A caccia dell'origine della Luna

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Lachaise-L-N-
00sabato 11 aprile 2009 17:49

Lo chiamano “Pianeta Theia” e la coppia delle sonde Stereo della Nasa sta puntando i suoi obiettivi per cercarlo. «E’ solo un’ipotesi - precisano Edward Belbruno e Richard Gott, teorici dell’Università americana di Princeton – ma da verificare». E’ un’interessante idea, infatti, e se fosse vera, e presto lo sapremo, completerebbe l’intrigante questione del come si è formata la Luna. Ora la spiegazione più accreditata è che sia nata come conseguenza dello scontro di un corpo della taglia di Marte schiantatosi sulla superficie terrestre sollevando un’imponente nuvola di materia poi coagulatasi formando la Luna che vediamo. Le indagini sulla sua natura, infatti, dimostrerebbero il miscuglio di materia dei due corpi. Ma da dove è arrivato l’imponente bolide cosmico che ci è caduto addosso?

L'ORIGINE DELLA CORSA CONTO LA TERRA - L’ipotesi di Belbruno e Gott è che provenga da qualcuno dei cinque punti di Lagrange nello spazio circostante la Terra, la Luna e il Sole, dove le forze di gravità creano delle zone neutre nelle quali un veicolo spaziale o un pianetino possono sostare indisturbati. Gli scienziati pensano che i piccoli corpi presenti in almeno due di questi punti (L4-L5) si siano fusi creando un pianeta più consistente analogo appunto a Marte. E poi per interferenze cosmiche avrebbe iniziato la sua corsa scontrandosi con il nostro pianeta. Ora la coppia delle sonde Stereo guarderà appunto in L4 e L5 cercando quelli che sono stati battezzati “Theiasteroid”. Se li troveranno l’ipotesi dei due studiosi sarà rafforzata. Se non sarà così dovranno inventarsi un’altra soluzione.


Fonte: corriere.it
panzergt6
00domenica 12 aprile 2009 09:39
Qui ci serve il Dottor Fienga che ci da un'ulteriore spiegazione tecnica per noi profani!
UniversalMan
00domenica 12 aprile 2009 18:10
Re:
panzergt6, 12/04/2009 9.39:

Qui ci serve il Dottor Fienga che ci da un'ulteriore spiegazione tecnica per noi profani!




Quoto [SM=g27828]
Paolo CF
00domenica 12 aprile 2009 23:53
Cari Amici, mi imbarazzate...

Comunque, dato che la Meccanica dei "Punti di Lagrange" è stata una delle mie prime passioni (massì, chiamiamole così...), cerco di raccontarVi la storia brevemente.

Grazie per la Stima e la Fiducia, comunque.

Innanzitutto, che cos'è/cosa sono il/i Punto/i di Lagrange (che qualcuno chiama anche "Punto/i Neutro/i")?
Basta andare su Wikipedia per trovare almeno un paio di eccellenti definizioni, ma io Vi dò quella che ho sempre usato, sin dai tempi dell'Università, e che mi pare alquanto chiara: "Un punto di Lagrange, in un Sistema costituito da due o più Corpi Celesti, è un Punto di Equilibrio Gravitazionale il quale, all'interno del Sistema considerato, indica una regione dello spazio in cui il rapporto tra le forze di attrazione/repulsione esercitate dai diversi Corpi che formano il Sistema stesso è uguale a zero".

Esempio (tratto dalla fantascienza, ma illuminante): ricordate il libro (e poi il film) "2010, Odissea 2"? Ok: per chi non ricordasse, l'astronave USA Discovery era rimasta parcheggiata (stabilmente) in un Punto Lagrangiano esistente fra Giove ed Io.
Il che significa che l'astronave, sebbene con qualche difficoltà - perchè, nel tempo, un corpo celeste artificiale, ancorchè collocato in un Punto Lagrangiano, può comunque necessitare di qualche correzioncina di orbita -, era stata "parcheggiata" nello spazio in maniera tale da non precipitare su Io, nè su Giove, nè perdersi nello Spazio Esterno.

Ora io tralascio/non considero l'ipotesi della formazione della Luna come conseguenza di un impatto fra la Terra di qualche miliardo di anni fa ed un corpo delle dimensioni di Marte, perchè - secondo me - si tratta di una boiata assurda.

E per essere più chiaro vorrei anche provare a spiegarVi che tipo di collisioni possono verificarsi nello spazio e quali conseguenze esse possono produrre (ma scriverei 15 pagine di messaggio e non è il caso).
Quindi stringo il tutto e dico questo (semplifico, non ammazzatemi please): esistono 3 (tre) macro-tipologie di collisioni possibili:

1) collisione fra un Corpo Celeste Maggiore ed un Corpo Celeste Sensibilmente Minore; conseguenza: il Corpo Celeste Maggiore ingloba il Corpo Celeste Sensibilmente Minore e va avanti per la sua strada;
2) collisione fra un Corpo Celeste Maggiore ed un Corpo Celeste Minore di Media Grandezza; conseguenza: il Corpo Celeste Maggiore resiste all'urto, ma subisce una deformazione e può modificare i suoi parametri orbitali;
3) collisione fra due Corpi Celesti Maggiori (come sarebbe il caso di uno "scontro" fra la Terra ed un Corpo Celeste delle dimensioni di Marte); conseguenze: i due Corpi si disgregano e poi, nelle ere, si ricostituiscono in un Corpo Unitario oppure - dipende anche dal tipo di impatto - uno dei due Corpi sopravvive all'urto, ma subisce irreversibili modifiche dei suoi parametri orbitali, oppure entrambi si disgregano e formano una "Asteroid Cloud" oppure una "Asteroid Belt", oppure si perdono nello spazio e non resta nulla.

L'idea che una collisione di Tipo 3 possa far sì che da uno dei due Corpi Celesti (nel caso di specie: la Terra di "n" miliardi di anni fa) se ne distacchi un pezzo il quale, poi, dopo essersi riaggregato (in "n" milioni di anni, o anche qualche miliardo), si metta ad orbitare attorno al Corpo Celeste Genitore (Parent Planet), a me sembra un'assurdità.
O meglio: le possibilità che un qualcosa del genere si sia verificato sono, a mio modo di vedere, bassissime (tendenti a zero).

Ciò premesso, resta il fatto che TUTTI i Corpi Celesti del Sistema Solare si sono formati - si ritiene - per aggregazione di materiali erranti (e provenienti dalla cosiddetta "Nube Protoplanetaria").

E' ovvio che, quando le forze di attrazione gravitazionale portano questi corpuscoli ad aggregarsi, NON TUTTA la nube protoplanetaria si risolve nel Corpo Celeste finale risultante dall'aggregazione. Qualcosa "avanza".
Ebbene, una volta che il Pianeta si è formato e dei detriti (ripeto: avanzi della nube protoplanetaria) sono rimasti "in giro", che ne è di essi?
La risposta è nella Logica della domanda iniziale: dove si trovano rispetto al Corpo Celeste Maggiore (o al Sistema di Corpi Celesti) che si è/si sono formato/i?
Allora: se sono troppo vicini ad esso/ad essi, verranno attratti e precipiteranno su di esso/essi; se sono troppo lontani, si perderanno nello spazio.
Ma quelli che si trovano in un Punto di Lagrange (e sicuramente ce ne saranno), potranno restare in equilibrio gravitazionale stabile per ere (o anche per l'eternità).

Ecco quindi che cosa potranno trovare le nostre "care" Sonde (al limite): "avanzi della Nube Protoplanetaria" che creò la Terra (e la Luna, o entrambe).

Questa, a mio parere, è una costruzione logica sensata ed una ricerca che, effettivamente, potrebbe dare qualche risultato (anche se i residui della nube protoplanetaria che formò la Terra, oggi potrebbero e dovrebbero essere solo - ed al limite - polveri e sassi di dimensioni irrisorie).

Ad ogni modo, se trovassimo un pò di quella polvere e di quei sassi, potremmo confermare - in parte, perchè la prova definitiva, come ben capite, non l'avremo MAI - che la Terra nacque dall'aggregazione di materiale.

Ma da qui a dire che - se ho capito bene il punto - la ricerca degli "avanzi dei Corpi Celesti stazionari in uno dei Punti di Lagrange", laddove risolta con successo, ci dà il diritto di inferire che, in un'era lontanissima (miliardi di anni fa) un "pezzo più grande" (rectius: grande quanto Marte) della nube protoplanetaria si sganciò da uno dei Punti di Lagrange esistenti fra Terra e Sole, mosse verso la Terra, la impattò e poi, dall'impatto, nacque la Luna...Beh, anche io fantastico e, nel farlo, dico bestiate; ma da qui a chiamare le mie bestiate "teorie"...ce ne passa.

Questa teoria, a mio modo di vedere, è una bestiata, ma ha un privilegio: quello di essere comunque indimostrabile, quali che sìano i responsi della ricerca in oggetto (il che significa che se non si troverà nulla, la teoria potrà stare ancora in piedi e se si troverà qualcosa, anche se questo qualcosa non conferma nulla, la teoria starà ancora in piedi).

Bella la Vita, quando si parla "ex cathedra" (e cioè quando queste "teorie" escono fuori dalla testa di Ricercatori Universitari o Addetti e Scienziati che lavorano per le maggiori Agenzie Spaziali del Pianeta...) e quando si sa che quanto asserito, comunque vada, non potrà MAI essere completamente smentito...


Spero di essere stato relativamente chiaro e, se aveste domande, scrivetemi e cercherò di rispondere.

Buona Pasquetta ed un abbraccio a Tutti!

Paolo CF
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