Alluvioni nel sud della Cina. A rischio una diga del Qinghai: può cedere

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_Thomas88_
00lunedì 12 luglio 2010 11:25


Oltre 9000 persone evacuate dalla citta' di Golmund nella provincia cinese del Qinghai a causa di fratture nella diga di Wenquan. Dovuta all'innalzamento dell' acqua per le piogge, le autorita' hanno allestito tende per 2000 famiglie ma gli ingegneri sono scettici e preoccupati perche' se la diga collassa, oltre 205mila abitanti sarebbero sommersi. La diga e' concepita per ospitare 70 mln di metri cubi, attualmente ve ne sono 230 per le forti piogge.

Fonte: Ansa.It


La diga di Wenquan presenta diverse crepe ed è colma al triplo delle sue possibilità. La sua esondazione potrebbe colpire oltre 205 mila persone, insieme a centrali elettriche e alla ferrovia Qinghai – Tibet. Colpite finora almeno sette province; 17 milioni di persone; oltre 600 mila sfollati. Danni all’economia per oltre 1 miliardo di euro. I cambiamenti climatici causati dalla veloce e selvaggia industrializzazione.

Pechino - Piogge torrenziali, frane, alluvioni stanno colpendo da settimane il sud della Cina. Nei prossimi giorni sono attese ancora piogge e inondazioni. Il maltempo ha distrutto strade, ponti e bloccato almeno 16 autostrade nelle province di Chongqing, Fujian, Sichuan, Jiangxi, Hunan, Anhui e Qinghai.
In quest’ultima provincia, centinaia di operai e soldati lavorano per diminuire il livello dell’acqua della diga di Wenquan, vicino alla città di Golmud. Nella costruzione si sono prodotti diverse crepe che mettono in pericolo la vita di oltre 205 mila persone. La tracimazione della diga potrebbe colpire anche le centrali elettriche dell’area e soprattutto la ferrovia Qinghai-Tibet, la più alta del mondo, situata a 40 km dalla diga.
La diga di Wenquan, studiata per contenere 70 milioni di metri cubi d’acqua, ne contiene a tutt’oggi almeno 230 milioni, tre volte di più del normale. Ieri quasi 10 mila abitanti di Golmud sono stati sfollati e portati in campi di rifugio.
Dal 1° luglio le alluvioni, insieme alle frane e al fango hanno ucciso almeno 50 persone in tutto il sud della Cina; 15 persone sono disperse. Secondo il Ministero degli affari civili, le persone colpite dalle piogge sono almeno 17 milioni; circa 600 mila sono state evacuate dall’inizio di luglio.
Circa 42 mila case sono crollate e altre 121 mila hanno subito danni. Almeno 946 mila ettari di terreno agricolo sono distrutti, mentre il costo economico del disastro si calcola sugli 8,9 miliardi di yuan (oltre 1 miliardo di euro).
Il Centro meteorologico nazionale ha avvertito che domani e dopodomani si attendono ancora piogge.
Secondo diversi esperti cinesi, i cambiamenti climatici della Cina – con piogge torrenziali in zone un tempo aride – dipendono dall’inquinamento del Paese, causato dalla veloce e selvaggia industrializzazione.

Fonte: AsiaNews.It
(richard)
00lunedì 12 luglio 2010 12:29
Stessa storia, stesse cause....ma allora che li fanno a fare i convegni fra i grandi della terra contro il riscaldamento globale ed i cambiamenti climatici???
_Thomas88_
00lunedì 12 luglio 2010 12:35
Re:
(richard), 12/07/2010 12.29:

Stessa storia, stesse cause....ma allora che li fanno a fare i convegni fra i grandi della terra contro il riscaldamento globale ed i cambiamenti climatici???




Li fanno più per fare scena che altro... [SM=g1950688] siamo sempre allo stesso punto poi...
jakDarkLight
00lunedì 12 luglio 2010 15:41
Comunque sta difatto che donne uomini anziani e bambini sono in grave pericolo, speriamo non succeda nulla di grave.
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