Sposto questo avvistamento su di un nuovo topic per permettere una migliore indagine.
Come esposto in precendenza
qui, insieme ad altre decine di persone nella metà degli anni 90 fummo testimoni di un insolito avvistamento ufo, l' unico e più significativo da parte mia.
Proprio su questa diretta esperienza si basa il mio interesse per l' argomento.
Scavando nel passato e compiendo ulteriori indagini grazie ad internet, oggi posso fornire ulteriori dettagli significativi riguardo la faccenda.
Prima di tutto facciamo luce sul luogo dell' avvistamento:
Grazie alla rete e google maps fornisco le esatte coordinate del luogo dove io ed il resto della mia classe ebbimo l' opportunità di assistere ad un così raro fenomeno.
Quel giorno, dato che fu un periodo di continui scioperi e occupazioni, decidemmo di calìare (marinare) la scuola per fare una passeggiata di gruppo presso la vicina Villa Bellini di Catania.
[IMG]http://oi47.tinypic.com/1zguxcn.jpg[/IMG]
Il luogo in questione (evidenziato in verde) è la villa bellini di Catania.
Il puntino rosso indica le coordinate esatte da dove assistemmo l' evento.
Latitudine: 37.511659°
Longitudine: 15.084008°
Se avrò l' occasione di recarmi in tempi brevi sul luogo, potrò fornire una migliore ricostruzione fotografica con tanto di simulazione grafica dell' avvistamento.
Passiamo adesso al momento preciso dell' evento.
Secondo ricostruzioni cronologiche, ho approssimato la data per i primi mesi dell' anno 1995, dato che frequentavo la seconda classe dell' Istituto statale d'Arte, anno in cui compivo 17 anni.
Nello stesso periodo rammento di una mostra organizzata a Catania sul tema ufo, evento molto pubblicizzato in quel periodo, di cui non preciso se effettivamente svolto nel giorno dell' avvistamento.
Spulciando la rete utilizzando quest' ultime chiavi di ricerca, ho trovato un articolo del CISU Sicilia risalente agli anni 90.
La fonte è la seguente:
CISU Siclia: Gli ufo in Sicilia - Lo scenario regionale
I dettagli, di cui riporto esclusivamente quelli più significativi per l' indagine, si trovano nella voce: "Gli anni 90"
Tratto da: CISU Siclia: Gli ufo in Sicilia - Lo scenario regionale:
" Gli anni 90"
"Fortemente ridimensionato nell’organico e nelle attività il CUN, il vero protagonista dei primi Anni ’90 è il CISU, particolarmente impegnato in una serie di iniziative divulgative nazionali e locali, culminanti per la sede siciliana nell’organizzazione di una riuscitissima mostra multimediale, la prima nel suo genere realizzata in Sicilia, di scena a Catania dal 21 al 28 gennaio 1995.
- Giornale di Sicilia, 21/1/1995 ( Tutto quello che avreste voluto sapere e vedere dei dischi volanti)
Grazie al lancio da parte dell’ANSA, la manifestazione godette di risonanza nazionale sia televisiva che su stampa facendo registrare la presenza di oltre un migliaio di visitatori provenienti da tutta l’isola e financo dalla vicina Calabria....."
Ecco quindi la data approssimativa dell' avvistamento:
dal 21 al 28 gennaio 1995.
Ripeto e sottolineo che la data in questione è approssimativa in quanto non rammento esettamente se l' evento organizzato in quei giorni, coincide esattamente con il giorno dell' avvistamento.
A fornire maggiori dettagli sulla precisa data, sarà, (sempre se reisco a ritrovarla) una cassetta in VHSc con delle registrazioni occasionali effettuate, come espresso nel topic indicato all' inizio della pagina, qualche attimo prima dell' avvistamento, che come ogni caso ufo che (non) si rispetti, non fornisce una valida prova dell' avvistamento in questione, in quanto dovute, per sfortunate conseguenze, all' esaurimento della batteria o del nastro, proprio qualche attimo prima dell' avvistamento.
Il più grande rimorso della mia vita dopo essermi perso a causa delle paure dell'avanzata pubertà, una .. ehmm .. avventura con una bellissima insegnante di scuola elementare nel 2003..
Ma ritorniamo alla data in questione.
Continuando a spluciare la rete ho trovato un interessante o per meglio dire agghiacciante (ai fini della nostra indagine), articolo su di un avvistamento accaduto proprio nel luogo e nella data in questione!!!
La fonte è:
Sicilia 1995: Un altro episodio al vaglio delle analisi.
Due fotografie per un unico mistero
Di cui riporto l' intero articolo, evidenziando in neretto i dettagli più importanti per evitare di farvi leggere tutto nel caso volgiate sintetizzare.
Tratto da: www.ufo.it/ - Sicilia 1995: un altro episodio al vaglio delle analisi: Due fotografie per un unico mistero:
La foto di un presunto oggetto volante non identificato che presentiamo in copertina è solamente una tessera di un più complesso puzzle che la sede di Catania del CISU ha avuto modo di indagare, e che comprende una testimonianza anonima ed un’altra, ancora più controversa, proveniente da un giovane contattista telepatico.
La dinamica di questo particolare caso prende l’avvio dalla mostra multimediale sul fenomeno UFO organizzata da Antonio Blanco e Antonio Rampulla a Catania tra il 21 e il 28 gennaio 1995, presso i locali di una centralissima libreria. La manifestazione, la prima che dava al pubblico siciliano la possibilità di avvicinare le tematiche ufologiche al di là di ogni sensazionalismo, venne preceduta e accompagnata da una favorevole e corretta campagna d’informazione con numerosi articoli sui principali quotidiani dell’isola e una buona copertura delle televisioni locali, così da catalizzare l’attenzione di appassionati e curiosi.
È stato in questo particolare clima che la sera del 26 gennaio le TV catanesi Teletna e Antenna Sicilia diedero notizia che un UFO era stato fotografato nel primissimo pomeriggio sopra il grattacielo delle Assicurazioni Generali, nel centro di Catania. La foto, fatta pervenire alla sede del quotidiano La Sicilia, era accompagnata da una breve descrizione manoscritta dell’accaduto da parte di una ragazza (che si firmava solo "Simona R."), della provincia di Catania, che raccontava di aver osservato l’oggetto in compagnia del proprio fidanzato alle 14.30 dai centrali giardini di Villa Bellini. Scattata la foto poco prima che l’oggetto si innalzasse rapidissimo in cielo, la ragazza sosteneva di averla fatta sviluppare da un amico fotografo e prometteva di consegnare anche il negativo in un secondo momento.
L’immagine del presunto UFO venne mostrata durante un talk-show televisivo la sera stessa e ripresa, a colori, sulla prima pagina de La Sicialia il mattino successivo, alimentando discussioni ed interrogativi rispetto ai quali Blanco e Rampulla spiegarono pubblicamente che non era possibile emettere un verdetto definitivo sul caso senza una collaborazione dei testimoni.
In effetti una seconda lettera della misteriosa Simona R., contenente una più accurata descrizione dei fatti ed il negativo della foto, venne lasciata presso un tabaccaio adiacente la libreria dove si svolgeva la mostra del CISU la sera del 27 gennaio. In questa seconda lettera Simona spiegava di aver potuto riprendere l’oggetto in quanto intenta a scattare una foto al fidanzato. Il «disco volante» veniva descritto come un «aereo rotondo, argenteo», con una specie di «depressione al centro nella parte inferiore» e sarebbe apparso improvvisamente, senza produrre alcun suono, e poi sarebbe «sparito in cielo verticalmente a velocità incredibile». Fedeli alla affermata paura di farsi riconoscere i due presunti testimoni non diedero in seguito nessuna altra comunicazione, nonostante i ripetuti appelli, né fu possibile ritrovare altre persone che pure, a detta di Simona, sarebbero state presenti all’avvistamento.
Fino a qui siamo di fronte ad una storia come altre, di foto di difficile interpretazione, prive però dei necessari riscontri testimoniali. A complicare la vicenda è la presenza di un altro protagonista, che entrò in contatto con gli esponenti del CISU nel corso della mostra catanese, proprio il mattino del 26 gennaio, poche ore prima di quando sarebbe stata scattata la foto. Si tratta di un giovane di 23 anni, all’epoca iscritto alla facoltà di giurisprudenza di Catania, che, presentatosi come un semplice appassionato, rivelò poi invece di aver avvistato e fotografato un oggetto volante poche settimane prima nei pressi di Piazza Europa, nella zona orientale di Catania. Il giorno dopo "Piero" [così lo identificheremo con un nome di fantasia. NdR] consegnò effettivamente una foto agli incaricati del CISU, ai quali giunse a confidare l’intera sua vicenda, ossia di aver dialogato per un anno, quando aveva 17 anni, con una specie di voce interiore descritta come «un extraterrestre, ma un essere al plurale e senza sesso, che in seguito mi avrebbe detto di chiamarsi Eszra», che ogni notte gli parlava stimolandolo ad intraprendere una ricerca attraverso perscorsi mentali e culturali fino a quel momento a lui estranei.
Inizialmente quasi autocritico sulla realtà fisica della sua esperienza, forse solamente il frutto della sua immaginazione, Piero durante i numerosi successivi incontri con gli ufologi catanesi confermò invece la convinzione che la sua guida extraterrestre esistesse davvero, inserendola in un più ampio contesto tipicamente new age che andava dalle particolari interpretazioni della Bibbia alla reincarnazione, ai misteri dell’antico Egitto. A completare la complessa personalità del ragazzo vi furono inoltre numerose inesattezze e vere e proprie bugie riportate - a suo dire, una volta smascherate - per mantenere la necessaria tutela della propria vita privata, ma rilevate dagli indagatori come un significativo campanello d’allarme sull’intera credibilità del personaggio.
I racconti di Piero presero però una piega inaspettata il 3 maggio del 1995, quando il giovane mostrò ad Antonio Blanco una nuova sequenza di quattro foto diurne che sarebbero state riprese pochi giorni prima ad un oggetto volteggiante sul mare di Praiola, nei pressi di Acireale (delle quali non verrà però mai consegnata alcuna copia agli ufologi). Piero rivelò poi che l’apparizione dell’UFO di gennaio sarebbe stata in realtà una dimostrazione da lui stesso richiesta alla sua voce extraterrestre per confermare la realtà del suo contatto telepatico, soprattutto agli occhi di un circolo contattistico catanese che all’epoca frequentava. Piero sarebbe stato a sua volta testimone dell’avvistamento, rispondendo ad un preciso appuntamento fissatogli dal fantomatico Eszra, che anche in precedenza lo avrebbe guidato alle altre osservazioni degli oggetti volanti da lui osservati e fotografati.
Il 26 gennaio, quindi, Piero - secondo il suo racconto - uscì di casa intorno alle 14.20, raggiunse largo Paisiello, luodo dell’appuntamento (comunicatogli mentalmente attraverso un’immagine del posto), e dopo dieci minuti vide un oggetto comparire dal nulla, picchiare sulla sua testa e, dopo pochissimi secondi, schizzare verso l’alto e sparire come un puntino in cielo. L’oggetto, che secondo la voce non sarebbe stato fisicamente consistente, bensì un semplice ologramma, misurava «alcuni metri», presentava una specie di depressione al centro, sottolineata dal bordo spogente della sua circonferenza che richiamava l’idea del «buco di una ciambella». A differenza di almeno tre altre occasioni in cui sarebbe stato chiamato ad assistere ad evoluzioni di oggetti volanti non identificati, in questa occasione Pierò non portò con sé la macchina fotografica, per cui ci ritroviamo nella quasi paradossale situazione di avere per il caso del 26 gennaio da una parte un testimone abituale, un repeater, come unico teste a nostra disposizione, senza alcun ulteriore supporto probatorio; e dall’altra un riscontro fotografico, privo viceversa di un adeguato supporto testimoniale.
Bisogna inoltre considerare il mancato contributo da parte del giovane Piero a fornire ulteriori dati circa le sue esperienze o a consegnare copia della altre foto mostrate a Blanco e Rampulla, che sarebbero state particolarmente utili per confronti ed analisi.
L’unica foto fornita da Piero, pur essedo relativa ad un avvistamento precedente, è infatti curiosamente simile a quella scattata da Simona.
Sono inolte straordinariamente quasi identiche le descrizioni e le fasi dell’avvistamento del 26 gennaio nelle versioni dei due giovani: ambedue consumano un pasto frugale, osservano l’oggetto, hanno modo di notare una specie di depressione centrale, ambedue usano una macchina fotografica di scarsa qualità e hanno un amico fotografo fidato cui rivolgersi per lo sviluppo delle foto.
Apparentemente questi particolari potrebbero essere a supporto dell’ipotesi della contemporanea ed indipendente osservazione dello stesso fenomeno da parte dei due giovani. Oppure Piero potrebbe aver ripreso i dati testimoniali riportati ampiamente sui quotidiani locali per farli propri nel tentativo di dare maggir peso alle proprie straordinarie asserzioni. I molti dubbi sulla veridicità dell’una e dell’altra foto, ribaditi dalle analisi effettuate da Maurizio Verga, hanno però suscitato negli inquirenti catanesi il sospetto che ci si potesse invece trovare di fronte ad un unico testimone, Piero, che potrebbe aver costruito la foto e la testimonianza fatta recapitare a La Sicilia nell’ambito delle sue esperienzze, già peraltro caratterizzate da altre foto di dubbia credibilità.
A spingere in questa direzione vi sono le stesse affermazioni di Piero che, parlando del suo ruolo nell’avvistamento, sottolineò come la foto di Simona fornisse particolare validità alle sue parole, mentre se fosse stato lui a scattarla qualcuno avrebbe potuto pensare ad un fotomontaggio.
Come spesso succede, le foto di UFO non possono che far discutere e aprire nuovi interrogativi piuttosto che fornire risposte. Ancora una volta l’immagine fotografica da sola non riesce a darci delle prove conclusive non essendo possibile estrapolare particolari significativi e neppure escludere la possibilità della foto del solito modellino appeso ad un filo.
Come suggeriva Hynek, dobbiamo sempre soppesare la validità delle fotografie con quella delle testimonianze che le accompagnano, e in questo caso sono proprio i due particolari racconti a nostra disposizione che rendono la sensazione di trovarsi di fronte all’ennesimo falso, significativamente proveniente da ambiente contattistico, qualcosa di più concreto che un semplice sospetto.
Senza dubbio le coincidenze riguardo il mio caso sono molte, personamente preferirei far luce sulla prima testimonianza in quanto attinente al nostro caso, escludento a tempo indeterminato la seconda perchè un po' fuorviante...
Riguardo il luogo dell' avvistamento effettuato dalla coppia, posso confermare che si trova a pochi metri dal mio, come illustrato nelle seguenti immagini:
[IMG]http://oi45.tinypic.com/i3xldl.jpg[/IMG]
Visuale del grattacielo visto dalla Villa Bellini
Veniamo quindi ad una ricostruzione dell' avvistamento correlata da una simulazione approssimativa dell' oggetto in questione e dettagli del movimento:
L' ufo era di forma discoidale composta da un materiale apparentemente metallico.
Ricordo di averlo associato a delle 100 lire volanti.
Dati gli anni trascorsi non ricordo precisamente maggiori dettagli qundi la ricostruzione grafica rimane approssimativa.
L' immagine che segue, da me realizzata con Photoshop, è puramente indicativa ma descrive al meglio l' ufo in questione.
Veniamo adesso ai dettagli del luogo e della traiettoria percorsa dall' ufo.
Per quel che ricordo L' ufo poteva misurare circa dai 5 ai 15 mt, data l' altezza approssimativa di 300 mt.
Dal momento che lo notammo percorse una traiettoria verso nord nord-ovest ad una velocità molto simile (per quel che ricordo) a quella di un comune aereo, senza emettere alcun rumore; mirando verso il vulcano Etna.
L' avvistamento durò poco, non ricordo quanto di preciso e la visibilità del cielo a disposizione ne limitava l' ulteriore visuale di traiettoria.
A seguire le ricostruzioni della traiettoria:
[IMG]http://oi50.tinypic.com/21nnups.jpg[/IMG]
Le freccie verdi indicano la mia posizione dell' avvistamento, la traiettoria rossa indica approssimativamente quella descrita dalla coppia, la posizione dell' ufo e il tragitto verde indicano il punto esatto dell' inizio del mio avvistamento e la traiettoria da me visionata.
Ho fatto del mio meglio per ricostruire l' avvistamento con tutti i mezzi che attualmente ho a disposizione.
Chiedo aiuto ai moderatori nel caso sia necessario ridimensionare alcune immagini per ottenere una migliore risoluzione.
Il caso per me è molto importante perchè è l' unico dato assodato che posseggo dell' esistenza di velivoli non convenzionali (escludendo le strane luci che un po' tutti abbiamo avuto occasione di visionare nei cieli notturni, che possono essere attribuite ad infiniti fattori razionali).
Nel caso qualche "infiltrato" riesca a far emergere maggiori dettagli significativi per il caso, gliene sarei grato, anche se una volta chiarita la generalità del fenomeno in questione, debba necessariamente accantonare l' unica mia certezza sul fenomeno ufo.