Base USA a Vicenza

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(richard)
00domenica 9 marzo 2008 16:28

Siete d'accordo sull'ampliamento della base americana a Vicenza?
Solo impatto ambientale o c'è qualcos'altro? [SM=x708811]
robyonekenobi83
00domenica 9 marzo 2008 16:41
D'accordissimo.Una base come quella crea lavoro anche per noi italiani. E non da fastidio a nessuno.
saw1977
00domenica 9 marzo 2008 16:58
Re:
robyonekenobi83, 09/03/2008 16.41:

D'accordissimo.Una base come quella crea lavoro anche per noi italiani. E non da fastidio a nessuno.


Be abiti a Vicenza ?

Tanto glu u.s.a fanno quello che vogliono se la vogliono fare la base piu grande la fanno senza domandare niente a nessunoi !!



a loro sembra che da fastidio invece !!





(richard)
00domenica 9 marzo 2008 17:06
La sovranita' di un paese va rispettata.
Vorrei vedere se a parti invertite gli americani permetterebbero ad un'eventuale forza italiana stanziata sul loro territorio di fare come gli pare!
robyonekenobi83
00domenica 9 marzo 2008 18:03
Re: Re:
saw1977, 09/03/2008 16.58:


Be abiti a Vicenza ?

Tanto glu u.s.a fanno quello che vogliono se la vogliono fare la base piu grande la fanno senza domandare niente a nessunoi !!



a loro sembra che da fastidio invece !!






[/POST

No,non abito a Vicenza. E mostrare la foto di uno che protesta non vuol dire che sia il sentire di tutti i vicentini.Ho sentito l'opinione di vicentini a cui andava benissimo l'ampliamento della base, che come ho detto porta lavoro anche per noi italiani.Quelli che sono andati a protestare sono una minoranza (pur sempre da rispettare) che non può far credere che tutti i vicentini siano contro la base. E poi a protestare sono andate molte persone che venivano da fuori Vicenza e che con Vicenza non hanno nulla a che fare.E guarda caso si trattava di No global, gente dei centri sociali e dell'estrema sinistra, e anche normali cittadini, ma comunque con un pregiudizio forte nei confronti degli americani che per quanto riguarda il loro comportamento in Italia non è giustificato. Questa è la mia opinione e non mi pare che sia giusto che tu mi risponda con un arrogante "Be abiti a Vicenza?". Le opinioni vanno rispettate. E poi non mi sembra proprio come dice Richard che gli americani in Italia facciano quello che gli pare.
AURORA PILOT
00domenica 9 marzo 2008 22:46
Concordo con robyonekenobi83 la base non crea disagio a nessuno!
Non è che li entrano dentro la città, si tratta solo di ampliare l'aeroporto e la base. Sono sempre i soliti come dici tu roby che rompono, cioè i no-global, che con quell'aerea non c'entrano nulla, ma vanno la tanto per mettersi in mostra e far casino! E il bello è che i giornali e i telegiornali li danno spago e li intervistano anche!!!

AURORA PILOT
saw1977
00domenica 9 marzo 2008 23:34
no global ?? sono ?? allora chiedo perdono ,i no global non li ho mai sopportati !! ho visto solo questa foto su internet e pensavo che erano i cittadini di vicenza tutti

ciao
@Verdeconiglio@
00lunedì 10 marzo 2008 11:53
l'Italia è un paese di quàquàraquà, di mezze cartucce asseviti ai potenti, di leccaculo tirapiedi, di polli da spennare .... Gli americani fanno di noi ciò che vogliono da ormai 60 anni, quindi non mi meraviglio che costruiscano senza chiedere il permesso a nessuno.
Siamo una loro colonia, siamo le loro "puttane"...rassegnatevi!
(richard)
00lunedì 10 marzo 2008 13:04
Re:
@Verdeconiglio@, 10/03/2008 11.53:

l'Italia è un paese di quàquàraquà, di mezze cartucce asserviti ai potenti, di leccaculo tirapiedi, di polli da spennare .... Gli americani fanno di noi ciò che vogliono da ormai 60 anni, quindi non mi meraviglio che costruiscano senza chiedere il permesso a nessuno.
Siamo una loro colonia, siamo le loro "puttane"...rassegnatevi!



.....questo purtroppo, per tutti noi, è sotto la luce del sole, dagli anni '50 ,dopo la fine del II conflitto mondiale. [SM=x708814]


saw1977
00lunedì 10 marzo 2008 13:39
ci hanno liberato gli U.S.A dal comunismo e nazzismo quindi è per questo che comandano !! be meglio gli U.S.A che il nazzismo !! se non venivano gli U.S.A .eravamo nel nazzismo adesso !!
(richard)
00lunedì 10 marzo 2008 13:46
Anche questo è vero ma la soluzione migliore credo sia la liberta' e l'indipendenza da qualunque giogo economico-politico nel rispetto della sovranita' di ogni paese,non sei d'accordo Alessio?
saw1977
00lunedì 10 marzo 2008 13:53
e poi che c'è di male stare sotto agli U.S.A ? sono i piu potenti del mondo !! meglio averli amici che nemici !! a me l'america mi piace !!!


la libertà non esiste in tutte le cose c'è sempre un capo !!

ciao
(richard)
00lunedì 10 marzo 2008 14:01
Questo che affermi è un principio che potrebbe stare bene ad alcuni ma non ad altri per i piu' svariati motivi ed interessi piu' o meno palesi e di parte.
@Verdeconiglio@
00lunedì 10 marzo 2008 14:47
Re:
saw1977, 10/03/2008 13.53:

e poi che c'è di male stare sotto agli U.S.A ? sono i piu potenti del mondo !! meglio averli amici che nemici !! a me l'america mi piace !!!


la libertà non esiste in tutte le cose c'è sempre un capo !!

ciao



per te è meglio nascondersi dietro il gonnellino della mamma cercando protezione, o affrontare la vita a viso aperto con le proprie forze e convinzioni? [SM=g27811]

io sin da bambino ho sempre evitato il gonnellino della mamma...oggi a 32 anni ancor di più.
a 60 sarò anche peggio.

ma sono punti di vista ovviamente [SM=g1420769]




saw1977
00lunedì 10 marzo 2008 16:36
le basi italiane sono tutte in mano agli U.S.A ,quindi è come essere americani ,non mi lamento perche glu U.S.A mi piacciono e anche GB !
(richard)
00lunedì 10 marzo 2008 16:40
Non ti sembra una sudditanza eccessiva da parte nostra?
saw1977
00lunedì 10 marzo 2008 18:15
Re:
(richard), 10/03/2008 16.40:

Non ti sembra una sudditanza eccessiva da parte nostra?



cavolo quando scrivi tu devo andare sempre a c'ercare il vocabolario

però non ho capito bene il concetto


(richard)
00lunedì 10 marzo 2008 22:16
L'Italia volente o nolente è sottoposta alla sovranita' americana sotto l'aspetto politico e militare in modo piu' o meno palese , checche' se ne voglia dire!
Quindi la sudditanza per alcuni, purtroppo, per altri, meno male ,ma per tutti è un dato di fatto. [SM=g27812] [SM=g27811]
Armilla
00lunedì 10 marzo 2008 22:26
A me non resta che quotare Verdeconiglio. Ha già detto tutto lui.
saw1977
00lunedì 10 marzo 2008 22:55
Basta vedere l'incidente del Cermis
panzergt6
00lunedì 10 marzo 2008 23:04
Sicuramente facciamo parte di una alleanza politico-militare (NATO) che implica onori e oneri, non ultimo fra questi quello di dover ospitare basi militari che, USA o no, sono proiezioni di forza dell'occidente verso oriente. Se una volta era importante avere molte basi in Germania, ora è innegabile che le "attenzioni" della NATO si sono spostate verso sud-est dello scacchiere europeo. Nuovi interessi in queste aree hanno difatti comportato lo smantellamento della base USA a La Maddalena, ma cio' non è perchè lo ha voluto l'Italia, ma solo le nuove esigenze strategiche! Infine vorrei ricordare a tutti che la nostra Italiuccia non è militarmente in grado di affrontare alcuna minaccia militare da sola: fino a che saremo alleati degli USA saremo tranquilli, ma cio' non significa che non ne paghiamo il prezzo di questo "potentato". E purtroppo, gli USA condizionano almeno la meta' degli scenari politici e militari del globo: siamo in buona compagnia mi sa... che ci piaccia o no è così! Una massima: "Se non li puoi battere, fatteli amici!"
cesko!
00martedì 11 marzo 2008 11:50
Per non uscire off topic riporto la discussione principalmente sulla questione: nuova base militare americana.
Ho letto dei primi commenti abbastanza confusi rispetto alle dimostranze fatte dai vicentini.
La protesta civile dei vicentini credo debba essere rispettata considerato che la base verrà costruita all'interno della loro città.
Trovo abbastanza squallido e poco rispettoso nei confronti degli altri riportare queste proteste come " i soliti facinorosi" o fare riferimenti ai "no global" come a delinquenti...
Trovo abbastanza sbagliato elargire meriti gratuiti agli USA rispetto alla liberazione del 1945, la storia, per chi ha voglia di leggerla, narra di liberazioni americane, russe e di resistenza partigiana...applaudire i soli americani mi pare scorretto.
(e se avessimo voglia di raccogliere testimonianze viventi ne scopriremo delle belle sul prezzo "gia pagato" della liberazione americana)
Quoto verdeconiglio rispetto alla sudditanza e aggiungo che personalmente sono stanco di fornire seppur indirettamente il mio "appoggio" agli USA perchè lo ritengo il Paese più spietato e guerrafondaio del pianeta.
Trovo ingiusto e pericoloso quindi costruire probabili obiettivi terroristici nel nostro Paese soprattutto in considerazione della violenza con cui l'america aggredisce e colonizza il prossimo. [SM=g27812]

Dico NO alla base americana e dico SI al disarmo totale.
Se gli USA vogliono fare la guerra o vogliono ad essa prepararsi che lo facciano a casa loro [SM=g27812]
Legion1
00martedì 11 marzo 2008 14:42
l caso dell'aeroporto Dal Molin nasce da un accordo segreto, di un paio d'anni fa, tra il precedente governo Berlusconi e il sindaco di Vicenza Hullweck, che, senza rendere partecipi i suoi concittadini, nè il consiglio comunale, si rese disponibile, per il suo amico Silvio, ad accogliere nel territorio vicentino una nuova base americana. Solo nel maggio del 2006 cominciarono a circolare le prime notizie sul progetto e così i cittadini residenti nelle zone limitrofe alla nuova base, costituitisi in sei comitati, cominciarono ad agire in modo coordinato.

In poche parole la nuova base americana andrebbe ad occupare una zona a nord del comune di Vicenza nell'attuale aeroporto civile Dal Molin e servirebbe agli USA per riunire la 173^ Brigata aviotrasportata Airborne, attualmente presente in parte ad Aviano (Pordenone) e in parte Germania. L'obiettivo statunitense è di intervenire rapidamente nelle areee geografiche del medioriente, ricche di fonti energetiche strategiche per il sistema economico vigente.

Vicenza, secondo questo piano, è dunque destinata a diventare un nodo importantissimo per i nuovi assetti militari mondiali.


La maggioranza dei cittadini di Vicenza e dei comuni limitrofi è fortemente contraria alla costruzione di una nuova base militare. Lo dicono i cittadini e lo dice anche un sondaggio della Demos di Ilvo Diamanti (63% NO). I motivi del NO sono vari e possono essere riassunti nel fatto che il progetto è devastante, sia da un punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico, perchè una città Unesco, come Vicenza, non può fondare la sua esistenza su un’economia di guerra.

Dopo un continuo rimpallo di responsabilità tra Governo Prodi e Comune di Vicenza, nell'ormai storico consiglio comunale di Vicenza del 26 ottobre 2006 una scellerata maggoranza, sorda alle tantissime richieste di democrazia e partecipazione popolare (fra cui anche la richiesta di indire un referendum comunale consultivo) si espresse a favore della nuova base (maggioranza risicata 21 a 17). Quel giorno il sindaco Hullweck uccise l'anima della democrazia a Vicenza. A Caldogno, piccolo comune a confine con l'aeroporto Dal Molin, il 15 novembre 2006 votò invece ad unanimità NO all'insediamento della nuova base.

La patata bollente passò quindi al Governo Prodi e in particolare al Ministro della Difesa Parisi, che non si è mai espresso in maniera chiara contro l’allargamento della caserma Ederle, tentennando sempre tra la "Santa Alleanza" con gli USA e il programma elettorale dell'Unione in cui "ogni azione di grande impatto sul territorio sarà sempre presa nel rispetto dell'opinone delle popolazioni locali". Il 23 novembre 2006 Parisi comunque invitò a Roma una rappresentanza dei comitati cittadini per sentire direttamente dalla gente le motivazioni del NO. L'incontro fu molto proficuo tanto che prese di nuovo quota l'ipotesi di un referendum comunale consultivo.


I comitati, collaborando con l'osservatorio sulle servitù militari di Vicenza (coordinamento di associazioni e gruppi pacifisti e antimilitaristi), da maggio hanno dato vita ad una lunga serie di azioni per bloccare il progetto della nuova base americana: presìdi in piazza e davanti all'aeroporto, rumorose presenze in consiglio comunale, raccolta firme (più di diecimila in un mese!), convegni informativi, blocchi del traffico, fiaccolate, scioperi studenteschi, invasione della pista dell’aereoporto, costituzione di un comitato per il referendum, partecipazione di massa al consiglio comunale del 26 ottobre, dove 2.000 persone, "armate" di pentole, fischietti, trombette, hanno disturbato il consiglio comunale, e, il 2 dicembre 2006, la lunga marcia dei 30 mila "per difendere la terra per un futuro senza basi di guerra " .

L'aspetto nuovo e dirompente nella placida tranquillità cittadina è che a Vicenza "si è costituito un movimento di cittadini, autonomo ed indipendente da schieramenti politici, che riesce a coniugare la necessità della salvaguardia del proprio territorio e dei beni comuni, con il NO alla guerra e alle servitù militari". Questa comunione di obiettivi ha dato vita all'Assemblea Permanente dei cittadini per il NO al Dal Molin che unisce comitati, associazioni, singoli cittadini.


L’Assemblea permanente è conscia di essere un movimento moltitudinario, la cui ricchezza sta nella sua molteplicità di pensiero, linguaggio e pratica.
(richard)
00martedì 11 marzo 2008 15:14
Sembra quindi che i presupposti per la non costruzione della nuova base aerea USA nel vicentino vengano dall'unanimita', o quasi, popolare degli abitanti del luogo che saranno i primi a subirne le conseguenze.
E sembra ancora che nessun politico voglia prendersi la briga di pelare questa patata bollente demandando l'incarico sempre al futuro governo che verra'.
Legion1
00martedì 11 marzo 2008 16:05
Un ampliamento della base è già e in corso, ma parliamo della base americana Ederle, dove si stanno svolgendo i lavori per un ospedale che dovrebbe curare i disturbi fisici e psichici dei soldati di ritorno dal fronte. Altri ampliamenti sono previsti al sito Pluto (altra servitù militare statunitense che fino al 1992 conservava testate atomiche e che a detta di molti esperti ne conserva ancora). Per quel che riguarda il Dal Molin, invece, da un punto di vista urbanistico non si può certo parlare di ampliamento, in quanto si tratterebbe di una nuova base, posta a 5 km dalla caserma Ederle, in un'area verde a ridosso del centro cittadino.
La base di Vicenza ha già avuto un ruolo importane nell'aggressione alla Serbia nel 1999 e sarà il punto di partenza per tutte le future aggressioni americane.
(richard)
00martedì 11 marzo 2008 16:18
Certo che i propositi americani non sono dei piu' pacifici,anche perche' non sono in casa loro naturalmente.Non credo che tollererebbero pero' una base militare cubana con militari ed attrezzature belliche di qualche altro paese non facente parte della Nato! [SM=x708820]
Apophis99942
00venerdì 14 marzo 2008 03:06
Sono un cittadino di quella zona e sono contrario alla base di Vicenza. Prima di tutto mi sembra assurdo che l'italia che nella sua costituzione ha un articolo dove si dice che viene ripudiata la guerra fornisca agli americani della basi dalle quali partono aerei che bombordano e uccidono civili, come è già capitato in kosovo negli anni del governo d'alema. Secondo punto, rigiriamo la frittata, pensate veramente che se gli italiani costruissero una base militare in qualsiasi punto degli stato uniti i cittadini americani non si ribellerebbero. Fuori dalle palle, siamo nella nostra terrà, non vogliamo basi ne armi, ne le bombe nucleari... circa un centinaio che ci sono sotto aviano e nel triangolo militare sottoposto al segreto di stato. Un pò di dignità...ok ci hanno liberato dal nazismo ma anche la riconoscenza ha una scadenza, non possiamo barattare le nostre vite per eventi successi 60 anni fa. Per cui niente ampliamento, è già troppa quella che c'è.
Bolshoi
00venerdì 14 marzo 2008 07:43
Ma se abbiamo le bombe atomiche nel nostro territorio e nessuno fiata. Abbiamo una classe politica da terzo mondo. Senza dignità.
ContactUfo
00venerdì 14 marzo 2008 10:09
Re:
Bolshoi, 14/03/2008 7.43:

Ma se abbiamo le bombe atomiche nel nostro territorio e nessuno fiata. Abbiamo una classe politica da terzo mondo. Senza dignità.




Quello delle atomiche ad Aviano è il classico segreto di Pulcinella: tutti lo sanno che sono lì, e tutti fanno finta di non saperlo, anche se periodicamente autorevoli analisti vengono a ricordarcelo. E' stata avviata una causa legale alcuni anni fa per dimostrare l'illegalità della presenza delle atomiche ad Aviano ed al tempo stesso la loro pericolosità. Se la causa fosse vinta ( in italia la giustizia è lentissima ), il Tribunale Civile dovrebbe ordinare agli Stati Uniti di portarsi via le bombe nucleari.
(richard)
00venerdì 14 marzo 2008 16:09
Ma quale giudice si accollerebbe la responsabilita' di una decisione simile che va contro il tacito assenso del governo?Credo nessuno, quindi le bombe ci sono e stanno bene li',tutti lo sanno ma nessuno lo sa!
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