Aids: a un passo dalla cura definitiva

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papero16
00sabato 23 giugno 2012 10:37


Aids, una nuova terapia farmacologica messa a punto dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, guidati da Andrea Savarino ha permesso all'organismo l'autocontrollo dell'infezione anche dopo la sospensione della terapia.




Lo studio ha come obiettivo finale l'eliminazione del virus direttamente nei suoi reservoir, ossia nei “santuari” nei quali è custodito. In particolare, è stato scoperto che un cocktail di farmaci, somministrato per un limitato periodo di tempo è stato capace di educare il sistema immunitario a controllare il virus dell'Aids anche in assenza dei farmaci.

Un ruolo chiave all'interno dello studio è stato quello del controllo dell’infezione del maraviroc, un farmaco di cui si era già osservata la capacità di colpire le cellule resistenti ai trattamenti antiretrovirali.

Secondo gli esperti dell'ISS, grazie a questo studio è stato così dimostrato che il farmaco può limitare la proliferazione dei compartimenti cellulari in cui risiede il virus “nascosto” limitandone la propagazione. All'interno della stessa ricerca è stato utilizzato un altro farmaco, il composto a base di sali di oro auranofin, che ha colpito stessi compartimenti cellulari.

Il Dottor Savarino a capo della ricerca ha spiegato: “Questa è la prima volta che una strategia puramente farmacologica produce, nella fase cronica dell’infezione, effetti stabili sul controllo della malattia, al di là dell’intervallo di tempo in cui è somministrata. A seguito all’interruzione della terapia il virus prova ad “eludere” il controllo immunitario ma è ricacciato costantemente a livelli bassi o non rivelabili dalla risposta immune dell’ organismo. Ne consegue che la carica virale, a seguito dell’interruzione della terapia, si mantiene a livelli nettamente più bassi rispetto a quelli precedenti il trattamento”.

“Si tratta di una ricerca molto importante – ha aggiunto Enrico Garaci, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – intanto perché svela nuovi meccanismi farmacologici con cui poter agire contro l’infezione, e poi perché se i passi successivi confermeranno queste premesse, la cura dell’Aids potrà diventare definitiva e sarà possibile interrompere per sempre la dipendenza dai farmaci che ancora oggi sono numerosi e faticosi da assumere e costituiscono uno dei maggiori ostacoli al trattamento dei pazienti”.

La ricerca è stata pubblicata su PLOS Pathogens
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