Abduction , nuovo studio ipotizza paralisi Ipnagogica !

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KOSLINE
00giovedì 10 novembre 2011 17:42
Possessioni medievali, esperienze extracorporee, "rapimenti" alieni possono essere collegati a un disturbo finora poco studiato, la paralisi ipnagogica. Descritto anche nella storia della letteratura, colpisce più spesso pazienti psichiatrici e... studenti

La paralisi nel sonno, o paralisi ipnagogica, è un disturbo che si manifesta nella fase di addormentamento o di risveglio, nel quale per un certo lasso di tempo risulta inibito il movimento dei muscoli volontari, mentre restano intatti ai movimenti oculari e quelli respiratori. Nel corso di questi episodi si possono presentare anche allucinazioni.

E alle allucinazioni verificatesi durante questi episodi si potrebbero attribuire, sostiene Brian A. Sharpless, ricercatore alla Penn State e all’Università della Pennsylvania, esperienze come quelle extracorporee, i "rapimenti" da parte di alieni, e le classiche possessioni da incubi e succubi della tradizione medievale. Anche nel famoso processo alle streghe di Salem avrebbe avuto un certo peso un’anomala diffusione di questo disturbo, della cui descrizione – osserva Sharpless – si trova traccia anche in Moby Dick, laddove il protagonista Ismaele una notte sente una presenza malefica nella stanza

Alla paralisi ipnagogica Sharpless ha dedicato uno studio, ora pubblicato sulla rivista “Sleep Medicine Reviews”, che fa il punto sulla ricerca su questo disturbo.

Le persone sperimentano tre tipi fondamentali di allucinazioni durante paralisi del sonno: la presenza di un intruso, una pressione sul petto a volte accompagnata da esperienze di aggressioni fisiche e/o sessuale, ed esperienze di levitazione e di uscita dal proprio corpo. Sharpless osserva che, se alcune persone provano sensazioni piacevoli durante questi episodi, molti altri sono regolarmente spinti a cercare di evitare di andare a dormire a causa delle sensazioni spiacevoli che sperimentano, con un notevole peggioramento della loro qualità della vita.

"Mi sono accorto che non erano disponibili dati sui tassi reali sulla prevalenza della paralisi ipnagogica

che facessero riferimento a campioni di grandi dimensioni e diversificati. Così ho combinato i dati di un mio precedente studio con quelli di altri 34 studi per determinare quanto comune fosse nei diversi gruppi di persone", ha detto Sharpless, sottolineando come la ricerca in questo ambito sia stata finora molto limitata.

Alla fine la metanalisi dei 35 studi pubblicati degli ultimi 50 anni ha permesso di valutare la prevalenza di questo disturbo sul corrispettivo di un campione complessivo di 36.533 persone, con una frequenza degli episodi che poteva variare da uno nel corso della vita fino a uno per notte.

L’analisi delle frequenze in gruppi specifici ha poi messo in evidenza che il gruppo che più facilmente sperimenta questo fenomeno è quello delle persone che soffrono del disturbo da attacchi di panico, in cui il 35 per cento dei soggetti riferisce di aver vissuto simili esperienze. A seguire c’è la popolazione dei pazienti psichiatrici in generale in cui la prevalenza è del 32 per cento, e quindi quella degli studenti, con una prevalenza del 28 per cento.

fonte dati : www.lescienze.it/news/2011/11/10/news/paralisi_nel_sonno_e_allucinazioni...


lo studio che racchiude altri studi, si' basa su' un campione di persone veramente notevole 36533 persone dove tutti avvertono questo fenomeno almeno una volta nella vita [SM=g1420769] ....

la cosa piu' strana e comune nelle Abducion era il fatto che ti rapiscono nel lettuccio di casa , guarda caso quando dormi o pensi di stare ancora sveglio ,strana come cosa mi' sono sempre detto [SM=g1420769] e poi fra tanti rapiti , nessuno, dico nessuno, che io sappia e' riuscito a portare mai una prova concreta , se' aggingiamo un altro studio che porta dei dati di inizio, e aumento dei rapimenti alieni dopo che si e' incominciato a parlare di alieni specie con l'iformazione televisiva ,quarda caso incominciata in America come i rapimenti , penso che fino a prova contraria fornita dai rapiti , per me' si' puo tranquillamente parlare che siano fenomeni solo frutto della nostra mente , ovviamente mia personale interpretazione ,ma' questo interessante studio sembra confermare cio',con una casistica impressionante [SM=g1950684]


Abducion ? Amen ? [SM=g2201342]






fabik
00giovedì 10 novembre 2011 17:50
Domanda da ignorante:

Spesso si è sentito parlare di innesti e microchip negli addotti.
Abbiamo prove concrete di tali oggetti che non siano radiografie o esami non invasivi?
Ne sono stati estratti e studiati?
Alex1304
00giovedì 10 novembre 2011 17:50
Ciao kosline
Molto bello il tuo articolo e sicuramente puo essere una spiegazione hai molti casi di abduction, pero vi sono casi come quello dei coniugi barney e betty hill che rimarranno nella storia come casi inspiegabili, non credi ?
KOSLINE
00giovedì 10 novembre 2011 17:58
Re:
fabik, 10/11/2011 17.50:

Domanda da ignorante:

Spesso si è sentito parlare di innesti e microchip negli addotti.
Abbiamo prove concrete di tali oggetti che non siano radiografie o esami non invasivi?
Ne sono stati estratti e studiati?



che io sappia no' Fabik posso logicamente sbagliarmi , tutti i casi che erano spacciati per veri , ho erano falsi ho erano banali schegge , che magari tu non ne sei al corrente di avere nel corpo (ne' sanno qualcosa gli addetti delle risonanze magnetiche degli ospedali , quanti ne' trovano che sono inconsapevoli di avere schegge nel corpo metalliche ), o non si sono voluti far sottoporre a visita medica e quindi in automatico li etichetti Fake

Alex1304, 10/11/2011 17.50:

Ciao kosline
Molto bello il tuo articolo e sicuramente puo essere una spiegazione hai molti casi di abduction, pero vi sono casi come quello dei coniugi barney e betty hill che rimarranno nella storia come casi inspiegabili, non credi ?



ma' da' quello che ho letto Alex e' un caso piu' falso che vero quello dei coniugi hill [SM=g1950677]


fabik
00giovedì 10 novembre 2011 18:03
Ok
Era una curiosità dato che anche a me risulta che sia così però mi sarebbe piaciuto essere smentito [SM=g1950691]
fabik
00giovedì 10 novembre 2011 18:04
Ok
Era una curiosità dato che anche a me risulta che sia così però mi sarebbe piaciuto essere smentito^^
KOSLINE
00giovedì 10 novembre 2011 18:17
Re:
fabik, 10/11/2011 18.03:

Ok
Era una curiosità dato che anche a me risulta che sia così però mi sarebbe piaciuto essere smentito [SM=g1950691]



cmq aspettiamo qualche altro utente che sicuramente sanno piu' di noi , sulla materia [SM=g2201354]

un altro aspetto dei fautori delle Abduction ,e aggrapparsi sul fattore Ipnosi , loro dicono vedi ho fatto l'ipnosi e' successo veramente ,ma' sotto ipnosi si' puo' vedere se' menti o no magari , ma non se' quello che dici siano frutto di sogni o realta' ... quindi l'ipnosi non puo' essere una prova , poi quelle fatte dal chimico esorcista Malanga ancor meno hanno valenza di prova .... [SM=g1950677]

Little Nihal
00giovedì 10 novembre 2011 18:18
Re:


la cosa piu' strana e comune nelle Abducion era il fatto che ti rapiscono nel lettuccio di casa , guarda caso quando dormi o pensi di stare ancora sveglio



bell'articolo, complimenti!anche io ho sempre pensato che la questione dei rapiti "a letto" fosse strana....
Alex1304
00giovedì 10 novembre 2011 18:20
Opps allora mi son perso qualcosa
Scusa kos !
Mi piacerebbe sapere un po di piu su questo caso (hill) se hai materiale lo leggero volentieri !
A presto speriamo che dopo i crop non si smontino anche le abduction , che tristezza !..
Narrastorie
00giovedì 10 novembre 2011 18:23
Re:
fabik, 10/11/2011 17.50:

Domanda da ignorante:

Spesso si è sentito parlare di innesti e microchip negli addotti.
Abbiamo prove concrete di tali oggetti che non siano radiografie o esami non invasivi?
Ne sono stati estratti e studiati?




Esami veri e propri non ce ne sono. Ci sono vari personaggi ufologici che dicono di esserne in possesso (vedi ad esempio derrel sims), ma o non permettono gli esami, o se sono stati permessi a volte sono risultate schegge di materiale terrestre.
Quindi per ora esami approfonditi no.
Derrel sims mi sa tanto di credulone. Mentre Lear invece lo trovo serio come studioso, però fin'ora di prove concrete, oltre a foto di impianti, radiografie, ecc... non ne sono state trovate. Solo alcuni esami preliminari.
Vediamo se riesco a trovare un po di materiale.
Nonsonosolo
00giovedì 10 novembre 2011 18:26
ma che ricerca è? può esistere uno studio che spiega fatti diversi tra loro come la possessione e l'anduction? e poi molti di questi fenomeni avvengono da svegli...da vigili non certo nel sonno. Poi la paralisi nelle possessioni sataniche non è quasi mai presente, se mai il contrario, e anzi lo stato catatonico avviene da svegli con l'irrigidimento dei muscoli... è una ricerca per farsi pubblicità...
Narrastorie
00giovedì 10 novembre 2011 18:28
Re: Re:
Qui ad esempio un'intervista a Leir (purtroppo non parla molto di esami, però è l'unica che ho...quindi se qualcuno ha altro materiale, ben venga!):

INTERVISTA A ROGER LEIR

Da: Articolo tratto dalla rivista "Tracce d'eternità" di gennaio 2011

Può darci qualche informazione riguardo il suo background per farci capire come si è ritrovato coinvolto nel “fenomeno dei rapimenti alieni”?

Ero membro del MUFON e stavo scrivendo un articolo per una rivista mensile chiamata “Vortex”. In qualità di reporter investigativo ho frequentato diverse conferenze a tema ufologico, scrivendo una relazione su ogni relatore. I miei articoli rappresentano la mia opinione complessiva
riguardo la materia di studio e le presentazioni dei relatori. Alcuni non erano molto complimentosi nei loro confronti ma questo era il mio stile. In quel periodo la questione del fenomeno dei rapimenti alieni si stava appena diffondendo e anche il MUFON non era pienamente convinto della veridicità di tale fenomeno. Ma dall’uscita dei libri di Bud Hopkins e John Mack l’argomento ha iniziato ad essere accettato come plausibile. È stato in quel momento che anche io ho iniziato ad interessarmene personalmente, ma solo molto tempo dopo sono stato coinvolto nella rimozione chirurgica di oggetti noti come “Impianti Alieni”.

Può spiegarci, in termini generali, qual è il suo approccio nei confronti dei casi e come si relaziona nei confronti dei soggetti rapiti?

Ho istituito un’organizzazione no profit chiamata A&S Research. Ci occupiamo unicamente degli aspetti scientifico/accademici del fenomeno e in modo specifico di ciò che possiamo definire PROVE FISICHE. Certamente nel farlo dobbiamo considerare tutti gli aspetti del caso incluse le esperienze individuali relative ai rapimenti. Quando qualcuno convinto di avere un impianto ci contatta, rispondiamo e chiediamo prove scientifiche quali raggi X, scansioni CAT o MRI. A volte le foto possono risultare utili. Una volta ricevuto questo materiale lo facciamo visionare dai nostri consulenti radiologici i quali a loro volta forniscono la loro opinione riguardo la natura dell’oggetto e la sua posizione in corrispondenza del corpo. Nel caso in cui dovessimo considerare l’oggetto come un possibile
impianto al soggetto verrà spedito un questionario dettagliato a cui dovrà rispondere con i tempi che riterrà opportuni. Dopo averlo ricevuto indietro compilato, viene analizzato, valutato e considerato il coinvolgimento del sospetto rapito. A questo punto, il soggetto può scegliere di farsi rimuovere chirurgicamente l’oggetto. In tal caso, dovrà recarsi presso
la nostra struttura e sottoporsi a rigorose analisi di tipo psicologico e fisico preventive alla rimozione dell’oggetto. Dopo aver effettuato la rimozione offriamo inoltre supporto tramite Yvonne Smith, ipnoterapista certificata che si occupa anche di regressione e che è titolare di un gruppo di supporto chiamato CERO—Close Encounter Research Organization.

Parliamo quindi di impianti. Prima di tutto, è possibile trovarne solo tramite le testimonianze dei rapiti?

No, diverse volte tali soggetti hanno problemi medici diversi o incidenti, che attirano l’attenzione su un’area dove potrebbe trovarsi un oggetto. Gli viene quindi riferita la possibilità che abbia uno strano oggetto inserito all’interno del corpo. In altri casi alcuni rapiti riportano problemi fisici o psicologici collegati all’area esatta dell’impianto o mentalmente collegati ad essa. Altre volte è possibile riscontrare segni sul corpo che non erano presenti la sera prima e che appaiono al mattino in seguito ad un rapimento.

È possibile che i soggetti rapiti abbiano uno o più oggetti impiantati?

Abbiamo eseguito fino ad oggi sedici operazioni e un solo caso con due impianti. Alcuni soggetti rapiti dichiarano di averne più di uno ma fino ad ora non abbiamo potuto verificare la veridicità di tali dichiarazioni.

Vengono riscontrati più frequentemente in alcune zone piuttosto che in altre?

Sì. Più frequentemente nelle mani, diversi negli alluci e due impianti simili ritrovati nella stessa area del braccio.



Come è possibile provare che si tratti proprio di oggetti alieni?

È possibile. Siamo dotati al momento di tecnologie capaci di determinare
scientificamente l’origine di elementi individuali che includono la struttura
complessa di tali oggetti. Le ultime scoperte effettuate da uno dei membri del nostro organo di consulenza scientifica in qualità di laureato in fisica nucleare hanno provato, tramite il calcolo basato sulla frequenza di decadimento degli isotopi, che sono estranei al nostro sistema solare e forse provengono da un’altra galassia.



Dopo tutti questi anni di ricerche, vi siete fatti un idea riguardo le finalità di tali impianti?

Certamente. Crediamo che si tratti di strumenti che raccolgono dati pertinenti a qualcosa di specifico che interessa tali intelligenze esistente all’interno del corpo umano. Ad esempio, una delle cose che sappiamo per quanto riguarda più del novanta percento dei casi di rapimento alieno è il prelievodi ovuli e sperma dai rapiti, e questo sicuramente per manipolare geneticamente il genoma umano. Se diamo per scontato ciò nel caso di alcuni soggetti rapiti, è logico dedurre che chiunque faccia questo voglia registrare gli effetti della manipolazione del DNA in remoto tramite tali impianti.

È possibile verificare un cambiamento nella vita dei soggetti ai quali vengono rimossi tali oggetti?

Sì, nella maggior parte dei casi si può riscontrare un cambiamento nello stile di vita in seguito alla rimozione degli oggetti, e sono felice di confermare che si tratta di cambiamenti positivi. Uno dei soggetti era un ufficiale dei servizi segreti navali che aveva perso drammaticamente peso e si trovava in tremende condizioni di salute al momento della rimozione. Nell’arco di alcune settimane ha riguadagnato peso e al momento è in piena salute.

È sempre sicuro rimuovere gli oggetti?

Quando reputiamo che non lo sia, non li rimuoviamo. Non lo faremmo mai ad esempio nel caso di cavità remote del corpo o in prossimità del
cervello. Tutte le nostre procedure vengono eseguite solo con anestesia locale, al fine di minimizzare i rischi o gli effetti collaterali.

A seguito di una rimozione, è mai capitato che un altro impianto venisse inserito al posto di quello tolto?

Fino ad oggi non è mai successo, sia nello stesso posto che in un’altra area. Questo non implica naturalmente che i rapimenti si interrompano, anzi.

Come è possibile spiegare in questo caso che una civiltà così avanzata ci permetta di “rovinare” il suo lavoro?

Si tratta di una domanda piuttosto complessa. È difficile immaginare esattamente cosa possa pensare un’intelligenza evoluta o anche un’eventuale somiglianza con i nostri processi cognitivi. Basandoci sulle reazioni e sui ragionamenti umani,dobbiamo considerare l’argomento in modo generico. Penso che sarebbe assurdo non riconoscere che da diversi anni sia in corsoun rapporto nascosto tra gli esseri umani e gli extraterrestri. Sono certo inoltre che ci abbiano fornito delle tecnologie d’avanguardia che non sono state ancora rese pubbliche. La scienza all’interno dei Black Budget ( Ndr, Programmi di ricerca segreti finanziati con fondi neri ) è probabilmente avanti di mezzo secolo rispetto a quanto sia riconosciuto dalla scienza accademica comune. Ci sono state inoltre diverse collisioni di velivoli non terrestri che sono state occultate. Considerando ciò, penso che potremmo tranquillamente affermare che esiste un gruppo di extraterrestri ed esseri umani che vorrebbero che tutte
queste informazioni fossero diffuse pubblicamente in tutto il mondo e un altro gruppo che si oppone. Forse sono stato scelto da qualcuno del primo gruppo al fine di rimuovere questi oggetti e rendere pubblica la cosa.

È questa la mia missione nella vita?

Non lo so.

Quale progetto lei pensa ci sia dietro al fenomeno dei rapimenti alieni?

Non credo che nessuno dei presunti esperti nel campo sia in grado di fornire risposte concrete riguardo questo argomento, in quanto realmente complesso e sconosciuto. È comunque un bene fornire opinioni o teorie. L’eminente professore e dottore David Jacobs crede che il fine ultimo sia la
creazione di esseri ibridi. Potrebbe avere ragione, io personalmente penso che l’intera razza umana si stia modificando geneticamente al fine di generare una nuova specie umana che cambierà il modo di comunicare e di
trattare il pianeta nel quale viviamo. Se riteniamo che Gene Roddenberry avesse ragione riguardo la “Prima Direttiva” del suo Star Trek, forse sarebbe etico per coloro che ci crearono in principio tornare ad aiutarci a risolvere i problemi del nostro pianeta modificando direttamente le creature che li causano.

Ha notato una sorta di evoluzione o degli schemi che si ripetono?

Sembra esista una sorta di ripetizione.

Abbiamo a che fare con una razza unica o con diverse e in tal caso collaborano tra di loro?

Partendo dalle informazioni che abbiamo a disposizione grazie ai Rapiti, sembra esista più di una razza di visitatori di questo pianeta e nello scenario dei rapimenti. Non è raro che chi venga rapito descriva diversi esseri presenti durante il loro rapimento come i Grigi, i Nordici, simili agli umani, o I Rettiliani. Non dimenticherò mai la descrizione fatta da Betty e Barney Hill, riguardo Esseri diversi da quelli che vengono al giorno d’oggi descritti da altri, ma più simili a quelli ricordati dai testimoni di Roswell.





Qual è stato il caso più difficile sul quale ha lavorato?

Posso dire che uno dei casi più intriganti sia stato quello relativo all’operazione numero quindici, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione del rapito, uno scienziato della materia molto noto. Nonostante il suo fosse un evento tipo nello scenario dei rapimenti, la sua
acuta memoria gli ha permesso di guardare alla sua esperienza da un punto di vista scientifico ed analitico, e anche l’oggetto estratto riportava le caratteristiche elaborate riscontrate negli altri.

Nel caso in cui un soggetto rapito, sotto ipnosi, possa ricordare la procedura di inserimento dell’oggetto nel suo corpo e venga riscontrata una cicatrice nel posto indicato che corrisponda ad un impianto reale, come è possibile che qualcuno possa negare tale fatto reale? Come affronta lo scetticismo?

La verità è che non si tratta di cicatrici visibili o di portali di entrata verificabili in nessuno di questi casi per cui non ci è dato ritrovare un oggetto sotto una cicatrice. Posso gestire i rapporti con chi è scettico perché lo sono, di base, anche io. Non prendo nulla per scontato e
faccio affidamento unicamente sui dati fornitemi da scienziati con titoli
accademici. Ho spesso accusato scettici di mestiere di essere dei medium, i quali prendono questa definizione come un insulto fino a quando non ricordo loro che i medium traggono le loro conclusioni senza considerare i dati reali.

I militari possono fare parte di questa agenda? I Milabs potrebbero essere una realtà?

Ancora una volta, posso fornire unicamente un’opinione riguardo ciò che conosco. Non sono a conoscenza di programmi militari o Milabs. Per mia esperienza, tutti quelli che hanno accusato i militari di tali azioni hanno due cose in comune. La prima, vivono nei pressi di una base militare e la seconda è che fanno parte di una famiglia che comprende diversi militari. Dovremmo tutti ricordare che l’operazione occulta dei rapimenti alieni implica appunto che sia nascosta pertanto ogni soggetto rapito si presuma abbia una sorta di memoria schermata, e non c’è schermo migliore di qualcosa che sia realmente familiare al soggetto stesso.

Ci sono altri modi per indagare sui casi di rapimento? Ulteriori tracce fisiche?

Certamente, la A&S Research ha iniziato a registrare testimonianze nelle case dei soggetti rapiti, fino ad oggi i nostri ritrovamenti sono stati di carattere piuttosto stimolante, come residui di campi elettromagnetici, tracce di fluorescenza, pezzi di metallo rotti e curvati, chiodi che escono dai muri, e altri diversi fenomeni fisici. In un’occasione siamo stati in
grado di intercettare un residuo magnetico solo su lenzuola e cuscino al lato del letto dove dormiva il rapito, nulla sull’altro lato dove dormiva la moglie.

Che tipologia di persona viene rapita? Esiste uno studio genetico a riguardo?

Ci sono stati diversi tentativi per fornire una risposta a tale domanda ma niente che possa avere un riscontro scientifico. Una delle conclusioni è che si tratta sempre, da quanto riscontrato, di soggetti con la parte destra del cervello dominante, si tratta di individui creativi per quanto riguarda lavoro, passatempi o altre attività. Altri hanno tentato di isolare gruppi sanguigni, background etnici o geografici senza provare nulla. Per quanto ne so, non sono state mai riscontrate prove genetiche tranne che in un caso in Australia riguardanti un capello lasciato in seguito ad una “visita”. L’analisi del DNA avrebbe provato legami con un’antica civiltà celtica.



Parlando di percentuali, quante persone risulterebbero rapite?

Il sondaggio Roper svoltosi negli USA durante gli anni novanta indicava che circa il 2% della popolazione americana era stata oggetto di rapimenti. Si tratta di un numero elevato, se consideriamo i dati come relativi in quanto la maggior parte dei soggetti realmente rapiti non risponde alle
domande dei sondaggi. Se confrontiamo questa statistica con la popolazione mondiale possiamo facilmente capire quanti esseri umani sono stati coinvolti in questo programma che sta andando ancora avanti a piena velocità.

Possiamo fermarlo in qualche modo o possiamo solo stare a guardare e aspettare che finisca?

Ho avuto a che fare con diversi tipi di ricercatori e di soggetti coinvolti nei rapimenti, la maggior parte dei suggerimenti per interrompere il processo sono ridicoli e non funzionerebbero. Ogni tanto qualcuno ha agito in modo alternativo e ci è riuscito. Un esempio riguarderebbe un caso in Brasile nel quale un povero contadino intrappolato in una sorta di raggio di luce levitante che cercava di trascinarlo su una nave spaziale, ha deciso di opporsi e si è aggrappato al ramo di un albero. Nonostante abbiano cercato
insistentemente di farlo staccare dal ramo, tutto quello che sono riusciti ad avere furono i suoi pantaloni.

Pensa che gli esseri umani siano speciali per loro o siamo solo una delle razze sfortunate tra le quali sono inciampati per caso?

Credo che chiunque ci abbia creato in origine sia tornato per aiutarci a correggere un problema genetico che provoca il nostro istinto di uccidere, di rovinare e distruggere il pianeta che chiamiamo casa. Forse tale caratteristica poteva aiutarci all’inizio per sopravvivere in un mondo ostile e remoto ma ora non ne abbiamo più bisogno.

Ha mai capito come ci hanno trovati in origine?

Zacharia Sitchin ha dichiarato nella sua interpretazione delle tavole sumere che gli Annunaki arrivarono qui quattrocentotrentacinquemila anni fa, stabilirono una base sul nostro pianeta e interferirono con le creature primitive già esistenti. Probabilmente i Neanderthal furono la specie che manipolarono geneticamente per produrre gli umani. A missione compiuta, la maggior parte degli Annunaki ripartirono e gli umani furono lasciati qui a
loro stessi. È possibile anche che tornarono ogni tanto e verificarono quanto eravamo diventati indisciplinati, inviandoci una serie di regole da seguire e dando origine al concetto di religione.

Grazie per la sua disponibilità. Come nostro solito, vorremmo chiudere
l’intervista parlando del futuro, 2012 o non 2012. Dal suo punto di vista, cosa prevede il futuro per l’umanità?


Questa domanda non mi fa piacere. Dal mio punto di vista, il futuro sembra piuttosto triste. L’umanità è corrotta e agisce con grettezza. L’unica speranza per questo mondo potrebbe essere un intervento esterno da parte dei nostri creatori che agiscono dalla parte del bene. Scientificamente, possiamo verificare che tutto ciò che conosciamo dell’Universo è dotato di un polo negativo e di uno positivo. Dalla particella subatomica più piccola al gruppo più lontano di galassie in formazione,
incluso tutto ciò che conosciamo del magnetismo e dell’elettronica, esistono aspetti positivi e negativi o forze. Tale binomio si applica anche al concetto teologico del BENE e del MALE. Speriamo quindi che siano le forze del bene a predominare.
KOSLINE
00giovedì 10 novembre 2011 18:46
Re:
Alex1304, 10/11/2011 18.20:

Opps allora mi son perso qualcosa
Scusa kos !
Mi piacerebbe sapere un po di piu su questo caso (hill) se hai materiale lo leggero volentieri !
A presto speriamo che dopo i crop non si smontino anche le abduction , che tristezza !..



www.ufoonline.it/2011/09/20/il-rapimento-dei-coniugi-hill-sono-passati-...

qua sta' qualcosa leggi gli interventi di Insider e Eone , poi se' ti serve qualche altra cosa chiedi pure Alex [SM=g8320]


@Narrastorie grazie delle info stasera mi leggo tutto con calma .
Delta.Force
00giovedì 10 novembre 2011 20:38
A proposito di rapimenti e contatti alieni,domani mattina alle 10 la contattista Marina Tonini sarà per l'ennesima volta in tv,stavolta su canale 5 dalla Panicucci. [SM=g8320]
eone nero
00giovedì 10 novembre 2011 21:13
C'è da stendere un velo pietoso sui metodi di analisi di Roger Leir e del suo collega Derrel Sims.

Avevo chiesto alla nostra utente Shepard la gentilezza di esaminare alcune analisi presenti sul sito Alienscalpel, la risposta è stata laconica.

Vediamo un paio di informazioni interessanti

Derrel Sims e gli impianti alieni

Derrel Sims si considera come il maggior esperto di impianti alieni, egli stesso è diventato famoso perché dice di aver estratto dalle persone numerosi impianti alieni, somiglianti a delle schegge o dei sassolini, che mostra in continuazione in raccoglitori che esibisce in ogni occasioni.
Oltre che per gli impianti alieni, Derrel Sims è famoso anche per le rivelazioni ottenute tramite sue personali ipnosi su persone, a suo dire, rapite dagli alieni: in sostanza terrorizza le persone con storie di ogni tipo, approfittando in special modo di quelle suggestionabili. Ovviamente, non ha mai trovato niente di minimamente paragonabile a qualcosa di alieno, mostra infatti solo piccoli pezzetti che non hanno nulla di alieno o tecnologico, sono insignificabili schegge o sassolini.
Ma c'è dell'altro. Traggo quello che segue da qui per motivi di comodità: www.arcetri.astro.it/~comore/skeptic/cacc_alieni.txt

Il suo nome e’ Derrel Sims e si autodefinisce "Alien Hunter" (Cacciatore di Alieni). Come hobby estrae e colleziona "impianti alieni". Questo singolare personaggio sta acquisendo anche nel nostro paese una certa fama, soprattutto grazie alle solite riviste di ufologia commerciale.
In America e’ stato ospite di alcune trasmissioni televisive ed e’ stato oggetto di diversi articoli. Come "Responsabile dei Rapiti" per conto della HUFON (Houston UFO Network), ipnotizza coloro che ritengono di essere stati rapiti dagli alieni e, con la collaborazione del podologo Roger Leir, estrae impianti alieni dal loro corpo.
Uno di questi stranissimi oggetti e’ stato analizzato dall’Università di Houston, ma Sims non ha mai reso pubblici i risultati, forse perché ,dall’analisi fatta, non risultava niente di particolare. "Probabilmente si trattava di un pezzetto di plastica di un fermaglio di capelli" dice Lisa Meffert, genetista di quell’universita’. Derrel Sims e’ rimasto molto più soddisfatto delle analisi del Centro di Superconduttività di Houston, che hanno rilevato la presenza di metalli rari nel impianto. Joe Kulik, dello stesso centro, ha pero’ detto che se avessero saputo chi era Sims e che cosa voleva, lo avrebbero preso per pazzo e cacciato via. Ma vediamo cosa sappiamo di lui.

Dice di essere stato rapito dagli alieni a 3 anni (anche se ad alcuni ha detto che li incontrò solo una volta a 17) anche se non vi dirà mai cosa gli fecero a meno che non sia successo anche a voi. Tra il 1979 e il 1987, fonda alcune imprese (Parallax Enterprises, Sims Construction & Supply,...) tra le quali la Accellerated Learning System, in cui promette di insegnarvi una tecnica per sviluppare le vostre capacità mentali e apprendere qualsiasi cosa in pochissimo tempo.
Sims dice di essere diventato cintura nera di Karatè e istruttore di pesca subacquea senza mai aver preso una lezione. In quel periodo si iscrive alla HUFON per poi diventarne "Responsabile dei Rapiti" e opera come "ipno-terapeuta diplomato". Tale titolo gli arriva da una serie di "studi ipnologi" che nulla hanno a che fare con le università e che di solito consistono in una sola persona che dice "Sei diplomato". Lo stesso Sims, per soli 395 dollari, ha diplomato alcuni membri della HUFON come ipno-terapeuti.
Ha raccontato in più occasioni della sua battaglia intergalattica con Mondoz, il capo degli alieni, ed e’ assolutamente convito che Loro lo temono. Per questo continua la sua battaglia per la ricerca della verità.

Vediamo cosa ne pensa il dottor Virgil Priscu, medico specialista in anestesiologia e direttore di un dipartimento universitario ospedaliero in Israele:
" Il dottor R.Leier, collaboratore del signor Sims non e’ un medico laureato e ancora meno un chirurgo, ma un podiatra (diplomato che può fare piccoli interventi chirurgici soltanto al piede)". Durante un suo incontro con Sims, il dottor Priscu gli ha chiesto di fornirgli qualche dato, un campione da analizzare o almeno un minimo di documentazione. Il Cacciatore ha però rifiutato, accampando varie scuse. Lo stesso Priscu ci spiega che i CE (Corpi Estranei) si trovano abbastanza spesso, soprattutto nei piedi di pazienti ignari. "Tali oggetti possono finirci nei modi più vari.
Alzandosi dal letto a piedi nudi, giocando sulla spiaggia o durante una corsa, una piccola scheggia può penetrare nel piede rimanendoci fino a che una lastra non la rileva".
A quanto pare quindi la storia degli "impianti alieni" sembra essere una vera e propria bufala. D'altronde non è riuscito a portare nulla di minimamente paragonabile ad un impianto alieno nel corso di molti anni della sua carriera basata su "estrazioni e collezioni di impianti alieni".

Nota: il suo socio è un podologo, tale Roger Leir già prima citato, che nel suo sito www.alienscalpel.com/store.html vende libri e DVD. Io ho visto un DVD (su Youtube ci sono) sugli impianti ma quello che si vede è la faccia di Leir che parla e parla e, alla fine, si è visto lui ma non i presunti impianti se non con inquadrature fugaci, rapide, poco chiare.

www.lasodacaustica.ilmiosito.net/Falsi-UFO/Alcune-critiche-sui-rapimenti-alieni-a7...

www.sacred-texts.com/ufo/cni0189.htm

eone nero
00giovedì 10 novembre 2011 21:14
A proposito della paralisi del sonno ci sono anche delle tecniche per indurla.

Paralisi del sonno

La paralisi del sonno (nota anche come paralisi ipnagogica) è un "sistema di sicurezza" sviluppato nel corso dell'evoluzione, che agisce paralizzando l'individuo sognante, e quindi in fase REM, impedendogli in questo modo di svolgere inconsciamente azioni di carattere motorio, come reazioni al contesto sognato. Tale paralisi interessa la maggior parte dei muscoli, specialmente quelli legati alla locomozione e alla vocalizzazione, mentre invece, non ne risultano coinvolti i muscoli legati alle funzioni vitali di base (cuore, muscoli che contribuiscono alla respirazione), né quelli che riguardano i movimenti oculari.
Tale fenomeno, per quanto naturale, può rientrare nella casistica dei disturbi del sonno se accompagnato da altri sintomi quali sonnolenza diurna, cataplessia, allucinazioni ipnagogiche, venendo in questo caso inquadrato nella sintomatologia propria della narcolessia.

Le paralisi nelle tecniche WILD/OBE

Per i motivi sopracitati, possiamo affermare con certezza che la paralisi del sonno avviene ad ogni REM, anche se tendiamo a non accorgercene in quanto, al momento del suo arrivo la mente è già "scollegata" dal corpo, nel senso che abbiamo già abbandonato lo stato di consapevolezza della veglia.
Le paralisi del sonno sono un fenomeno molto noto fra gli onironauti, in quanto passaggio quasi obbligato nel caso in cui ci si appresti a raggiungere la lucidità utilizzando tecniche di induzione di tipo WILD. L'idea alla base di tale proposito è quella di rimanere pienamente coscienti mentre il corpo si addormenta "pensando" che la mente sia già disconnessa, e, permettendoci in questo modo di assistere in "in diretta" al completamento di tale processo.
Quando la paralisi REM inizia ad avere luogo nel nostro corpo, quello che si prova è un formicolio e un generale torpore che partono dalle gambe, facendosi strada lungo il bacino, le braccia e salendo man mano fino alla testa. Se la paralisi è totale, saremo in grado di muovere solo la faccia, gli occhi, seppure saremo comunque sempre in grado di controllare la respirazione. Chi non ha mai provato questa sensazione potrebbe risultarne spaventato, in quanto la sgradevole sensazione di essere paralizzati e il contemporaneo cambio di attenzione fanno si che il soggetto sia sottoposto a sensazioni del tutto nuove.
Le sensazioni tattili, di cui sopra, sono accompagnate da altre di tipo uditivo, ed in questo senso all'avanzare della paralisi si possono associare forti ronzii (come il suono della consonante "V", ma prolungato) e un rumore molto simile a quello prodotto dal vento sulle orecchie quando si è in moto, o all'interferenza della radio quando non si riesce a prendere le stazioni, o ancora al vociare indistinto delle folle. Questi disturbi uditivi sono passeggeri, e il constatare la loro intensità è un modo per capire a quale livello di paralisi ci si trovi, senza muoversi.
Il corpo e la mente utilizzano dei protocolli di comunicazione, per scambiarsi dati circa lo stato attuale di consapevolezza, che una volta imparati possono essere utilizzati a nostro vantaggio per "ingannare il corpo" e mandarlo in paralisi. Tali protocolli sono costituiti da delle richieste del corpo inviate alla mente, da un feedback positivo o negativo da parte di quest'ultima, e dalla conseguente azione del corpo. Il "rigirarsi nel letto" è uno di questi protocolli. Il corpo chiede alla mente di eseguire questo movimento, e fino a quando la mente conscia risponde a questa richiesta, il corpo rimanda la paralisi. Se il corpo non riceve nessuna risposta, questi decifrerà l'informazione considerando la mente come dormiente e reagendo a questo feedback iniziando a paralizzare il corpo. Un altro protocollo è quello dei movimenti degli occhi. Senza accorgercene quando andiamo a letto siamo soliti muovere gli occhi sotto le palpebre, fino a quando non ci addormentiamo. Ci si renderà conto che decidere di tenerli fermi volontariamente è molto difficile, ma una volta imparato, anche questo segnale verrà decifrato dal corpo come un "OK" per avviare il processo di paralisi.
Applicare delle tecniche di rilassamento prima tentare le WILD è un ottimo modo per fare si che le richieste di "test" del corpo alla mente siano più deboli, risultando così più facili da ignorare.

Completare le paralisi incomplete

Può capitare che per quanto la paralisi abbia avuto luogo, essa non si porti a compimento, rimanendo "a metà". Esistono due modi per cercare di completarla: il primo è respirare deliberatamente in modo lento, essendo anche questo, per il protocollo di cui sopra, interpretato come un segno di mente dormiente. Il secondo è comportarsi come se si fosse paralizzati. Se si avverte che ad esempio la paralisi alle gambe non è completa, ma comunque in atto, stimolare i muscoli delle gambe con delle contrazioni tali da mettere il muscolo in tensione per brevi attimi ma senza muoverlo farà credere al corpo che l'individuo stia sognando, mettendo quella parte in paralisi totale.

WILD

WILD sta per "Wake Initiated Lucid Dream", ovvero "Sogno Lucido Iniziato da Sveglio", perché il sognatore riesce ad entrare in un sogno direttamente dallo stato di veglia senza nessuna perdita di coscienza. In molti affermano che ciò sia possibile perché quando il corpo resta immobile per un lungo periodo di tempo il cervello è indotto a pensare che il sognatore si sia addormentato. Quando questo accade, la mente si disconnette dal corpo tramite quella che è conosciuta come paralisi del sonno. Da qui il cervello entra nella fase REM e iniziano a formarsi i sogni, permettendo al sognatore di entrarci direttamente.
Ci sono molte strategie differenti per entrare consciamente in un sogno. Questa guida si focalizza sulla tecnica WILD tradizionale in cui il sognatore rimane semplicemente immobile e aspetta che il corpo si addormenti. Saranno spiegati anche i modi per mantenere cosciente la tua mente.

Retroscena

Il termine "Wake Initiated Lucid Dream" fu coniato dal dottor Stephen LaBerge, ma la gente la eseguiva già da migliaia di anni. Tra i famosi praticanti della WILD troviamo Salvador Dali, che ha parlato di uno stato simile alla trance in cui poteva camminare attorno ad un mondo immaginario. Molti ritengono che i monaci che praticano meditazione profonda a volte entrano nei sogni in questo modo, alcuni dei quali possono essere interpretati come lo stato del nirvana.

Preparazione

Ci sono due momenti in cui puoi fare con successo una WILD: nel mezzo della notte durante un ciclo REM, o durante il giorno con un pisolino.

Durante la notte

Devi imparare a svegliarti durante o subito prima di un ciclo REM. Questo può risultare difficile dato che il momento in cui ci si sveglia comunemente è dopo un ciclo REM. Durante le ultime parti del sonno i cicli REM sono molto vicini tra loro, quindi svegliarsi dopo un ciclo dovrebbe essere sufficiente. Solitamente è raccomandato dormire circa sei ore, prima di svegliarsi.

Il modo di svegliarsi sarà ovviamente quello di usare una sveglia. Per impostarla correttamente dovresti sapere quando avvengono i tuoi cicli REM, ma nella migliore delle ipotesi sarebbe solo una stima.
Un'altra strada comune per svegliarsi è bere molta acqua o succo prima di dormire. Ti sveglierai nel mezzo della notte e dovrai andare in bagno. Il tuo corpo non ti sveglierà per questo (potresti facilmente trattenerla per tutta la notte), però se sei già sveglio perché hai appena finito un sogno, il tuo corpo ti segnalerà di andare in bagno. A quel punto avrai appena terminato un ciclo REM. Questo potrebbe anche rivelarsi inesatto, perché potresti svegliarti troppo presto perché sia efficace.

Fare stretching prima di un tentativo di WILD è una buona idea. La maggior parte dei tuoi muscoli dovranno rimanere immobili per diverse ore e saranno rigidi. I muscoli rigidi possono far provare dolore e causare scomodità, che ostacoleranno il tuo tentativo di WILD.

Sonnellino pomeridiano

Per eseguire con successo una WILD durante un sonnellino, devi prima rilassarti profondamente e svuotare la tua mente. La meditazione è un modo efficace per farlo. Se non svuoti completamente la tua mente, ti sarà difficile distaccarti dal mondo fisico e immergerti in un sogno.

Come eseguire la WILD

Cambiamento dell'attenzione

Il principio base della WILD Tradizionale è di spostare la tua focalizzazione dagli stimoli esterni a quelli interni. Adagiati in una posizione comoda. Questa posizione sarà probabilmente quella in cui ti addormenti normalmente, perché la mente ci è abituata. L'obiettivo di questo passaggio è di portare il tuo corpo a credere che tu sia addormentato e quindi spegnersi. Questa è chiamata paralisi del sonno. Avviene ogni volta che ti addormenti, solamente che quando accade di solito sei già incosciente. Non preoccuparti se ti senti strano, la sensazione della paralisi del sonno varia notevolmente ad ogni esperienza; alcune persone possono anche non sentirla per nulla.
Durante questa fase potresti anche sperimentare le allucinazioni ipnagogiche. Possono essere di qualsiasi senso, ma molto spesso sono associate con immagini e suoni. Ci sono diverse allucinazioni comuni, ma comunque possono avere qualsiasi forma.

L'impronta delle allucinazioni ipnagogiche nella memoria ti dice che ti stai avvicinando ad un sogno lucido. Accade quando sei in bilico tra la mente subconscia e conscia, che si immerge nel subconscio per prelevare una parte di un'immagine onirica, ma poi ritorna fuori. Dato che quando vedi queste allucinazioni sei tra due coscienze diverse, è importante non disturbarti perché sei molto vicino ad addormentarti ed entrare in un sogno.



Transizione

Una volta che sei passato con successo dalla focalizzazione esterna a quella interna è tempo di entrare nel sogno. Questa parte può accadere oppure no. A volte anche quando sei focalizzato internamente, un sogno non riesce a formarsi e cadrai nel sonno. Questo accade solitamente perché non sei nel momento giusto del tuo ciclo del sonno e non sei pronto per entrare in un altro ciclo REM.
Se entri in un sogno, accadrà una di queste due cose:
Le allucinazioni ipnagogiche che hai visto e sentito negli ultimi minuti si potranno espandere fino ad incapsularti in un sogno. Questo è il modo in cui puoi scegliere la WILD che preferisci. Durante la fase di transizione, con la pratica, puoi manipolare e controllare le immagini ipnagogiche, che ti permetteranno di disegnare il tuo sogno personale (vedi la sezione Visualization WILD)
Potresti anche veder svanire completamente le allucinazioni ipnagogiche e vedere il retro delle tue palpebre. Spesso è qui che un praticante inesperto della WILD interrompe la sua WILD perché pensa di aver fallito, e inizierà un sogno non lucido. Questo è lo scenario del falso risveglio. I praticanti della WILD hanno riferito che la maggior parte delle loro WILD iniziano con un falso risveglio.

Visualization WILD

Spesso abbreviata con V-WILD o VILD, una variante comune della tecnica WILD è di integrare una componente di immaginazione. Man mano che le tue immagini ipnagogiche si formano, è possibile usare i tuoi poteri di immaginazione per creare un sogno. Solitamente negli alti livelli di coscienza non vedrai la tua immaginazione, ma avrai solo il suo concetto. La concettualizzazione è un termine migliore per questo stadio iniziale dell'immaginazione. Più le tue allucinazioni ipnagogiche diventano più dettagliate, più dovresti iniziare a percepire l'immaginazione con la vista e gli altri sensi. È importante usare tutti i tuoi sensi, non solo quello della vista. Ovviamente, la vista è uno dei più importanti, ma così come il tatto e l'udito. Possono incrementare il realismo della tua immaginazione.
È importante non cercare di controllare adesso ogni aspetto del tuo sogno, tu vuoi sia immettere qualcosa nel sogno che ricevere qualcosa dal sogno. Ad esempio se stai immaginando un'automobile, non cercare di immaginare a cosa assomiglia il cruscotto, che tipo di sedili ha e cose del genere, soltanto il concetto astratto di automobile. Il tuo sogno creerà la macchina come meglio crede. Crea il concetto, lascia che il tuo sogno riempia i dettagli.
Con questa variazione della tecnica WILD puoi disegnare il tuo paesaggio da sogno, tuttavia senza una buona capacità di immaginazione può essere difficile



Stabilizzazione

Un falso risveglio (quando ti "svegli" nel tuo letto dentro un sogno) è di solito un sogno già abbastanza stabile e richiede poca stabilizzazione, se non soltanto di guardarsi un po' intorno.
Un sogno che si è formato intorno a te può richiedere invece una ulteriore stabilizzazione. Per prima cosa, potresti continuare a sentire il tuo corpo nel tuo letto (o almeno potresti sentirti così). Puoi scegliere di "aprire i tuoi occhi" e accettare il falso risveglio. Questa è la tua mente che è aggrappata ai segnali esterni che aveva poco prima.
Se ti piace realmente la scena che hai creato, puoi lavorare sbizzarrendoti sulla sensazione che ti dice che sei ancora a letto. Dovresti anche sentire il corpo che stai sognando, è su questo che ti devi concentrare. Le sensazioni tattili sono un modo efficace per farlo, strofinarti le mani o toccare tutto quello che vedi permetterà al tuo cervello di dimenticarsi dell'altro corpo. Questo permetterà alla tua coscienza di cimentarsi nel mondo onirico che la tua mente ha creato.

Vantaggi

Logica

Ogni volta che ti svegli, il centro logico del cervello si accende. Questo fa di ogni tecnica in cui prima devi svegliarti una tecnica molto più logica e dettagliata di una DILD. Può essere vero specialmente per le WILD fatte durante un sonnellino pomeridiano.
Ricordo
Svegliarti nel mezzo della notte ti permette di ricordare il sogno che stavi avendo prima. Questo può fornirti il ricordo di un sogno che altrimenti potresti aver dimenticato.
Lunghezza
Grazie al momento del tuo ciclo del sonno in cui devi trovarti e dal fatto che stai entrando direttamente in un sogno invece che dover aspettare un segnale, hai una durata estesa della fase REM, e ogni suo momento è lucido. Una WILD media è solitamente più lunga di una DILD media.

Svantaggi

Difficile da imparare

Qualcuno trova che imparare a passare dallo stato di veglia a quello di sogno sia difficile. Ci sono molte sensazioni ed allucinazioni che non sei abituato a provare / vedere. Questo tende a innervosirti o eccitarti, nonché a distrarti da quello che dovresti fare. Serve tempo e pratica per farla correttamente.

Falsi risvegli

Con qualsiasi tipo di tecnica WILD, i falsi risvegli quando entri nel sogno sono molto comuni. Molte persone che praticano la WILD riferiscono che un buon numero delle loro WILD inizia con un falso risveglio, quindi sii attento ai tentativi di WILD che pensi che siano falliti.

Perdita di sonno

Siccome ti svegli durante la notte e stai alzato, perdi del sonno. Per questo è raccomandato di non eseguire la WILD quando devi alzarti presto. Questo la rende difficile per gli studenti, oltre che per i lavoratori che devono alzarsi presto.

Può essere pauroso

L'inizio della paralisi del sonno varia da WILD a WILD e da persona a persona. A volte la paralisi non viene neanche sentita, ma in certe occasioni può essere molto violenta e causare al sognatore la voglia di interrompere il tentativo di WILD.

Fonte

L'articolo originale in lingua inglese su DreamViews (EN) è stato scritto dall'utente ninja9578, che ha gentilmente permesso la sua traduzione e pubblicazione su questo sito.


www.sognilucidi.it/mediawiki/index.php?title=Paralisi_d...

www.sognilucidi.it/mediawiki/index.php?title=WILD

saturn_3
00giovedì 10 novembre 2011 21:14
La questione delle abduction è l'aspetto più interessante del fenomeno ufo. Persone autorevoli quali Budd Hopkins, John Mack e David Jacobs hanno dedicato tutta la loro vita allo studio sui rapimenti alieni. Prove certe come al solito non ce ne sono. Derrel Sims, ricordo, faceva le ospitate in vari programmi TV con la sua bella valigetta contenente svariati impianti estratti da presunti rapiti. Riguardo ai coniugi Hill si è detto molto. Carl Sagan, astronomo e illustre scienziato, smontò il caso in quanto, secondo lui, la mappa di Zeta Reticuli, era una forzatura di stelle messe a caso(o qualcosa del genere). C'è da dire comunque che Sagan da grande scienziato qual'era, non riconosceva nemmeno la psichiatria come scienza (da un'intervista a Budd Hopkins), quindi era una persona molto scettica, nonostante fosse il direttore del SETI.

Quì uno stralcio di registrazione dell'ipnosi regressiva di Barney Hill

eone nero
00giovedì 10 novembre 2011 22:32
Effettivamente sono concorde con Sagan genio indiscusso nel suo campo, la psicologia basata sulle frustrazioni sessuali di un cocainomane chiamato Sigmund Freud, e la psichiatria che sino a poco tempo fa curava con la lobotomia e oggi propina il Ritalin ai bambini non le definirei scienze.

Sul caso Hill ci sono delle ottime analisi anche del nostro Insider che mi deve perdonare se causa vicissitudini del real non ho ancora potuto aiutare a trarre delle conclusioni.

La vicenda è stata strumentalizzata al massimo anche per il fatto che si trattava di una coppia mista, comunque non ci sono dubbi che Marjorie Fish non potesse di certo competere con in Carl Sagan.

Riporto un articolo di Roberto La Paglia sul caso


Un rapimento “da prima pagina”


Settembre 1961, mezzanotte, territorio di Whitfield nel New Hampshire; i coniugi Betty e Barney Hill percorrono in automobile una strada che attraversa le White Mountains quando, improvvisamente, si accorgono di una luce nel cielo che si muove in modo irregolare, quasi li seguisse.

Barney arresta il veicolo per meglio seguire quanto sta accadendo; munitosi di un binocolo riesce a distinguere un disco che stima intorno ai venti metri di grandezza; lo strano velivolo presenta una luce rossa su un lato e quella che sembra una doppia fila di piccole finestre.

Spaventati i coniugi Hill si allontanano in tutta fretta ma riescono a fare pochi chilometri, quando iniziano a sentire dei suoni intermittenti e strane vibrazioni provenienti dalla loro macchina.

L’ultimo ricordo sarà una profonda sonnolenza; al risveglio si ritroveranno sempre in macchina a circa 56 chilometri dal punto in cui si trovavano inizialmente.

Stanchi e scossi da quanto accaduto, gli Hill si confidano soltanto con alcuni parenti ma ben presto iniziano a manifestarsi dei sintomi allarmanti; il vuoto di memoria relativo a circa due ore provoca in Barney dei disturbi di natura nervosa, mentre Betty sogna ripetutamente di trovarsi a bordo di una nave spaziale.

Il protrarsi della spiacevole situazione li convince a iniziare una cura psichiatrica, e nel dicembre del 1963 vengono indirizzati presso il dottor Benjamin Simon, famoso psichiatra di Boston

Passeranno circa due mesi prima di poter intravedere qualche spiraglio di luce, ma alla fine i risultati dell’ipnosi, effettuata separatamente a ognuno dei due coniugi, riusciranno a dare una risposta a molte delle domande insolute, pur rimanendo le risposte stesse avvolte in un ancor più fitto mistero.

I ricordi di Betty e Barney, registrati separatamente, vengono messi a confronto; entrambi riferiscono di essere stati fermati da un gruppo di umanoidi e trascinati su per una rampa in un Ufo atterrato poco distante.

Anche le descrizioni degli occupanti del velivolo corrispondono esattamente; statura bassa, inferiore al metro e mezzo, carnagione grigiastra, grandi occhi a mandorla, la bocca a fessura e la quasi completa inesistenza del naso.

La testa dei rapitori era di forma triangolare, con il cranio grosso che si restringeva a punta all’altezza del mento; la comunicazione avveniva attraverso strani suoni che, inspiegabilmente, i rapiti riuscivano a decodificare nella loro lingua.

Portati a bordo dell’oggetto, i due coniugi vengono messi in stanze separate e adagiati su una sorta di “lettino operatorio”; a Barney vengono esaminati l’inguine e alcuni denti falsi, alla moglie viene invece inserito un ago nell’ombelico per quello che potrebbe essere un presunto test di gravidanza. Si procede quindi al taglio di alcune ciocche di capelli e dell’unghia dell’alluce.

Questa storia, qui riportata nella sua essenzialità, fece il giro del mondo, ma un altro mistero doveva ben presto aggiungersi.


Reticoli Zeta


Quella che viene comunemente conosciuta come la “controversia dei Reticoli Zeta”, si riferisce ad una carta delle costellazioni che Betty Hill ridisegnò da alcuni ricordi riportati alla luce per mezzo della regressione ipnotica.

Stando ai racconti della donna, la mappa si trovava dentro l’Ufo, nella sala dove si svolsero i vari esperimenti, ed era di forma tridimensionale; la versione di questo schema venne disegnata nel 1964, tre anni dopo il rapimento.

Secondo la signora Hill, gli umanoidi definivano le linee tracciate sulla carta come “rotte commerciali”, i punti collegati tra loro rappresentavano i luoghi visitati occasionalmente, mentre le linee tratteggiate indicavano delle spedizioni.

Nonostante i ricordi della donna fossero abbastanza nitidi, ammise in seguito che il disegno originale comprendeva molte più stelle rispetto a quelle riportate nella sua copia.

Nel 1969, Marjorie Fish, astronoma dilettante, ipotizzò l’idea che il disegno della signora Hill corrispondesse a qualche configurazione di stelle realmente esistente; il metodo di confutazione della Fish fu molto rudimentale ma, sicuramente, efficace: iniziò ad appendere al soffitto della propria stanza delle perline di vetro di varia forma e grandezza, ogni perlina rappresentava una stella vicina al nostro sistema solare.

Osservando le perline da varie angolazioni, la donna tentò di trovare una configurazione che si adattasse al disegno della Hill ma, soprattutto, che corrispondesse ai seguenti parametri:



1. Il sole doveva necessariamente far parte della configurazione con delle linee di raccordo.

2. Non doveva esistere la possibilità di evitare, tramite una deviazione, nessuna stella di tipo solare nella stessa area generale.

3. La configurazione doveva essere relativamente vicina al sistema solare.

4. Le linee dovevano avere uno schema logico; ovvero, una linea non poteva andare fino ad una stella distante centoenni luce e poi tornare a una stella lontana soltanto trenta anni luce nella stesa direzione.

5. Le stelle grandi e giovani non dovevano essere presenti come tappa lungo una linea, poiché le probabilità che si tratti di pianeti o che vi sia la vita sono quasi nulle.

6. Le nane bianche, giganti e supergiganti non dovevano essere state visitate in quanto pericolose a causa della loro instabilità.

7. Le linee non dovevano evitare, sempre mediante deviazione, stelle di un certo tipo per poi soffermarsi su una stella analoga.

8. La stella base doveva necessariamente essere uno dei due grandi cerchi dai quali partono le linee.

9. La stella base doveva avere i presupposti per sostenere una forma di vita.

10. La stella o le stelle base, essendo nel disegno della Hill molto più grandi rispetto ad altri punti, dovevano essere o più grandi o più lucenti rispetto ad altre stelle, oppure più vicine all’osservatore.



Malgrado la complessità della ricerca e la difficoltà nel far coincidere i parametri, alla fine Marjorie Fish riuscì ad individuare la configurazione giusta.

Le stelle base vennero identificate con il sistema binario chiamato Reticoli Zeta, a trentasette anni luce dal sole e con alte probabilità di forme di vita.

Qualora ritenuta valida, la scoperta della Fish darebbe maggiore credibilità al racconto dei coniugi Hill e alle esperienze di rapimenti in generale, ma proprio a questo punto nacque la famosa controversia.


Una questione di probabilità


Il dibattito intorno alla scoperta della signora Fish verte sulla questione della probabilità matematica di trovare una configurazione di questo tipo fra le tante stelle che si trovano nel raggio di cinquanta anni luce dal sole.

L’astronomo Charles Atterberg ad esempio, riuscì a trovare una seconda configurazione analoga a quella della Hill, nella quale tutte le stelle si trovano in un raggio di 18,2 anni luce dal sole.

La teoria dei critici, tra i quali ricordiamo Carl Sagan, è molto semplice e obiettiva: se un breve studio ha permesso a Charles Atterberg di trovare un’altra combinazione che ben si adatta a quella descritta dalla signora Hill, questo in realtà conferma la tesi in base alla quale, date le molte stelle a disposizione e le molte possibili angolazioni disponibili, i risultati sarebbero numerosi.

La signora Fish ha sempre respinto la carta disegnata da Atterberg, in quanto non soddisfa i punti 7 e 10 posti come parametri per la sua ricerca, così come neanche il punto 9.

Nonostante i continui dibattiti l’argomento rimane ancora aperto e, come purtroppo a volte accade, le sfide personali ritardano quella che potrebbe essere una prova tangibile della realtà delle Abduction.

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www.sevenradio.it/x-seven/tag/x-seven/Extraterrestri


Aggiungo anche un'analisi di Edoardo Risso e Paolo Toselli del CISU.

LA MAPPA STELLARE

Un capitolo a parte di tutta la vicenda è quello relativo alla mappa stellare disegnata da Betty Hill. Come riportato nel libro, a bordo dell’UFO le era stata mostrata una specie di mappa: un insieme di piccoli e grossi punti uniti tra loro da alcune linee. Secondo Betty, che ridisegnò la carta in stato post-ipnotico, le linee rappresentavano rotte astronautiche: linee multiple per le vie di comunicazione di grande traffico, linee singole per le rotte di minor circolazione e linee discontinue per le spedizioni. Lei stessa credette di riconoscervi la costellazione di Pegaso, vedendola pubblicata sul New York Times a proposito della scoperta del misterioso oggetto astronomico denominato CTA-102, che secondo alcuni radio-astronomi avrebbe potuto essere un oggetto artificiale, una specie di radiofaro interstellare. Betty stessa ridisegnò la sua mappa aggiungendo i nomi delle stelle ricavati da quella del giornale: la stella d’origine degli alieni sarebbe stata Zeta Pegasi. Quest’interpretazione colpì Fuller, che infatti incluse la mappa fra le illustrazioni originali del volume. Ma ben presto gli astronomi si resero conto che CTA-102 era un oggetto naturale, per la precisione un quasar, e di Zeta Pegasi non si parlò più.

Ma in proposito stava maturando un ulteriore sviluppo imprevisto e di enorme ampiezza, emerso solo otto anni dopo. Incuriosita dalla storia della mappa, un’insegnante dell’Ohio, Marjorie Fish, si pose l’obiettivo di tentare di verificarla. Dopo due anni di ricerche, trovò i dati astronomici che le servivano, si mise in contatto con la Hill e cominciò un lento lavoro di selezione. In un raggio di 10 parsec attorno al Sole, esistono circa 250 stelle. Di queste, Fish selezionò quelle (dodici in tutto) che in base ai più recenti dati disponibili potevano avere un qualche sistema solare e il cui spettro non escludeva la possibilità d’una forma di vita. Poi decise di aggiungere alcune stelle particolarmente luminose (quattro in tutto, fra cui le stelle gemelle Zeta 1 e Zeta 2 nella costellazione del Reticolo), anche se si trovavano oltre il limite di 10 parsec, purché all’interno di uno spazio cubico circoscritto alla sfera con raggio 10 parsec. Di tale gruppo di stelle l’insegnante costruì un modello tridimensionale con fili e palline. Partendo dal presupposto che la mappa presentasse una porzione del cielo visibile dal pianeta d’origine degli "ufonauti", la Fish fece ruotare il modello da varie angolazioni, finché arrivò alla conclusione che il luogo di origine degli "ufonauti" doveva trovarsi proprio nei pressi di Zeta Reticuli, a 37 anni luce dal nostro sole.

Presentata per la prima volta al congresso nazionale della Mutual UFO Network nel giugno 1974 e poi pubblicata con risalto sul numero di dicembre del mensile di divulgazione astronomica Astronomy, [12] la ricostruzione di Marjorie Fish causò un grande interesse, che si è mantenuto negli anni, tanto che quasi tutti i libri di ufologia che parlano del caso Hill la citano.

In realtà la ricostruzione della Fish sollevò già subito non poche critiche, da più parti perché delle 26 stelle disegnate da Betty, la Fish ne considerava solo 15, e diversi di questi differivano profondamente dalle posizioni indicate sulla mappa originale. Malgrado la sua bella apparenza, lo "schema Fish" non rispettava nessuna delle invarianti disegnate da Betty: numero di stelle, distanze e angoli tra gli allineamenti. Anche il metodo seguito non era dei più scientifici: i criteri di selezione delle stelle, l’esclusione di alcune stelle e l’inclusione di alcune altre per far quadrare il tutto, la scelta dell’angolo di osservazione, erano tutte scelte arbitrarie. Inoltre la somiglianza era solo apparente, dovuta al modo in cui erano state disegnate le linee di collegamento, mentre scompariva se si confrontavano solo i due insiemi di "stelle".

Inoltre, analoghi tentativi fatti da altri portavano a risultati diversi. In particolare il modello proposto (sempre su Astronomy) da Charles Atterberg sembrò a molti più promettente: lavorando su una rappresentazione matematica della mappa di Betty Hill, dopo una lunga ricerca scoprì che esiste un luogo, nei pressi del limite meridionale della costellazione di Ofiuco, dal quale le stelle situate nelle vicinanze del Sole apparirebbero in una posizione simile a quella riportata sulla mappa della Hill. Il modello di Atterberg faceva quadrare 25 stelle su 26 della mappa Hill, 7 delle 11 stelle già visitate dagli alieni risultavano negli elenchi di quelle più probabilmente abitabili, e addirittura le tre centrali (quelle con i collegamenti più intensi, secondo quanto sarebbe stato detto a Betty Hill dal "capo") sarebbero proprio quelle che l’astronomo ed esobiologo Carl Sagan aveva definito "le più vicine di potenziale interesse biologico".In base a tale modello, però, il luogo di provenienza degli "ufonauti" sarebbe risultato Epsilon Indi. [13]

A questo proposito, menzioniamo solo altri due dei vari modelli di interpretazione alternativi. Di segno totalmente opposto, forse intenzionalmente paradossale, è quella proposta nel 1976 dallo scrittore francese Michel Carrouges che, criticando la significatività dello "schema Fish", offriva una sua personale interpretazione della mappa stellare stravolgendone completamente il significato: i punti e linee rappresenterebbero in realtà la mappa della rete di strade e città della zona orientale degli Stati Uniti, proprio quella interessata dal viaggio dei coniugi Hill. [14] Più di recente, nel 1993, gli studiosi tedeschi della MUFON, Joachim Koch e Hans-Juergen Kyborg, hanno riesaminato la mappa arrivando alla conclusione che essa rappresenterebbe in realtà i pianeti del sistema solare al momento dell’abduction, visti da una posizione poco oltre Saturno, guardando verso il Sole. [15]

La conclusione che si può trarre da tutto ciò è probabilmente che, dato un certo numero di punti qualsiasi su un foglio, è sempre possibile, con un minimo di selezione ed una leggera modifica di direzioni e orientamenti, identificarli con questa o quella parte di cielo, vista da un angolo o da un altro. Una lezione che l’ufologia aveva in realtà già appreso alcuni anni prima, a proposito dell’ortotenia.

Il che non toglie che, proprio a seguito della risonanza avuta dal modello della mappa stellare di Marjorie Fish, nella letteratura ufologica si è poco a poco diffuso il nome di Zeta Reticuli [16], che nell’ultimo decennio è stato messo al centro di una complessa mitologia circa pretesi extraterrestri reticuliani, su cui non merita soffermarci in questa sede.

www.arpnet.it/ufo/hillpost.htm
eone nero
00giovedì 10 novembre 2011 22:57
Prof: John Mack: Alien Abduction



Introduzione

Sebbene in questi ultimi 25 anni migliaia di individui in tutti gli Stati Uniti e in altri paesi hanno riferito esperienze di abduction sia ai ricercatori sugli UFO sia a professionisti della salute mentale, il fenomeno sembra essere più esteso di quanto ci si potesse aspettare. Un sondaggio ad opera della organizzazione Roper incentrato su "strani eventi" condotta tra il luglio e il settembre del 1991 indica che centinaia di migliaia, se non milioni, di individui negli Stati Uniti possono aver sperimentato esperienze di abductions o correlabili alle abductions. Il fatto che un fenomeno difetta di una spiegazione convenzionale o che perfino sfida la nostra accettata nozione di realtà non ci consente per questo di negare la sua esistenza o ci impedisce di esplorare la sua dimensione e il suo significato. Almeno i clinici che si occupano della salute mentale dovrebbero familiarizzare con una condizione che determina una così grande angoscia tra i suoi potenziali pazienti o clienti. Inoltre la reale estensione del fenomeno e i suoi inusuali aspetti psicologici e fisici indicano che il problema potrebbe avere una considerevole importanza socio-culturale scientifica e filosofica. In questo articolo descriverò gli aspetti fondamentali di un'esperienza di UFO abduction, l'impatto che queste esperienze hanno sugli addotti e le implicazioni del fenomeno sulla nostra professione e sulla nostra società.

Esistono anche altri ricercatori che hanno anche una più lunga esperienza con gli addotti della mia ma, a causa della insolita e controversa natura di questa materia, io mi baserò dove possibile sui risultati del mio lavoro personale così che io possa assumermi la mia personale responsabilità sulle osservazioni e sulle esperienze riferite. Alla luce dell'incerto stato ontologico o di "realtà" di quello che gli addotti riferiscono essere loro "successo" esiste il problema di quello che potrebbe essere denominato l'atteggiamento del narratore o il suo "punto di vista." Piuttosto che usare le virgolette per indicare qualcosa che un addotto crede sia lui accaduto ho riportato i racconti degli addotti " nudi e crudi " senza mettere il virgolettato se per colui che ha avuto l'esperienza quello che racconta è veramente accaduto. Questo non significa che si tratta del mio punto di vista riguardo lo stato reale dell'evento ma si ammette soltanto che l'addotto è sincero e che per lui o per lei quello che é raccontato è veramente accaduto.

Quando una psicologa mia amica e collega alla fine del 1989 mi propose di presentarmi a Budd Hopkins (il cui nome e attività non conoscevo) descrivendomelo come un artista che prendeva seriamente quello che raccontavano gli addotti, rifiutai la proposta ritenendo che sia lui che i suoi clienti dovessero condividere un qualche tipo di allucinazione o di disturbo mentale di altro genere. Quando spinto dalla curiosità ebbi modo di far visita ad Hopkins il 10 gennaio 1990, una di quelle date che tendono ad essere ricordate, fui impressionato dalla sua sincerità, dalla profonda conoscenza e dalla grande preoccupazione che lui aveva che gli addotti, spesso non correttamente diagnosticati e non appropriatamente trattati da professionisti della salute mentale. Ma quello che mi colpì anche di più fu l'intrinseca coerenza dei racconti particolareggiati fatti da individui diversi provenienti da diverse parti del paese che non avevano avuto alcun modo di comunicare fra loro e le cui storie erano emerse spesso con grande difficoltà accompagnate da un grande stress emotivo.
Presto dopo questo primo incontro iniziale ebbi modo di incontrare parecchi addotti a casa di Hopkins e ancora una volta fui molto impressionato dalla coerenza dei racconti e anche dall'assenza di qualsiasi chiara malattia mentale o di disturbo della sfera emotiva oltre alle sequenze traumatiche susseguenti alle stesse abductions. Non appariva esserci alcuna lampante spiegazione che potesse in qualche modo giustificare i racconti di abduction come del resto non ne é emersa alcuna anche nei successivi due anni. Mi resi conto che questo gruppo di persone aveva bisogno di capire, di comprensione e di aiuto e che erano lo specchio di un mistero che andava oltre il puro interesse clinico. Decisi perciò di lavorare con persone che avevano queste esperienze per conto mio.

A partire dal giugno 1992 ho visitato più di 56 possibili addotti. Di questi 41 soddisfacevano a tutti gli effetti i criteri di base delle esperienze di abduction: ricordi, con o senza ipnosi, di essere presi e portati contro la volontà del soggetto in un qualche tipo di anomalo luogo chiuso da parte di piccole creature umanoidi dove venivano effettuate su di loro procedure simil-mediche e chirurgiche. Sebbene io offra consulenza e supporto agli addotti il mio ruolo è stato nello stesso tempo tanto quello di co-investigatore quanto quello di terapista. A partire dall'ottobre del 1990 ho iniziato ad effettuare incontri mensili di gruppi di supporto a casa mia che sono stati frequentati da 15-30 individui. I primi casi mi sono stati indirizzati da Budd Hopkins. Più tardi sono giunte persone provenienti dalla rete degli individui interessati agli UFO o al fenomeno abduction, altre persone mi chiamavano di propria iniziativa essendo venute a conoscenza del mio interesse nella materia con il passa parola o perché mi avevano visto in programmi televisivi riguardanti gli UFO e le abductions. Delle 41 persone che io definisco addotte 4 erano donne e 17 uomini. Due di questi sono bambini sotto gli otto anni. Ho eseguito da una a cinque sessioni di regressione ipnotica con 20 dei 41 soggetti e sono stato presente durante sessioni ipnotiche eseguite da altri terapisti con tre di loro. L'età degli adulti varia dai 19 ai 57 anni.

Chi sono gli addotti? Psicopatologia e personalità

In questo momento è possibile fare poche generalizzazioni riguardo a questa importante domanda a causa della scarsità di dati e della insolita natura del fenomeno. Nessuno degli addotti con i quali ho lavorato si é dimostrato essere affetto da una franca psicopatologia come per esempio una psicosi schizofrenica, una grave depressione o altre malattie mentali psichiatriche maggiori. Al contrario quello che mi ha colpito maggiormente è stata la "ordinarietà" di queste persone che comprendono nel mio gruppo per esempio il proprietario di un ristorante, una segretaria, una guardia carceraria, uno studente di college e parecchie casalinghe. Parecchie si mostravano risentite, lievemente sospettose, con un senso di vittimizzazione ed altra sintomatologia post-traumatica. La maggior parte sembrava portare il peso nelle loro vite delle loro esperienze di abduction. Alcuni, sebbene non tutti, degli addotti che ho visto riferiscono travagliate relazioni nell'infanzia con uno o con entrambi i genitori, alcolismo nella famiglia, e abusi nell'infanzia o nell'adolescenza. Parecchi riferiscono una condizione di isolamento personale, travagliate relazioni da adulti e problemi correlati al concepimento e alla crescita dei bambini. Ma in altri casi questi disturbi non sono affatto presenti. In alcuni casi l'atteggiamento verso la sessualità, la decisione di avere o non avere bambini sembrava essere stata influenzata dalla storia di abduction.

Sintomi di allarme, segni e ricordi

Esiste un certo numero di sintomi, segni e ricordi che ho ritrovato nei miei casi e che sono riferiti anche da Hopkins, David Jacobs, e da altri 11 ricercatori nel campo delle ufo abduction, compresi i 6 psichiatri che ho consultato nella preparazione di questa relazione, che fanno supporre un caso o un episodio di abduction. I probabili addotti raccontano di aver visto "piccoli uomini" o altre creature o di avvertire una "presenza" nella loro stanza da bambini. Hanno spesso avuto la sensazione di essere "diversi" o di aver condotto "una doppia vita." Possono aver avuto avvistamenti ravvicinati di strani oggetti nel cielo durante il giorno o la notte o di aver visto inspiegabili intense e strane luci brillare nei loro soggiorni o nella loro camera da letto. In concomitanza con l'avvistamento UFO, e a volte indipendentemente da esso, loro riferiscono inspiegabili vuoti temporali di un ora, due o più e si sono poi ritrovati spostati in un posto a centinaia di yarde o anche miglia di distanza da casa senza riuscire a spiegare come ci erano arrivati. Gli addotti possono non essersi mai interessati agli UFO ma qualcuno è stato stranamente spinto a leggere libri correlati alle abductions reagendo con terrore al loro contenuto, specialmente alle figure degli alieni ("vidi quella faccia e sono quasi svenuto" mi raccontò un addotto) non riescono a terminarlo e in conseguenza di ciò cercano un aiuto.
Possono ricordare di svegliarsi durante la notte in preda al terrore, "intorpidito" o paralizzato con la sensazione di una presenza fisica, o anche vedendo piccole creature dai grandi occhi neri, nella propria stanza. Altri sintomi comprendono un forte senso di vulnerabilità, un'ansia generalizzata, paura degli ospedali, di volare, degli ascensori, degli animali e degli insetti e del contatto sessuale. Suoni, odori, immagini che sono per loro inquietanti senza alcun apparente motivo e che si può provare più tardi che sono associati con esperienze di abduction. Sono comuni l'insonnia, la paura del buio e di rimanere soli da notte, il coprire le finestre per proteggersi dalle intrusioni, dormire con la luce accesa (da adulto), avere sogni inquietanti e incubi, specialmente associati con apparecchi volanti o con "navi aliene" che portano via la persona. Strane eruzioni cutanee, segni, tagli o cicatrici possono apparire durante la notte come pure inspiegabili sanguinamenti dal naso, dall'orecchio o dal retto, segni che da presi da soli non meriterebbero una particolare attenzione ma che acquistano un loro preciso significato se vengono associati con gli altri fenomeni. Altri sintomi includono disturbi uro-ginecologici, comprese inspiegabili interruzioni di gravidanza, e persistenti disturbi all'apparato gastrointestinale.

Aspetti fisici

Gli aspetti fisici che accompagnano gli avvistamenti e gli atterraggi di Ufo e, per quanto riguarda questa relazione le ufo abductions, rappresentano i più interessanti e stimolanti aspetti del fenomeno. Questi forniscono un'apparente oggettiva conferma dei racconti che sono altrimenti così bizzarri da sfidare la nostra capacità di comprensione. Con o senza le manifestazioni fisiche di contorno, io in quanto psichiatra, considero come validi dati psicologici quelli che gli addotti forniscono se trovo che loro sono affidabili come informatori e non sofferenti di una qualche evidente malattia mentale, o di altri traumi documentati o di motivi di distorsione che possono spiegare quello che loro dicono che è loro successo anche se questo mi lascia altrettanto confuso come quello che in realtà è veramente avvenuto. Tuttavia è chiaro che una simile evidenza, se provata, solleverebbe gli addotti dal fardello di persuadere loro stessi e gli altri della realtà degli eventi, che sono così "pieni di realtà" e tuttavia sfidano la comune nozione di realtà, e focalizzerebbero attenzione e risorse sui bisogni degli addotti e sul significato del fenomeno abduction.

Le manifestazioni fisiche a volte spaventano gli addotti che non vogliono credere che le loro esperienze sono reali e allo stesso tempo rappresentano per loro una riassicurazione per quanto riguarda la loro sanità mentale. Per la popolazione addotta le manifestazioni fisiche sono sfuggenti e contraddittorie. Alcune prese in se stesse non sono patognomoniche di una abduction ma acquistano significato apparendo in contemporanea o immediatamente dopo una abduction.
Gli addotti possono raccontare la loro sorpresa di svegliarsi sopra le coperte o ai piedi del letto, in un'altra stanza della casa piuttosto che nella loro camera da letto o qualche volta fuori dalla casa. I loro vestiti possono essere rimossi, piegati vicino al letto o addirittura essere introvabili. Gli addotti descrivono la loro confusione e l'incredulità che li coglie quando si rendono conto di ritrovarsi a guidare all'improvviso molte miglia lontano dal posto dove si trovavano solo qualche istante prima, qualche volta trovandosi più vicini alla loro destinazione finale e altre volte completamente fuori dal percorso che intendevano compiere.

Gli addotti qualche volta presentano sanguinamenti dal naso o ferite, al risveglio o al ritorno da un episodio di missing time che è in seguito riconducibile ad una interazione aliena. Molti addotti mostrano di avere cicatrici che possano essere ricondotte a due tipi caratteristici: una linea diritta come da fatta da un bisturi o una depressione sulla pelle a cucchiaio. I meccanismi riproduttivi e sessuali umani sembrano essere al centro del fenomeno abduction. Uomini e donne riferiscono un ampio ventaglio di esperienze, correlate alla riproduzione e all'aspetto sessuale, che includono esami ginecologici, rimozione e reimpianto di ovociti, rimozione e scomparsa di feti, raccolta forzata di campioni di sperma, incubazione extra-uterina di embrioni sulle navi spaziali, cura la parte di umani di feti ibridi con osservazione da parte degli alieni, rapporti sessuali umano-alieni e "legami" nei rapporti tra umani osservati dagli alieni fuori e dentro le astronavi.

Le altre esperienze degli addotti

Sequele dolorose, disturbanti e traumatiche

Qualunque alla fine sia riconosciuta essere la sua origine per gli addotti le loro esperienze sono profonde, permanenti e inevitabili. Gli addotti possono imparare, con o senza aiuto, a convivere e persino a trasformare le proprie esperienze. Ma loro hanno sofferto e qualche volta continuano a soffrire dei residui o delle sequenze delle loro inquietanti e traumatiche esperienze. Psicologicamente si sentono "diversi." Incubi ed altri sogni inquietanti sono di regola conseguenza delle abductions. Gli addotti soffrono di una ampia gamma di dolori fisici e di paure che sembrano corrispondere anatomicamente e fisiologicamente ai punti delle procedure invasive sperimentate durante le abductions. Oltre alle sequele sessuali-ginecologiche altri sintomi comprendono il mal di testa, dolori ai seni paranasali, dolori alla schiena, dolori e disturbi gastrointestinali, una grande paura degli aghi e frequentemente dei dottori e degli ospedali. Gli addotti soffrono di un complesso quadro traumatico. Non sarebbe corretto chiamarlo "post-traumatico" in quanto la minaccia non diventa mai un fatto del passato. Esistono quattro dimensioni del trauma: 1) l' esperienza traumatizzante in se stessa: 2) l' isolamento personale che nasce dalla difficoltà di raccontare agli altri le proprie esperienze; 3) la contraddizione tra queste esperienze e la realtà condivisa che gli addotti conoscono e 4) il fatto che le esperienze possono ricapitare ancora in qualsiasi momento a loro e ai loro bambini.
Altri aspetti del trauma devono essere sottolineati. Spesso si sviluppa una presa di distanza quando l'addotto racconta ai suoi genitori o ad altri quello che ha visto o che ha provato. Viene loro frequentemente detto che hanno sognato, che hanno avuto degli incubi o che "dicono bugie" che sono "troppo fantasiosi" che "si inventano le cose" o, come affermato una donna "cercano di assecondarmi solo per essere gentili" ma per loro le esperienze sono reali e chiaramente distinguibili dal sogno. Loro imparano a non parlare con i loro genitori o amici (alcuni dei quali non vogliono nemmeno sentire queste storie nonostante o perché sono essi stessi degli addotti) di queste esperienze cosa che fa nascere in loro un forte senso di isolamento e di alienazione che si continua nella vita adulta.
I bambini possono anche provare rabbia e sentirsi non sostenuti dai loro genitori quando questi non riescono a proteggerli dall'esperienza di abduction. A questo si aggiunge che i genitori adulti sono profondamente preoccupati quando i bambini sono coinvolti, angosciati dal fatto che non sono assolutamente in grado di proteggerli.
Sebbene possano arrivare ad accettare che le loro esperienze sono reali gli addotti sono intensamente tormentati da quello che questo significa per le loro vite. Il problema per loro non è soltanto la minaccia ontologica e la confusione. Ciò significa anche che loro sono incapaci di dimenticare le loro esperienze così facilmente come farebbero con un sogno o con una fantasia.
Infine gli addotti devono convivere con il fatto che la loro esperienza, qualunque ne sia l'origine, può ripetersi in qualsiasi momento, anche dopo anni e senza "attività."

Crescita personale e trasformazione

Ma nell'esperienza di abduction oltre al trauma alle conseguenze patologiche e alla vittimizzazione c'è qualcosa di più, specialmente quando chi sperimenta queste esperienze si investiga sull'esperienza stessa sforzandosi di comprendere ciò che questa significa per sé e per il suo mondo cercando di venire a patti con essa. Confrontarsi col loro terrore e con la loro sensazione di non poter essere aiutati é stato un importante aspetto della crescita personale che loro hanno sperimentato.

Molti addotti sembrano diventare più intuitivi o "psichici" e sviluppano interessi filosofici che loro ritengono essere una conseguenza del fenomeno abduction. Uno dei più sorprendenti risultati dell'esperienza di abduction per molti addotti, specialmente per quelli che lavorano attivamente per integrare loro esperienze, è una forte sensibilità alle problematiche dell'inquinamento ambientale che qualche volta li porta a varie forme di attivismo ecologico. Sulle navi agli addotti sono frequentemente mostrate visioni di distruzione nucleare e specialmente disastri ecologici. Qualche volta su una specie di schermo televisivo. Qualche volta gli addotti hanno la sensazione che gli sono state date delle speciali missioni da compiere come per esempio di spingere qualcuno ad impegnarsi con responsabilità ambientaliste.

Alcuni addotti hanno la sensazione che anche il fenomeno "ibridizzazione" potrebbe avere una funzione di preservazione della vita.
Se la crescita spirituale e l'impegno ecologico che ho osservato tra gli addotti che io ho studiato é una conseguenza della loro esperienza, cioé l'espansione della consapevolezza che segue l'ampliamento della coscienza che può seguire a qualsiasi esperienza molto traumatica e dolorosa, o rappresenti un più intrinseco aspetto dell'intero processo è un'domanda che richiede ulteriori ricerche. Un addotto crede che gli alieni "sono stati mandati come ingegneri per compiere un lavoro di riparazione, venuti a mostrare che la nostra coscienza si è mossa in una direzione sbagliata... Sono come farfalle che sono tornate indietro per fermare il bulldozer che sta distruggendo il cespuglio con il cibo."

Fenomeni che necessitano di essere spiegati

Qualsiasi teoria sulle abduction aliene deve tener conto di un ampio ventaglio di sconcertanti fenomeni che includono:

1) Coerenza narrativa. Le storie che gli addotti raccontano i variano nei dettagli ma hanno un forte grado di coerenza narrativa. È qualche volta sostenuto che gli addotti si influenzano l'uno con l'altro e che loro "prendono" le loro esperienze da quello che dicono gli altri, i media televisivi o con le letture. La mia impressione tuttavia è che molto più spesso succede che quando gli addotti comunicano tra di loro circa le loro abduction o guardano alla televisione le versioni cinematografiche delle abduction loro si aiutano l'uno con l'altro e guadagnano nei dettagli di quello che loro hanno già sperimentato o stanno cercando di chiarire. "Le moderne comunicazioni" come il folklorista Thomas Bull ha scritto certamente diffondono il folklore ampiamente e a grande velocità ma non sono gli agenti di omogeneizzazione di cui una volta i folkloristi avevano paura. I media rappresentano una voce in più nella trasmissione del folklore.

2) Assenza di diagnosi di malattia mentale. La maggioranza degli addotti non appare essere allucinata, confabulante, bugiarda o sofferente di una chiara malattia mentale. Questo non significa che gli addotti non possono essere psicotici. Io ho incontrato, sebbene non abbia lavorato direttamente con lui, almeno un probabile addotto che era chiaramente scompensato dal punto di vista psicotico.

3) Associazione con gli UFO. Anche se molte abduction sembrano avvenire indipendentemente degli avvistamenti UFO da parte degli addotti o di altri testimoni è stata costantemente osservata una stretta correlazione tra avvistamenti UFO e le abductions.

4) Bizzarri effetti fisici. Quanto anche possa provare essere lo stato ontologico di simili racconti una teoria convincente deve spiegare i più insoliti e difficili da credere effetti fisici descritti sopra.

5) I racconti dei bambini piccoli. I genitori possono naturalmente influenzare l'esperienza dei loro bambini. Ciononostante perché la teoria del fenomeno abduction sia completa noi dobbiamo trovare una spiegazione delle emotivamente intense e apparentemente autentiche, dettagliate esperienze anche di bambini molto piccoli la cui esposizione a fonti esterne di informazione è necessariamente limitata.

Che cosa sta avvenendo? Teorie correnti

Le teorie attuali includono cause psichiatriche, psico-socio-culturali, spiegazione extraterrestre e quella che potrebbe essere chiamata l'ipotesi di "altre dimensioni della coscienza."

- Psichiatriche: non è emersa alcun chiaro aspetto di malattia mentale, sebbene disturbi psichiatrici possono esistere tra gli addotti, correlati o non correlati alla storia di abduction. Sono stato colpito da quanta poca malattia mentale si manifesti tra gli addotti, considerando che spesso il fenomeno abduction dura per tutta la vita con la sua intensa capacità disturbante. Molti addotti soffrono dei sintomi della sindrome da stress post-traumatico ma non è chiaro, al di là di quello che gli addotti riforniscono, quale debba essere l'evento traumatico. È difficile da concepire un quadro clinico post-traumatico che nasca interamente all'interno della psiche. L'abuso infantile, incluso l'abuso sessuale, è stato considerato come una possibile causa ma non sembra poter spiegare la sintomatologia in alcuno dei casi trattati da me o da altri ricercatori.

- Psico-socio-culturali: confrontarsi con storie di abduction da parte di creature aliene fa nascere nella mente di molti ascoltatori l'idea che si tratta di una forma di isteria di massa o di pazzia collettiva. Contro queste idee tuttavia depone il fatto che gli addotti sono raramente in comunicazione l'uno con l'altro prima che si incontrano nei gruppi di supporto o si trovano in qualche modo l'uno con l'altro a causa delle loro comuni esperienze. È stato anche suggerito che gli addotti prendano i dettagli delle loro esperienze dai mass media. Questa è una possibilità seducente ma non regge ad un attento esame. Il fenomeno UFO è stato diffuso dai mass media a partire dal 1947 e le abduction entrano sulla scena da quando è stato ampiamente riportato nel 1966 il caso di Barney e Betty Hill. Ma la maggior parte delle descrizioni da parte dei media come "Incontri Ravvicinati del IV tipo" ed "ET" sono in genere poco precise, superficiali e grossolane e non forniscono il complicato e coerente dettaglio che è rintracciabile in così tanti racconti di abduction. Anche il documentario del 1975 sul caso Hill, "Interrupted Journey," manca del livello di dettaglio della maggior parte dei casi che io ho visto. Alcuni documentari più recenti sono stati più aderenti alla realtà delle esperienze di abduction ma i racconti di abduction li hanno preceduti e questi films sono del tutto generici e mancano della ricchezza di 'informazione che forniscono gli addotti. Altri hanno chiamato in causa l'idea di Jung dell'inconscio collettivo o del fenomeno "Psicoide" per le esperienze condivise degli addotti.

Jaques Vallè collega le moderne ufo abductions ai racconti storici e mitici delle visite fatte da piccole creature, contatti con oggetti volanti e rapimenti su veicoli spaziali. Come Bullard ha scritto "la ricerca di parallelismi è cara al cuore dei folkloristi. Si tratta di una questione complessa, che ci conduce nel profondo della natura della realtà come é percepita da particolari culture."
In una discussione sul mio lavoro avuta con Thomas Khun, storico delle scienze, e con sua moglie Jehane lei mi chiese: "come può un florido stereotipo coagularsi da un brodo frammentato in immagini emotivamente cariche senza essere avvenuto direttamente?" Questa domanda ci costringe ad avviare o riformulare le nostre nozioni di inconscio collettivo. Lei mi ha posto la stessa domanda fondamentale che il filosofo W.V. Quine mi pose ad Harvard pochi giorni dopo quando io presentai questo materiale, cioè, come potrebbe un complesso, dettagliato e traumatico complesso di idee e di eventi, alcuni dei quali ricadono al di fuori della nostra nozione di realtà, che sono sperimentati da altrimenti sane persone come realmente vissute, nascere spontaneamente in migliaia di menti di creature umane geograficamente separate e, per quanto si può dire, non in contatto tra loro? Una spiegazione basata su una simile espressione dell'inconscio collettivo sicuramente amplia le nostre nozioni della psiche e di come la mente umana lavora. Ancora, gli stessi fenomeni fisici associati con gli UFO e le esperienze di bambini piccoli non sono giustificabili con una simile spiegazione.

La ricerca sulle abductions ha veramente in chiunque un impatto dirompente sulla visione della natura e del cosmo. Nello sforzo di spiegare il fenomeno alcuni si sono rivolti a spiegazioni alternative della natura e del cosmo più familiari alle religioni orientali e alla filosofia che dipingono l'universo e le sue realtà come un vasto gioco di coscienze con manifestazioni fisiche. Noi occidentali ci siamo, per ragioni forse tanto misteriose quanto il fenomeno abduction stesso, tagliati fuori quasi totalmente dalla consapevolezza di qualsiasi altra forma di intelligenza superiore.

- L'ipotesi extraterrestre: quasi grazie a un processo di successiva eliminazione molti ricercatori, almeno negli Stati Uniti, sono giunti alla conclusione che gli UFO sono navi spaziali guidate da extraterrestri e che queste creature esistono nella nostra realtà materiale ed effettuano i rapimenti. Come ha scritto Bullard questa ipotesi quadra con le esperienze condivise meglio che con le fantasie personali o con le nozioni culturali... Non importa il perché e il come ma la spiegazione extraterrestre funziona. Essa soddisfa chi ci crede con una sistematica, intimamente razionale spiegazione del fenomeno abduction a patto che venga fatta una sola premessa: origini aliene. Jacobs sembra aver ragione quando afferma: "non è arrivato su questo argomento nessun significativo corpo di pensiero che presenti forti evidenze che qualcos'altro stia accadendo oltre a quello che gli addotti dichiarano". Tuttavia anche l'ipotesi extraterrestre presenta dei problemi, specialmente come é stata formulata in letteratura. Il professore di scienze naturali Michael Swords esplora qualcosa del genere nel suo articolo "UFO come viaggiatori del tempo". Per esempio perché non abbiamo visto migliori fotografie di UFO che atterrano in aree popolate e nessuna di queste creature stesse? Perché a parte la possibile eccezione del controverso incidente di Roswell non abbiamo alcun manufatto che confermi una presenza aliena? (Una possibile risposta a queste domande "Ufo cover up").

- Penetrazione di altre dimensioni: ogni teoria deve quindi far fronte a contraddizioni virtualmente inconciliabili. Se il fenomeno abduction viene considerato dal punto di vista della psiche allora ci dobbiamo confrontare con materiale estremamente bizzarro riferito in tutta sincerità da individui altrimenti sani e non possiamo in questo modo dare alcuna giustificazione alle manifestazioni fisiche che lo accompagnano. D'altro canto una ipotesi extraterrestre amplierebbe la nostra nozione dell'universo fisico e delle sue proprietà verso e oltre i limiti convenzionalmente accettati della realtà. Confrontandosi con questo dilemma alcuni ufologi e specialmente Jaques Vallee e Karl Brunstein stanno scrivendo della penetrazione nella nostra realtà di mondi paralleli, persino di altri universi. Vallee per esempio afferma "io credo che il fenomeno UFO rappresenti la prova dell'esistenza di altre dimensioni oltre lo spazio tempo; gli UFO non possono provenire dallo spazio ordinario ma da un multiverso che si trova intorno a noi...". È interessante notare che gli addotti stessi, che sono spesso scientificamente poco preparati e ampiamente poco familiari con questi scritti, parlano anche sotto ipnosi, dell'impressione che loro hanno della penetrazione nella loro coscienza di altre dimensioni oltre al nostro familiare concetto di spazio-tempo. Molti degli addotti che io ho incontrato hanno la sensazione che siano all'opera alcune altre intelligenze oltre la nostra, che loro sentono essere responsabili dell'incrocio di nuove forme di vita, che cambiano la loro propria coscienza e toccano le fondamentali nozioni umane di realtà. Un uomo per esempio dice "quando noi vediamo il loro arrivo è come vedere da dietro un telo (un pezzo di materiale usato nel teatro per creare l'illusione di un muro solido o di uno sfondo) o una specie di schermo cinematografico. Quando loro arrivano tu guardi alla realtà ordinaria come se avessi uno schermo cinematografico nel nervo ottico. Quando loro arrivano é come se qualcuno illuminasse con una luce brillante dietro lo schermo per nascondere la scena. Quello che noi percepiamo come uno schermo cinematografico, quello che noi chiamiamo realtà, loro distorcono, provandoci che si tratta solo di una costruzione, di una versione della realtà."

Sommario e conclusioni

Il fenomeno abduction ci fa confrontare con un autentico ed inquietante mistero. Ma forse come ha scritto Edmund Bolles: "è importante confessarlo quando sia ha a che fare con qualcosa di misterioso". Per questo io credo che non esiste un modo per dare un senso o una convincente spiegazione a questo fenomeno all'interno della struttura della nostra attuale visione di quello che é reale o possibile. Le nostre teorie psicologiche non comprendono il modo di spiegare la simultanea occorrenza tra migliaia di persone sconosciute l'una all'altra, compresi i bambini piccoli, di complesse, elaborate e qualche volta estremamente potenti esperienze che coincidono l'una con l'altra nei dettagli più minuti accompagnate da una varietà di peculiari fenomeni fisici. Allo stesso modo la nostra comprensione della realtà fisica non può spiegare la tecnologia attraverso la quale una popolazione di creature in qualche altro reale spazio temporale può entrare nel nostro mondo con una così limitata capacità di rilevazione da parte nostra e agire indisturbata su così tante persone.
Tuttavia può essere proprio attraverso questi fenomeni che non si inseriscono nelle nostre categorie scientifiche, come le esperienze vicino alla morte, dalle quale noi possiamo imparare molto anche se ci costringono a cambiare la nostra visione della realtà.
Questi individui, gli addotti stessi, sono profondamente toccati dalle loro esperienze che possono essere emotivamente e fisicamente disturbanti e traumatiche. Loro hanno bisogno di interventi diagnostici intelligenti, empatici e terapeutici da parte di individui che hanno familiarità con i dettagli del fenomeno e volontà di sospendere il proprio giudizio circa la sua origine o le sue possibili cause. Infatti un piccolo aiuto spesso porta lontano in questi casi. Perché questi sono generalmente individui non gravemente disturbati e che non necessitano di intensa psicoterapia. Quando loro incontrano qualcuno che li ascolta, che prende i loro racconti seriamente e che non cerca, come è loro accaduto spesso nel passato, di inserire i loro racconti in categorie diagnostiche note, si ottiene in genere un grande sollievo e un miglioramento del loro stato mentale sebbene loro siano inizialmente preoccupati di doversi confrontare con la realtà di esperienze che avrebbero preferito negare come fantasie, sogni o persino allucinazioni. Alcuni addotti desiderano esplorare più nel profondo attraverso l'ipnosi o altri mezzi i ricordi seppelliti nella mente delle loro abduction. Un più intenso lavoro di questo genere richiede lo sviluppo di standard terapeutici che alcuni ricercatori di questo fenomeno, specialmente l'internista David Gotlib sta cercando di definire a Toronto. Si sono dimostrati di grande aiuto per questa popolazione i gruppi di supporto guidati da qualcuno che faccia trattamento e ricerca sulle abduction attraverso i quali gli addotti possono incontrarsi l'un con l'altro e condividere storie ed esperienze. Perché come è stato già notato gli addotti vivono in una specie di isolamento auto-imposto, temendo, a ragione, che incontreranno come nel passato non soltanto discredito ma ridicolizzazione o la negazione come "pazzia" se parlano di questi aspetti delle loro vite.
Per concludere il fenomeno abduction presenta un considerevole interesse clinico e scientifico. Attualmente non esiste alcuna convincente spiegazione che possa giustificare i racconti degli addotti. Abbiamo la possibilità di imparare attraverso le future ricerche molto circa la natura della psiche umana e ampliare le nostre nozioni della realtà fisica e psicologica. Il fenomeno può consegnarci una specie di quarto colpo al nostro egoismo collettivo dopo quello di Copernico, di Darwin e di Freud. Perché siamo costretti a renderci conto che non soltanto non siamo al centro dell'Universo ma che non siamo nemmeno la preminente o dominante intelligenza nel Cosmo in grado di controllare la nostra esistenza psicologica e fisica. Sembra che possiamo essere "invasi" o rapiti da altre creature, o almeno da alcune altre forme di esseri o coscienze che sembrano capaci di fare con noi quello che vogliono per uno scopo che non siamo ancora capaci di scoprire.

Fonte:

Traduzione della pagina originale pubblicata in www.ufoevidence.org a cura di rapimentialieni
KOSLINE
00giovedì 10 novembre 2011 23:14
grazie Eone delle importanti info da te' riportate ,ROGER LEIR per me' Fakettaro , modello S.P.A. 100% [SM=g2201348] almeno dalle cose che ho letto racconta tante belle cose , ma' non porta nemmeno una prova a suffragio alle sue affermazioni .

scusa Eone la relazione del Prof: John Mack , sai a che periodo si riferisce ? 1991? [SM=g8320]
eone nero
00venerdì 11 novembre 2011 00:10
Re:
KOSLINE, 10/11/2011 23.14:

grazie Eone delle importanti info da te' riportate ,ROGER LEIR per me' Fakettaro , modello S.P.A. 100% [SM=g2201348] almeno dalle cose che ho letto racconta tante belle cose , ma' non porta nemmeno una prova a suffragio alle sue affermazioni .

scusa Eone la relazione del Prof: John Mack , sai a che periodo si riferisce ? 1991? [SM=g8320]



Roger Leir non ha mai dato dati precisi, e quanto riportato sono solo elementi chimici questo è fuorviante.

Tornando al serissimo John Mack in primis mi scuso per non aver messo la fonte originale, ma era tardi per la correzione del messaggio [SM=g1950691]

L'articolo è tratto da Noetic Sciences Review, autunno 1992

Ecco l'originale

www.ufoevidence.org/documents/doc14.htm

Questo è il sito italiano dedicato a John Mack

esperienti.com/




KOSLINE
00venerdì 11 novembre 2011 00:20
Re: Re:
eone nero, 11/11/2011 00.10:



Roger Leir non ha mai dato dati precisi, e quanto riportato sono solo elementi chimici questo è fuorviante.

Tornando al serissimo John Mack in primis mi scuso per non aver messo la fonte originale, ma era tardi per la correzione del messaggio [SM=g1950691]

L'articolo è tratto da Noetic Sciences Review, autunno 1992

Ecco l'originale

www.ufoevidence.org/documents/doc14.htm

Questo è il sito italiano dedicato a John Mack

esperienti.com/







non ti devi scusare di nada Eone , era solo per capire a che periodo si riferiva ,all inizio della ricerca diceva periodo di ricerca dell 1991 e da dove e' tratto ,non vedevo solo la pubblicazione ,che e' da te' riportata nel 1992 ,sarebbe bello sentirlo oggi con ulteriori dati e amplificazioni del fenomeno cosa ne' pensa [SM=g2201354]


eone nero
00venerdì 11 novembre 2011 01:01
Re: Re: Re:
KOSLINE, 11/11/2011 00.20:



non ti devi scusare di nada Eone , era solo per capire a che periodo si riferiva ,all inizio della ricerca diceva periodo di ricerca dell 1991 e da dove e' tratto ,non vedevo solo la pubblicazione ,che e' da te' riportata nel 1992 ,sarebbe bello sentirlo oggi con ulteriori dati e amplificazioni del fenomeno cosa ne' pensa [SM=g2201354]





Dovresti fare una seduta medianica. [SM=g6794]

E' morto investito nel 2004 e la famiglia ha perdonato l'investitore.

www.margheritacampaniolo.it/ufo/john_mack.htm

www.altrogiornale.org/news.php?extend.1407

Destino?




KOSLINE
00venerdì 11 novembre 2011 01:09
Re: Re: Re: Re:
eone nero, 11/11/2011 01.01:



Dovresti fare una seduta medianica. [SM=g6794]

E' morto investito nel 2004 e la famiglia ha perdonato l'investitore.

www.margheritacampaniolo.it/ufo/john_mack.htm

www.altrogiornale.org/news.php?extend.1407

Destino?







come non detto Eone [SM=g1950679]


arakata
00venerdì 11 novembre 2011 17:29
Accidenti Eone e Narrastorie (approposito: benvenuto! [SM=g1950677] ), quante info! Grazie! Post lunghi, li legerò a casa con calma, compagno e faccende di casa permettendo..

Però, Eone, non mi offendere la Psicologia perchè ci rimango male... [SM=g1950691]
Anche se su Freud sono in parte d'accordo e potremmo parlarne, se ti va :-)))

eone nero
00venerdì 11 novembre 2011 17:39
Re:
arakata, 11/11/2011 17.29:



Però, Eone, non mi offendere la Psicologia perchè ci rimango male... [SM=g1950691]
Anche se su Freud sono in parte d'accordo e potremmo parlarne, se ti va :-)))




Io sono uno psicologo mancato andai via dopo che nell'aula stracolma di gente diedi della frustrata e repressa sessuale alla mia insegnante, entrò in crisi isterica [SM=g10034] ed io ad infierire dicendogli che era un aborto di natura e non poteva insegnare [SM=g1420771]

Dopo la crisi stette male e la sospesero dall'insegnamento [SM=g6794]

Preferisco Jung, peccato che non venga insegnato, dannata scuola. [SM=g1950679]
arakata
00venerdì 11 novembre 2011 18:40
su Jung... sfondi una porta aperta... [SM=g1420767] )

scusate l'OT, mi eclisso... [SM=g1420769]

dimenticavo: Psicologa mancata anche io... preso il pezzo di carta, ma mi occupo di tutt'altro... e comunque non mi sono laureata nell'indirizzo clinico.
saturn_3
00venerdì 11 novembre 2011 19:05
Ottimo articolo su John Mack eone! mi hai preceduto. Avrei voluto postare qualcosa sui tre ricercatori da me sopra citati, ma in questo periodo ho veramente poco tempo. Appena possibile leggerò tutto. Grazie!
eone nero
00venerdì 11 novembre 2011 19:21
Re:
saturn_3, 11/11/2011 19.05:

Ottimo articolo su John Mack eone! mi hai preceduto. Avrei voluto postare qualcosa sui tre ricercatori da me sopra citati, ma in questo periodo ho veramente poco tempo. Appena possibile leggerò tutto. Grazie!



Ho postato anche il sito in italiano, poi possiamo aprire un topic a lui dedicato.




Narrastorie
00venerdì 11 novembre 2011 20:21
Re: Re:
eone nero, 11/11/2011 19.21:


Ho postato anche il sito in italiano, poi possiamo aprire un topic a lui dedicato.




E che minc..a stiamo aspettando allora?! C'ho anche un bel po di materiale! Apriamolo forza che se non si discute sulle ricerche serie allora tanto vale aspettare dei ...segni dal cielo... [SM=j2201351]
Battuta per intenditori questa è! [SM=g2201354]
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