C'è crisi dappertutto, ma non per le auto blu. All'Italia il record mondiale

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(richard)
00martedì 23 dicembre 2008 19:35
In blu o in grigio, Contribuenti.it le ha censite: sono 607.918. Mappatura di un privilegio che nessuno vuole tagliare
A nulla sono servite le denunce contro la casta, il mondo dorato dei privilegi della classe politica. La solita solfa dell'autoregolamentazione dall'interno a beneficio dei creduloni (che sono sempre meno).

Di scorta, di servizio, di ordinanza, in noleggio operativo o a lungo termine, in leasing: in Italia esiste una marea di auto blu di rappresentanza, dato destinato ad aumentare per la moltiplicazione dei centri di potere periferici.

Se si incolonnassero in maniera immaginaria, le loro lamiere coprirebbero la distanza tra Roma e Mosca. Non è uno spot pubblicitario. Ammontano a 607.918 le auto blu, aumentate di un bel 6% in soli due anni. I dati sono forniti da un'indagine di Contribuenti.it. Appena nel 2007 erano 574.215.

Negli Usa erano appena 73mila (uno sproposito se si pensa che la popolazione statunitense risulta di 400milioni di abitanti), la Francia ne conta solo 65mila, il Regno Unito solo 58mila, la Germania 54mila. (guarda le più gettonate)

L'emblema dello strapotere dei politici, insieme ai portaborse e grand commis comporta un raddoppio delle spese per il mantenimento. Solo nel 2005 erano soltanto 198.576. Nel 1991 fu emanata una legge per limitare l'uso esclusivo delle auto blu a ministri, sottosegretari e dirigenti.

Le amministrazioni avrebbero dovuto tagliare gli sprechi e comunicare al ministero dell'Economia la cifra esatta, nonché il piano progressivo per limitare le spese inutili in materia. A quanto pare, numeri alla mano, tutto è rimasto lettera morta.

Se è vero che un ricercatore italiano guadagna mille euro al mese, un autista di un consigliere regionale 3mila. La meritocrazia ha poco a che vedere con questi episodi. Quando si sentono appelli al sacrificio, provenienti soprattutto dal mondo politico, al senso di responsabilità si dovrebbe tener conto di questi numeri.

«In Italia gli amministratori pubblici hanno superato ogni limite - sostiene Vittorio Carlomagno, presidente Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - Basterebbe una norma che stabilisse il limite di cilindrata delle auto blu per ridurre drasticamente il parco auto, sostenere le industrie automobilistiche italiane e incrementare l'utilizzo di prestigiose utilitarie italiane come la Grande Punto». Gli appelli più accorati alla morigeratezza toccano agli onorevoli. Sono sempre pronti ad annunciare che bisogna tirare i cordoni della borsa: altrui. Altro che questione morale.Virgilio.it




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