Ariane-6: il nuovo lanciatore dell'ESA

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_Thomas88_
00mercoledì 3 dicembre 2014 15:44

Rappresentazione artistica di Ariane-6.
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L’Europa avrà un nuovo lanciatore spaziale dal 2020. Per quella data è previsto il primo lancio di Ariane-6 che diventerà il successore dell’attuale Ariane-5 usato dalla base in Guyana francese per spedire in orbita satelliti per telecomunicazioni e scientifici. La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri della Ricerca dei vari Paesi che sovrintendono alle attività dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e riuniti a Lussemburgo. Si tratta di un piano che si proietta verso la fine del decennio assicurando anche continuità ai programmi in corso.

Vega.
La decisione più importante era appunto quella di costruire il vettore Ariane-6 per il quale si confrontavano con difficoltà rimaste fino all’ultimo momento soprattutto le visioni di Francia e Germania che saranno i principali sostenitori. I contrasti derivavano dall’interesse francese a sostenere una versione con gli stadi a propellenti solidi mentre i tedeschi preferivano una versione con propellenti liquidi. In terza posizione c’è l’Italia, che esce rafforzata dalla scelta perché oltre ad Ariane-6 è stata approvata anche la versione potenziata del piccolo vettore Vega realizzato per la maggior parte in Italia da Avio attraverso l’Agenzia spaziale italiana (Asi). Il Vega C, come è stato chiamato che effettuerà il primo volo nel 2018 avrà un nuovo primo stadio più potente (P120) a propellenti solidi che diventerà anche uno dei razzi ausiliari del più potente Ariane-6.

Razzi ausiliari.
Questo infatti, a seconda delle necessità del carico da trasportare, potrà disporre di due o quattro razzi ausiliari (strap-on booster) che distingueranno le due versioni del vettore: Ariane-62 e Ariane-64. Anche il cuore centrale del vettore sarà a propellenti solidi, mentre lo stadio superiore sarà a propellenti liquidi accontentando le richieste di Berlino. I due programmi uniti richiederanno un investimento di 3,8 miliardi di euro. Tra gli altri progetti sostenuti c’è la prosecuzione della spedizione marziana Exomars che ha come capofila ThalesAlenia Space di Torino: primo lancio nel 2016.

Il futuro dell’Europa nella spazio.
La delegazione italiana era guidata dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini («Un risultato superiore alle aspettative»). E dal presidente dell’Asi, Roberto Bettiston: «Vega diventa grande», ha affermato. «La riunione ministeriale Esa 2014 affrontava un programma strategico per i nuovi lanciatori per l’Europa e in questo contesto l’Italia con Vega fornisce una competenza centrale per tutta la famiglia dei lanciatori Ariane e Vega. Grazie al motore solido del P120 sviluppato da Avio a Colleferro e di derivazione dal P80. Passaggio, questo, fondamentale, per garantire l’accesso europeo allo spazio in modo competitivo e adatto alla situazione di evoluzione mondiale in rapido cambiamento. Abbiamo visto l’Esa al lavoro per rappresentare l’Europa che vogliamo e per mantenere tutte le potenzialità del vecchio continente alla frontiera della tecnologia».
Ariane-6 infatti è stato varato in particolare per fronteggiare il nuovo e più economico vettore americano Falcon-9 di SpaceX e mantenere la supremazia europea nel mercato civile del trasporto in orbita assicurando nello stesso tempo lavoro alle industrie del settore.

Fonte: Corriere della sera.it


Rappresentazione della sezione di Ariane-6.
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[SM=g3061205] Forza ESA, forza Ariane-6! [SM=g1420768]
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