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zoran15
00giovedì 19 agosto 2010 17:57
per ravvivare un sito un pò ammosciato
***Moderazioe***
Testo editato in minuscolo.
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Aveva 3 appendici a forma di ventosa, in alto una cupola che assomigliava a un bitorzolo.
Venditti: «Da bambino vidi un disco volante che lanciava manna»
Ero a Roma, a Villa Paganini con la mamma. Quando arrivò il mistero di 10 metri di diametro

Appena sopra la testa sua e quella di sua madre, l'oggetto era incombente e di forma inquietante: «Un disco grande, avrà avuto un diametro di dieci metri. Nella parte inferiore c'erano tre appendici a forma di ventosa, mentre in alto, dove era visibile una cupoletta che assomigliava a un grande bitorzolo, si notava un oblò...». Antonello Venditti non scorderà mai quella domenica mattina di primavera di un anno che la memoria non fissa dal punto di vista numerico («Io sono del 1949, avrò avuto cinque o sei anni...»), salvo lasciargli immagini nitide. Un ricordo che di tanto in tanto riaffiora dal passato. Ne ha parlato nell'autobiografia «L'importante è che tu sia infelice» e non ha mai smesso di porsi domande, senza inseguire scorciatoie lessicali («Sì, era un disco volante: sul fatto che fosse reale e così vicino da poterlo quasi toccare con mano, non ci sono discussioni...») e cercando, viceversa, di capire: «Chiesi varie volte alla mamma, persona razionale e positiva, se quanto avevamo visto fosse vero: mi ha sempre detto di sì».

Giardini di Villa Paganini a Roma. C'era un pony che faceva divertire i bambini, ma quel giorno, secondo il racconto del cantante, giunse un Ufo a segnare l'inizio di un percorso, emotivo ed interiore, che avrebbe accompagnato negli anni successivi uno dei futuri protagonisti della canzone italiana. «Saranno state le 11, non eravamo ancora nel cuore del parco; io e mia madre in quel momento eravamo soli. L'oggetto si manifestò: dondolante, eppure stazionario nella posizione. Rimase lì a lungo e dopo un po' liberò dei filamenti bianchi: parevano manna. Come andò via? Sparì all'improvviso. La mamma rimase impassibile e pure dopo non disse una parola. Anch'io stetti zitto, la sensazione era che tutto fosse anomalo e, al contempo, ... normale».

L'inizio di un percorso. Venditti l'ha affrontato innanzitutto cercando correlazioni con qualcosa di simile. Lo ha trovato in quella che viene raccontata come la manifestazione di una miriade di Ufo il 27 ottobre 1954 sopra lo stadio di Firenze durante la partita di calcio Fiorentina-Pistoiese (e pure quella volta discese una sostanza strana, la «neve dei dischi volanti»), quindi riflettendo sulla convinzione personale che «tutto viaggia tra l'esperienza visiva e quella mentale». Nel frattempo, di tanto in tanto ritornano... «Non è stato quello l'unico caso strano della mia vita. Ho altri due episodi particolari, indimenticabili. Una volta tornavo con papà da una partita di calcio. Sarà stato il 1960, suppergiù. Erano le 17, sopra una vallata. Apparve una sfera di fuoco, un secondo sole, un sole gemello troppo distante dall'originale perché si potesse parlare di un fenomeno naturale».

L'altro episodio, invece, ci sposta al 1982. Antonello è già affermato, è un divo della musica che gira per tenere concerti. «Erano le 3 del mattino, ero dalle parti di Lucca. Tornavo in auto verso l'hotel assieme al mio tecnico del suono. Eravamo in un bosco e cercavamo una villa bellissima che sapevamo essere vicina all'albergo. Ma non c'era verso di trovare la strada: fummo colti da una sensazione di disorientamento. Eravamo lì, a girare senza costrutto: non se ne veniva a capo. La strada, mentre la percorrevi, si "formava" di nuovo: prigionieri di un labirinto e del tempo».

Da quest'ultima esperienza, Venditti ha maturato convinzioni che non esita a riferire: «Si vuole esplorare il cosmo, e in fondo è logico e legittimo, ma forse si trascura di conoscere meglio la Terra. Credo che sia percorsa da portali spazio-temporali, e certe caverne profonde lo sono: entri e vai in un'altra dimensione. Magari è una prerogativa destinata a persone che hanno una propensione alla telepatia. Mi considero tra queste: sono come gli animali, che avvertono presenze estranee. Una volta, di nuovo in un bosco, ho avuto la percezione della schifosa vicinanza del diavolo».


Ma torniamo al punto di partenza: l'avvistamento dell'Ufo quando era piccolo. Serve una conclusione, su un quesito a questo punto inevitabile: Venditti crede o non crede agli alieni? «Sono più che possibilista: sono maggiormente portato a pensare che esistano, rispetto all'idea che nell'universo si viva da soli. Paura, se incontrassi un extraterrestre? Per nulla. Peggio della morte, che cosa ci può essere?». Sdoganato l'alieno e preso atto che, nell'ipotesi del contatto, non se la darebbe a gambe levate, è naturale che Antonello non tema nemmeno la fatidica data del 21 dicembre 2012, associata a un cambiamento epocale previsto addirittura dai Maya. E se quel giorno gli alieni arrivassero veramente, tanto di guadagnato: «Chiunque ci aiutasse a superare le follie di oggi, sarebbe benvenuto». Nonostante tutto, però, Venditti non scriverà mai «Grazie Ufo». Perché? Perché una canzone che abbraccia determinate tematiche l'ha già composta anni fa: è «Goodbye Novecento» e apre l'omonimo album sulle suggestioni nate per la fine dello scorso millennio. «Nella prima parte canto: "... E dal destino che è scritto, in cielo l'Acquario rinascerà, e un sole gemello apparirà..."». Il «suo» sole gemello di quella sera?
TuNiNgBoY22
00giovedì 19 agosto 2010 18:24
Non la sapevo questa! Bellissima testimonianza del grande Antonello Venditti.
Piccolopopolo
00giovedì 19 agosto 2010 19:34
per sito ammosciato intendi questo o ti rifersci ad altro?
Venditti mi è simpatico ma la sua testimonianza la trovo un pò fumosa... è in uscita un nuovo disco e ha bisogno di pubblicità? [SM=g1420769]
(richard)
00giovedì 19 agosto 2010 20:14
Gliene sono accadute di cose strane nella vita....qualcosa di vero ci sara' pure!
E che gli serve farsi pubblicita' con gli ufo per vendere qualche disco in piu'?!Ma dai.... [SM=g1950688] [SM=g1950688]
_Thomas88_
00venerdì 20 agosto 2010 15:13
Molto interessante questa storia...
Non la conoscevo...
zoran15
00sabato 21 agosto 2010 16:17
è ammosciato perché non si discute delle cose inserite.
Ad esempio nel caso di questo post, i commenti sono "mosci".
_Thomas88_
00sabato 21 agosto 2010 17:54
Re:
zoran15, 21/08/2010 16.17:

è ammosciato perché non si discute delle cose inserite.
Ad esempio nel caso di questo post, i commenti sono "mosci".




Siamo in un periodo...di calma...eheh [SM=g27827]
Comunque che possiamo dire:
pubblicità non gli serve, quindi dubito che l'abbia fatto per notorietà.
Credo che le sue esperienze siano reali...quindi molto interessanti.
Che altro dire? [SM=g27833]
Piccolopopolo
00sabato 21 agosto 2010 18:24
Re:
zoran15, 21/08/2010 16.17:

è ammosciato perché non si discute delle cose inserite.
Ad esempio nel caso di questo post, i commenti sono "mosci".




guardati le discussioni che si sono fatte poco prima di agosto.
Sai com'è la gente va in vancanza ogni tanto [SM=g2201354]
Se vuoi cose meno mosci puoi andare su youporn [SM=g27828]
_Thomas88_
00sabato 21 agosto 2010 20:24
Re: Re:
Piccolopopolo, 21/08/2010 18.24:




guardati le discussioni che si sono fatte poco prima di agosto.
Sai com'è la gente va in vancanza ogni tanto [SM=g2201354]
Se vuoi cose meno mosci puoi andare su youporn [SM=g27828]




...Eheh...Ottimo consiglio ma non scaldiamo gli animi...
E' già caldo di suo il periodo... [SM=g2201337]
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