finale pirotecnico con Shakira esplosiva come sempre: versione biondissima con indosso un succinta tuta zebrata (ma l'ombelico è stato coperto) e una gonna sfrangiata, ha riscaldato la platea con un suo cavallo di battaglia, Hips don't lie. Balli sfrenati e trascinanti, coriste e ballerine coloratissime per chiudere sulle note del 'tormentone' (già in testa alle classifiche) 'Waka Waka' - This time for Africà eseguito insieme ai Freshlyground. Dopo tre ore di grande musica arrivano i saluti sulle immagini delle nazioni che in passato hanno alzato la Coppa al cielo. Un buon viatico per i Bafana Bafana domani in campo contro il Messico.

Fonte: Ansa.It
_Thomas88_
00venerdì 11 giugno 2010 18:27
Esordio con pareggio per Sudafrica e Messico. Finisce 1 a 1.

Johannesburg - Le tradizioni, il cuore e l'anima dell'Africa alla conquista del mondo nella cerimonia inaugurale dei Campionati mondiali di calcio. Soccer City Stadium di Johannesburg: e' qui la festa. L'enorme arena che venti anni fa celebro' il ritorno di Nelson Mandela appena uscito di prigione, e' un tripudio di suoni e colori sgargianti. Lo stadio, in attesa di essere preso d'assalto da 85.000 persone per il match inaugurale tra Sudafrica e Messico, a oltre un'ora dall'inizio della partita e' in buona parte gia' stracolmo, pur riempiendosi lentamente, complice il traffico che paralizza Johannesburg. Lo stesso pullman che conduce allo stadio i padroni di casa dei Bafana Bafana a fatica si fa largo tra le macchine bloccate. Il clima e' di grande allegria: c'e' un solo momento di commozione.
Accade quando sul maxischermo del Soccer City Stadium appare il volto di Nelson Mandela, storico e carismatico leader della lotta al regime di segregazione razziale, assente dopo l'improvviso lutto che lo ha colpito la notte scorsa con la perdita di una pronipote in un incidente stradale. Per l'anziano ex presidente, scatta l'ovazione. Numerose le autorita' presenti: tra gli altri il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon e il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden. Accanto a loro il presidente sudafricano Jacob Zuma e molti capi di Stato africani, in totale una ventina. E ovviamente ci sono le autorita' del calcio, a partire dal capo della Fifa, Sepp Blatter. Lo show ha inizio con l'esibizione di una flotta di jet dell'aviazione sudafricana che sorvola lo stadio con un volo radente.
L'assordante suono delle 'vuvuzela', le tipiche trombe sudafricane, fa da sfondo a tutta la cerimonia. Sono circa 1.500 i figuranti che sfilano mostrando al mondo collegato in diretta tv i costumi del Continente nero con balli e canti, vestiti secondo tradizione. Poi e' la volta degli artisti: si parte dall' omaggio alla cantante Miriam Makeba, un'icona della musica africana, scomparsa in Italia sul finire del 2008 dopo aver cantato per gli immigrati di Castelvolturno; per poi passare all'interprete algerino Khaled e a uno dei piu' grandi trombettisti viventi, il sudafricano Hugh Masekela. E quando nell'arena fanno il loro ingresso le bandiere delle 32 squadre partecipanti alla rassegna e si rende omaggio alle precedenti edizioni dei Mondiali, l'epilogo e' vicino. Tocca ai jet, che avevano aperto la cerimonia, chiuderla con un altro spettacolare passaggio. L'Africa e' in festa, la parola passa al campo.

Fonte: Ansa.It


La partita.
Il primo tempo inizia con il messico subito arrembante, che costringe i sudafricani a soffrire fino al 40'. I messicani creano diverse palle gol, soprattutto grazie alle azioni dell'ex blaugrana Dos Santos, ma non riescono a concretizzare.
Il secondo tempo è tutta un'altra storia. I padroni di casa partono all'attacco ed al 56' trovano un grandissimo gol con Siphiwe Tshabalala. Subito dopo vanno vicini al raddoppio ma l'arbitro non concede un rigore che poteva essere concesso. A quel punto ritorna di prepotenza il Messico che, grazie anche ad alcuni cambi in attacco, riesce a trovare il pareggio grazie al difensore del Barcellona Rafa Marquez al 78'. L'ultima emozione è il palo in contropiede colpito dal Sud Africa intorno al 90'.
Le due squadre conquistano un punto ciascuna.
AURORA PILOT
00sabato 12 giugno 2010 01:45
E anche i galletti 0 a 0...per ora si comincia bene via!
_Thomas88_
00sabato 12 giugno 2010 13:04
Re:
AURORA PILOT, 12/06/2010 1.45:

E anche i galletti 0 a 0...per ora si comincia bene via!




Esatto Aurora...benissimo così! Comunque è stata molto più bella la partita inaugurale che quelal della sera...Ecco l'articolo:

Città del Capo, 11 gigno - I Bleus, appesantiti da mesi di polemiche e tossine, esordiscono al Mondiale senza incantare ma provando fino in fondo a vincere contro i coriacei uruguayani, loro tradizionali bestie nere. Il gruppo A si chiude dopo la prima giornata con quattro squadre ad un punto e con l'impressione che tutto si giocherà nell'ultimo turno, quando la Francia affronterà i padroni di casa del Sudafrica in un match che si annuncia mozzafiato già da questa sera. La Francia ha riproposto i problemi tecnici e di personalità che da tempo si conoscono, più qualche uomo chiave - come Ribery e Gourcuff - non al meglio. Si è confermata ancora una volta negativa la presenza di Nicolas Anelka al centro dell' attacco (e stavolta sarà difficile riconfermarlo), mentre Toulalan davanti alla difesa e Diaby in attacco sono parsi i migliori. Non ha inciso Thierry Henry, entrato negli ultimi minuti, Govou è stato impreciso e la difesa se l'è cavata contro avversari insidiosi ma non impossibili.
Gli uomini di Tabarez sono stati pericolosi soprattutto nel primo tempo, ma quasi unicamente per spunti personali di Forlan. Per il resto, solito gioco manovrato anche se più veloce rispetto alla ragnatela tradizionale. E soliti vizi in cui la Celeste ricade quando accusa difficoltà e ricorre al fallo, talvolta violento. Immancabilmente suo il primo espulso di questi Mondiali, Lodeiro - entrato da pochi minuti - per un'entrata assassina direttamente sulla caviglia destra di Sagna, che gli è valsa il secondo giallo. I Bleus si presentano con l'immancabile 'coup de theatrè firmato Raymond Domenech: ieri sera, fonti vicine alla squadra avevano riferito di un duro faccia a faccia fra il ct e l'uomo unanimemente indicato come il più in forma, Florent Malouda. L'allenatore lo aveva rimproverato per l'eccessiva aggressività in una partitella di allenamento, il centrocampista di fascia aveva risposto a brutto muso e Domenech ha replicato a modo suo: panchina. Al suo posto, un ottimo Abou Diaby, che ha svariato sulla sinistra rivelandosi il migliore nel primo tempo. La partita comincia sui binari previsti ma è più piacevole delle agguerrite cinque edizioni precedenti, con una sola sudata vittoria della Francia. I Bleus sembrano più intraprendenti, gli uomini di Tabarez aspettano e ripartono pericolosamente in contropiede. Nessuna delle due difese dà l'impressione di essere imperforabile.
La prima occasione al 7', quando Ribery - dinamico ma piuttosto impreciso - salta Victorino e mette al centro basso in area dove c'è Govou. L'attaccante, goffamente, spedisce la palla oltre il palo lontano. Nove minuti dopo, occasione per gli uruguayani con il loro uomo più pungente, il biondo Diego Forlan, che si fa largo in area, rientra da sinistra e fa partire un destro ben parato da Lloris. La Francia è ben disposta, Domenech e le riserve applaudono le azioni dei compagni, il migliore appare Diaby, inserito a sorpresa. Nell'Uruguay, Forlan tiene da solo in apprensione la difesa, coadiuvato da Suarez (35 gol quest'anno con l'Ajax, più di Messi). Il primo tempo è a tratti piacevole e finisce con i francesi che accusano la fatica e gli uruguayani in ripresa. Nel secondo tempo le squadre partono un pò più decise, la Francia preme sull'acceleratore soprattutto con Diaby e Gourcuff ma non riesce quasi mai a impensierire il laziale Muslera. Al contrario, l'unica occasione pericolosa è per Forlan, servito da Suarez, che colpisce il pallone in area a botta sicura. Lloris, immobile, vede il pallone finire a lato dopo aver sudato freddo.
Il finale è tutto dell'arbitro giapponese, severo quanto basta per ammonire giustamente sette giocatori ed espellere Lodeiro. Tutti i francesi presenti al Green Point Stadium sperano, nei minuti di recupero, che si avveri uno dei miracoli del calcio: il vituperatissimo Henry che ha portato la Francia ai Mondiali con un fallo di mano, si sistema il pallone di una punizione in zona pericolosa, gli uruguayani fanno muro, gli occhi di 'Titi" tornano per un attimo quelli da 'tigrè di una volta ma il pallone, tristemente, finisce sulla barriera. Francia volenterosa, ma poco più. L'Uruguay se la giocherà alla pari con le altre.
Domenech - «A un bel 0-0 avrei preferito un brutto 1-0». È il commento, un pò sconsolato, del ct della Francia Raymond Domenech ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio a reti bianche tra la sua Nazionale e l'Uruguay. «È frustrante, perchè si cerca di fare bene e non ci si arrende. Abbiamo cercato di fare quello che potevamo, di mettere ritmo nella partita», ha detto Domenech, sottolineando peraltro che, come squadra, i Bleus hanno fatto una buona prestazione.
Per la prima volta alla sua 19/a edizione il Mondiale vede le prime due gare in ordine cronologico disputate terminare in pareggio. Negli anni in cui il match inaugurale era finito in parità, infatti, - 1966 Inghilterra-Uruguay 0-0, 1970 Messico-Unione Sovietica 0-0, 1974 Brasile-Jugoslavia 0-0, 1978 Germania Ovest-Polonia 0-0 e 1986 Italia-Bulgaria 1-1 -, la seconda giornata vide solo vittorie nelle 3 partite giocate nel 1966, 1970, 1974 e 1978 e nelle 2 disputate nel 1986. Il pareggio permette, tuttavia, alla Francia di eguagliare la propria striscia positiva record nella sua storia ai Mondiali: 8 partite utili consecutive (le 7 di Germania 2006 ed il pari di stasera), con bilancio di 4 vittorie e 4 pareggi. L'ultima sconfitta francese risale al 11 giugno 2002, 0-2 dalla Danimarca nella fase a gironi di Corea del Sud/Giappone. L'altra serie francese di 8 gare senza sconfitte era stata stabilita dal 28/06/1986 al 12/07/1998, con 7 vittorie ed 1 pareggio.

Fonte: Tutto Sport.
_Thomas88_
00domenica 13 giugno 2010 13:01
Le partite di ieri:

Gruppo B.
Corea del Sud 2 - 0 Grecia. Port Elizabeth: La Corea del Sud corre e diverte, la Grecia cammina e annoia. Gli asiatici danno una lezione di calcio agli ellenici, ancora senza gol e senza vittorie nelle partite del Mondiale. Di Lee in Corea ce ne sono più di sette milioni, ma da ieri sale agli onori della cronaca Jung-soo, il difensore centrale della Nazionale, che dopo 7 minuti si trasforma in attaccante - complice l’immobilismo della retroguardia ellenica - e mette la partita dei compagni in discesa. La Grecia è la brutta copia della squadra campione d’Europa del 2004: di quel gruppo sono rimasti in quattro, ma solo Seitaridis sembra avere lo smalto di sei anni fa. E così la stella del Manchester United Park Ji-sung chiude il conto a inizio ripresa, diventando il primo giocatore della Corea del Sud a segnare in tre mondiali diversi.

Argentina 1 - 0 Nigeria. Più Messi che Argentina, e ha ragione Maradona: il fuoriclasse del Barcellona può essere per l'Argentina del nuovo secolo ciò che è stato l'attuale ct per quella che ha trionfato a Messico 1986, quando il re di Napoli segnò il gol più bello della storia del calcio. Cosa significa per la sua Nazionale quel ragazzo che ha ereditato la maglia numero 10 dal suo allenatore, oggi in giacca
e cravatta come gli avevano chiesto le figlie, lo si è visto chiaramente all'Ellis Park, in un match in cui la selezione biancoceleste non ha brillato ma la gente si è divertita grazie alle giocate della sua stella. Avesse avuto maggiore assistenza dai compagni, ad esempio se Higuain fosse stato più preciso visto che si è 'mangiato' tre gol, l'Argentina avrebbe potuto travolgere i volenterosi nigeriani. Invece è finita
soltanto 1-0.
Messi ha giocato una partita quasi perfetta, per il resto l'Argentina non è che abbia brillato. Distratta in difesa con Jonas Gutierrez e Demichelis, lenta a centrocampo con Veron che ha classe nei piedi ma a 35 anni non sembra più quello di una volta, inesistente sulla fascia sinistra con quel Di Maria che Maradona, in una delle sue esagerazioni verbali, aveva definito giocatore "da 300 milioni di dollari"; la selezione biancoceleste è rimandata ad un test più probante, la prossima sfida contro quella Corea del Sud che ha messo ko la Grecia. Per battere la Nigeria, agli argentini, schierati da Maradona con un 4-3-1-2 spesso trasformatosi nel 4-3-3, è bastata una partenza-sprint, con Messi che nei primi sei minuti creava già due occasioni da gol. La prima servendo Higuain, che sprecava maldestramente; l'altra calciando lui stesso, al 6', con il sinistro ma trovando pronto il portiere nigeriano Enyeama, che si esibiva in una parata decisiva.
Appena un minuto dopo arrivava la rete che ha deciso la partita, con un bel colpo di testa di Heinze, lasciato solo dalla difesa nigeriana, su corner battuto dalla destra da Veron. La partita era decisa in quel momento, anche se era troppo presto per capirlo, visto che Messi continuava a dare spettacolo senza però che venissero altre reti. Gli slalom e le serpentine del n. 10 fra le maglie verdi dei nigeriani erano il filo
conduttore della partita; e, ad onore degli sconfitti va detto che, a parte una circostanza in cui Haruna è stato ammonito, non hanno fatto ricorso alle maniere forti per tentare di fermare un avversario così ispirato. Al 18' altra occasione di Messi, con un sinistro che sfiorava il palo, tre minuti dopo era Higuain a sprecare tirando sul portiere dopo assist di Tevez. Nigeria pericolosa al 28' con Obasi, poi di nuovo Argentina con il pallino del gioco in mano, grazie anche al poco pressing delle Super Aquile africane. Al 37' era di nuovo Messi a
sfiorare il palo con un sinistro deviato dal portiere nigeriano (alla fine premiato come migliore in campo). Il festival poi continuava al 44' con uno slalom del n.10, steso da Odiah. Nella ripresa Lagerback sostituiva uno spento Obinna con Martins, la cui velocità avrebbe potuto impensierire gli argentini, ma era ancora Messi-show, con un'altra serpentina al 14' e un bel sinistro dal limite al 20'. Higuain si 'mangiava' il terzo possibile gol personale (non era meglio schierare Milito?), e sull'occasione sprecata da Taiwo per la Nigeria la partita praticamente finiva. Il messaggio è chiaro: Messi è grande, l'Argentina, almeno per ora, un po' meno.
(Fonte: Ansa.It)

Ora il Gruppo B vede la Corea del Sud prima con 3 punti, a parimerito con l'Agentina, seconda per differenza reti; terza la Nigeria e ultima la Grecia.

Gruppo C.
Inghilterra 1 - 1 Stati Uniti. Capello porta a casa solo un pari dopo il match contro gli Stati Uniti. Dopo una partenza sprint, gli inglesi hanno dovuto fare i conti con la papera del portiere Green costata il pareggio. Al «Royal Bafokeng Stadium» di Rustenburg finisce 1-1 tra i Tre Leoni e gli Stati Uniti, con Gerrard che illude i suoi al quarto minuto dal fischio di inizio e Dempsey che pareggia al 40esimo grazie all'errore dell'estremo difensore inglese. Sul tiro dello statunitense, Green non trattiene e vede scivolare la palla alle sue spalle. Nella ripresa i Tre Leoni ripartono forte, ma al 20esimo gli Stati Uniti sfiorano il colpaccio con Altidore, la cui conclusione ravvicinata viene smanacciata sul palo da Green. Le offensive dell'Inghilterra sono affidate soprattutto a Rooney, anche se la chance migliore arriva alla mezzora sui piedi di Wright-Phillips che tira su Howard da buona posizione. Il risultato resta sull'1-1 fino al triplice fischio. «Sono amareggiato per l'errore di Green - ha commentato Capello a fine partita - e deluso per il risultato: meritavamo di più per le occasioni create, ma questo è il calcio, si commettono errori e si viene condannati».
_Thomas88_
00lunedì 14 giugno 2010 09:59
Le partite di ieri:

Gruppo C.
Algeria 0 - 1 Slovenia. La Slovenia batte l'Algeria 1-0 nella seconda gara del gruppo C dei Mondiali e si porta in testa al girone. Rete decisiva di Koren. Primo tempo non esaltante che si ravviva nel finale: Algeria pericolosa con Halliche e Matmour, la Slovenia risponde con un tiro di Birsa deviato da Chaouchi. Nella ripresa entra per l'Algeria Ghezzal ma l'attaccante del Siena si fa subito espellere per somma di ammonizioni. La Slovenia passa al 79' con un tiro di Koren non trattenuto da Chaouchi.

Il Gruppo C vede prima la Slovenia a 3 punti, seguita da USA e Inghilterra a un 1 punto e, nell'ultima posizione, l'Algeria a 0.

Gruppo D.
Ghana 1 - 0 Serbia. Arriva la prima vittoria africana al Mondiale del Sudafrica. A Pretoria il Ghana batte a sorpresa la Serbia e fa felice un intero continente. La vittoria della squadra africana è meritata, nonostante il gol sia arrivato su un calcio di rigore concesso per un incredibile fallo di mano dell'ex giocatore della Fiorentina Kuzmanovic. La Serbia di capitan Stankovic, di Ivic, ma soprattutto dell'uomo mercato del momento Krasic, è sembrata lenta e macchinosa, con grosse difficoltà nell'impostazione della manovra e con più di un uomo fuori forma. Il Ghana conferma di essere la meno africana delle africane, con un calcio basato sulla prestanza fisica dei suoi giocatori, ma tatticamente ben organizzato dall'allenatore serbo Milovan Rajevac, uscito vincitore nello sconto tra tecnici con il connazionale Antjc. La Serbia rimane in dieci alla mezz'ora della ripresa per l'espulsione di Lukovic, fino a quel momento il migliore tra i suoi, ma paradossalmente costruisce le azioni migliori dell'incontro, in particolare quella in cui Krasic, autore di una partita da dimenticare, impegna severamente il portiere ghanese Kingson. Scampato il pericolo le stelle nere d'Africa potrebbero anche accontentarsi del pareggio, ma Kuzmanovic tocca in area con la mano un cross destinato al fallo laterale e Asamoah Gyan ringrazia trasformando dagli undici metri. Nel finale è lo stesso Gyan a sfiorare il raddoppio, con un tiro che supera il portiere serbo ma termina la sua corsa sul palo. Ghana in testa al Girone D in attesa dell'incontro tra Germania e Australia.

Germania 4 - 0 Australia. I tedeschi dilagano all’esordio e sono la prima squadra di questo mondiale a segnare più di due gol in una partita. I ragazzi terribili di Joachim Low hanno letteralmente asfaltato l’Australia, la squadra più anziana del torneo. Dopo 26’ del primo tempo, il match era già chiuso grazie alle reti di Podolski (su assist di Müller) e Klose, bravo a sfruttare un’uscita sconsiderata di Schwarzer. Il secondo vede l'arbitro messicano rendersi protagonista espellendo il centrocampista australiano Cahill per un fallo forse solo da giallo. Da quel momento in poi, il tempo restante serve solo per ammirare le magie di Özil e compagni, che arrotondano il risultato prima con Müller e poi con Cacau (subentrato a Klose).

Il Gruppo D vede ora in testa Germania e Ghana a 3 punti, seguite da Serbia e Australia a 0.
NeKo89
00lunedì 14 giugno 2010 10:15
che Germania...non penso che in molti si aspettavano una cosa del genere, il 4-0 è stata quasi fin troppo generoso per gli australiani, doveva finire minimo 6-0 !
_Thomas88_
00lunedì 14 giugno 2010 12:29
Re:
NeKo89, 14/06/2010 10.15:

che Germania...non penso che in molti si aspettavano una cosa del genere, il 4-0 è stata quasi fin troppo generoso per gli australiani, doveva finire minimo 6-0 !




In effetti, hanno giocato solo loro (i tedeschi)...Klose si è mangiato 4 palle gol nitide! [SM=g27820] ...

Comunque oggi ad esordire toccherà a Olanda e Italia.
Proprio della partita della nostra nazionale ha parlato Santa Cruz, l'attaccante più famoso della nazionale Paraguayana:

"Italia attenta, vinciamo noi". Il Paraguay scendera' in campo per i tre punti nella partita d'esordio che lo vedra' di fronte agli azzurri campioni del mondo lunedi' a Citta' del Capo. La stella della squadra, l'attaccante del Manchester City Roque Santa Cruz, lo ha detto chiaro e tondo: ''Noi vogliamo vincere, siamo una bella squadra e in questo Mondiale possiamo fare qualcosa di importante. Come finira'? 1-0 o 2-0 per noi''.
Nel ritiro di Balgowan, dove dopo quattro giorni di pioggia e' spuntato un po' di sole, tutti i riflettori sono puntati su di lui. Tuttavia la stella, in questo Mondiale, potrebbe anche cominciare a brillare dalla panchina.
Il ct Gerardo 'Tata' Martino ha un unico punto fermo per l'attacco, ovvero l'argentino naturalizzato Lucas Barrios. Al suo fianco e' spuntata, e ha preso sempre piu' corpo, l'ipotesi di Nelson Haedo Valdez, per replicare in Nazionale il tandem d'attacco del Borussia Dortmund. Nel 4-4-2 di Martino potrebbe anche esserci una staffetta: Roque Santa Cruz in settimana non si e' infatti allenato regolarmente con il gruppo per preservare il suo fragilissimo ginocchio. Martino ha detto che per la formazione ha ''un solo dubbio'', che potrebbe proprio essere quello sull'attaccante da schierare.
Difficile da capire, anche perche' Martino si sta preparando per la sfida con l'Italia con un'esasperata pretattica, allenamenti a porte chiuse e nessuna indicazione sul possibile undici. Ma se fino a ieri Santa Cruz sembrava un titolare inamovibile, oggi Martino ha provato entrambe le soluzioni per tentare di scardinare l'attacco dell'Italia: quella piu' possente con Barrios e Santa Cruz e quella forse meglio assortita con Barrios, appunto, e il suo compagno di squadra Nelson Haedo Valdez. Chi sicuramente non giochera' dal primo minuto e' l'unico attuale frequentatore del calcio italiano, il centrocampista dell'Atalanta Edgar Barreto. Dopo una stagione offuscata dagli infortuni, un fastidio muscolare e' tornato in settimana a lasciarlo ai box. Adesso e' recuperato, ma contro l'Italia sara' sicuramente in panchina. Martino punta pero' su di lui come uomo-spogliatoio e anche come cicerone nei meandri del calcio italiano.
''Chi dice che l'Italia e' una squadra vecchia - ha detto Barreto, riferendosi alle recenti dichiarazioni di Chilavert - credo abbia un'impressione sbagliata: ha esperienza e gente giovane che ha voglia di far bene, e' una buona combinazione per avere tante aspettative. Noi dobbiamo preparare bene la partita e cercare di non commettere nessun errore''. L'aspettativa attorno al Paraguay e' comunque molto alta: c'e' infatti l'idea che Martino abbia formato la migliore squadra Albiroja che si sia mai presentata a un campionato del mondo. I paraguaiani, che la leggenda del calcio vuole abbiano piedi sudamericani e mente europea, hanno infatti fama di squadra scorbutica con poco potenziale offensivo. Stavolta i dubbi riguardano piu' una difesa non rapidissima che un attacco che con Santa Cruz, Barrios, Haedo e Cardozo (anch'egli recuperato dall'infortunio) promette gol e tante soluzioni per mettere in difficolta' gli avversari.

Fonte: Ansa.It
_Thomas88_
00lunedì 14 giugno 2010 12:43
Alcune notizie in breve riguardo la giornata di ieri dei Mondiali:

Klose nella 'top 5' dei bomber all-time.
Con la rete segnata contro l'Australia, Miroslav Klose e' salito a quota 11 nelle fasi finali dei Mondiali. Gli altri 10 centri segnati sono equamente divisi, 5 a Corea/Giappone 2002, 5 a Germania 2006. Klose aggancia al 5/o posto, nella classifica dei goleador di tutti i tempi ai Mondiali, il connazionale Klinsmann e l'ungherese Kocsis. I primi 4 sono il brasiliano Ronaldo (15 centri), il tedesco Muller (14), il francese Fontaine (13),il brasiliano Pele' (12).

Stankovic da record, 'peccato per ko'.
Dejan Stankovic e' oggi entrato nella storia del calcio per avere disputato tre fasi finali del Mondiale con tre maglie diverse.
Prima la Jugoslavia, poi la Serbia-Montenegro e infine la Serbia, complici gli sconvolgimenti geo-politici che hanno ridisegnato la mappa dei Balcani. 'Mi ha fatto piacere stabilire questo record ma sarei stato piu' contento se avessimo vinto - ha detto - e' bello partecipare a tre edizioni. Ma sarebbe preferibile farlo ottenendo buoni risultati'.

Critiche al nuovo terreno misto.
Il nuovo terreno misto erba-sintetico, sul quale ieri hanno giocato Slovenia e Algeria a Polokwane, non e' stato affatto gradito. Tutti i giocatori hanno parlato di rimbalzi incontrollabili e di difficolta' per i portieri, come dimostrerebbe lo svarione dell'estremo difensore maghrebino Faouzi Chaouchi che ha deciso l'incontro. Giustificando il compagno, il difensore Majid Bougherra ha detto che con un fondo normale 'quel pallone non sarebbe mai entrato'.

Fonte: Ansa.It
NeKo89
00lunedì 14 giugno 2010 22:36
bella partita, mi aspettavo di peggio...certo saltavo più io di cannavaro..ormai è vecchio! [SM=g27821]
pipino88
00lunedì 14 giugno 2010 23:12
dai dai ci rifaremo domenica!
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