Buchi neri: parliamone...

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Gabrjel
00martedì 20 dicembre 2011 09:54
Ho letto questo articolo di Massimo Corbucci che mette in relazione gli esperimenti al CERN con alcuni eventi accaduti negli ultimi tempi, come ad esempio la voraggine che si è creata in Guatemala qualche mese fa.
La cosa mi lascia un po perplesso, quindi mi piacerebbe sentire anche il vostro parere in merito.







Per chi non sapesse chi è Massimo Corbucci, qui di seguito una breve biografia:

Massimo Corbucci è nato il 12 - Dicembre 1954 a Viterbo. E' Laureato in Fisica e in Medicina e Chirurgia all'Università "LA SAPIENZA" di Roma. Ha collaborato con il GSI di Darmstadt nell'Ottobre 2000, segnalando che lo stop a 112 incontrato nell'assemblaggio dei trans-uranici era dovuto ad un limite strutturale dell'atomo proprio al numero atomico 112, che esclude la possibilità che si possa arrivare ad ottenere il mitico metallo del nuovo millennio, con 114 protoni, finalmente stabile.
Nello stesso periodo ha suggerito al Direttore del CERN di Ginevra, il Prof. Luciano Maiani, di fermare la ricerca della "particella di Higgs", proponendo una teoria alternativa al "meccanismo di Peter Higgs" nel conferimento della MASSA alle particelle.
Pertanto è autore della Nuova Tavola Periodica dei 112 elementi chimici e della teoria del Vuoto Quantomeccanico, che oltre a spiegare l'origine della materia, chiarisce il paradosso gravitazionale della caduta a differente accelerazione di metalli diversi, proponendo la gravità non come forza, ma come effetto di una "comunicazione" tra gravi, nei "tunnel" del Vuoto Quantomeccanico stesso.
Nel Dicembre del 2004 ha scoperto un sistema per consentire a 2 postazioni, comunque distanti nello spazio, di tele-comunicare senza che intercorrano i lunghi e "ostativi" tempi della propagazione radio. E' un metodo da rivoluzione epocale, che ha brevettato in qualità di membro dei Radioamatori Italiani, insieme ad altri 2 Rappresentanti dell'Ente, nell'Ottobre del 2005 - Questo segna l'inizio di una nuova impostazione epistemologica della fisica, dove diviene chiaro il fenomeno dell'entanglement, finora ritenuto un mistero inspiegabile in Fisica delle particelle.
Con queste basi Massimo Corbucci si propone alla Comunità scientifica come il pioniere di una "rivisitazione" del concetto di etere, abbandonato in Fisica, poiché veniva inteso come un "quid" che permea lo spazio siderale fisico, mentre in realtà va rivisto secondo un nuovo punto di vista, che lo colloca nei "sotterranei" della materia e viene ad essere in effetti quel Vuoto Quantomeccanico presente nel "cuore" di tutti gli atomi del Creato.
Da qui il passo per arrivare a definire una Teoria del Tutto è breve.
eone nero
00martedì 20 dicembre 2011 10:14
Personalmente trovo parecchio sensazionalismo, e questo mi sembra strano in un ricercatore come Corbucci, si conosce perfettamente l'origine di quelle voragini.

www.focus.it/Allegati/2011/3/008-014-buchi-nella-terra_3...

Per quanto riguarda i buchi neri sulla terra molto probabilmente si riferisce allo studio di Aron.P. VanDevender e J. Pace VanDevender, ricercatori dei Sandia National Laboratories di Albuquerque in New Mexico.

Micro buchi neri a spasso per la Terra

Invece di assorbire la materia, per complessi meccanismi quantistici la manterrebbero in orbita attorno a sé formando degli equivalenti gravitazionali degli atomi

I micro buchi neri dalle dimensioni infinitesimali che si sarebbero formati all'epoca del Big Bang potrebbero ancora esistere e attraversare giornalmente la Terra senza rappresentare un pericolo per il pianeta. L'ipotesi è stata avanzata da due ricercatori dei Sandia National Laboratories ad Albuquerque, Aaron P. VanDevender e J. Pace VanDevender, che la descrivono in un articolo postato sul sito di ricerca arXiv.org. [1]

Questi mini buchi neri si comporterebbero in modo alquanto differente da quelli solitamente considerati in astrofisica, nati dal collasso di stelle. Questi buchi neri primordiali formatisi nel corso del Big Bang avrebbero una massa molto variabile compresa fra una massa di Planck e i miliardi di tonnellate, ma comunque molto inferiore a quella dei buchi neri astrofisici, pur possedendo una densità straordinariamente elevata.

I ricercatori hanno calcolato che per masse in inferiori ai 1012 kg questi mini buchi neri non assorbirebbero la materia (per complessi problemi quantistici legati al loro raggio di Schwarzschild), e la manterrebbero in orbita attorno a sé a una certa distanza, un po' come gli elettroni attorno a un nucleo, creando un sistema che hanno chiamato equivalente gravitazionale di un atomo (GEA, Gravitational Equivalent of an Atom).

Secondo le teorie correnti i buchi neri dovrebbero col tempo invecchiare e "morire" per evaporazione quantistica, e questo dovrebbe produrre una firma elettromagnetica nello spettro X, che finora però non è mai stata osservata, cosa che potrebbe essere imputata o al fatto che queste strutture siano in realtà molto meno numerose del previsto, o che esse non evaporano. Secondo i VanDevender proprio quest'ultima potrebbe essere la spiegazione corretta e in tal caso la materia legata in un GEA dovrebbe produrre un altro tipo di emissioni, già rilevabili con le tecnologie disponibili, e di queste bisognerebbe andare alla ricerca.

"L'evaporazione quantistica è un elemento centrale delle teorie sulla gravità quantistica. Il nostro studio si è chiesto: che cosa succede se un mini buco nero non evapora? Abbiamo mostrato che può interagire con la materia ed essere rilevabile. Se riuscissimo a osservare simili oggetti, questo avrebbe un notevole impatto sulla nostra concezione della gravità quantistica."

"La preoccupazione che un GEA terrestre assorba il pianeta ricordano quelle all'inizio del XX secolo, quando ci si aspettava che gli elettroni orbitanti attorno a un nucleo perdessero la loro energia e cadessero su di esso", aggiungono i ricercatori. "Ma poiché i livelli energetici dell'elettrone sono quantizzati e il raggio dello stato fondamentale è molto maggiore di quello del nucleo, la probabilità che un elettrone sia catturato dal nucleo e svanisca è infinitamente piccola. Allo stesso modo le particelle di massa m è estremamente improbabile che cadano nel buco nero al centro di un GEA. Ma se ciò avvenisse emetterebbero un'energia osservabile." I ricercatori hanno calcolato che per assorbire la Terra uno di questi micro buchi neri dalla massa di un chilogrammo richiederebbe 1033 anni, laddove l'età dell'universo attuale è di circa 13,7 x 109 anni.

Secondo i ricercatori, i buchi neri di massa attorno alle 100 tonnellate sarebbero di particolare interesse perché potrebbero essere dei candidati a formare la materia oscura. "Sarebbe difficile ma non impossibile rilevarli mentre attraversano la Terra. La capacità di un GEA di emettre radiazione rilevabile è piccola ma esiste." (gg)

www.lescienze.it/news/2011/05/14/news/micro_buchi_neri_a_spasso_per_la_terra...



[1] La pubblicazione

Structure and Mass Absorption of Hypothetical Terrestrial Black Holes

A. P. VanDevender, J. Pace VanDevender

arxiv.org/abs/1105.0265

Qua si può scaricare

arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/1105/1105.0265v1.pdf





filovirus59
00martedì 20 dicembre 2011 10:21
il fenomeno è dovuto al terreno carsico della zona all'urbanizzazione precaria ed a un fiume sotterraneo, la tempesta agatha con la pioggia ha fatto il resto... parere di geologi intervenuti sul posto e confermato successivamente da altri. niente ufo o disturbi quantico fantasiosi.
fabik
00martedì 20 dicembre 2011 10:26
Mha, sul fatto che un esperimento fatto al CERN che ha creato un mircrobuco nero che è sopravvissuto giusto il tempo di rilevarlo possa aver causato la voragine in questione ho i miei dubbi.

Bisognerebbe suffragare l'ipotesi provando che:
A: Il buco nero è sopravvissuto
B: Se ne sia andato a spasso
C: Andando a spasso sia cresciuto al punto di causare la voragine
D: Sia andato chi sa dove visto che non si spiega come abbia fatto a
crescere al punto di creare la voragine senza però crescere più abbastanza da inghiottirci tutti.

Andrea.ufoonline
00martedì 20 dicembre 2011 13:07
Questo descrive i buchi neri sembra molto interessante:

www.astrosurf.com/cosmoweb/documenti/buchineri.html

Nessuno però sa dove venga inviata o che fine faccia la materia inghiottita...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:35.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com