Avere canzoni pirata non è violare il copyright

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(richard)
00mercoledì 27 febbraio 2008 16:02

Tenere musica scaricata sul proprio computer in sè non costituisce reato. Lo dicono da tempo in molti ma ora a sostenerlo è un giudice che in una causa (tra le tante in cui la Recording Industry Association of America ha citato un privato scaricatore) ha deciso che va provato che quella musica è stata ridistribuita.


La questione, si sa, è molto complessa e ogni causa fa storia a sè, nel senso che benchè ci siano i "precedenti" ogni giudice interpreta a modo suo una normativa che non è chiarissima in materia. Accade così che nella causa che vede Chris Brennan contro la RIAA il giudice non abbia voluto procedere alla condanna d'ufficio contro l'imputato che non si era presentato.

Per un disguido, infatti, Brennan, citato un anno fa dalla RIAA, non ha ricevuto correttamente la missiva che lo avvertiva di presentarsi per difendersi dall'accusa di possesso illegale di 2.017 canzoni ottenute attraverso KaZaa. Quando in aula non si sono presentati nè imputato nè difesa, l'accusa ha chiesto la pena default ma il giudice non l'ha accordata perchè il reato come era stato denunciato dalla RIAA non prevedeva alcuna pena standard.

L'associazione che riunisce le etichette musicali infatti aveva denunciato il ragazzo per detenzione di materiale piratato ma non aveva alcuna prova che poi i brani in questione fossero stati ridistribuiti da Brennan, cosa che secondo la corte è il vero reato.

Molto della decisione del giudice è stata proprio dovuta all'incertezza della materia e al fatto che in altre cause simili si è giunti a verdetti spesso divergenti, confermando come non sia possibile applicare una pena d'ufficio e i metodi di indagine della RIAA non sarebbero sufficienti.

Proprio i metodi basati sul tracciamento degli indirizzi IP sono stati al centro di un forte dibattito negli ultimi giorni per la loro legittimità. Ma la RIAA non si ferma e ha già inviato 401 lettere di accusa a 12 università solo nell'ultima settimana. Si tratta di avvisi di citazione tesi a spaventare e indurre al rapido patteggiamento un target (gli studenti) dotato di poco tempo e pochi soldi per sostenere una causa legale contro l'importante associazione dei discografici.

da :Web news [SM=g27811]
+maranatha+
00mercoledì 27 febbraio 2008 18:57
Ragazzi forse non sapete che la nuova legge sul diritto d’autore, permette di pubblicare e scaricare file mp3, teoricamente protetti dal copyright. Infatti il Ministero dei Beni Culturali, che ha modificato la legge, ha aggiunto un comma importantissimo per tutti coloro che scaricano illegalmente musica in mp3.

Nel quale comma si legge “È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro“. Ovviamente chi ha fatto questa modifica non si è reso conto dell’importanza del termine degradate, dato che come tutti voi sapete(e per chi non lo sa gli e lo dico io), un file musicale “degradato” o a bassa risoluzione è un file mp3.

[SM=x708808] [SM=x708807] [SM=x708808]
(richard)
00mercoledì 27 febbraio 2008 19:29
Probabilmente quel legislatore/i o quel/ei politico/i non sono dei buoni internauti per cadere in un errore cosi' grossolano e fare questo grande regalo agli appassionati di musica!
panzergt6
00giovedì 28 febbraio 2008 23:17
Il problema di fondo è uno secondo me: comprare musica o dvd video originali costa tantissimo! Se le case discografiche calassero le loro pretese, neanche troppo a mio avviso, si assisterebbe sicuramente ad un rilancio del mercato che metterebbe in difficoltà il tanto demonizzato mondo della "pirateria". Un bel CD è già appetibile per le copertine originali: basterebbe venirsi un po' incontro per una reciproca soddisfazione...
(richard)
00giovedì 28 febbraio 2008 23:33
Re:
panzergt6, 28/02/2008 23.17:

Il problema di fondo è uno secondo me: comprare musica o dvd video originali costa tantissimo! Se le case discografiche calassero le loro pretese, neanche troppo a mio avviso, si assisterebbe sicuramente ad un rilancio del mercato che metterebbe in difficoltà il tanto demonizzato mondo della "pirateria". Un bel CD è già appetibile per le copertine originali: basterebbe venirsi un po' incontro per una reciproca soddisfazione...



A quanto pare le case discografiche e gli autori delle canzoni non hanno nessuna intenzione di venire in contro al grosso pubblico
rinunciando ai sontuosi incassi nonostante la pirateria.Si pensi quanto puo' costare alla fonte un cd,meno di un euro sicuramente!


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