Arriva la casa intelligente che produce da sola l’energia che le serve
Si chiama
Smart House ed è la prima abitazione in Italia con autosufficienza energetica per eccellenza. La casa ad “impatto zero” è stata inaugurata a Poppi, nelle campagne del Casentino in Toscana ed è un vero esempio di innovazione e risparmio.
Catalogata in classe energetica A utilizza 25 kWh/m2/anno rispetto ai 90/110 kWh/m2/anno di media auspicati dalla legge con un abbattimento dei costi a 539 euro l’anno a fronte dei 1.900 euro spesi per un’abitazione tradizionale. La Smart House, nata da una ricerca condotta dall’Università di Firenze e dalla Mabo, azienda leader nei prefabbricati, è un’abitazione in parte pre-costruita. Dalle fondamenta al tetto, comprese le rifiniture, occorrono 7 giorni lavorativi per tirarla su. Per l’uso, invece, bisogna attendere dalle 8 alle 10 settimane.
L’ottima performance energetica è data dall’istallazione dei pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua, un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, il tetto in lamellare ventilato e una caldaia a metano a condensazione. Poi ci sono vetri isolanti, e la ventilazione meccanica. La metratura della Smart House può variare a seconda delle esigenze dai 60 ai 150 metri quadrati è antisismica e predisposta per la domotica. Ovviamente può essere anche personalizzata sia all’interno che all’esterno. Il modello base è costituito da una zona d’ingresso, da un’ampia zona giorno con finestra scorrevole esposta a sud proprio per facilitare il rendimento dell’esposizione solare nei mesi invernali, due bagni, due camere , uno studio e una cucina molto luminosa per l’apporto di illuminazione aggiuntiva di due camini di luce. Il costo può variare da un minimo di 130 mila euro a un massimo di 290 mila.
La Mabo, 110 milioni di euro di fatturato e 700 dipendenti, ha investito in questo progetto un milione e mezzo di euro e vuole realizzare 200 unità abitative l’anno entro il 2010. Un progetto che, se realizzato, porterebbe a una notevole riduzione dell’immissione di Co2 nell’atmosfera facendo della Toscana la regione più “pulita” in Italia.
Tra il 2000 e il 2005, sul territorio nazionale sono state costruite mediamente 226 mila abitazioni l’anno. Se queste fossero state tutte case ad “impatto zero” si sarebbero risparmiati 27 milioni di kilowatt ora al metro quadrato, i consumi derivanti dal riscaldamento si sarebbero ridotti dell’80%. Inoltre i pannelli solari termici avrebbero riscaldato 48 miliardi di litri d’acqua mentre quelli fotovoltaici avrebbero prodotto 325 milioni di kWh l’anno, ovvero il fabbisogno medio di 80 mila famiglie. Un progetto, quello della Smart House, che rientra in una politica di risparmio energetico che da anni la Regione Toscana sta attuando grazie ai progetti realizzati con privati e con Enel. Panorama.it